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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di mercoledì 14 aprile 2010

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 14 aprile 2010.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Bruno, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Alema, Donadi, Fassino, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frattini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Lusetti, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Molgora, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Palumbo, Arturo Mario Luigi Parisi, Pescante, Prestigiacomo, Ravetto, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Sardelli, Scajola, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tenaglia, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vito, Zeller.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Alema, Donadi, Fassino, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frattini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lo Presti, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Molgora, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Arturo Mario Luigi Parisi, Pescante, Prestigiacomo, Ravetto, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Sardelli, Scajola, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tenaglia, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vito, Zeller.

Annunzio di proposte di legge.

In data 13 aprile 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
ROSSA: «Istituzione della figura del professionista delle attività fisico-motorie e sportive e disciplina dell'esercizio dell'attività» (3386);
RUGGHIA ed altri: «Disposizioni perequative in materia di collocamento nella posizione di ausiliaria del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia cessato dal servizio a domanda e collocato in quiescenza nella posizione di riserva tra il 28 settembre 1996 e il 31 dicembre 1997» (3387);
VASSALLO: «Modifiche agli articoli 2 della legge 7 giugno 1991, n. 182, e 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di svolgimento delle elezioni dei consigli provinciali e comunali» (3388);
DAL LAGO ed altri: «Disposizioni per favorire la qualità della vita delle persone non autosufficienti» (3389);
ZACCHERA: «Modifiche alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero» (3390);
NICOLA MOLTENI ed altri: «Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro» (3391);
VOLONTÈ: «Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro» (3392);
CALVISI: «Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonché all'articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e all'articolo 42 della legge 23 luglio 2009, n. 99, concernenti l'attribuzione alle regioni delle competenze in materia di procedure autorizzatorie relative agli impianti eolici per la produzione di energia elettrica ubicati in mare» (3393);
BRUNO e LUCIANO DUSSIN: «Salvaguardia degli effetti prodotti dal decreto-legge 5 marzo 2010, n. 29, recante interpretazione autentica di disposizioni del procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazione, non convertito in legge» (3394).

Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
BRUNO e LUCIANO DUSSIN: «Salvaguardia degli effetti prodotti dal decreto-legge 5 marzo 2010, n. 29, recante interpretazione autentica di disposizioni del procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazione, non convertito in legge» (3394) Parere delle Commissioni II e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

VI Commissione (Finanze):
GIOACCHINO ALFANO: «Modifica all'articolo 54 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di deducibilità delle spese per la formazione e l'aggiornamento professionale dei professionisti» (3216) Parere delle Commissioni I, II, V e X;
GIOACCHINO ALFANO: «Modifica all'articolo 13 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, in materia di consorzi di garanzia collettiva dei fidi tra professionisti» (3217) Parere delle Commissioni I, II, V e X;
BUCCHINO ed altri: «Modifica all'articolo 1 del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, concernente l'esenzione dall'imposta comunale sugli immobili in favore delle unità immobiliari possedute dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato» (3264) Parere delle Commissioni I, III, V e VIII.

