Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

dal 29/04/2008 - al 14/03/2013

Vai alla Legislatura corrente >>

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Comunicazione Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Comunicati stampa

  • 1564
    05/08/2011
    Camera – Canale satellitare: palinsesto estivo si apre domani con intervista a Questore Colucci

    La programmazione estiva del canale satellitare della Camera dei deputati si apre domani, sabato 6 agosto, alle ore 11,30, con una intervista a Francesco Colucci, Presidente del Collegio dei Questori, nella quale si parla a trecentosessanta gradi del bilancio interno appena approvato dall'Assemblea e dei costi della politica. L'intervista sarà replicata domenica alle ore 15 e lunedì alle ore 23. Inoltre, da lunedì, sarà disponibile anche sulla webtv. La programmazione, che andrà avanti fino all'inizio di settembre ovvero fino alla ripresa dei lavori parlamentari, comprende anche la riproposizione di una selezione di eventi che si sono tenuti a Palazzo Montecitorio. Ogni sera, a partire dalle ore 23, il palinsesto si arricchisce con i programmi prodotti dal canale tv della Camera: "C'era una volta… la politica in tv" e "A proposito di Risorgimento". Il canale televisivo, oltre che in chiaro sul satellite, è visibile al nuovo canale 524 sulla piattaforma Sky. La webtv è all'indirizzo http://webtv.camera.it.

  • 1563
    04/08/2011
    Afghanistan, Fini "Auguri pronta guarigione ai militari feriti"

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato il seguente messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Biagio Abrate: "Ho appreso con apprensione la notizia dell'esplosione di un ordigno nel distretto di Herat, a seguito della quale sono rimasti feriti quattro militari della Task Force Center su base 11° Reggimento Bersaglieri. Desidero esprimerLe, a nome mio personale e della Camera dei deputati, la più intensa solidarietà per quanto avvenuto e La prego di voler trasmettere ai militari rimasti feriti, gli auguri di un pieno e pronto ristabilimento."

  • 1562
    04/08/2011
    Pena di morte, messaggio Fini ad associazione “Nessuno tocchi Caino”

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato il seguente messaggio alla Vicepresidente del Senato, Emma Bonino, al Segretario e al Tesoriere dell'associazione "Nessuno Tocchi Caino", Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti: "In occasione della presentazione del Rapporto 2011 di Nessuno tocchi Caino su "La pena di morte nel mondo" sono lieto di inviare i miei saluti più cordiali a tutti coloro che parteciperanno all'evento. Desidero esprimere il mio apprezzamento per il generoso impegno con cui l'Associazione Nessuno tocchi Caino opera per l'abolizione della pena di morte nel mondo, sensibilizzando le istituzioni e le opinioni pubbliche di tutti i Paesi su questa battaglia di civiltà per la tutela del valore della persona. I dati forniti quest'anno dal Vostro Rapporto rilevano, fortunatamente, l'attuazione di riforme in senso liberale e democratico in vari Stati, confermando la tendenza in atto nel mondo da oltre dieci anni. L'Italia è da sempre fortemente impegnata in questa direzione, nella convinzione che la pena di morte alimenti una logica di violenza e di sopraffazione e che la sua abolizione debba costituire un obiettivo fondamentale per promuovere un modello di convivenza umana fondato sulla dignità dell'individuo, oltre che sulle regole del diritto e della giustizia."

  • 1561
    02/08/2011
    Fini incontra una delegazione della FIALS

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto oggi a Montecitorio una delegazione della FIALS, Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità, guidata dal Segretario Generale, Giuseppe Carbone. Nel corso dell'incontro, è stato illustrato a Fini il contenuto di una petizione popolare, già sottoscritta da circa 100 mila operatori della sanità, contenente proposte di tagli ai costi della politica e della Pubblica Amministrazione. Tale petizione popolare verrà depositata alla Camera nei prossimi giorni.

  • 1560
    02/08/2011
    Bilancio Camera, Mazzocchi, continueremo nella politica di risparmio e razionalizzazione delle spese - Sintesi della relazione del Questore sul Bilancio interno della Camera dei deputati

    "Come Collegio dei Questori continueremo in una politica di risparmio e di razionalizzazione delle spese. Convinti però che l'antipolitica non si combatte soltanto con tagli di spesa, ma con una classe politica che sappia esprimere la propria autorevolezza con uno scatto di orgoglio da parte di ognuno di noi, che sappia trasmettere ai propri elettori il lavoro costante e qualificato che i deputati di ogni parte politica svolgono giornalmente nelle Commissioni, nell'Assemblea e sul territorio". Con queste parole, pronunciate nell'Aula di Montecitorio, il deputato Questore, Antonio Mazzocchi, ha concluso il suo intervento sul Bilancio interno della Camera dei deputati. Risparmio e razionalizzazione - ha ricordato Mazzocchi - ma sempre nell'ottica di tutelare la "funzionalità del Parlamento e la salvaguardia del pieno esercizio parlamentare".

