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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di lunedì 19 ottobre 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 19 ottobre 2009

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bocci, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brunetta, Buonfiglio, Carfagna, Casero, Casini, Cicchitto, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, Desiderati, Donadi, Fitto, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Antonio Martino, Meloni, Menia, Miccichè, Misiti, Angela Napoli, Prestigiacomo, Razzi, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Soro, Stefani, Tremonti, Urso, Valducci, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 15 ottobre 2009 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
STUCCHI: «Modifica dell'articolo 689 del codice penale, in materia di vendita, cessione e somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente e di consumo o cessione di bevande alcooliche da parte di minori» (2808);
STUCCHI: «Disposizioni per la valorizzazione economica delle aree protette attraverso la diffusione delle attività cinofile e del turismo ad esse collegato» (2809);
VILLECCO CALIPARI: «Autorizzazione all'assunzione di personale civile già vincitore di concorso pubblico presso il Ministero della difesa» (2810);
MOFFA ed altri: «Disciplina dell'attività di ricerca, prelievo e conservazione, a scopo collezionistico e scientifico, di beni culturali naturalistici inanimati» (2811).

In data 16 ottobre 2009 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
MURGIA: «Modifiche all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità delle spese per l'acquisto di libri e materiale scolastico» (2812);
MURGIA: «Norme in materia di responsabilità sociale delle imprese e istituzione del marchio etico e sociale» (2813);
COSENZA e PERINA: «Introduzione dell'insegnamento dell'educazione emotivo-sentimentale nei programmi scolastici» (2814).

Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di un disegno di legge.

In data 16 ottobre 2009 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:

dal ministro degli affari esteri:
«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di Sede tra il Governo della Repubblica italiana e il Network internazionale di Centri per l'Astrofisica Relativistica in Pescara - ICRANET, fatto a Roma il 14 gennaio 2008» (2815).

Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge LA LOGGIA ed altri: «Disposizioni in materia di età pensionabile dei professori universitari ordinari che prestano servizio nelle libere università private riconosciute dallo Stato» (2748) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Biasotti e Castiello.

La proposta di legge LA LOGGIA ed altri: «Modifica dell'articolo 689 del codice penale in materia di vendita o somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente» (2757) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Biasotti e Castiello.

Comunicazione in merito alla sottoscrizione di una proposta di legge.

Il deputato LIBÈ ha comunicato alla Presidenza che la sottoscrizione in calce alla sottoindicata proposta di legge, annunciata nell'Allegato A al resoconto della seduta del 26 giugno 2008, non è stata da lui materialmente apposta:
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MANTINI ed altri: «Modifica all'articolo 68 della Costituzione in materia di garanzie dei parlamentari» (1390).

Pertanto la suddetta proposta di legge deve intendersi non sottoscritta dal deputato LIBÈ.

Ritiro di sottoscrizione ad una proposta di legge.

Il deputato Galletti ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MANTINI ed altri: «Modifica all'articolo 68 della Costituzione in materia di garanzie dei parlamentari» (1390).

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
BERNARDINI ed altri: «Istituzione del Garante nazionale per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e delle persone private della libertà personale, nonché modifiche agli articoli 35 e 69 della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti» (2702) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), III, IV, V, VII, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

II Commissione (Giustizia):
BORGHESI ed altri: «Introduzione dell'articolo 44-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e modifica all'articolo 13 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di ricorsi giurisdizionali proposti dai consiglieri comunali o provinciali avverso gli atti amministrativi emanati dai rispettivi enti» (2482) Parere delle Commissioni I, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria);
BERNARDINI ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di depenalizzazione della coltivazione domestica di piante dalle quali pos sono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope» (2641) Parere delle Commissioni I, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e XIII;
CASSINELLI: «Modifica all'articolo 23 della legge 24 novembre 1981, n. 689, in materia di appellabilità delle sentenze rese in primo grado nei giudizi di opposizione relativi all'applicazione di sanzioni amministrative» (2704) Parere delle Commissioni I e V.

Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive):
MURA ed altri: «Disposizioni per il sostegno dell'innovazione e della ricerca delle piccole e medie imprese, nonché delega al Governo per lo sviluppo della cooperazione strategica tra le università e le piccole e medie imprese» (2655) Parere delle Commissioni I, V, VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e XIV.