VII Commissione (Cultura):
PALUMBO ed altri: «Concessione di un contributo in favore della Stamperia Braille e del Polo tattile multimediale di Catania» (3293) Parere delle Commissioni I, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione del controllo sugli enti - con lettera in data 12 aprile 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relativa relazione riferita al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto postelegrafonici (IPOST), per l'esercizio 2008. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (doc. XV, n. 188).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, con lettera del 30 marzo 2010, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data ai seguenti ordini del giorno: TASSONE n. 9/1441-ter-A/8, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 4 novembre 2008, concernente il contrasto all'attività di contraffazione di beni e prodotti destinati al commercio alimentare; PATARINO ed altri n. 9/2561-A/15, concernente l'etichettatura dei prodotti agroalimentari e l'intensificazione dei controlli sulla provenienza e sulle garanzie igienico-sanitarie, in particolare del latte estero e dei prodotti caseari, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 27 luglio 2009, RUVOLO ed altri n. 9/2561-A/133, accolto dal Governo nella medesima seduta dell'Assemblea, concernente iniziative volte ad attuare politiche di sostegno e valorizzazione del settore ortofrutticolo, Marco CARRA ed altri n. 9/2561-A/192, accolto come raccomandazione dal Governo sempre nella seduta dell'Assemblea del 27 luglio 2009, concernente il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per il triennio 2009-2011; DIVELLA ed altri n. 9/2936-A/25, DI GIUSEPPE n. 9/2936-A/82 e GALLETTI ed altri n. 9/2936-A/138, riguardanti il sostegno al comparto bieticolo-saccarifero, MINARDO n. 9/2936-A/42, concernente la rateizzazione dei prelievi supplementari per i produttori di latte, MILO ed altri n. 9/2936-A/107, concernente il sostegno alla filiera bufalina, BRANDOLINI ed altri n. 9/2936-A/148, riguardante la tempestiva assegnazione delle disponibilità finanziarie previste nell'elenco I per il Fondo di solidarietà nazionale per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, CENNI ed altri n. 9/2936-A/149, concernente la destinazione di risorse all'avvio ed al completamento delle opere previste dal Piano irriguo nazionale, DAL MORO ed altri n. 9/2936-A/152, riguardante la previsione di specifiche risorse a sostegno delle Organizzazioni dei produttori (OP), ROTA n. 9/2936-A/83 e TRAPPOLINO ed altri n. 9/2936-A/153, concernenti iniziative volte a integrare le risorse del Fondo per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura e nella pesca per l'anno 2010, MARROCU ed altri n. 9/2936-A/159, riguardante i criteri di utilizzo del Fondo per le crisi di mercato delle imprese agricole, tutti accolti dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 16 dicembre 2009, MIOTTO ed altri n. 9/1441-ter-C/21, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 30 giugno 2009, riguardante l'opportunità di coinvolgere il Ministero della salute nelle iniziative di tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura, e, per la parte di propria competenza, agli ordini del giorno ABRIGNANI ed altri n. 9/1441-ter-A/22, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 4 novembre 2008, riguardante l'utilizzo dei sottoprodotti di origine agricola nei processi di combustione all'interno di un ciclo produttivo, DELFINO ed altri n. 9/2936-A/136, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 16 dicembre 2009, concernente il mantenimento degli impegni assunti in sede internazionale in tema di aiuti alimentari ai paesi in via di sviluppo.

La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura) competente per materia.

Trasmissione dal ministro dell'interno.

Il ministro dell'interno, con lettere del 30 marzo e del 1o aprile 2010, ha trasmesso due note relative all'attuazione data agli ordini del giorno RAZZI ed altri n. 9/2561-A/159, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 27 luglio 2009, concernente le procedure di emersione dei cittadini stranieri irregolari, e CAPARINI ed altri n. 9/2180-A/52, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 maggio 2009, riguardante l'incremento di unità operative di pubblica sicurezza nella provincia di Brescia.

Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Trasmissione dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera del 7 aprile 2010, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data all'ordine del giorno DAL LAGO n. 9/2320-bis-B/2, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 23 giugno 2009, concernente iniziative per fronteggiare il contenzioso fra cittadini e imprese sui termini di applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 in materia di inquinamento acustico.

La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente) competente per materia.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

Il ministro per le politiche europee, con lettera in data 13 aprile 2010, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Con la medesima comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle Commissioni competenti:
n. 7060/10 - Libro verde - La protezione e l'informazione sulle foreste nell'Unione europea: preparare le foreste ai cambiamenti climatici (COM(2010)66 definitivo), già assegnato in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura) in data 2 marzo 2010;
n. 8321/10 - Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Politica di coesione: relazione strategica 2010 sull'attuazione dei programmi 2007-2013 (COM(2010)110 definitivo), già assegnato in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea) in data 8 aprile 2010.

La Commissione europea, in data 13 aprile 2010, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo concernente l'assistenza alimentare umanitaria (COM(2010)126 definitivo), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 12 aprile 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, o la revoca di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:

la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri:
il conferimento, al dottor Renato Catalano, dell'incarico di coordinatore dell'ufficio II - Attività giuridiche e politiche regionali, nell'ambito del dipartimento per gli affari regionali;

alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente il seguente incarica nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
la revoca dell'incarico, conferito al dottor Giuseppe Lucibello, di ispettore generale capo dell'ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l'analisi dei costi del lavoro pubblico, nell'ambito del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;

alla XI Commissione (Lavoro) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
la revoca dell'incarico, conferito al dottor Giuseppe Vincenzo Salvatore Suppa, di componente effettivo, con funzioni di vicepresidente, del collegio dei sindaci dell'istituto di previdenza per il settore marittimo.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 13 aprile 2010, a pagina 5, seconda colonna, alla ventitreesima riga, dopo la parola: «V» si intende inserita la seguente: «, X».

