XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 62 di martedì 7 ottobre 2008
Pag. IIIPRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
La seduta comincia alle 18.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono cinquantanove.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 137 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (A.C. 1634-A).
Nella seduta del 6 ottobre 2008 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 (Ulteriore nuova formulazione), interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.
Sull'ordine dei lavori.
MASSIMO DONADI (IdV). Chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera sulla grave crisi finanziaria che investe i mercati internazionali.
PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.
Si riprende la discussione.
(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)
FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel giudicare incomprensibili le critiche formulate dall'opposizione, pur rilevando che alcune norme del provvedimento d'urgenza in esame avrebbero potuto essere migliorate, auspica che nel prosieguo della legislatura venga portata a compimento una seria riforma della scuola italiana. Dichiara, quindi, che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo, preannunziando il voto favorevole sul disegno di legge di conversione.
KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Lamentato l'eccessivo ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza e alla posizione della questione di fiducia, che ledono le prerogative del Parlamento, esprime un giudizio sostanzialmente positivo su alcune misure presenti nel decreto-legge in esame, segnatamente sulle norme volte a valorizzare la conoscenza della Costituzione e gli statuti di autonomia, sul sistema di valutazione degli studenti e sulla riforma del voto di condotta. Giudicata, invece, non condivisibile la reintroduzione del maestro unico, che le scuole della provincia di Bolzano non intendono applicare, dichiara l'astensione della sua componente politica nella votazione sulla fiducia al Governo.
ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in esame, del quale condivide pienamentePag. IVle finalità, presenti i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, sottolinea l'esigenza di ridurre il divario tra il sistema scolastico del Nord e quello del Sud del Paese, ricordando che la sua parte politica ha presentato taluni ordini del giorno in tal senso. Nell'auspicare, infine, una riforma dei regolamenti parlamentari che garantisca una maggiore efficienza dell'attività legislativa, dichiara che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia al Governo.
SILVANA MURA (IdV). Stigmatizzato l'ennesimo ricorso da parte dell'Esecutivo alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia, che umiliano profondamente il Parlamento e le sue prerogative, dichiara che il suo gruppo negherà convintamente la fiducia al Governo. Richiama, quindi, gli aspetti di maggiore criticità del provvedimento d'urgenza in esame che, essendo dettato unicamente dalla necessità di effettuare tagli di spesa disposti dalla manovra di finanza pubblica, penalizzerà gravemente il diritto allo studio e la qualità dell'insegnamento; giudica assolutamente non condivisibili, tra l'altro, le disposizioni relative alla reintroduzione del maestro unico, cui conseguiranno la riduzione del tempo-scuola e pesanti ripercussioni per le famiglie.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Nel ritenere grave l'atteggiamento del Governo, che ha posto la questione di fiducia su un provvedimento che incide su un settore importante come la scuola, a suo avviso al fine di superare le divisioni interne alla maggioranza, non condivide il ricorso allo strumento del decreto-legge, che nel caso in specie non presenta alcun carattere di urgenza e comprime eccessivamente i tempi del dibattito parlamentare, impedendo un compiuto confronto con i veri protagonisti della vita della scuola.
Richiamata inoltre la contraddittorietà delle posizioni del Ministro Gelmini, che ha varato misure non rispondenti alle reali esigenze del mondo dell'istruzione, intervenendo peraltro laddove non ve ne era la necessità, come nella scuola primaria, ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame sia finalizzato esclusivamente ai tagli di spesa voluti dal Ministro Tremonti. Nel sottolineare, infine, che si è proceduto alla reintroduzione del maestro unico senza una concreta analisi delle reali necessità degli alunni ed in assenza di un progetto di lungo termine volto a restituire dignità alla scuola, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.
PAOLA GOISIS (LNP). Nel ritenere che la difficile situazione del sistema scolastico italiano giustifichi pienamente il ricorso alla decretazione d'urgenza, evidenzia che il punto qualificante della riforma proposta dal Ministro Gelmini è rappresentato dall'introduzione della disciplina denominata «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito della quale viene garantito anche lo studio degli statuti regionali. Richiamate, quindi, le condivisibili disposizioni in materia di voto in condotta, che avranno un'importante funzione deterrente, esprime un giudizio positivo sulla reintroduzione del sistema decimale di votazione, che risponde ad un'esigenza di maggiore chiarezza in ordine al rendimento dello studente, nonché sulla previsione del maestro unico. Dichiara, infine, che il suo gruppo rinnoverà convintamente la fiducia al Governo.