    Un intervento a tutto campo, quello di Mazzocchi, dove non sono mancate le repliche puntuali a molti colleghi che hanno preso la parola prima di lui. Ha voluto subito ricordare quanto detto il giorno prima dal Questore Francesco Colucci: "Bene ha fatto - sono le parole di Mazzocchi - dati alla mano, a smentire alcune suggestive leggende metropolitane che vengono ad arte diffuse sul trattamento economico dei Parlamentari italiani in rapporto a quello dei deputati delle principali assemblee legislative europee". L'antipolitica? C'è, non c'è dubbio, ma "non si risponde all'antipolitica cavalcando l'antipolitica stessa, ma si deve e si può restituire credibilità alle Istituzioni anteponendo l'etica alla politica, dimostrando con i fatti che tutti, maggioranza e opposizione, siamo impegnati a operare in vista del bene comune".

    Tra le proposte avanzate dal Questore per migliorare le forme di comunicazione con l'opinione pubblica, anche quella di una stazione radio digitale della Camera dei deputati, "che possa trasmettere in diretta e, soprattutto, in maniera imparziale i vari dibattiti che si svolgono durante le Assemblee parlamentari".
    Nel ringraziare la deputata Silvana Mura per aver ricordato come negli ultimi cinque anni si siano ottenuti risultati positivi nella gestione finanziaria, risultati che non erano stati conseguiti nei sessanta anni precedenti, Mazzocchi ha anche ammonito a fare attenzione a porre il confine tra "costi della democrazia, essenziali, e costi della politica da tagliare. Quel confine si sta pericolosamente spostando e così rischiano di essere travolti istituti che, piaccia o non piaccia, hanno una funzione fondamentale per il buon andamento delle Istituzioni democratiche e per il libero esercizio del mandato parlamentare".
    Gli assegni vitalizi, che si costituiscono in virtù dei versamenti dei singoli deputati - ha ricordato Mazzocchi - richiedono un equilibrio che forse non sarà al passo con i tempi, ma che è indispensabile. E in ogni caso, l'Ufficio di Presidenza di Montecitorio ha deliberato la sostituzione dell'attuale istituto del vitalizio, a decorrere dalla prossima legislatura, con un nuovo sistema previdenziale, analogo a quello previsto per la generalità dei lavoratori.

    Non poteva mancare un passaggio sul Quirinale. Eccolo: "È di conforto anche per noi apprendere che il Quirinale ha seguito la via tracciata dalla Camera dei Deputati sin dal 2004 in materia di contenimento della propria dotazione e dei costi di funzionamento".
    Puntuale la replica alle parole che la deputata Rita Bernardini ha detto ieri. "Il bilancio della Camera - ha rimarcato il Questore - non è affatto reticente: l'insieme dei dati contenuti nei documenti sottoposti all'esame dell'Assemblea fornisce una rappresentazione veridica e completa della gestione finanziaria ed amministrativa". "La ricostruzione che la Collega fa delle sue richieste di accesso agli atti, duole dirlo, è per molti versi fantasiosa, così come tendenziosa è l'immagine che vuole dare del Collegio dei Questori". "Le vicende delle locazioni Marini sono state oggetto di più di una relazione pubblica in Ufficio di Presidenza ed in Assemblea a partire dall'anno 2000: da anni, il contenuto di quei contratti è stato riportato in articoli di giornale, in libri di successo, in trasmissioni televisive e radiofoniche. Conti segreti alla Camera non ve ne sono".

    Nel ricordare il contributo "fermo e determinante del Presidente Fini" in Ufficio di Presidenza, Mazzocchi ha evidenziato che non siamo di fronte ad "un'operazione di marketing", ma ad un'opera di razionalizzazione della spesa capillare e responsabile, che non è affatto cominciata ora, ma che prosegue da diversi anni attraverso le varie Presidenze che si sono succedute.

  • 1559
    02/08/2011
    Messaggio Fini anniversario strage Bologna

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato il seguente messaggio al Sindaco di Bologna, Virginio Merola, e al Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi:
    "In occasione del trentunesimo anniversario della efferata strage alla stazione di Bologna che ha provocato ottantacinque morti e oltre duecento feriti, sconvolgendo la coscienza civile e democratica della Città e dell'intero Paese, desidero rivolgere alla memoria delle vittime, ai loro familiari e a tutti coloro che furono direttamente colpiti dal vile attentato il pensiero commosso e solidale mio personale e dell'intera Camera dei deputati.
    Ritengo che la determinazione con la quale Bologna ed i suoi cittadini ricordano ogni anno quel tragico 2 agosto 1980 costituisca un alto motivo di incitamento per tutti noi a difendere con convinzione e fermezza i valori di libertà e di legalità che sono alla base della nostra democrazia, contro ogni forma di fanatismo politico, di odio ideologico e di violenza terroristica.
    Il ricordo di quel barbaro attentato deve costituire un fattore di rafforzamento della cultura democratica dell'Italia, nell'impegno costante di Istituzioni e società civile a fare piena luce su una stagione di folle violenza terroristica che ha prodotto tanti lutti e tante indicibili sofferenze all'Italia, manifestando al contempo ogni possibile forma di solidarietà e di sostegno ai superstiti e ai parenti delle vittime che lo Stato ha il dovere di non lasciare mai soli.
    Desidero manifestare ai familiari, alle Autorità e a tutti i presenti alla commemorazione, la mia intensa partecipazione ideale e i sentimenti della mia più profonda vicinanza, unitamente ai miei più cordiali saluti."