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DEL PROTOCOLLO AI SENSI DELL'ARTICOLO 34 DEL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA RECANTE MODIFICA, PER QUANTO ATTIENE ALL'ISTITUZIONE DI UN ARCHIVIO DI IDENTIFICAZIONE DEI FASCICOLI A FINI DOGANALI, DELLA CONVENZIONE SULL'USO DELL'INFORMATICA NEL SETTORE DOGANALE, FATTO A BRUXELLES L'8 MAGGIO 2003 (A.C. 3211-A)

A.C. 3211-A - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Protocollo ai sensi dell'articolo 34 del Trattato sull'Unione europea recante modifica, per quanto attiene all'istituzione di un archivio di identificazione dei fascicoli a fini doganali, della Convenzione sull'uso dell'informatica nel settore doganale, fatto a Bruxelles l'8 maggio 2003.

A.C. 3211-A - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data al Protocollo di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 2 del Protocollo stesso.

A.C. 3211-A - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 3.
(Clausola di neutralità finanziaria).

1. Le amministrazioni competenti provvedono all'attuazione del Protocollo di cui all'articolo 1 nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

A.C. 3211-A - Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 4.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DEL TRATTATO PER L'ASSISTENZA GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DEL CILE, FATTO A ROMA IL 27 FEBBRAIO 2002 (A.C. 3236)

A.C. 3236 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Trattato per l'assistenza giudiziaria in materia penale tra la Repubblica italiana e la Repubblica del Cile, fatto a Roma il 27 febbraio 2002.

A.C. 3236 - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data al Trattato di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo XIX del Trattato stesso.

A.C. 3236 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Copertura finanziaria).

1. Per l'attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di euro 30.890 annui a decorrere dall'anno 2010. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3, comma 1, della legge 4 giugno 1997, n. 170.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

A.C. 3236 - Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 4.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DELL'ACCORDO MULTILATERALE TRA LA COMUNITÀ EUROPEA E I SUOI STATI MEMBRI, LA REPUBBLICA DI ALBANIA, LA BOSNIA-ERZEGOVINA, LA REPUBBLICA DI BULGARIA, LA REPUBBLICA DI CROAZIA, L'EX REPUBBLICA IUGOSLAVA DI MACEDONIA, LA REPUBBLICA D'ISLANDA, LA MISSIONE DELLE NAZIONI UNITE PER L'AMMINISTRAZIONE AD INTERIM NEL KOSOVO, LA REPUBBLICA DI MONTENEGRO, IL REGNO DI NORVEGIA, LA ROMANIA E LA REPUBBLICA DI SERBIA, RELATIVO ALL'ISTITUZIONE DI UNO SPAZIO AEREO COMUNE EUROPEO, CON ALLEGATI, FATTO A LUSSEMBURGO IL 9 GIUGNO 2006 (A.C. 3259)

A.C. 3259 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare l'Accordo multilaterale tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, la Repubblica di Albania, la Bosnia-Erzegovina, la Repubblica di Bulgaria, la Repubblica di Croazia, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la Repubblica d'Islanda, la Missione delle Nazioni Unite per l'amministrazione ad interim nel Kosovo, la Repubblica di Montenegro, il Regno di Norvegia, la Romania e la Repubblica di Serbia, relativo all'istituzione di uno Spazio aereo comune europeo, con Allegati, fatto a Lussemburgo il 9 giugno 2006.

A.C. 3259 - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data all'Accordo di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 29 dell'Accordo stesso.