Annunzio della pendenza di un procedimento giudiziario ai fini di una deliberazione in materia di insindacabilità.

Con lettera pervenuta in data 14 ottobre 2009, la deputata Paola Goisis ha rappresentato alla Presidenza - allegando la relativa documentazione - che è pendente nei suoi confronti un procedimento penale presso l'autorità giudiziaria di Padova (procedimento penale n. 15533/07 RGNR) per fatti che, a suo avviso, concernono opinioni espresse nell'esercizio delle sue funzioni parlamentari, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione.
Tali atti sono stati assegnati alla competente Giunta per le autorizzazioni.

Trasmissione dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile, con lettera in data 21 settembre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 15, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, gli atti della 5a conferenza nazionale sulle politiche antidroga e sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, svoltasi a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009 (doc. XXX-bis, n. 1).
Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla II Commissione (Giustizia) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Il ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con lettera in data 14 ottobre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 14 dicembre 2000, n. 376, la relazione sullo stato di attuazione della citata legge n. 376 del 2000, concernente «Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping», nonché sull'attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, relativa all'anno 2008 (doc. CXXXV, n. 2).
Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal ministro per i rapporti con il Parlamento.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 14 ottobre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, il parere circostanziato emesso dalla Commissione europea nell'ambito della procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche di cui alla direttiva 98/34/CE, e successive modificazioni, in ordine al testo unificato delle proposte di legge Stefani ed altri: «Modifiche all'articolo 25 del decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 251, concernente le sanzioni per la violazione della disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi» (326), Raisi ed altri: «Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi» (1010) e Mattesini ed altri: «Modifiche all'articolo 5 del decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 251, in materia di marchi di responsabilità per gli oggetti in metallo prezioso, e all'articolo 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, in materia di contraffazione di prodotti nazionali, e altre disposizioni per la tutela del mercato dei prodotti di oreficeria, argenteria e gioielleria» (2032).

La predetta comunicazione è stata trasmessa alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con lettera in data 15 ottobre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, la prima relazione sull'attività svolta nell'anno 2008 dall'Ente nazionale delle sementi elette (ENSE), con allegati il conto consuntivo riferito alla medesima annualità e il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009.
Questa documentazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.

Il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, con lettera in data 15 ottobre 2009, ha trasmesso un rapporto concernente la rilevazione sui benefici per i disabili nelle pubbliche amministrazioni (doc. XXVII, n. 13).
Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di risoluzioni del Parlamento europeo.

Il Presidente del Parlamento europeo ha trasmesso il testo di nove risoluzioni approvate nella sessione dal 14 al 17 settembre 2009, che sono assegnate, a norma dell'articolo 125, comma 1, del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
risoluzione sulla proposta di decisione del Consiglio concernente la conclusione dell'accordo tra la Comunità europea e il Governo della Mongolia su alcuni aspetti relativi ai servizi aerei (doc. XII, n. 364) - alla III Commissione (Affari esteri);

risoluzione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo recante modifica dell'accordo sul trasporto marittimo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il governo della Repubblica popolare cinese, dall'altro (doc. XII, n. 365) - alla III Commissione (Affari esteri);

risoluzione sul previsto accordo internazionale sul trasferimento di dati di messaggistica finanziaria al dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America per prevenire e combattere il terrorismo e il suo finanziamento (doc. XII, n. 366) - alla III Commissione (Affari esteri);

risoluzione sulla conclusione di un accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Tajikistan, dall'altra (doc. XII, n. 367) - alla III Commissione (Affari esteri);

risoluzione sulla proposta di decisione del Consiglio e della Commissione relativa alla conclusione di un accordo di partenariato e di cooperazione che istituisce un partenariato tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Tajikistan, dall'altra (doc. XII, n. 368) - alla III Commissione (Affari esteri);

risoluzione sulla legge lituana sulla tutela dei minori contro gli effetti dannosi della pubblica informazione (doc. XII, n. 369) - alla VII Commissione (Cultura);

risoluzione sulla crisi nel settore lattiero-caseario (doc. XII, n. 370) - alla XIII Commissione (Agricoltura);

risoluzione sugli aspetti esterni della sicurezza energetica (doc. XII, n. 371) - alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive);

risoluzione sull'uccisione di attivisti per i diritti umani in Russia (doc. XII, n. 372) - alla III Commissione (Affari esteri).

