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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 578 di lunedì 30 gennaio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 25 gennaio 2012.

I deputati in missione sono ventiquattro.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 4909, di conversione del decreto-legge n. 211 del 2011, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri.
Il disegno di legge è stato assegnato alla II Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 215 del 2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia (A.C. 4864-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

FRANCO FRATTINI (PdL), Relatore per la III Commissione. Nell'illustrare le parti di competenza della III Commissione del provvedimento d'urgenza in discussione, che mantiene un profilo di sostanziale continuità rispetto a precedenti interventi di proroga delle missioni internazionali, ricorda il rilevante ruolo svolto dall'Italia nella promozione della pace, della sicurezza e della stabilizzazione, in particolare nell'area dei Balcani, in Libano, in Somalia e in Afghanistan, preannunziando altresì l'impegno del nostro Paese in quest'ultimo territorio anche dopo il programmato ritiro delle truppe. Espressa quindi soddisfazione per la previsione della nuova missione in Sudan, dà conto dell'attività finalizzata alla cooperazione allo sviluppo e alla formazione del personale civile e militare posta in essere dal contingente italiano in vari teatri internazionali, segnatamente in Iraq. Richiama infine il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, che ha portato alla modifica di alcune parti del testo originario del provvedimento d'urgenza in esame, del quale auspica la sollecita conversione in legge.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Nel condividere le considerazioni svolte dal relatore Frattini, manifesta apprezzamento per la previsione di una cadenza annuale della copertura finanziaria relativa alle missioni internazionali. Sottolinea quindi gli aspetti positivi contenuti nelle disposizioni del provvedimento d'urgenza in discussione, tra cui la partecipazione di civili ad alcune missioni, peraltro in continuità con le linee politiche del precedente Governo. Espresso inoltre un giudizio positivo sulle misure di semplificazione delle procedure relative ad alcuni programmi che interessano l'Amministrazione della difesa, auspica la più ampia convergenza delle forze politiche sul decreto-legge in discussione.

Pag. IV

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rileva la necessità di sostenere le missioni internazionali, che consentono di rafforzare la gestione multilaterale delle crisi in atto, sottolineando altresì l'importanza di un costante coinvolgimento delle rappresentanze italiane, militare e civile, soprattutto nelle aree che destano maggiore preoccupazione sul piano dell'instabilità.

FILIPPO MILONE, Sottosegretario di Stato per la difesa. Nel ringraziare i relatori per le condivisibili considerazioni svolte, ricorda i compiti istituzionali delle Forze armate, segnatamente garantire la difesa del territorio nazionale ed assicurare la pace e la stabilizzazione nei vari teatri internazionali. Nel rilevare quindi che il decreto-legge in discussione prevede una riduzione della presenza del personale impegnato nelle missioni internazionali, al quale rinnova l'apprezzamento del Governo per il fattivo operato, precisa che tale razionalizzazione manterrà inalterata, in termini qualitativi e quantitativi, la capacità operativa del contingente italiano nelle diverse aree di crisi, tra cui l'Afghanistan, il Libano, i Balcani, la Libia e il Corno d'Africa.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Esprime apprezzamento per le disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza in discussione, sottolineando l'efficacia delle azioni svolte dai militari italiani per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con particolare riferimento alla situazione dell'Afghanistan, del Libano e del Corno d'Africa. Giudicato inoltre importante il previsto ricorso alle guardie giurate per la lotta alla pirateria, preannunzia il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

PRESIDENTE. Rilevato che è in corso la riunione dell'Ufficio di Presidenza, ritiene opportuno sospendere la seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel concordare sull'opportunità di sospendere la seduta, auspica che in futuro non siano più previste riunioni dell'Ufficio di Presidenza in concomitanza con i lavori dell'Assemblea.

La seduta, sospesa alle ore 17,05, è ripresa alle 18,15.

FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD). Manifestato l'orientamento convintamente favorevole del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, rileva che il comparto sicurezza richiede l'impiego di risorse consistenti, sottolineando la necessità di scelte impopolari ma indispensabili a tale riguardo. Nell'auspicare, quindi, che a livello europeo vengano ridefinite le linee strategiche, con un conseguente adeguamento delle risorse disponibili che non incida su operatività ed efficienza, ricorda che la propria parte politica ha proposto l'istituzione di una Commissione bicamerale sul modello di difesa, nonché una legge quadro sulle missioni, volta a modificare il rapporto tra Parlamento e Governo nel processo autorizzativo e nella verifica degli obiettivi conseguiti. Pur manifestando, altresì, talune perplessità sui commi 3 e 4 dell'articolo 5, che si sarebbe potuto più opportunamente espungere dal testo, ribadisce il giudizio positivo sul decreto-legge in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ritenere che si sia compiuta una forzatura inserendo nel decreto-legge in discussione disposizioni concernenti l'Amministrazione della difesa, connotate da scarsa trasparenza nell'utilizzo delle risorse, che tra l'altro non sono state adeguate alle attuali disponibilità di bilancio, critica l'eccessivo decisionismo del Ministro della difesa, con particolare riferimento all'acquisto di cacciabombardieri e al loro possibile utilizzo in Afghanistan. Esprime, invece, un giudizio positivo sul fatto che non siano state apportate modifiche sostanziali alla legge n. 49 del 1987, in materia di cooperazione allo sviluppo, pur rilevando che dovrebbero essere chiarite le deleghe Pag. Vda attribuire al Ministro Riccardi in relazione alla medesima materia. Manifesta, infine, perplessità circa il previsto impiego di guardie giurate nell'attività di contrasto alla pirateria.

FRANCO GIDONI (LNP). Nel manifestare le riserve del suo gruppo, pure non pregiudizialmente contrario ad un oculato e filoatlantico utilizzo dello strumento militare all'estero, segnatamente nel contrasto alla pirateria al fine di assicurare la sicurezza della navigazione marittima, esprime perplessità sul provvedimento d'urgenza in esame, richiamandone i profili critici, con particolare riguardo alla molteplicità, all'onerosità finanziaria e alla frammentazione degli interventi autorizzati nonostante la perdurante crisi economica, nonché alla necessità di una profonda riforma della legge sulla cooperazione allo sviluppo. Rileva, inoltre, che la partecipazione italiana alla missione NATO in Libia con l'invio di cento istruttori militari non è stata preceduta dalla necessaria verifica, da parte del Governo, del sostegno parlamentare. Nel preannunziare, quindi, la presentazione di specifici emendamenti da parte del suo gruppo, chiede al Governo di monitorare attentamente l'evoluzione dei negoziati che sarebbero stati aperti tra gli Stati Uniti ed emissari dei talebani in Afghanistan. Manifesta, infine, l'orientamento contrario del suo gruppo sul decreto-legge in esame.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel sottolineare che il nuovo Governo avrebbe dovuto mostrare un rinnovato e migliore approccio al tema delle missioni internazionali, la cui disciplina dovrebbe essere demandata ad una legge quadro, a suo avviso più adatta a restituire credibilità al ruolo svolto dal nostro Paese in ambito internazionale, evidenzia come la linea dei nuovi responsabili di Governo non sia affatto chiara in merito alla natura pacifica delle missioni internazionali che vedono coinvolti nostri connazionali. Richiamate quindi le positive finalità delle proposte di modifica presentate dal suo gruppo nel corso dell'iter del provvedimento nelle Commissioni di merito, dove a suo avviso è stato svolto un approfondito e proficuo lavoro, esprime l'auspicio che nel prosieguo dell'esame in Assemblea si raggiunga la necessaria convergenza su talune ipotesi utili alla definizione di un nuovo modello di difesa e di sicurezza nazionale in linea con gli standard europei e con le finalità di pace delle missioni internazionali.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Sottolinea la necessità di un più approfondito ed attento controllo parlamentare sulle decisioni di politica estera ed internazionale, anche attraverso un serrato confronto delle Commissioni di merito con i ministeri competenti, alla luce delle trasformazioni in atto delle principali organizzazioni internazionali imposte dai mutamenti geopolitici di rilevanza globale.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

MARIO TASSONE (UdCpTP). Manifesta, quindi, preoccupazione per la possibile fornitura di armi nelle aree calde del pianeta da parte di produttori italiani, paventando il rischio di sottostanti disegni destabilizzanti. Nel ritenere, inoltre, che una politica estera di difesa efficace richieda necessariamente il supporto di una forte e dinamica diplomazia, osserva che sarebbe necessaria una maggiore trasparenza in ordine al contributo che l'impiego di particolari competenze civili, quali magistrati e consulenti, reca alle missioni internazionali di pace. Preannunzia, infine, l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. VI

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, la discussione sulle linee generali delle mozioni di cui ai punti 2 e 3 dell'ordine del giorno avrà luogo nella seduta di domani.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di un disegno di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa del disegno di legge n. 4569, concernente una modifica alla legge n. 116 del 1995, recante approvazione dell'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 31 gennaio 2012, alle 9,45.

(Vedi resoconto stenografico pag. 28).

La seduta termina alle 19,40.