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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 330 di martedì 1 giugno 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 11.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 27 maggio 2010.

I deputati in missione sono sessantotto.

Annunzio di petizioni.

DONATO LAMORTE (PdL), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Cessazione dal mandato parlamentare del deputato Marino Zorzato.

PRESIDENTE. Avverte che il deputato Marino Zorzato, eletto Consigliere regionale del Veneto, ha comunicato, con lettera inviata alla Presidenza, di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di deputato: trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto di tale comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Marino Zorzato dal mandato parlamentare.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito della presa d'atto, nella seduta odierna, delle dimissioni del deputato Marino Zorzato, la Giunta delle elezioni ha accertato che la candidata che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 6 - Il Popolo della Libertà nella medesima VII Circoscrizione Veneto 1, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Elisabetta Gardini.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputata per la VII Circoscrizione Veneto 1, Elisabetta Gardini.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera circa le proprie valutazioni in relazione all'attacco di eccezionale gravità sferrato dalle Forze armate israeliane contro una nave pacifista diretta a Gaza, nel corso del quale sono stati arrestati anche sei cittadini italiani.

Alla richiesta formulata dal deputato Giachetti si associano i deputati GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP), FABIO EVANGELISTI (IdV) e MARGHERITA BONIVER (PdL).

PRESIDENTE. Nell'esprimere, anche a nome dell'Assemblea, sentimenti di cordoglio per le vittime del grave episodio richiamato, assicura che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, le richieste formulate dai deputati intervenuti.

Pag. VI

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Disposizioni in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio (A.C. 3007 ed abbinate-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DEBORAH BERGAMINI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del testo unificato in discussione, volto ad erogare speciali elargizioni in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 e delle persone rimaste gravemente ferite nella medesima circostanza, specificando il carattere solidaristico delle suddette erogazioni, che non sostituiscono le ulteriori somme riconosciute a titolo di risarcimento o indennizzo. Richiamate quindi le problematiche emerse durante l'iter in Commissione del provvedimento in esame, ne auspica la sollecita approvazione con il più ampio consenso, onde fornire ai cittadini di Viareggio una risposta tangibile e tempestiva, anche alla luce dei tempi presumibilmente non brevi che saranno necessari per l'accertamento delle responsabilità del disastro.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Nel rilevare che il tragico evento verificatosi a Viareggio ha drammaticamente riproposto il tema della sicurezza ferroviaria, con particolare riferimento al trasporto di merci pericolose, richiama le iniziative assunte al riguardo dal Governo, che è anche impegnato per accertare la verità ed assumere le doverose iniziative nei confronti delle famiglie coinvolte. Sottolineata, quindi, la grande sensibilità umana e politica che ispira il provvedimento in discussione, esprime apprezzamento per il metodo seguito nel corso dell'iter in Commissione.

CARLO MONAI (IdV). Espressa soddisfazione per i contenuti del testo unificato in discussione, nonché per la tempestività del relativo esame, ne auspica la sollecita approvazione, reputandolo un importante atto di solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e dei feriti del disastro ferroviario di Viareggio. Sottolineata altresì la necessità di adeguare la normativa in materia di sicurezza del trasporto ferroviario e di rendere quindi più efficienti e trasparenti le attività di controllo, auspica la sollecita approvazione del provvedimento in materia all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Giudicato altresì necessario prevedere un quadro legislativo maggiormente strutturato per consentire tempestività e parità di trattamento fra tutte le vittime di potenziali disastri, compatibilmente con i vincoli di bilancio, preannunzia, a nome del suo gruppo, la presentazione di emendamenti volti ad individuare modalità alternative di finanziamento per ripristinare il fondo originariamente previsto per la ricostruzione urbanistica e successivamente stralciato dal testo del provvedimento in discussione.

SILVIA VELO (PD). Nel ricordare i dati inerenti la tragedia di Viareggio, nonché i numerosi incidenti ferroviari verificatisi nel Paese, reputa tuttavia il sistema dei trasporti ferroviari nazionali uno dei più sicuri al mondo. Rilevata altresì la complessità dell'indagine avviata dalla magistratura, richiama il contenuto del testo unificato in discussione, finalizzato ad elargire un contributo economico alle famiglie colpite dal disastro, che va ad integrare il risarcimento dell'integrità psico-fisica prevista dal nostro ordinamento e garantita dalla Costituzione, auspicando l'approvazione del piano nazionale per la logistica e il completamento dell'organico relativo all'ente preposto al controllo della sicurezza ferroviaria. Espressa infine soddisfazione per l'individuazione del soggetto preposto ad adottare i provvedimenti di Pag. VIIelargizione dei contributi, manifesta rammarico per il mancato accoglimento della previsione di ulteriori risorse necessarie al completamento delle opere di ricostruzione urbanistica, in ordine al quale preannunzia la presentazione di specifici emendamenti, auspicando peraltro la sollecita approvazione del provvedimento in esame.