Annunzio di progetti di atti comunitari e dell'Unione europea.

La Commissione europea ha inviato progetti di atti comunitari e dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi relativi al periodo dal 1o al 15 ottobre 2009.
Tali atti sono stati trasmessi alle Commissioni competenti per materia.

Il ministro per le politiche europee, con lettera in data 15 ottobre 2009, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti comunitari e dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Nell'ambito dei predetti documenti, il Governo ha richiamato l'attenzione sul documento n. 14230/09 - Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: investire nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio (Piano SET) (COM(2009) 519 definitivo) e sul connesso documento di lavoro dei servizi della Commissione recante la sintesi della valutazione di impatto della predetta Comunicazione (SEC(2009) 1298 definitivo), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

MOZIONI QUARTIANI, VOLONTÈ, EVANGELISTI ED ALTRI N. 1-00253 E BONIVER, STEFANI, IANNACCONE ED ALTRI N. 1-00254 CONCERNENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Mozioni

La Camera,
premesso che:
secondo le stime della Banca mondiale, l'impatto dell'attuale crisi finanziaria potrebbe spingere sotto la soglia della povertà oltre 53 milioni di persone in più nel 2009 e oltre 90 milioni nel 2010, portando il numero di coloro che soffrono la fame a oltre un miliardo;
nell'attuale congiuntura, lo sviluppo dei Paesi a basso reddito, soprattutto nell'Africa sub-sahariana, può essere sostenuto principalmente da risorse pubbliche, che devono essere rese disponibili subito per mitigare le conseguenze sociali drammatiche della crisi, come ribadito dai vertici internazionali del G8 dell'Aquila e del G20 di Pittsburgh;
in questo quadro, il ruolo che la cooperazione internazionale allo sviluppo riveste diventa ancora più essenziale per spezzare il drammatico ciclo dell'impoverimento, gestire le sfide della globalizzazione, arrestare il contagio sociale della crisi e accelerare la ripresa economica su basi più sostenibili;
la lotta alla povertà e la cooperazione allo sviluppo internazionale sono state, invece, messe ai margini dell'agenda politica, nonostante che i risultati di un recente sondaggio, effettuato da Oxfam international, indichino che il 72 per cento degli italiani crede che il Paese debba onorare gli impegni internazionali, aumentando significativamente l'aiuto pubblico allo sviluppo, e l'85 per cento degli italiani si è espresso contro una diminuzione dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano;
il disegno di legge finanziaria per il 2010 ha previsto un taglio degli stanziamenti pari al 56 per cento circa delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, scese ad un ammontare di circa 322 milioni di euro per l'anno 2009, secondo un disegno, delineato dai documenti di programmazione finanziaria per il prossimo triennio, di progressiva riduzione delle risorse pubbliche a favore dei Paesi in via di sviluppo;
tale cospicua decurtazione di risorse relega l'Italia agli ultimi posti nella classifica dei Paesi donatori quanto a percentuale di prodotto interno lordo riservato all'aiuto pubblico allo sviluppo - ridottasi già allo 0,19 per cento nel 2007 e pari, secondo i dati Ocse-Dac, ad appena lo 0,22 per cento del prodotto interno lordo italiano nel 2008 - e allontana definitivamente il nostro Paese dal rispetto degli impegni internazionali assunti, in particolare al G8 di Gleneagles, nonché in sede europea, che prevedrebbero di destinare almeno lo 0,51 per cento del proprio prodotto interno lordo entro il 2010 e lo 0,7 per cento entro il 2015 all'aiuto pubblico allo sviluppo;
nella giornata conclusiva dell'ultimo G8 dell'Aquila, i leader mondiali hanno rilevato che «l'effetto combinato di investimenti poco mirati in agricoltura e in sicurezza alimentare, l'aumento dei prezzi e la crisi economica» hanno fatto crescere la fame e la povertà nei Paesi in via di sviluppo, facendo peggiorare le già difficili condizioni di sussistenza di oltre 100 milioni di persone e allontanando il raggiungimento dei cosiddetti obiettivi del millennio, fissati dalle Nazioni Unite e volti a ridurre le morti per pandemie, la mortalità infantile e migliorare l'accesso all'istruzione, alle cure, alle risorse idriche;
gli obiettivi del millennio definiti dalle Nazioni Unite devono rimanere il quadro di riferimento stabile entro cui inserire gli sforzi nazionali e internazionali di cooperazione, garantendo così maggiore coerenza generale e maggiore efficacia all'aiuto pubblico allo sviluppo, attraverso l'indicazione di priorità condivise da parte di tutti i donatori;
a partire da queste considerazioni e nonostante le difficoltà conseguenti alla crisi economica e finanziaria mondiale, gli stessi leader del G8 hanno sottoscritto L'Aquila joint statement on global food security e preso l'impegno di promuovere la sicurezza alimentare e l'aiuto allo sviluppo rurale dei Paesi poveri, decidendo di incrementare gli aiuti all'agricoltura e alla sicurezza alimentare, con l'obiettivo, sottoscritto anche dal Governo italiano, di «mobilitare 20 miliardi di dollari in tre anni» attraverso una strategia per lo sviluppo agricolo sostenibile coordinata e integrata;
tali risorse, ripartite tra gli Stati sottoscrittori del documento dell'Aquila, configurandosi come aggiuntive rispetto a quelle già richieste dagli impegni internazionali assunti e prima indicati, impongono, pertanto, all'Italia uno sforzo finanziario ulteriore e notevole, in grado di recuperare, da una parte, il ritardo rispetto agli obiettivi dello 0,51 per cento del prodotto interno lordo per il 2010 e dello 0,7 per il 2015 e, dall'altro, di dare seguito ai nuovi impegni promossi dalla stessa presidenza italiana del G8;
le risorse dell'aiuto pubblico allo sviluppo, nelle percentuali indicate a livello internazionale come obiettivi da rispettare, si aggiungono e non vengono in ogni caso sostituite dalle nuove forme di finanziamento allo sviluppo, fondate anche su eventuali partnership pubblico/privato, secondo il cosiddetto whole country approach, che, per quanto interessanti e utili, mantengono limiti e profili da approfondire quanto al tema del coordinamento e della strategia di cooperazione nei singoli Paesi, nonché rispetto al tema del cosiddetto «aiuto legato», cioè condizionato all'acquisto di beni e merci italiane,