  • 1558
    01/08/2011
    Il testo della relazione svolta dal Questore Colucci sul bilancio

    Signor Presidente! Onorevoli Colleghi!

    Il progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2011 è sottoposto all'esame dell'Assemblea insieme al conto consuntivo per il 2010, ed è accompagnato da una nota di variazione che registra gli effetti contabili sugli esercizi 2011-2013 derivanti dalle decisioni assunte dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 21 luglio 2011.

    L'insieme di questi documenti evidenzia alcuni importanti risultati, frutto di una gestione rigorosa e ispirata a senso di responsabilità.

    In primo luogo, la crescita della dotazione della Camera sarà pari a zero fino al 2013. Pertanto, per quattro anni di seguito (2010, 2011, 2012 e 2013) la dotazione è rimasta e rimarrà di importo identico a quello del 2009.

    La dotazione, com'è noto, indica le somme che il bilancio dello Stato destina al funzionamento della Camera. Già in precedenti occasioni è stato sottolineato come la scelta compiuta, in piena autonomia, da questo ramo del Parlamento di contenere, fino ad azzerare, la crescita della propria dotazione abbia generato risparmi per il bilancio dello Stato, quantificabili in oltre 300 milioni di euro nel quinquennio 2006-2010. A questi risparmi, si sono aggiunti 30 milioni di euro nel 2011 e, ora, circa 45 milioni di euro nel biennio 2012-2013.

    Il taglio della dotazione rispetto alle previsioni per gli anni 2012 e 2013 costituisce una parte del contributo che la Camera offre per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica stabiliti dal decreto-legge n. 98 del 2011, recentemente convertito in legge.

    L'Ufficio di Presidenza, infatti, ha ritenuto di dare attuazione all'art. 5 del decreto-legge n. 98 in due modi: riducendo, come detto, di circa 45 milioni la richiesta di dotazione per il biennio 2012-2013 e deliberando la restituzione al bilancio dello Stato di ulteriori 16 milioni di euro nello stesso biennio.

    E' bene ricordare che queste somme si aggiungono a quelle - pari a 60 milioni di euro nel triennio 2011-2013 - che la Camera lo scorso anno ha deciso di versare all'Erario per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica contenuti nel decreto-legge n. 78 del 2010, convertito in legge nello scorso luglio.

    Riepilogando, nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà beneficiare di una minor richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75 milioni di euro e di restituzioni di somme da parte della Camera stessa pari a 76 milioni di euro. In totale: più di 150 milioni di euro.

    Naturalmente, per far fronte alla minore dotazione e per consentire le suddette restituzioni di somme all'Erario (che, contabilmente, rivestono la natura di spesa per il bilancio della Camera) è stato necessario apportare ulteriori tagli di spesa, per un ammontare di circa 50 milioni di euro nel biennio 2012-2013, che si aggiungono a quelli già deliberati l'anno scorso.

    Questi dati suggeriscono alcune considerazioni.

    La prima riguarda la campagna di stampa, posta in essere da molti giornali, che non ha tenuto minimamente conto degli interventi effettuati in questi anni per ridurre le spese di funzionamento della Camera, ma si è articolata spesso - e, per la verità, troppo spesso - diffondendo notizie non rispondenti alla realtà.

    Infatti, dal 2003 questo ramo del Parlamento ha messo sotto controllo la dinamica della propria dotazione e da almeno cinque anni interviene in senso restrittivo sulle proprie spese di funzionamento. Pertanto, l'immagine che taluni vogliono dare della Camera, come di un'istituzione sorda alla richiesta di sobrietà proveniente dall'opinione pubblica, è un'immagine falsa.

    Gli interventi di razionalizzazione della spesa sono stati rilevanti e strutturali. Pertanto, l'affermazione secondo cui in questi anni ci saremmo limitati a qualche innocua sforbiciata è ingenerosa e non corrisponde al vero.

    La verità è che si è inciso, sia con la manovra dello scorso anno - prevista dal decreto-legge n. 78 del 2010, sia con la manovra di quest'anno - prevista dal decreto-legge n. 98 del 2011, su tutte le principali voci di spesa, ivi inclusi il trattamento economico dei deputati, il contributo di funzionamento dei Gruppi parlamentari, il personale della Camera, le locazioni immobiliari e le spese correnti.

    Riguardo alle competenze dei parlamentari, si deve prendere atto che nel dibattito pubblico sui costi della politica non ha mai trovato adeguato riconoscimento la circostanza che la Camera dei deputati ha attuato una seria politica di contenimento e riduzione della spesa anche a valere sul trattamento economico dei deputati.

    L'ordinamento interno ha, infatti, recepito il contenuto delle diverse manovre di finanza pubblica procedendo prima alla riduzione del 10% dell'indennità parlamentare e successivamente al blocco quinquennale della stessa indennità, che trova in questo esercizio la sua quarta applicazione e che sarà mantenuto anche nel 2012 e nel 2013.

    Il blocco dell'indennità parlamentare ha comportato un effetto anche sugli assegni vitalizi dei deputati cessati dal mandato, anche essi bloccati dal 2005.