MARCO DESIDERATI (LNP). Nel sottolineare l'esigenza che il legislatore predisponga un complesso di misure atte a garantire maggior sicurezza nel settore dei trasporti, in particolare delle merci pericolose, ritiene che lo stanziamento delle somme destinate alle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio rappresenti un importante segnale che il Parlamento non intende in alcun modo coprire le responsabilità del grave episodio, prevedendo, tra l'altro, che le predette risorse siano da ritenersi aggiuntive ai legittimi indennizzi stabiliti dalla normativa vigente. Espresso quindi apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice Bergamini, che ha consentito di ampliare notevolmente la platea dei soggetti beneficiari dei risarcimenti, manifesta altresì soddisfazione per la predisposizione di un testo unificato delle proposte di legge presentate in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario verificatosi a Viareggio il 29 giugno 2009, sul quale si è registrata un'ampia condivisione tra le forze politiche.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Nel richiamare i dati inerenti il grave incidente ferroviario di Viareggio, rileva il sentimento di abbandono che pervade la popolazione coinvolta, nonché la delusione per una risposta legislativa che giudica inadeguata ed insufficiente. Evidenziato altresì il contenuto del testo unificato in discussione, finalizzato ad affrontare le difficoltà, anche di natura economica, determinatesi all'indomani dell'incidente, ritiene inaccettabili i rilievi formulati dalla V Commissione, in ordine allo stanziamento di ulteriori risorse per il completamento delle opere di ricostruzione urbanistica. Espresso infine apprezzamento per il coinvolgimento degli enti locali interessati nella gestione di tali problematiche, auspica una profonda riflessione sull'opportunità di reperire risorse finanziarie necessarie a sostenere adeguatamente le famiglie coinvolte nel disastro e garantire il completamento della ricostruzione.

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL). Espresso preliminarmente un ringraziamento al relatore e ai presentatori del provvedimento in discussione, ricorda che le motivazioni che hanno indotto la V Commissione a formulare talune osservazioni circa le risorse destinate all'attività di ricostruzione della zona devastata nel disastro di Viareggio sono basate esclusivamente su una doverosa quantificazione delle coperture finanziarie originariamente previste dal provvedimento. Richiamate quindi talune ipotesi circa le modalità di stanziamento degli indennizzi, ripercorre la drammatica vicenda umana di uno dei feriti del tragico episodio, sulla scorta della quale sottolinea l'esigenza che le istituzioni assicurino la loro vicinanza a tutti i superstiti e ai familiari delle vittime del disastro di Viareggio.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Espresso preliminarmente apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, sottolinea la necessità di attivarsi adeguatamente al fine di prevenire e ridurre al minimo il rischio di incidenti ferroviari tramite interventi strutturali che mirino a rendere assolutamente sicuro il trasporto di merci pericolose. Manifestato altresì un orientamento favorevole alle proposte emendative finalizzate al reperimento delle risorse utili a completare la ricostruzione delle aree colpite, ritiene che il Governo possa stanziare immediatamente tali fondi senza aspettare l'approvazione del testo unificato in discussione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ricordato l'alto numero delle vittime e dei feriti tuttora in gravi condizioni a causa del disastro ferroviario occorso il 29 giugno 2009 Pag. VIIIa Viareggio, reputa irrisorie le risorse complessivamente stanziate in loro favore, pur rivolgendo un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento in discussione, che reca una prima e parziale forma di risarcimento alle predette vittime. Espresso altresì l'auspicio che la connessa vicenda giudiziaria si concluda con il riconoscimento dei congrui indennizzi, ricorda la necessità di prevedere ulteriori stanziamenti per l'attività di ricostruzione, ancora incompleta nonostante l'impegno assunto dal Presidente del Consiglio all'indomani del disastro di Viareggio. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Mogherini Rebesani n. 1-00359, Bosi n. 1-00369 e Boniver n. 1-00370: Iniziative per il disarmo e la non proliferazione nucleare.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Misiti n. 1-00372 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00359 (Nuova formulazione), che ricorda essere stata sottoscritta da rappresentanti di diverse parti politiche, fornisce una articolata ricostruzione del mutato quadro strategico internazionale, segnatamente in relazione alle differenti priorità ed ai nuovi orientamenti adottati dai principali attori internazionali in relazione al disarmo ed alla non proliferazione nucleare. Nel ritenere che l'innovativo contesto geografico e diplomatico apra nuovi scenari per l'Europa, in particolare riguardo all'eventuale recepimento dei mutati orientamenti globali nell'ambito delle strategie della NATO, auspica che in tale contesto il Governo promuova l'apertura di un dibattito scevro da pregiudizi ideologici sulla presenza di armi nucleari nel territorio europeo e sulle prospettive di una loro riduzione ed eliminazione.

