Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha espresso viva soddisfazione e gioia per la notizia della liberazione del dottor Mauro D'Ascanio e degli altri operatori di Medici Senza Frontiere rapiti mercoledì scorso nella regione del Darfur. Fini, che nel corso di questi giorni ha seguito con preoccupazione l'evolversi degli eventi in stretto contatto con l'unità di crisi della Farnesina, ha espresso apprezzamento per la dimostrazione di professionalità ed efficienza fornita da tutte le Autorità che hanno lavorato incessantemente ed efficacemente per la positiva soluzione della vicenda.

Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto oggi a Montecitorio il Presidente della Repubblica di Malta, Edward Fenech Adami.

La Presidenza del Senato della Repubblica e la Presidenza della Camera dei deputati organizzano, per la giornata di martedì 17 marzo alle 11, il convegno dal titolo "Chiara Lubich: un patto di fraternità per l'Italia e per il mondo". L'iniziativa si svolge nella Sala della Lupa di Montecitorio. Gli interventi introduttivi sono del Presidente della Camera, Gianfranco Fini e del Vicepresidente del Senato, Rosa Angela Mauro. Successivamente prenderanno la parola Christine Boutin, Ministro francese delle Politiche urbane e degli alloggi, Andrea Riccardi, Professore ordinario di Storia contemporanea presso la Terza università di Roma e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari. Durante il convegno verrà proiettato un filmato su Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, scomparsa il 14 marzo dello scorso anno.

Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto, questa mattina a Montecitorio, il Vice Presidente della Repubblica del Paraguay, Federico Franco.

Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto oggi a Montecitorio Anna Di Vittorio e Gian Carlo Calidori, familiari di vittime della strage di Bologna, che gli hanno donato un albero di melograno, offerto dall'Istituto Agrario di Roma, ed una targa commemorativa di tutte le vittime dei terrorismi e delle mafie. La scelta del melograno, che sarà piantato nel chiostro di San Macuto, non è casuale ma fortemente evocativa. Il suo frutto, che custodisce molti grani, vuole simboleggiare la legge che sancisce il dovere di ricordare tutte le vittime dei terrorismi. "Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto" ha scritto il filosofo indiano Rabindranath Tagore. La linfa di questo albero, custodito nella casa del Parlamento, potrà evocare la forza vitale della nostra democrazia e il senso di legalità, di rettitudine civile e di riconciliazione che indissolubilmente le appartengono.