A.C. 3259 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

A.C. 3259 - Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame mira alla ratifica di un Accordo multilaterale tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, la Repubblica di Albania, la Bosnia Erzegovina, la Repubblica di Bulgaria, la Repubblica di Croazia, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la Repubblica di Islanda, la Missione delle Nazioni Unite per l'amministrazione ad interim del Kosovo, la Repubblica di Montenegro, il Regno di Norvegia, la Romania e la Repubblica di Serbia, il cui obiettivo finale consiste nell'istituzione, entro il 2010, di uno Spazio aereo comune europeo, uniforme e integrato, cominciando con i Paesi del Sud-Est europeo;
tale accordo mira in sostanza al coordinamento della sicurezza, del controllo e della gestione del traffico aereo e degli aeroporti, con particolare riferimento alla tutela dell'utenza, ai diritti del consumatore e alla tutela ambientale;
questo aspetto della tutela ambientale, prevista nell'accordo in esame, alla luce del coordinamento della gestione dello Spazio aereo comune, dovrebbe essere maggiormente valorizzato nell'ambito di una più efficace politica e normazione delle azioni di protezione civile comunitaria;
infatti l'Europa viene regolarmente colpita da gravi catastrofi naturali, quali inondazioni e incendi boschivi, o catastrofi tecnologiche. I tipi di disastri che i Paesi devono affrontare dipendono in una certa misura dalla loro collocazione geografica e dal clima. Per esempio molti Stati meridionali dell'Unione Europea sono soggetti a incendi boschivi e terremoti, mentre negli Stati settentrionali è maggiore la possibilità di catastrofi tecnologiche;
di conseguenza i vari Stati membri hanno sviluppato competenze specifiche di intervento in caso di calamità di settori diversi, per cui la cooperazione della protezione civile a livello comunitario diventa ancora più importante per lo scambio di esperienze professionali diverse e poco coordinate;
i governi dell'Unione Europea hanno concordato formalmente, già a partire dal 1985, di coordinare le strategie di protezione civile, arrivando poi all'approvazione di un vasto programma di azione e di coordinamento ancora da completare;
nei prossimi anni la protezione civile e il suo coordinamento a livello comunitario dovrà assumere un'importanza sempre maggiore in termini di efficienza e di prevenzione, ai fini di una maggiore sicurezza comunitaria,

impegna il Governo

ad avvalersi di tale patto di coordinamento dello Spazio aereo ai fini della promozione di ulteriori specifici accordi in materia di protezione civile a livello europeo e di un migliore coordinamento della task force da utilizzare per domare incendi o altre calamità naturali o tecnologiche tra gli Stati aderenti.
9/3259/1. Di Biagio.

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame mira alla ratifica di un Accordo multilaterale tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, la Repubblica di Albania, la Bosnia Erzegovina, la Repubblica di Bulgaria, la Repubblica di Croazia, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la Repubblica di Islanda, la Missione delle Nazioni Unite per l'amministrazione ad interim del Kosovo, la Repubblica di Montenegro, il Regno di Norvegia, la Romania e la Repubblica di Serbia, il cui obiettivo finale consiste nell'istituzione di uno Spazio aereo comune europeo, uniforme e integrato;
tale accordo mira in sostanza ad un maggiore coordinamento tra tutti i paesi coinvolti attraverso l'estensione ai paesi del Sud-Est europeo dell'acquis comunitario nei settori della sicurezza, del controllo e della gestione del traffico aereo e degli aeroporti, con particolare riferimento alla tutela dell'utenza, ai diritti del consumatore e alla tutela ambientale;
questo aspetto della tutela ambientale, prevista nell'accordo in esame, alla luce del coordinamento della gestione dello Spazio aereo comune, dovrebbe essere maggiormente valorizzato nell'ambito di una più efficace politica e normazione delle azioni di protezione civile comunitaria;
infatti l'Europa viene regolarmente colpita da gravi catastrofi naturali, quali inondazioni e incendi boschivi, o catastrofi tecnologiche. I tipi di disastri che i Paesi devono affrontare dipendono in una certa misura dalla loro collocazione geografica e dal clima. Per esempio molti Stati meridionali dell'Unione Europea sono soggetti a incendi boschivi e terremoti, mentre negli Stati settentrionali è maggiore la possibilità di catastrofi tecnologiche;
di conseguenza i vari Stati membri hanno sviluppato competenze specifiche di intervento in caso di calamità di settori diversi, per cui la cooperazione della protezione civile a livello comunitario diventa ancora più importante per lo scambio di esperienze professionali diverse e poco coordinate;
i governi dell'Unione Europea hanno concordato formalmente, già a partire dal 1985, di coordinare le strategie di protezione civile, arrivando poi all'approvazione di un vasto programma di azione e di coordinamento ancora da completare;
nei prossimi anni la protezione civile e il suo coordinamento a livello comunitario dovrà assumere un'importanza sempre maggiore in termini di efficienza e di prevenzione, ai fini di una maggiore sicurezza comunitaria,