MARIA COSCIA (PD). Stigmatizzato l'ennesimo ricorso del Governo alla questione di fiducia, pur in assenza di un atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, manifesta netta contrarietà al provvedimento d'urgenza nel suo complesso, che determinerà un forte arretramento della qualità della scuola italiana, rischiando inoltre di aggravare le discriminazioni sociali. Nell'esprimere, quindi, preoccupazione per i pesanti tagli operati dall'Esecutivo al settore dell'istruzione, richiama gli aspetti di maggiore criticità presenti nel decreto-legge, quale la reintroduzione del maestro unico, dettata non da esigenze pedagogiche, ma dalla necessitàPag. Vdi contenere drasticamente le spese, dichiarando che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.
FABIO GARAGNANI (PdL). Nel giudicare infondate e di stampo ideologico le critiche rivolte dall'opposizione all'impianto del provvedimento d'urgenza in esame, che risponde alle istanze provenienti dal Paese ed è finalizzato ad innalzare la qualità dell'offerta formativa a livello degli standard europei, ascrive all'opposizione - arroccata su posizioni ideologiche - la responsabilità del mancato confronto su aspetti che avrebbero meritato il più ampio consenso possibile. Richiama dunque alcune delle misure più rilevanti e qualificanti del decreto-legge in esame, quali l'approfondimento della conoscenza della Costituzione, teso a valorizzare la tradizione del nostro Paese, e la riforma, dell'alto valore pedagogico, del voto in condotta, volta ad agevolare il processo di integrazione degli studenti e il rispetto delle regole. Nel sottolineare inoltre l'esigenza di razionalizzare il numero di docenti e operatori, nega che la riforma in esame sia finalizzata esclusivamente ai tagli di spesa e ricorda il proficuo lavoro svolto in Commissione. Dichiara pertanto che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo.
Per un richiamo al Regolamento.
PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Manifesta preoccupazione per il fatto che i reiterati richiami del Presidente della Camera all'esigenza di intensificare i lavori parlamentari contribuiscano ad alimentare nel Paese uno strisciante clima di disaffezione nei confronti dell'istituzione parlamentare e dei suoi componenti.
PRESIDENTE. Precisa che con l'invito rivolto ai deputati ad intensificare i lavori ha inteso perseguire unicamente l'obiettivo di esortare i parlamentari a tenere un comportamento che sia di esempio per tutti.
In morte del professor Leopoldo Elia.
PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni del più profondo cordoglio per la scomparsa del professor Leopoldo Elia, rilevando che il suo rigore scientifico e metodologico costituirà un punto di riferimento essenziale per intere generazioni di studiosi; ne ricorda quindi la figura di insigne esponente della vita politica ed istituzionale del Paese, il quale mostrò sempre, nel confronto politico, doti di saggezza, equilibrio e senso dello Stato, attestandosi altresì quale geloso custode dei principi che ispirano la prima parte della Costituzione.
WALTER VELTRONI (PD). Ricorda la figura del professor Leopoldo Elia, uomo delle istituzioni e custode dei confini della Costituzione, il quale maturò la consapevolezza della necessità di apportare alla Carta fondamentale le modifiche volte a favorire un migliore equilibrio tra la sfera del Governo e quella del controllo parlamentare.
GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Ricorda la figura dell'insigne giurista e costituzionalista professor Leopoldo Elia, ai cui familiari esprime il cordoglio del suo gruppo.
SAVINO PEZZOTTA (UdC). Si associa con commozione al ricordo del professor Leopoldo Elia, maestro di pensiero e di rigore morale, rilevando che la sua militanza politica si è inserita nel solco della tradizione cattolica. Auspica, inoltre, che il Parlamento sia sempre coerente con il suo insegnamento di geloso custode dei valori costituzionali.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Ricorda anch'egli la figura del professor Leopoldo Elia, insigne giurista e costituzionalista, che fu considerato un maestro anche da coloro che non ne condividevano le idee.
Pag. VIMATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nell'associarsi alle parole pronunziate per commemorare il professor Leopoldo Elia, ne ricorda l'alto rigore morale ed il rispetto delle istituzioni, nonché la conoscenza della Costituzione, che dovrebbe rappresentare un esempio per una seria riflessione sulla sua reale attuazione.
ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Si associa, a nome del Governo, alle espressioni di cordoglio per la scomparsa del professor Leopoldo Elia, del quale ricorda il proficuo impegno profuso al servizio della vita politica ed istituzionale del Paese. Ritiene, quindi, che, a partire dal suo esempio, la difesa della Costituzione si debba coniugare con i nuovi principi che si vanno affermando nel sistema politico.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento Dis. 1.1 (Ulteriore nuova formulazione) del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti 578
Votanti 576
Astenuti 2
Maggioranza 289
Hanno risposto sì 321
Hanno risposto no 255
(La Camera approva).
Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 8 ottobre 2008, alle 10,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 27).
La seduta termina alle 20,45.