    L'Ufficio di Presidenza, inoltre, ha previsto che la disciplina dell'indennità parlamentare sia oggetto di una proposta di legge di riforma al fine di adeguarla alle previsioni del decreto-legge n. 98. Il nuovo sistema sarà attivato all'esito dei lavori dell'apposita Commissione, presieduta dal presidente dell'Istat e incaricata della verifica degli standard europei in materia.

    C'è poi da ricordare la riduzione mensile di 500 euro della diaria di soggiorno. La diaria, inoltre, in base all'impegno assunto dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 21 luglio scorso, sarà agganciata all'effettiva partecipazione ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni.

    E' stato ridotto di 500 euro al mese anche il rimborso forfetario delle spese sostenute per il mantenimento del rapporto eletto/elettore (che comunemente viene indicato come rimborso per i collaboratori dei deputati).

    E' doveroso poi ricordare che gli interventi sopra menzionati si sono aggiunti al mancato adeguamento dei rimborsi spese, le cui misure sono invariate da 10 anni.

    L'Ufficio di Presidenza ha altresì dato mandato al Collegio dei deputati Questori di intervenire sulla disciplina delle spese di viaggio, al fine di ottenere risparmi di 2 milioni di euro nel biennio 2012-2013.

    Da più parti si chiede di intervenire ancora sull'assegno vitalizio, istituto che molti ritengono debba essere ricondotto a importi più contenuti ed erogato in presenza di requisiti più stringenti.

    E' da sottolineare, tuttavia, che già nell'immediato agli assegni vitalizi sarà applicato il contributo di solidarietà previsto dal decreto-legge n. 98 del 2011e cioè il taglio del 5% e del 10% sul relativo ammontare.

    Inoltre, l'Ufficio di Presidenza ha assunto l'impegno di definire - prima del prossimo bilancio interno - per gli assegni vitalizi un nuovo sistema previdenziale, destinato a entrare in vigore dalla prossima legislatura.

    Non bisogna dimenticare, tuttavia, che gli istituti che compongono il trattamento economico dei deputati, ivi incluso l'assegno vitalizio, sono stati concepiti storicamente per garantire che la funzione parlamentare possa essere esercitata da qualunque cittadino in modo libero da condizionamenti di qualunque natura. Non a caso, tutti gli ordinamenti dei principali Parlamenti europei prevedono istituti sostanzialmente analoghi a quello dell'assegno vitalizio. Anche per questo motivo, è essenziale che il nuovo sistema poggi su solide e inoppugnabili basi giuridiche.

    Non possiamo fare a meno di notare, comunque, che nel dibattito sui costi della politica talvolta l'ardore polemico porta a travisare la realtà. Un esempio per tutti: nei mesi scorsi il Collegio dei Questori ha ravvisato l'esigenza di capire se rispondesse al vero quanto si afferma da più parti, e cioè che i parlamentari italiani percepirebbero un trattamento complessivamente più favorevole di quello dei membri delle assemblee legislative dei principali paesi europei, nonché del Parlamento europeo.

    Ciò ha portato ad uno studio comparativo, dal quale alcuni commentatori hanno tratto la conclusione che le competenze dei parlamentari italiani sarebbero ben al di sopra di quelle di tutti i parlamenti europei presi in esame.

    Ebbene, quei dati in realtà dimostrano che, tenuto conto del totale delle competenze corrisposte ai deputati, nonché di quanto erogato per i collaboratori dei deputati stessi, il costo complessivo sostenuto dalla Camera per ciascun parlamentare italiano è inferiore a quello sostenuto da altri parlamenti europei.

    Infatti, il costo mensile complessivo per ciascun deputato italiano è pari a 20.486 euro, inferiore rispetto al costo di ciascun parlamentare francese (23.066 euro), tedesco (27.364 euro), inglese (21.089 euro) ovvero al costo di un deputato del Parlamento europeo (34.750 euro).

    Anche se si raffronta soltanto l'ammontare netto delle competenze dei deputati (e cioè ad esclusione degli importi erogati per i collaboratori), emerge che il totale netto percepito dai deputati italiani (10.257 euro) è in linea con quello mediamente percepito dai parlamentari delle Assemblee dei Paesi esaminati (Francia: 11.863 euro; Germania: 9.932 euro; Gran Bretagna: 8.540 euro; Parlamento europeo: 13.285 euro).

    Peraltro, se alle competenze nette di cui sopra si somma quanto erogato ai parlamentari, direttamente o indirettamente, per la gestione dei collaboratori, risulta di tutta evidenza che gli importi di cui dispongono i deputati italiani (13.947 euro) sono molto inferiori a quelli di cui dispongono gli altri parlamentari europei (Francia: 21.001 euro; Germania: 24.644 euro; Gran Bretagna: 19.121 euro; Parlamento europeo: 32.994 euro).

    Anche in materia di spese per il personale si è mantenuto un criterio di rigore finanziario. Ai dipendenti della Camera sono state applicate le misure previste per i dipendenti pubblici dal decreto-legge n. 78 del 2010.

    In particolare, la riduzione del 5 per cento delle retribuzioni sopra i 90 mila euro e del 10 per cento di quelle sopra i 150 mila euro, nonché la sospensione dei meccanismi di adeguamento automatico delle retribuzioni, danno luogo nel 2011 ad un taglio di 6,93 milioni di euro al personale dipendente. Anche queste somme fanno parte di quelle che saranno restituite al bilancio dello Stato.