impegna il Governo

ad avvalersi di tale patto di coordinamento dello Spazio aereo ai fini della promozione di ulteriori specifici accordi in materia di protezione civile a livello europeo e di un migliore coordinamento della task force da utilizzare per domare incendi o altre calamità naturali o tecnologiche tra gli Stati aderenti.
9/3259/1. (Testo modificato nel corso della seduta) Di Biagio.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle attività di controllo, vigilanza ed ispezione - 3-01008

MELCHIORRE, RICARDO ANTONIO MERLO e TANONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'incidente sul lavoro verificatosi a Civitavecchia sabato 3 aprile 2010 presso la centrale elettrica Enel Torrevaldaliga Nord (che ha causato la morte di un operaio ed il ferimento di altri tre) e gli altri incidenti sul lavoro con esiti mortali, accaduti - con drammatica escalation - nei giorni immediatamente successivi, impongono una doverosa riflessione sul tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro e segnatamente sull'applicazione degli strumenti di vigilanza e verifica previsti dalla normativa vigente in tema di sicurezza sul lavoro, ex decreto legislativo n. 81 del 2006, così come integrato e corretto dal decreto legislativo n. 106 del 2009;
in particolare, la vicenda legata all'incidente mortale di Civitavecchia pone degli interrogativi di più generale portata relativi alla gestione dei controlli, soprattutto di carattere preventivo sui luoghi di lavoro;
dal 2007 ad oggi, pur essendosi verificati negli stessi impianti già tre decessi e altri gravi incidenti ed essendo state contestate - come segnalato dalla procura di Civitavecchia - numerose e rilevanti violazioni della normativa antinfortunistica anche nei confronti delle ditte appaltatrici operanti nella centrale, non si è provveduto ad un monitoraggio e ad una più attenta vigilanza, anche di carattere preventivo, su detta unità produttiva, al fine di evitare il verificarsi di così gravi tragedie -:
se e, se del caso, in quale misura tale escalation possa essere ascritta alla mancanza di indirizzo e di valutazione di politiche attive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché all'assenza di coordinamento delle attività di controllo, vigilanza ed ispezione tra i soggetti istituzionali che si ripartiscono, sia a livello centrale che locale, le relative competenze (in primis ispettorati del lavoro e aziende sanitarie locali), e quali iniziative intenda assumere a tale riguardo il Ministro interrogato, con particolare riferimento alle risorse economiche ed umane assegnate agli organismi preposti.(3-01008)

Dati relativi al piano straordinario di verifica delle invalidità civili previsto per l'anno 2009 e iniziative per l'applicazione uniforme sul territorio nazionale delle recenti disposizioni concernenti il riconoscimento e la concessione dell'invalidità civile - 3-01009

BALDELLI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la spesa per le prestazioni assistenziali per invalidità civile ha fatto registrare negli ultimi cinque anni un incremento di oltre il 25 per cento, come riportato anche da numerosi organi di stampa;
sul piano normativo sono state introdotte per gli anni 2009 e 2010 una serie di misure volte a verificare la permanenza dei requisiti per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile;
in particolare, a decorrere dal 1o gennaio 2010 l'articolo 20 del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, ha introdotto nuove modalità sull'intero procedimento di riconoscimento e concessione dell'invalidità civile, disponendo che le domande devono essere presentate in via telematica all'Inps complete di certificazione medica e attribuendo all'Istituto l'accertamento definitivo per la concessione o meno del sussidio;
sono state assunte numerose iniziative al fine di realizzare azioni di coordinamento ai vari livelli con tutti i soggetti istituzionali coinvolti (aziende sanitarie locali, regioni e comuni) -:
quanti siano i trattamenti di invalidità civile non confermati a seguito delle verifiche straordinarie previste per l'anno 2009 e quali iniziative il Governo intenda assumere per assicurare l'applicazione delle norme introdotte dalle sopra citate disposizioni su tutto il territorio nazionale.
(3-01009)