impegna il Governo:

a riportare stabilmente al centro della sua iniziativa politica e programmatica la questione della povertà globale, facendo della solidarietà internazionale e della promozione dello sviluppo economico e sociale parte integrante ed elemento distintivo della politica estera italiana, anche cooperando con il Parlamento per aggiornare gli strumenti legislativi e operativi della nostra cooperazione, anche sulla scorta dei lavori parlamentari prodotti nelle precedenti legislature;
a prevedere - nell'ambito della manovra di finanza pubblica per il 2010 - quanto al finanziamento delle leggi n. 7 del 1981 e n. 49 del 1987 (legge sulla cooperazione allo sviluppo), risorse non inferiori a 500 milioni di euro, anche attraverso un riequilibrio dei fondi stanziati tra canale diretto e bilaterale e canale multilaterale, rivedendo, altresì, le previsioni di spesa per i due anni successivi, in modo da invertire il trend di riduzione dell'aiuto pubblico allo sviluppo dell'Italia e riavviare il percorso di avvicinamento all'obiettivo di destinare all'aiuto pubblico allo sviluppo entro il 2015 lo 0,7 per cento del prodotto interno lordo;
a riferire, prima dell'approvazione del disegno di legge finanziaria per il 2010, in modo dettagliato in ordine agli stanziamenti previsti, ai centri di spesa e alle rispettive specifiche destinazioni delle risorse necessarie ad adempiere agli impegni assunti con la sottoscrizione de L'Aquila joint statement on global food security, nonché agli altri impegni internazionali assunti quanto alla partecipazione italiana a fondi internazionali di cooperazione allo sviluppo, a partire da quelli relativi alla lotta alle pandemie, e ad altre iniziative internazionali di cooperazione, al fine di consentire in modo trasparente al Parlamento di verificare l'effettivo volume complessivo dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano.
(1-00253) «Quartiani, Volontè, Evangelisti, Maran, Pezzotta, Leoluca Orlando, Sereni, Tabacci, Borghesi, Bressa, Capitanio Santolini, Scilipoti, Giachetti, Binetti, Bobba, Palagiano, Calgaro, Causi, Fiano, Froner, Mogherini Rebesani, Rigoni, Sarubbi, Touadi, Vannucci, Zampa».
(14 ottobre 2009)