    Inoltre, nel novembre scorso è stato definito un nuovo regime, più restrittivo, per l'accesso alla pensione di anzianità. Infine, continua ad essere in vigore - e anzi viene ora rafforzato - il blocco selettivo del turn over, che ha portato a una sensibile riduzione del personale in servizio, pari al 15% circa rispetto al picco registrato nel 2003, nonostante nel frattempo sia stata innalzata, come detto, l'età di pensionamento di anzianità.

    Al personale in quiescenza, secondo quanto deliberato dall'Ufficio di Presidenza, si applica il contributo di solidarietà a carico dei trattamenti di importo maggiore stabilità dal decreto-legge n. 98, nonché il blocco dell'adeguamento automatico delle pensioni.

    Per i nuovi assunti, infine, l'Ufficio di Presidenza ha previsto l'introduzione di un nuovo sistema retributivo, in funzione dell'individuazione, attraverso la contrattazione, di curve stipendiali maggiormente comparabili con quelle delle analoghe figure professionali esterne. La comparazione terrà conto dei requisiti di accesso, della qualità e della quantità della prestazione lavorativa prestata presso la Camera e della disponibilità oraria del personale.

    Quanto alla politica immobiliare, negli anni scorsi questa Assemblea, nell'esaminare i bilanci interni, ha espresso, fra l'altro, l'indirizzo unanime di dismettere progressivamente le locazioni immobiliari della Camera.

    In attuazione di tutto ciò e all'esito di un procedimento che ha coinvolto il Collegio dei Questori, l'Ufficio di Presidenza e i Gruppi parlamentari, è stato dato recesso dal contratto di locazione del Palazzo Marini 1, con effetto dal 1° gennaio 2012.

    L'Ufficio di Presidenza, nella più volte citata riunione del 21 luglio scorso, ha altresì deliberato il recesso anticipato dai contratti di locazione relativi ai palazzi Fiano e Lavaggi e all'immobile di piazza S. Lorenzo in Lucina 26.

    In definitiva, la Camera ha dato il proprio contribuito al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dall'attuale congiuntura economica e continuerà a farlo, se necessario. Ma senza dar credito a chi finge di ignorare che la democrazia ha un costo e parla a sproposito di privilegi e di sprechi.

    Mantenere una politica di bilancio rigorosa è doveroso, ma altrettanto doverosa per noi è la garanzia della funzionalità del Parlamento e la salvaguardia del pieno esercizio del mandato parlamentare.

    Continueremo, pertanto, a fare economie, ma valuteremo anche progetti di sviluppo essenziali per conservare a questa istituzione la capacità di rappresentare, indirizzare e decidere.

    In questa difficile opera, gli organi di direzione politica possono contare sull'apporto dell'Amministrazione della Camera, come dimostra la Relazione sullo stato dell'Amministrazione, predisposta dal Segretario generale e allegata al progetto di bilancio per il 2011.

    Da ultimo, va sottolineato che - parallelamente agli interventi di razionalizzazione della spesa - sono stati fatti importanti passi in avanti per attuare il principio secondo cui l'autonomia dell'istituzione parlamentare giustifica deroghe al diritto comune solo se ciò sia strettamente necessario per tutelare le funzioni che la Costituzione le affida.

    Si pensi all'approvazione del nuovo Regolamento di Amministrazione e contabilità della Camera, entrato in vigore il 1° marzo scorso. Il nuovo Regolamento: rafforza e precisa istituti e procedure per la programmazione finanziaria e amministrativa; recepisce la normativa generale in materia di contratti per lavori, servizi e forniture e di procedimento amministrativo; rafforza il sistema dei controlli; aggiorna la normativa interna in materia di tutela della salute sul luogo di lavoro.

    I temi del trattamento economico dei deputati, delle locazioni e del procedimento amministrativo erano trattati anche da alcuni degli ordini del giorno accolti nel corso dell'esame in Assemblea del bilancio per il 2010. L'attuazione data a quegli ordini del giorno e agli altri che si soffermavano su tematiche diverse è illustrata in un documento che - per ragioni di sintesi - chiedo di essere autorizzato a depositare agli atti, affinché sia allegato al resoconto della seduta odierna.

    Nella relazione scritta al bilancio vengono illustrati, categoria per categoria, gli andamenti dei dati finanziari che caratterizzano l'esercizio in corso.

    In questa sede si evidenziano solo i passaggi più significativi. Sotto un profilo espositivo, occorre richiamare l'attenzione sulla tabella riportata a pagina 46 dello stampato recante la nota di variazioni. Questa tabella integra e sostituisce quella presente a pagina 37 dello stampato recante il bilancio di previsione e riepiloga le risorse derivanti dagli interventi sul trattamento economico dei deputati, sul trattamento retributivo dei dipendenti e sulle spese non vincolate che saranno versate al bilancio dello Stato ai sensi dei decreti-legge n. 78 del 2010 e n. 98 del 2011.