Iniziative per ridurre i tempi di pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione e dei privati - 3-01013

VIETTI, GALLETTI, CICCANTI, OCCHIUTO, COMPAGNON, NARO, VOLONTÈ, ANNA TERESA FORMISANO, RUGGERI, PEZZOTTA, MEREU, LIBÈ e RAO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
i debiti della pubblica amministrazione nei primi mesi del 2010 ammonterebbero, secondo una stima di Confindustria, a circa 70 miliardi di euro, una cifra pari a più del doppio di quanto calcolato dal ministero dell'economia e delle finanze, che ha stimato in 30 miliardi di euro i crediti vantati dalle aziende ed in attesa di essere saldati;
l'Italia, inoltre, è il Paese europeo che fa registrare i ritardi maggiori nei pagamenti della pubblica amministrazione e dei privati: per gli enti pubblici il tempo medio dei pagamenti è di 61 giorni in più rispetto alla media europea, mentre le aziende private saldano i fornitori in media con 31 giorni in più rispetto ai concorrenti europei;
in una fase economica in cui i fatturati si sono ridotti e i ricavi pressoché azzerati, l'allungamento dei tempi di pagamento rischia di mettere definitivamente in ginocchio le aziende italiane, soprattutto le piccole e medie imprese, già in sofferenza per la stretta del credito e costrette ad accollarsi ulteriori oneri finanziari ed amministrativi per il recupero dei crediti vantati;
per fare fronte a questa situazione, Francia e Spagna hanno adottato provvedimenti volti ad eliminare i ritardi nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione, prevedendo il pagamento a 30 giorni, con la previsione di una penale del 5 per cento in caso di mancata osservanza del termine, da computare in aggiunta agli interessi di mora;
si tratta di provvedimenti che, di fatto, anticipano la proposta di direttiva 2009 (COM) 126 dell'8 aprile 2009, che modifica la prima direttiva sul ritardo dei pagamenti (direttiva 2000/35/CE), di cui mantiene inalterati gli elementi principali (interessi in caso di ritardo, riserva di proprietà e procedura di recupero dei crediti non contestati), ma con l'inserimento di alcune novità, tra cui l'obbligo del pagamento entro i 30 giorni dalla consegna del bene o dalla fornitura del servizio e la penale del 5 per cento in caso di pagamento oltre il termine previsto;
le misure introdotte dal Governo (intervento della Sace nella prestazione di garanzie finalizzate ad agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori di beni e servizi nei confronti della pubblica amministrazione; certificazione dei crediti in termini di certezza, liquidità ed esigibilità; norme volte a garantire un miglioramento della situazione dei ritardi dei pagamenti in favore di imprese private con fondi resi disponibili dall'assestamento del bilancio dello Stato) non hanno risolto il problema dei ritardati pagamenti in misura consistente -:
se non ritenga di adottare iniziative che superino, in attesa del varo della direttiva citata ed in analogia con quanto già attuato da Francia e Spagna, i limiti della legislazione attuale, al fine di tutelare le aziende che, senza un rapido sblocco dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione e dei privati, rischiano il fallimento.(3-01013)

Dati relativi agli stanziamenti del fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi e misure per il rilancio del settore agricolo ed agroalimentare - 3-01010

COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DESIDERATI, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RIXI, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
la legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), ha provveduto a rifinanziare il fondo di solidarietà nazionale-incentivi assicurativi;
in particolare l'articolo 2, comma 54, della legge finanziaria per il 2010 ha stanziato 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, a cui si aggiungono le risorse comunitarie attivabili nel contesto dell'organizzazione comune di mercato del settore del vino, pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012;
nella tabella D della legge finanziaria per il 2010, inoltre, sempre allo scopo di rifinanziare il fondo, sono previsti ulteriori 51,9 milioni per il 2010, 16,7 milioni per il 2011 e 16,7 milioni per il 2012, attinti dal fondo di cui all'articolo 5 della legge n. 183 del 1987, nonché un cofinanziamento di 23,3 milioni di euro per il 2010 e di ulteriori 24,3 milioni per il 2011 e per il 2012;
al complesso di risorse così individuate e stanziate a favore del fondo di solidarietà nazionale si aggiungono ulteriori 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, a valere sulle maggiori entrate derivanti dall'applicazione del cosiddetto «scudo fiscale», consentendo di utilizzare le disponibilità relative al fondo di solidarietà nazionale per coprire i fabbisogni di spesa degli anni precedenti a quello di competenza;
molte azioni concrete sono state assunte dal Governo Berlusconi e, in particolare, dal Ministro interrogato per risolvere le problematiche del mondo agroalimentare e rilanciarne la competitività anche nel mercato internazionale -:
se gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per il 2010 per il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale-incentivi assicurativi abbiano raggiunto gli scopi prefissati e quali ulteriori iniziative il Ministro interrogato abbia posto in essere al fine di superare la crisi nel settore agricolo ed agroalimentare e rilanciare la competitività del settore.(3-01010)

Iniziative per l'uniformità della distribuzione e somministrazione sul territorio nazionale della pillola abortiva Ru486 - 3-01011

PALAGIANO e MURA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
da più di venti anni la Ru486 è utilizzata da gran parte dei Paesi europei, e non solo;
nel 2003 l'Organizzazione mondiale della sanità dichiarava sicuro il farmaco abortivo, definendone, tra l'altro, le linee guida e nel 2005 lo inseriva nella lista dei farmaci essenziali;
il 29 marzo 2007 l'Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera alla Ru486 e il 20 giugno 2007, facendo proprio il parere dell'Agenzia europea del farmaco, la Commissione europea, all'unanimità, ha approvato la Ru486;
il 30 luglio 2009 l'Agenzia italiana per il farmaco ha dato il via libera all'ammissione nel nostro sistema sanitario della pillola abortiva Ru486, da troppo tempo al centro di violente polemiche e scontri ideologici, e già da alcuni mesi il comitato tecnico dell'Agenzia aveva dato il suo parere favorevole al farmaco, fissando anche il prezzo per il servizio al pubblico. Come riportato da una nota della stessa Agenzia, si sottolineava: «la pillola può essere distribuita in Italia in quanto ciò avviene anche in altri Paesi europei e la questione è stata affrontata sia dal Comitato europeo per i medicinali per uso umano (Chmp) sia dalla Commissione europea»;
il 30 settembre 2009, e quindi in maniera definitiva il 19 ottobre 2009, sempre l'Agenzia italiana per il farmaco ha provveduto a ratificare la decisione del 30 luglio 2009, concludendo così l'iter per la commercializzazione del farmaco;
va sottolineato che la suddetta pillola nel nostro Paese viene usata da tempo e, se non fosse stata inserita nel prontuario farmaceutico, alcune regioni avrebbero comunque continuato ad acquistarla all'estero, ognuna però con le sue regole;
la Ru486 non è di per sé un presidio terapeutico positivo o negativo, ma costituisce solamente un'importante e valida alternativa farmacologica all'intervento chirurgico abortivo già presente negli altri Paesi europei e consente alle donne - debitamente informate - di poter scegliere come interrompere la gravidanza;
peraltro, la pillola viene somministrata nel pieno rispetto della legge n. 194 del 1978. Si ricorda in proposito che l'articolo 15 della legge n. 194 del 1978 prevede «l'aggiornamento del personale sanitario (...) sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza»;
la decisione dell'Agenzia italiana per il farmaco di consentire l'ammissione nel nostro sistema sanitario della pillola abortiva è stato preceduto e seguito da quelle che appaiono agli interroganti delle vere e proprie «crociate» per tentare di ostacolarne la commercializzazione;
valgono per tutte le dichiarazioni rilasciate nei primi giorni del mese di aprile 2010 - salvo essere poi rettificate - dai neogovernatori del Piemonte e del Veneto. Il primo dichiarava che le confezioni in arrivo della Ru486 le avrebbe lasciate in magazzino negli scatoloni, il secondo - come riporta l'agenzia stampa Apcom del 1o aprile 2010 - affermava: «per quel che ci riguarda non daremo mai l'autorizzazione per poter trovare questa pillola nei nostri ospedali, e la mia attività amministrativa sarà volta a evitare assolutamente che venga diffusa». A ciò si aggiungono, per completezza, le dichiarazioni di un autorevole esponente del Popolo della libertà: «Anche dal risultato delle regionali arrivano notizie negative per il partito della morte. La pillola abortiva Ru486 non circolerà facilmente. E questa è una buona notizia»;
attualmente la sanità italiana si conferma divisa in due, anche per quanto riguarda la Ru486. Al Centro-Nord è già arrivata o è stata ordinata quasi ovunque, mentre al Sud risulta disponibile solo nelle strutture sanitarie della regione Puglia;
sulle modalità di somministrazione del farmaco il Ministro interrogato è stato chiaro: in attesa delle linee guida per l'utilizzo del farmaco, l'indirizzo è quello del ricovero ospedaliero ordinario. Anche se è evidente che il «ricovero obbligatorio» si scontra con l'articolo 32 della nostra Carta costituzionale, secondo cui «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario», e può rischiare di essere maggiormente penalizzante per la donna rispetto al day hospital -:
quali iniziative - nell'ambito delle proprie prerogative - si intendano intraprendere al fine di garantire la somministrazione uniforme sul territorio nazionale della pillola Ru486, verificando e monitorando che il farmaco venga effettivamente distribuito e reso disponibile nelle strutture sanitarie pubbliche del nostro Paese.
(3-01011)