La Camera,
premesso che:
la cooperazione allo sviluppo, quale parte integrante della politica estera del nostro Paese, si fonda su due basi prioritarie: la prima è l'esigenza solidaristica di garantire a tutti gli abitanti del pianeta la tutela della vita e della dignità umana; la seconda vede nella cooperazione allo sviluppo il metodo per instaurare, migliorare e consolidare le relazioni tra i diversi Paesi e le diverse comunità. Questo scambio, oltre che far crescere la conoscenza reciproca necessaria a comprendere le reali necessità delle comunità locali destinatarie degli interventi, favorisce relazioni finalizzate ad una crescita economica, ma soprattutto sociale ed umana, rispettosa dell'ambiente e delle diverse culture e che sappia tutelare i beni comuni, come acqua, cibo ed energia, così da assicurare la crescita del benessere delle popolazioni e perseguire la pace tra i popoli;
gli aiuti italiani per la cooperazione allo sviluppo, nonostante la grave crisi economica internazionale, i vincoli europei del Trattato di Maastricht e l'urgenza del risanamento economico, sono stati nel 2008 pari allo 0,22 per cento del prodotto interno lordo, con un incremento di 850 milioni di dollari rispetto all'anno 2007. L'obiettivo resta quello di raggiungere lo 0,7 per cento del prodotto interno lordo entro l'anno 2015. Per raggiungere questo obiettivo è necessario mirare a un'impostazione complessiva di sviluppo, che consiste nel creare le condizioni per mobilitare con efficacia tutte le sinergie del sistema-Paese ovvero tutti quei fattori che contribuiscono allo sviluppo sostenibile. In particolare, solo attraverso una sinergia di sforzi pubblici e privati si potranno aumentare le capacità del «sistema aiuti». Una maggiore e più complessiva compartecipazione del mondo economico e, in particolare, delle imprese potrà far raggiungere obiettivi come un più veloce radicamento delle attività di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo e l'esportazione di buoni modelli produttivi e di gestione. Esportare, infatti, buoni modelli produttivi, come quello dell'impresa italiana, non significa imporre, ma proporre modelli virtuosi di sviluppo privato. La sinergia tra pubblico e privato può così dare nuova spinta alla cooperazione e proporre nuova ricchezza, soprattutto per l'Africa;
il metodo di rendere più efficaci gli aiuti risulta essere importante proprio in questo periodo di crisi economica internazionale. Ovvero è fondamentale razionalizzare le risorse economiche e responsabilizzare di più i donatori e i beneficiari. È quanto stabilito dalla Dichiarazione di Parigi sull'efficacia dell'aiuto del 2005, firmata in ambito Ocse-Dac, che prevedeva già un criterio di reciproca responsabilità fra le istituzioni e i Paesi donatori e quelli beneficiari;
il nuovo modello di sviluppo dovrebbe guardare di più al destinatario che al flusso di risorse, mentre solitamente ci si preoccupa di più dell'elargizione e del fatto che il denaro sia arrivato o meno a destinazione. Vanno, quindi, introdotti un meccanismo più efficace di coordinamento a livello nazionale tra lo Stato, le regioni, gli enti locali ed i soggetti privati, maggiore qualità per gli aiuti pubblici e la cosiddetta accountability per le istituzioni finanziarie internazionali, cioè la certezza e la verifica dei fondi emessi per i Paesi poveri dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale;
la cooperazione è anche un investimento per il nostro futuro. Infatti, se si pensa allo sviluppo dei Paesi di origine dei flussi migratori, questo diviene uno strumento fondamentale per evitare che gli immigrati partano verso l'Europa e verso il nostro territorio. Quindi, le risorse impiegate nei Paesi di origine degli immigrati sono importanti perché determinano non solo un freno all'immigrazione sul nostro territorio, ma rientrano anche negli obiettivi fondamentali della scelta cooperativa;
l'Italia, anche in sede di G8, si è impegnata a contribuire a superare le cause del conflitto che in Africa assumono gli aspetti più cruenti delle lotte etniche e dell'oppressione religiosa, quest'ultima, purtroppo, riapparsa recentemente. Attraverso la cooperazione allo sviluppo, l'Italia si è adoperata a creare condizioni di vita migliori, lottando contro la povertà, l'analfabetismo, con l'unica consapevolezza che il fine dell'attività di cooperazione deve essere il rispetto della dignità dell'uomo. La creazione del partenariato globale per l'agricoltura e la sicurezza alimentare ha costituito uno dei temi chiave della presidenza italiana del G8, insieme alla salute, all'istruzione ed alle problematiche connesse con la governance dell'acqua e con un più equo accesso e condivisione di questa preziosa risorsa. Tutto ciò ha, infatti, una grande influenza sulla stabilità politica e sociale e sulla pace. Inoltre, sconfiggere le pandemie e le malattie endemiche e rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo sono due degli obiettivi fondamentali per la cooperazione italiana, fra loro strettamente connessi. L'Italia si è impegnata attivamente sia sul piano bilaterale che multilaterale, con una convinta partecipazione ed un ruolo spesso primario in forme innovative di finanziamento per la sanità e la lotta all'aids, alla tubercolosi e alla malaria;