    Per quanto riguarda le spese correnti, la categoria I (Deputati) per le ragioni già dette rimane ai medesimi valori degli anni che vanno dal 2008 in poi, addirittura a un livello inferiore degli stanziamenti previsti per il 2007. Per quanto riguarda l'esercizio 2011, per questa Categoria, come per le altre che di seguito verranno richiamate, bisogna fare applicazione della generale cautela espressa poc'anzi in relazione all'inclusione delle somme che verranno versate al bilancio dello Stato. Pertanto si deve considerare che nell'ammontare complessivo della Categoria sono compresi i 7,5 milioni circa che verranno retrocessi al Ministero dell'Economia quale contributo derivante dalle economie poste in essere a carico del trattamento dei deputati.

    Anche le previsioni della Categoria II risultano identiche a quelle del 2008, come effetto indiretto del ricordato blocco dell'indennità parlamentare. Le risorse destinate al bilancio dello Stato sono - per questa categoria - pari a 95 mila euro nel 2011.

    In discesa anche lo stanziamento complessivo destinato al personale, con una diminuzione dello 0,74 per cento rispetto al 2010. Anche questa Categoria è coinvolta nella restituzione di somme all'Erario. Al netto di tale somma, la reale variazione corrisponde ad un - 4,08 per cento della spesa per retribuzioni.

    Considerato l'ordinamento della Camera, che comprende al suo interno il costo delle prestazioni previdenziali, diversamente da quanto avviene per le altre imprese e amministrazioni, tale dato contribuisce a spiegare l'andamento crescente delle spese previdenziali. La categoria IV (Personale in quiescenza) vede infatti una crescita del 6,33 per cento sulle previsioni dell'anno precedente, conseguenza peraltro anche di fattori contingenti, come attestato dai dati previsionali assai più contenuti per gli anni 2012 e 2013.

    Questa categoria contribuisce ai versamenti a favore del bilancio statale con 1,6 milioni nel 2011.

    Ugualmente di segno negativo, al netto delle somme da versare al bilancio dello Stato, è l'andamento della spesa della categoria V (Acquisto di beni e servizi). Lo stanziamento complessivo cresce dello 0,80 per cento, ma al netto della quota da versare al bilancio dello Stato la variazione percentuale risulta pari a - 0,71. I dati confermano pertanto che i tagli effettuati negli ultimi anni hanno avuto natura strutturale.

    Non ci si sofferma sulle restanti Categorie del Titolo I. Nel complesso, le spese correnti si prevede aumentino dell'1,09 per cento, al lordo delle quote da versare al bilancio dello Stato; tenendo conto di queste ultime, la variazione è negativa (-0,7 per cento).

    Anche la spesa di parte capitale contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo di restituire nel triennio in corso la somma di 76,2 milioni all'Erario. I tagli operano nella direzione dell'ammodernamento e della riqualificazione della spesa più che nella direzione di un taglio finanziario privo di una sottostante strategia politico-amministrativa.

    Il Titolo II (Spese in conto capitale), nel suo complesso, vede una diminuzione dell'1,29 per cento rispetto all'anno precedente, al lordo dei 2,61 milioni di euro che saranno restituiti al bilancio dello Stato. Al netto di tali somme, il taglio è pari al - 8,24.

    Le disponibilità del fondo di riserva di parte corrente e di quello di parte capitale, pari nel complesso a 13,6 milioni di euro, rappresentano importi in lieve diminuzione rispetto all'esercizio precedente, sufficienti tuttavia a far fronte alle esigenze che si potranno verificare nel corso della gestione.

    * * *

    Passando al conto consuntivo dell'esercizio 2010, la relazione scritta illustra le risultanze non solo delle varie categorie in cui si articola il bilancio interno, ma anche della ormai tradizionale riclassificazione della spesa attorno alle quattro missioni primarie dell'Istituzione (attività parlamentare in senso stretto, attività di relazioni internazionali e di rappresentanza, erogazione di servizi direttamente fruibili dalla cittadinanza, attività di manutenzione e riqualificazione del patrimonio). In questa sede si evidenzia che il comparto delle entrate effettive registra maggiori entrate per 0,9 milioni di euro. Gli incassi hanno determinato la formazione di residui attivi per 0,7 milioni di euro.

    Le spese effettive, riferite cioè ai titoli I (Spese correnti) e II (Spese in conto capitale), registrano impegni che rappresentano il 96,76 per cento degli stanziamenti iscritti, con conseguenti economie per 35,5 milioni di euro; le somme pagate costituiscono il 95,01 per cento degli impegni assunti.

    Un risultato finanziario da salutare con soddisfazione è che l'importo complessivo dei residui passivi, pari a 125,5 milioni di euro, è il più basso del decennio, confermando il trend in atto.

    * * *

    In conclusione, il Collegio dei Questori auspica che nel corso dell'esame in Assemblea dei documenti di bilancio si possa registrare il medesimo convergente apprezzamento di tutte le forze politiche già manifestatosi nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, sulla base della convinzione di aver da tempo intrapreso una giusta ed equilibrata strategia, attuata grazie anche alla collaborazione di tutte le forze politiche e di tutti i componenti di questa Camera.

    In questo senso, come ogni anno, viene ovviamente e doverosamente considerato prezioso il contributo che i colleghi vorranno fornire, anche sotto la specie di stimoli e suggerimenti per l'azione futura.

    A nome del Collegio dei Questori un ringraziamento al Segretario Generale e a tutti i collaboratori, al Servizio Amministrazione e a tutto il personale Camera per l'impegno che costantemente profondono per il buon andamento dell'amministrazione.