MARGHERITA BONIVER (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00370, evidenziando come il disarmo generale rappresenti un obiettivo prioritario per la politica estera italiana. Richiamate, quindi, le importanti iniziative adottate nel 2010, al fine di promuovere la riduzione e la non proliferazione delle armi nucleari, nonché il ruolo di primo piano svolto dall'Italia nel processo di riavvicinamento tra le due grandi potenze, auspica la definizione di un orientamento unitario della Camera sulla materia oggetto degli atti di indirizzo in discussione. Invita, infine, il Governo a sviluppare ulteriormente il dibattito già avviato in seno all'Alleanza atlantica sul futuro del deterrente nucleare all'interno dei confini europei e ad approfondire con gli alleati il ruolo delle armi nucleari sub-strategiche, in vista di una loro riduzione.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00372, dà conto dei recenti positivi sviluppi del percorso multilaterale per la non proliferazione nucleare, cui l'Italia ha reso un proficuo contributo. Sottolineata, tra l'altro, l'opportunità di semplificare il ruolo e le capacità ispettive dell'AIEA, segnatamente in relazione al contegno tenuto da taluni Stati asiatici ed ai rischi legati al terrorismo internazionale, esprime soddisfazione per i contenuti di tutte le mozioni in discussione, auspicando l'approvazione di un documento di indirizzo unitario.

Pag. IX

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Sottolinea la rilevanza degli obiettivi delineati nel Trattato di non proliferazione, che consentirà di compiere un ulteriore significativo passo nella prospettiva di un completo disarmo nucleare, al quale tuttavia non ha ancora aderito Israele. Richiama, inoltre, gli appelli di autorevoli organizzazioni internazionali affinché sia limitata la diffusione delle mine, prodotte anche da aziende italiane, ritenendo che il Governo non abbia tenuto nel debito conto l'esigenza di garantire la massima trasparenza nelle esportazioni di armi. Invita, infine, l'Esecutivo a svolgere un ruolo attivo a sostegno delle misure di disarmo e di non proliferazione nucleare, nell'auspicio che venga adottato un documento di indirizzo unitario.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Nel ritenere che le decisioni inerenti il disarmo nucleare debbano essere assunte in sede NATO, invita il Governo ad impegnarsi fattivamente in quella sede al fine di ridurre tali armamenti, auspicando altresì la predisposizione di un documento di indirizzo unitario. Si riserva quindi di esprimere una più compiuta valutazione sulle mozioni presentate nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01096, concernente chiarimenti in merito ad un'operazione condotta da militari italiani nella zona di Bala Murghab in Afghanistan.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36). - Replica il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto della risposta, esprime perplessità sul fatto che quella in Afghanistan possa ancora configurarsi come missione di pace, ricordando le numerose richieste del suo gruppo affinché il Ministro della difesa riferisca alla Camera sullo stato delle missioni internazionali.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01097, sulle iniziative per la revisione della qualità della spesa del Ministero della difesa, anche al fine di valorizzare il ruolo internazionale dell'Italia.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 38). - Replica il deputato DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, sottolinea la delicatezza della situazione presente nei Balcani, dove la pacificazione interetnica è lontana dall'essere raggiunta, manifestando preoccupazione per i continui tagli effettuati al settore della difesa.

GIUSEPPE MOLES (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01098, sulle iniziative del Ministero della difesa in occasione della Festa nazionale della Repubblica italiana.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40). - Replica il deputato GIUSEPPE MOLES (PdL), che, nel ringraziare il Ministro per la sua costante attenzione nei confronti del Parlamento, si dichiara pienamente soddisfatto della risposta, esprimendo apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Ministro nel conferire sobrietà alla Festa del 2 giugno in relazione alla difficile contingenza economica del Paese.

ROBERTO RAO (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01099, sulle iniziative Pag. Xdi competenza del Ministero della difesa in relazione alla presenza di sostanze inquinanti nelle acque del lago di Vico.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42). - Replica il deputato ROBERTO RAO (UdC), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, sottolinea la necessità di bonificare al più presto le aree evocate nell'atto di sindacato ispettivo, invitando peraltro il Governo ad agire con trasparenza al fine di porre rimedio in modo definitivo a tale annosa problematica.