al G8 i Paesi più ricchi hanno deciso di stanziare 20 miliardi di dollari in tre anni per favorire un'agricoltura sostenibile nei Paesi poveri africani e garantire loro l'autosufficienza alimentare. Ora cambia totalmente la strategia di aiuto. Il denaro sarà destinato direttamente a specifici progetti di sviluppo, per non correre il rischio di conferirli a Governi inefficienti o corrotti. I Paesi del G8 hanno ribadito che sono la povertà e la mancanza di prospettive ad alimentare i conflitti e le guerre civili, ad incoraggiare traffici illeciti di armi, droga ed esseri umani, a fomentare il radicalismo ed il terrorismo;
l'Africa è la prima priorità della cooperazione allo sviluppo italiana, alla quale sono destinate molte risorse disponibili per interventi di cooperazione. La centralità dell'Africa per la cooperazione è stata ribadita in occasione del G8. È necessario, infatti, incoraggiare l'inclusione delle istituzioni africane in un quadro di responsabilità condivise, collaborazione ed impegno reciproco, con il fine di migliorare la crescita dei Paesi africani. È opportuno, infatti, rafforzare il dialogo politico tra i Paesi del G8 e l'Africa e allo stesso tempo lavorare per un coinvolgimento maggiore delle economie emergenti: Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica ed Egitto, con lo scopo ultimo di condividere maggiori responsabilità per il miglioramento della governance globale;
fondamentale è poi il rapporto con le organizzazioni non governative che sono strutture essenziali nell'attuazione degli interventi di emergenza e, più in generale, nel settore delle iniziative riguardanti la sicurezza alimentare e la lotta alla malnutrizione, che sono state alcune delle priorità essenziali della presidenza italiana del G8. L'importanza di questa tipologia di soggetti è, infatti, cresciuta nel corso degli anni ed oggi le organizzazioni non governative, anche grazie ad un evidente percorso di professionalizzazione e di specializzazione, hanno ormai ottenuto un grado di riconoscimento e legittimazione che le pone, a tutti gli effetti, come attori protagonisti nel settore della cooperazione internazionale;
nelle proposte di stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo contenute nel disegno di legge «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012» non figurano attualmente previsioni, sia pur graduali per i vincoli di finanza pubblica, di incrementi che possano indicare l'inizio di un percorso di progressivo avvicinamento del nostro Paese agli obiettivi internazionalmente fissati di rapporto aiuto pubblico allo sviluppo/reddito nazionale lordo;
sarebbe invece prezioso, per la credibilità e l'immagine internazionale dell'Italia e, soprattutto, al termine della nostra unanimemente apprezzata presidenza del G8 e in vista dell'esame che sarà svolto nel 2010 alle Nazioni Unite sullo stato di avanzamento degli obiettivi del millennio, fornire alla comunità internazionale una chiara conferma dell'inversione di tendenza verificatasi nel 2008 - con una percentuale di aiuto pubblico allo sviluppo rispetto al reddito nazionale lordo dello 0,22 per cento - rispetto al 2007 (0,19 per cento);
come in più occasioni è stato ribadito anche al più alto livello di Governo, l'Italia ha reiterato la propria volontà di onorare gli impegni assunti, sebbene con la gradualità necessaria per i severi limiti posti dalle condizioni della finanza pubblica ed aggravati dagli effetti della crisi finanziaria internazionale, che non consentiranno di raggiungere nel 2010 la tappa intermedia di un rapporto dello 0,51 per cento fra aiuto pubblico allo sviluppo e reddito nazionale lordo, nella direzione dello 0,7 per cento nel 2015;
le stime più recenti, frutto di congiunte elaborazioni del ministero degli affari esteri e del ministero dell'economia e delle finanze, per il 2009, indicano attualmente un rapporto aiuto pubblico allo sviluppo/reddito nazionale lordo che potrebbe oscillare intorno allo 0,17 per cento, salendo allo 0,18 per cento nel 2010, ma tornando intorno allo 0,17 per cento nel 2011;
fondi di cooperazione del ministero degli affari esteri e le risorse umane preposte alla loro programmazione e gestione rivestono carattere strategico, sia per la visibilità della cooperazione italiana, in quanto consentono interventi bilaterali sul terreno, sia per la loro capacità di aggregare e mobilitare altre risorse facendo sistema, senza tralasciare l'importante ruolo che rivestono nel promuovere l'immagine e il prestigio dell'Italia;
per tali loro valenze possono contribuire anche al raggiungimento degli obiettivi di stabilità e di progresso socio-economico in aree d'importanza cruciale per la provenienza dei flussi d'immigrazione clandestina, spesso connessi a fenomeni di criminalità organizzata, che mettono a repentaglio la sicurezza del nostro Paese,