  • 1557
    01/08/2011
    Sintesi sulla relazione del Questore Francesco Colucci sul bilancio interno della Camera dei deputati

    Nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà beneficiare di una minor richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75 milioni di euro e di restituzioni di somme da parte della Camera stessa pari a 76 milioni di euro. In totale, più di 150 milioni. Sono queste le cifre contenute nella Relazione sul "Bilancio interno" che il Questore Francesco Colucci ha svolto nell'Aula di Montecitorio. "Si tratta - ha detto Colucci anche a nome del Collegio dei Questori composto da Gabriele Albonetti e Antonio Mazzocchi - di importanti risultati, frutto di una gestione rigorosa e ispirata al senso di responsabilità". La crescita della dotazione della Camera sarà pari a zero fino al 2013. Pertanto, per quattro anni di seguito (a partire dal 2010) la dotazione è rimasta e rimarrà uguale a quella del 2009. Nel quinquennio 2006-2010, il contenimento della crescita della propria dotazione da parte della Camera, e l'azzeramento nel 2010, ha fatto risparmiare al bilancio dello Stato una cifra superiore a 300 milioni di euro. Come è stato sottolineato dalla Relazione di Colucci, sia con la manovra attuale, sia con quella dello scorso anno, si è inciso su tutte le principali voci di spesa, e cioè sul contributo di funzionamento dei Gruppi parlamentari (per i quali è prevista la riduzione dei contributi per 1.185.000 euro all'anno), sul trattamento economico dei deputati in carica e cessati dal mandato (vitalizi), sul personale della Camera in servizio ed in pensione, sulle locazioni immobiliari e sulle spese correnti. E' dal 2003 che la Camera dei deputati ha messo sotto controllo la dinamica della propria dotazione e da almeno cinque anni interviene in senso restrittivo sulle proprie spese di funzionamento. L'indennità parlamentare è stata ridotta nel 2006 del 10%, a decorrere dal 2008, ed è stata successivamente bloccata per cinque anni (resterà bloccata anche nel 2013). Il blocco dell'indennità ha comportato un effetto anche sugli assegni vitalizi dei deputati cessati dal mandato, da anni già bloccati. L'Ufficio di Presidenza della Camera, come è noto, ha dato mandato al Collegio dei Questori di intervenire sulla disciplina delle spese di viaggio, ed ha assunto l'impegno di definire per gli assegni vitalizi un nuovo sistema previdenziale, destinato ad entrare in vigore dalla prossima legislatura. Sui vitalizi, inoltre, già nell'immediato sarà applicato il contributo di solidarietà. Il Questore Colucci ha fornito alcuni dati emersi da uno studio effettuato comparando i dati relativi al trattamento economico dei principali paesi dell'Unione Europea. Da tale studio emerge che il costo mensile complessivo per ciascun deputato italiano è pari a 20.486,68 euro, inferiore rispetto al costo di ciascun parlamentare francese (23.066,75), tedesco (27.364,00), inglese (21.089,83), ovvero al costo di un deputato al Parlamento europeo (34.750,87). Anche se si raffronta solo l'ammontare netto delle competenze, emerge che il totale netto percepito dai deputati italiani (10.257,84) è in linea con quello mediamente percepito dai parlamentari delle Assemblee degli altri Paesi (Francia 11.863,60; Germania 9.932,15; Gran Bretagna 8.540,83; Parlamento europeo 13.285,72). Infine, se al raffronto delle competenze nette si somma quanto erogato ai parlamentari, direttamente o indirettamente, per la gestione dei collaboratori, risulta che gli importi di cui dispongono i deputati italiani (euro 13.947,84) sono inferiori a quelli degli altri parlamentari europei (Francia 21.001,60; Germania 24.644,15; Gran Bretagna 19.121,83; Parlamento europeo 32.994,72). "Anche rispetto alle spese per il personale - ha sottolineato ancora Colucci - si è mantenuto un criterio di rigore finanziario". Ai dipendenti della Camera sono state già applicate le misure previste per i dipendenti pubblici dal decreto-legge n. 78 del 2010. In particolare, la riduzione del 5% delle retribuzioni sopra i 90mila euro e del 10% di quelle sopra i 150mila, nonché la sospensione dei meccanismi di adeguamento automatico delle retribuzioni. Continua inoltre ad essere in vigore, e rafforzato, il blocco selettivo del turn over, che ha contribuito a ridurre il personale in servizio (del 15% rispetto al 2003). E' stato deciso un ulteriore risparmio, con l'applicazione delle norme contenute nel decreto-legge n. 98 del 2011 che prevede il taglio del 5% e 10% per le pensioni superiori rispettivamente a 90 mila e 150 mila euro. Sempre per il personale in quiescenza è stato introdotto il blocco dei meccanismi di adeguamento dei trattamenti pensionistici. Quanto alla politica immobiliare, è stato dato recesso dal contratto di locazione del Palazzo Marini, con effetto 1 gennaio 2012, ed è stato deliberato dall'Ufficio di Presidenza di dare recesso anticipato dai contratti di locazione dei palazzi Fiano e Lavaggi e all'immobile di piazza San Lorenzo in Lucina 26. Per quanto riguarda la ristorazione è prevista la chiusura del ristorante di Palazzo San Macuto, nonché l'introduzione di misure organizzative volte a ottenere ulteriori risparmi in questo settore. "Mantenere una politica di bilancio rigorosa è doveroso - ha detto il Questore Colucci - ma altrettanto doverosa per noi è la garanzia della funzionalità del Parlamento e la salvaguardia del pieno esercizio del mandato parlamentare. Continueremo pertanto a fare economie - ha concluso Colucci - ma valuteremo anche progetti di sviluppo essenziali per conservare a questa istituzione la capacità di rappresentare, indirizzare e decidere".