MARCO DESIDERATI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01100, sulle iniziative per assicurare l'efficienza dei controlli fiscali sui proventi derivanti dall'utilizzo degli apparecchi per il gioco d'azzardo e per il recupero delle somme evase.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44). - Replica il deputato MARCO DESIDERATI (LNP), che, nel ringraziare il Ministro per l'attenzione riservata dal Governo alla problematica evocata nell'atto di sindacato ispettivo, richiama il monito espresso dal governatore della Banca d'Italia sul deprecabile fenomeno dell'evasione fiscale.

PAOLO GENTILONI SILVERI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01101 sugli orientamenti del Governo in merito alla destinazione ai nuovi servizi di telecomunicazione di parte delle frequenze liberate dalla transizione dall'analogico al digitale delle trasmissioni televisive.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato PAOLO GENTILONI SILVERI (PD), il quale ritiene che la risposta del Ministro confermi le preoccupazioni manifestate dal suo gruppo, sottolineando l'importanza di investire su Internet senza perdere l'occasione di modernizzare il Paese.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2043: Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (approvato dal Senato) (A.C. 3402 ed abbinata).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANGELA NAPOLI (PdL), Relatore per la II Commissione. Illustra il disegno di legge di ratifica in discussione, per gli ambiti di competenza della II Commissione, richiamando i contenuti dei capitoli IV e V della Convenzione di Varsavia, recanti disposizioni di diritto penale rispettivamente sostanziale e processuale concernenti le fattispecie relative alla tratta degli esseri umani. Nel dare altresì conto delle esigenze di adeguamento dell'ordinamento interno disposto dalla predetta Convenzione, illustra le finalità sottese all'articolo 3 del disegno di legge di ratifica, che prevede, tra l'altro, l'introduzione di specifiche circostanze aggravanti. Sottolineate infine la gravità e le dimensioni transnazionali della tratta di esseri umani, giudica la Convenzione di Varsavia un valido strumento volto a promuovere un'efficace cooperazione sovranazionale per il contrasto e la repressione di un fenomeno fortemente lesivo dei diritti e delle libertà fondamentali dell'uomo.

Pag. XI

ALESSANDRO MARAN (PD), Relatore per la III Commissione. Illustra le disposizioni della Convenzione in discussione specificamente riconducibili agli ambiti di competenza della III Commissione, volte, da un lato, ad individuare misure finalizzate a prevenire e contrastare il fenomeno della tratta di esseri umani e, dall'altro, a garantire alle vittime standard di tutela ispirati al principio del riconoscimento dei diritti fondamentali dell'individuo. Evidenziato, altresì, che la tratta di persone costituisce oggi una delle più diffuse e insidiose forme di neoschiavismo, in quanto crimine contro l'umanità e segnatamente lesivo della dignità e dello status libertatis della persona, sottolinea che la Convenzione stabilisce uno specifico meccanismo di monitoraggio e di controllo indipendente. Rilevata, quindi, la necessità di rafforzare non solo la cooperazione per il contrasto del fenomeno criminale, ma anche la capacità di risposta dei servizi sociali, ritiene che la ratifica in oggetto rappresenti non soltanto un obbligo politico di ordine internazionale cui l'Italia deve adempiere al più presto, ma soprattutto uno strumento efficace ed ineliminabile per tutelare adeguatamente i diritti e le libertà fondamentali delle persone.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MATTEO MECACCI (PD). Lamentata preliminarmente l'assenza del rappresentante del Governo competente per materia, sottolinea come la Convenzione in discussione risulti ispirata ad un condivisibile approccio onnicomprensivo e sistemico alle tematiche connesse all'emigrazione ed alla tratta degli esseri umani, contrariamente ad altri provvedimenti anche legislativi adottati in materia dall'Esecutivo, che giudica viceversa ispirati ad un inaccettabile criterio meramente repressivo. Reputa quindi necessario che il Governo chiarisca univocamente i propri intendimenti in materia, invitando la Presidenza ad attivarsi in tal senso.

PRESIDENTE. Precisa, in riferimento a taluni rilievi formulati dal deputato Mecacci, che il Governo è legittimamente rappresentato in Aula da ogni suo componente.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che la presenza del rappresentante del Governo competente per materia valorizzi il ruolo del Parlamento.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Precisa che talvolta l'assenza del rappresentante del Governo competente per materia è dovuta alla esiguità del numero dei componenti di alcuni Dicasteri.