impegna il Governo:

a non interrompere, nell'esercizio finanziario in corso, il processo di graduale incremento del rapporto aiuto pubblico allo sviluppo/reddito nazionale lordo, registratosi nel 2008, anche mediante il versamento di contributi italiani pendenti, con particolare riferimento ai 130 milioni di euro dovuti al fondo globale per la lotta all'aids, alla tubercolosi e alla malaria (altrettanti saranno dovuti nel 2010), ai 30 milioni di dollari aggiuntivi per il fondo stesso, su cui il Presidente del Consiglio dei ministri si è positivamente espresso in occasione del vertice G8 dell'Aquila, a una prima quota di quanto l'Italia deve come adempimento degli obblighi assunti con la Convenzione di Londra sugli aiuti alimentari e ad un primo versamento dei contributi per banche e fondi di sviluppo multilaterali, cui l'Italia si è impegnata;
a dare continuità a questo percorso anche nel triennio 2010-2012, verificando, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, la fattibilità di un piano di riallineamento dell'aiuto pubblico allo sviluppo che, a partire dal triennio in questione, porti gradualmente l'Italia verso il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente fissati, sia pure in un arco temporale più esteso, dando attuazione agli impegni in tal senso confermati dal Governo stesso e conferendo, in tal modo, alla cooperazione del nostro Paese quella prevedibilità che è unanimemente giudicata uno dei canoni fondamentali dell'accountability sul piano internazionale;
a garantire tale continuità mediante l'integrazione, nell'ambito del citato piano di riallineamento, dei fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo, anche con le risorse umane necessarie sul piano quantitativo e qualitativo;
sempre nell'ambito di tale piano di riallineamento, a considerare anche la necessaria dotazione delle risorse indispensabili a far fronte agli impegni assunti nei confronti del fondo globale, che nel 2010 chiamerà i donatori ad impegnarsi per il suo rifinanziamento nel triennio 2011-2013.
(1-00254) (Mozione non iscritta all'ordine del giorno, ma vertente su materia analoga) «Boniver, Stefani, Iannaccone, Pianetta, Dozzo, Antonione, Baldelli, Pini, Marsilio, Nirenstein, Angeli, Biancofiore, Bonciani, Renato Farina, Lunardi, Malgieri, Migliori, Osvaldo Napoli, Nicolucci, Picchi, Repetti, Ruben, Zacchera».
(19 ottobre 2009)