  • 1556
    29/07/2011
    Messaggio Fini per anniversario Chinnici

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato il seguente messaggio a Caterina, Elvira e Giovanni Chinnici e al Presidente della Fondazione "Rocco Chinnici", Antonino Rametta: "In occasione del ventottesimo anniversario dell'attentato in cui persero la vita il giudice Rocco Chinnici, i due uomini della sua scorta, il maresciallo Mario Trapassi e l'appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile in cui il giudice viveva, Stefano Li Sacchi, desidero unirmi idealmente a Voi nel commemorare questa dolorosa ricorrenza. Rocco Chinnici fu un magistrato di grande valore e di straordinario coraggio, un temibile avversario della criminalità organizzata ed un instancabile e generoso servitore dello Stato, sempre pronto a condividere con i suoi collaboratori le brillanti intuizioni e gli eccellenti risultati del suo operato. Alla sua lungimiranza si deve la scelta di volere al proprio fianco magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di concepire - attraverso una sinergia di forze e di competenze che avrebbe dato vita al "pool antimafia" - una strategia moderna volta a contrastare il fenomeno mafioso nelle sue radici più profonde. La dedizione assoluta alla sua missione si univa ad una disponibilità sempre attenta ed affabile nei confronti dei giovani ai quali non si stancò mai di rivolgere intense lezioni sul valore della legalità, esortandoli a difendersi dalle pericolose lusinghe della criminalità organizzata e dal baratro della droga. I giovani devono poter ritrovare ancora oggi, nella nobiltà morale del suo esempio, un forte riferimento ideale che dia slancio e forza alle loro speranze in un futuro libero dal ricatto della mafia. Rendere omaggio alla memoria di Rocco Chinnici, così come alle altre vittime di quell'attentato, è un dovere che dobbiamo adempiere con un sentimento di sincera gratitudine. Il suo lascito morale - di valori e di insegnamento - deve continuare ad ispirare l'impegno rigoroso ed incondizionato dei magistrati, degli appartenenti alle forze dell'ordine e dei cittadini onesti che ogni giorno dimostrano di amare profondamente il nostro Paese, difendendo con coraggio e con dedizione i valori della giustizia e della legalità, capisaldi essenziali ed irrinunciabili della democrazia e della libertà."

  • 1555
    27/07/2011
    Camera, Commissione difesa incontra Commissione difesa e affari internazionali Parlamento del Kenia

    Il Presidente della Commissione difesa, Edmondo Cirielli, insieme ad una delegazione della Commissione, ha incontrato oggi una delegazione della Commissione difesa e affari internazionali del Parlamento del Kenya.

    L'incontro, oltre a rafforzare la tradizione di collaborazione ed amicizia tra Italia e Kenya, anche nel settore specifico della cooperazione interparlamentare, è servito per approfondire alcuni temi di comune interesse.

    In particolare, la delegazione keniota si è soffermata sulla grave situazione di instabilità che sta vivendo la Somalia, Stato confinante del Kenya, a causa del perdurare della guerra civile e del recente scoppio di una tremenda carestia; questa situazione sta determinando un massiccio afflusso di profughi in Kenya. La carestia sta inoltre direttamente interessando anche alcune zone dello stesso Kenya. Al riguardo, la delegazione keniota ha segnalato l'esigenza di potenziare gli interventi della comunità internazionale nell'area, finalizzata a rafforzare il contrasto alla pirateria e reprimere la sempre più penetrante presenza delle organizzazioni colpevoli di alimentare il terrorismo internazionale.

    I componenti della Commissione difesa hanno espresso forte preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria somala, che coinvolge in misura così rilevante anche il Kenya. Hanno quindi fornito assicurazioni circa l'impegno italiano a coniugare, in quella come in altre aree del continente africano, gli interventi umanitari di cooperazione a sostegno delle popolazioni con quelli di assistenza delle forze di polizia locali nell'azione di repressione delle attività delle organizzazioni terroristiche.

    La delegazione keniota ha poi illustrato il processo di riforme costituzionali posto in essere dal Kenya, chiedendo, a tale riguardo, ragguagli sul funzionamento del sistema istituzionale e del Parlamento italiano, con particolare riferimento a poteri e competenze delle Commissioni difesa e affari esteri. Sul punto, sono stati forniti elementi di risposta ai quesiti posti dai colleghi del Parlamento del Kenya in ordine all'assetto costituzionale e all'attività parlamentare italiani, nell'auspicio che la conoscenza del modello italiano possa agevolare il processo di attuazione della nuova Costituzione del paese africano.

VEDI ANCHE
COMUNICAZIONE
Cerca comunicati stampa