CARLO MONAI (IdV). Ricordati i precedenti strumenti internazionali sottoscritti dall'Italia per prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani, lamenta il tempo intercorso tra la firma della Convenzione di Varsavia e l'esame del relativo disegno di legge di ratifica. Richiamata quindi l'evoluzione dei fenomeni di tratta e sfruttamento di esseri umani, giudica la predetta Convenzione uno strumento adeguato per un più efficace contrasto di tali deprecabili fenomeni. Rammentati altresì gli adempimenti cui l'Italia è chiamata sul piano internazionale in materia, ascrive alla responsabilità del Governo il proliferare strisciante di forme di sfruttamento, segnatamente della manodopera di cittadini extracomunitari. Giudicati dunque inaccettabili oltre che non coerenti con i contenuti della Convenzione di Varsavia gli orientamenti espressi dall'Esecutivo in tema di immigrazione, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Nel sottolineare che la Convenzione di Varsavia si pone l'obiettivo di contrastare la tratta di esseri umani e la violazione dei diritti che ne consegue, introducendo nel vigente ordinamento italiano Pag. XIItalune ipotesi aggravanti relativamente al predetto reato, richiama le importanti misure ipotizzate al fine di predisporre un adeguato sistema di tutele e protezione delle vittime di tale deprecabile forma di sfruttamento delle persone, che ritiene rispondano a principi di libertà e civiltà. Preannunzia infine il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di ratifica in discussione.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Sottolineata la particolare rilevanza e delicatezza normativa della Convenzione in discussione, volta a prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani garantendo altresì alle vittime standard di tutela ispirati al principio del riconoscimento dei diritti fondamentali dell'individuo, rileva la necessità di promuovere la cooperazione internazionale nel campo della lotta a tale deprecabile fenomeno. Nel dare quindi conto delle numerose norme di adeguamento dell'ordinamento interno adottate in materia, ritiene che la ratifica in esame rappresenti l'occasione per un'ampia convergenza parlamentare su un tema di fondamentale importanza, invitando peraltro il Governo ad attivarsi fattivamente al fine di promuovere adeguatamente l'integrazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANGELA NAPOLI (PdL), Relatore per la II Commissione. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, ribadisce l'impegno già posto in essere dal Governo al fine di adeguare l'ordinamento interno in vista di un più efficace contrasto al nuovo e deprecabile fenomeno della tratta di esseri umani. Nell'auspicare quindi la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in esame, prospetta la possibilità di presentare taluni documenti di indirizzo volti ad affrontare il tema della tutela delle vittime del predetto reato.

PRESIDENTE. Prende atto che il relatore per la III Commissione rinunzia alla replica.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Sottolineata la particolare importanza della Convenzione in discussione, che costituisce un ulteriore tassello nella lotta alla tratta di esseri umani, anche in vista della prossima sessione plenaria del Consiglio delle Nazioni Unite che si occuperà della materia, conferma l'impegno del Governo nel contrasto a tale deprecabile fenomeno, tutelando adeguatamente le vittime e garantendo loro una sollecita assistenza.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che la replica del sottosegretario Pizza, a suo avviso di carattere meramente formale, non sia rispettosa del dibattito e degli interventi precedentemente svolti.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2024: Convenzione con il Governo dello Stato del Qatar per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione fiscale (approvato dal Senato) (A.C. 3447).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRO MARAN (PD), Relatore. Illustra gli aspetti più qualificanti della Convenzione in discussione, sottolineando in particolare la crescente rilevanza geopolitica assunta dal Qatar grazie alle sue capacità di esportazione di gas naturale. Richiama infine il contenuto degli articoli del disegno di legge di ratifica in esame, volto, tra l'altro, a prevenire i fenomeni della doppia imposizione sui redditi e dell'evasione fiscale nei due Paesi contraenti.

Pag. XIII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

CARLO MONAI (IdV). Richiamato il contenuto della Convenzione in discussione, volta ad evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito, ritiene che tale ratifica contribuirà a rafforzare i rapporti commerciali e finanziari tra i Paesi contraenti, favorendo altresì gli investimenti da parte degli operatori commerciali italiani. Nel preannunziare infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, esprime perplessità sulle modalità inerenti la copertura finanziaria dei relativi oneri.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sostituzione di un deputato componente della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa Centro Europea (INCE) e convocazione della stessa Delegazione per l'elezione del presidente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato l'onorevole Roberto Antonione a far parte della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa Centro Europa (INCE), sostituzione dell'onorevole Laura Ravetto, già presidente della Delegazione stessa, entrata a far parte del Governo.
Comunica altresì che, d'intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, la Delegazione è convocata per mercoledì 9 giugno, alle 8,45, per procedere all'elezione del presidente.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della prossima seduta il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2459 ed abbinate, recante nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Giovedì 3 giugno 2010, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 66).

La seduta termina alle 17,40.