Iniziative per la revoca del decreto del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio, che prevede un ticket sui trattamenti di mantenimento a favore dei disabili - 3-01012

LIVIA TURCO, ARGENTIN, LENZI, MARAN, BOSSA, BUCCHINO, BURTONE, D'INCECCO, GRASSI, MIOTTO, MURER, PEDOTO, SARUBBI, SBROLLINI, GIACHETTI e QUARTIANI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il commissario per l'emergenza sanità nel Lazio Elio Guzzanti, con il decreto n. 95 del 29 dicembre 2009, ha stabilito che dal 1o aprile 2010 le persone con disabilità in regime residenziale e semiresidenziale sono tenute ad una compartecipazione alla spesa pari al 30 per cento della retta quotidiana - minori compresi - sui trattamenti di riabilitazione e mantenimento a loro indispensabili, dopo le indicazioni giunte al commissario dal tavolo nazionale formato dai ministeri della salute e dell'economia e delle finanze;
per le attività riabilitative in regime residenziale, cioè con il ricovero in strutture sanitarie, il ticket da versare è di 35,64 euro per la riabilitazione, che richiede un impegno definito «elevato», 29,44 euro per le prestazioni ritenute di impegno «medio»; per gli interventi in regime semiresidenziale il ticket sarà di 18,73 euro per un impegno «elevato», di 14,98 euro per un impegno «medio», di 13,11 per un impegno «lieve»;
pesanti critiche sono arrivate dal mondo politico laziale, sia dalla maggioranza che dall'opposizione, chiedendo con insistenza al commissario la revoca del decreto, che impone un ulteriore inaccettabile balzello a famiglie già duramente provate dal carico assistenziale e dai pesanti oneri che la presenza di un disabile comporta;
tale provvedimento, di per sé inaccettabile, perché colpisce tutte le persone disabili, andando di fatto a ledere il loro diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione, privandoli dell'assistenza necessaria a condurre una vita più dignitosa, è ancora più vergognoso perché, di fatto, per risanare i conti della sanità del Lazio, colpisce pesantemente le categorie più deboli, ossia le famiglie con figli portatori di handicap, che ogni giorno si trovano ad affrontare mille difficoltà, compresi i tagli per gli insegnanti di sostegno;
la risposta fornita dal Ministro interrogato nella seduta di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea del 17 marzo 2010 non appare agli interroganti adeguata rispetto ad esigenze di così particolare rilievo;
con questo provvedimento ingiusto, viene eluso il dovere dello Stato di occuparsi dei soggetti che vivono nelle condizioni più svantaggiate -:
se non ritenga opportuno revocare il decreto in questione ed adottare misure alternative per ripianare il deficit della sanità nella regione Lazio che non incidano sui diritti legittimi e primari delle persone disabili, già duramente provate nella loro vita quotidiana.(3-01012)