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Comunicati stampa

  • 690
    20/12/1997
    Incontro Violante-Plazynski (Presidente Camera dei deputati polacca)

    VIOLANTE RICEVE PLAZYNSKI Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto questa mattina a Palazzo Montecitorio il Presidente del Sejm, la Camera dei Deputati, della Repubblica di Polonia, Maciej Plazynski. Il Presidente Plazynski ha illustrato gli sviluppi più recenti della situazione politica e istituzionale del suo Paese. Ha affermato che il dibattito sulla nuova Costituzione e su alcuni punti di particolare rilievo come quelli relativi alla immunità parlamentare, intrecciatosi con la campagna elettorale, ha risentito della polemica politica ma che l'attuale stabile maggioranza e la necessità del consenso dell'opposizione - è necessaria la maggioranza dei due terzi per deliberare le modifiche costituzionali - consentiranno una attività parlamentare efficace. I due Presidenti hanno convenuto sui rischi di una costruzione economicistica della Unione Europea che non sia capace di fondare anche un nuovo sistema di valori e sul ruolo importante assunto, in Polonia e poi nel resto del mondo, dalla nuova idea di evangelizzazione diffusa e praticata dal Pontefice. Il Presidente Plazynski ha infine accettato con particolare interesse la proposta di organizzare, per iniziativa delle due Camere, a maggio la prima delle giornate parlamentari italo polacche che prevedano confronti tra le commissioni permanenti unite ad eventi culturali.

  • 689
    19/12/1997
    Incontro Violante-delegazione medici specializzandi

    VIOLANTE RICEVE DELEGAZIONE MEDICI SPECIALIZZANDI Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto questa sera a Palazzo Montecitorio una delegazione dell'Assemblea dei medici specializzandi, accompagnata dall'on. Giuseppe Palumbo. La delegazione ha illustrato la funzione professionale di supplenza di altre figure che sovente questi medici svolgono invece di poter utilizzare le strutture ospedaliere per la propria formazione professionale come previsto dalle normative nazionali ed europee vigenti.

  • 688
    19/12/1997
    Messaggio Violante cordoglio scomparsa on. Luigi Rossi

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante alla famiglia Rossi per la scomparsa dell'on. Luigi. "Apprendo la notizia della scomparsa di Luigi Rossi, deputato per due legislature e stimato giornalista. Partecipo, anche a nome dell'Assemblea parlamentare che presiedo, al dolore che accompagna la sua scomparsa."

  • 687
    19/12/1997
    Messaggio Violante presentazione libro su monsignor Nogaro

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante all'iniziativa, promossa dalla Regione Campania e che si svolge questa sera nella Sala Consiliare della Palazzo della Provincia di Caserta, di presentazione del libro di Raffaele Sardo "Nogaro. Un vescovo di frontiera" "Da quasi diciassette anni monsignor Nogaro ha scelto di condividere la vita ed i problemi di Sessa Aurunca e di tutto il casertano. E questo libro testimonia l'intensità e la determinazione con cui questa scelta viene vissuta quotidianamente da chi è vescovo e voce della comunità. L'impegno civile e cristiano di Nogaro è segnato da una straordinaria attività non sul "problema dei giovani", ma spesa a costruire un rapporto stretto con loro, convinto che le giovani generazioni sono il punto di forza per rompere definitivamente i vincoli e le ipoteche che per troppi anni la camorra ha imposto sulla società campana, sulle realtà più periferiche come sulle grandi città. Con loro il vescovo di Sessa Aurunca parla di valori fondanti, con la consapevolezza che gli fa dire, intervenendo in un liceo occupato, che "gli adolescenti di oggi ... sono ancora più poveri di coloro che, in altri tempi, non avevano il pane. Qualcuno ha svuotato il loro cuore, ha schiacciato i loro sogni. Sono rimasti senza riferimenti e senza valori, senza linguaggi e senza entusiasmi. Drammaticamente incapaci di grandi rapporti umani ... percorrono ad occhi sbarrati un deserto di genuine passioni, di conoscenze autentiche ... sanno che non sono vere le parole delle folle che li travolgono" né quelle "dei movimenti politici senza anima e senza futuro." E' lui dunque a richiamarci alla necessità di investire sui giovani, sulla vera "risorsa futuro" del nostro Paese. Alla classe dirigente e di governo spetta raccogliere questo invito, che è anche una denuncia. Dobbiamo rispondere a queste parole, all'impegno di monsignor Nogaro, con più giustizia sociale, con programmi politici che sappiano guardare oltre il pur necessario risanamento dei conti pubblici. Dobbiamo innanzitutto operare un riequilibrio delle politiche sociali attraverso lo spostamento di risorse in favore delle nuove generazioni. La riforma dello Stato sociale non deve avere al centro il taglio della spesa, ma la redistribuzione delle risorse in modo che esse esprimano un indirizzo rivolto al futuro piu' che al passato, alle giovani generazioni piu' che agli adulti. Questo significa spendere di piu' per la scuola, la famiglia, l'occupazione giovanile e meno a sostegno di chi e' già inserito. Investire nei giovani, nella loro educazione e formazione professionale, è una condizione essenziale per lo stesso sviluppo economico del Paese, se non si vogliono mettere a rischio le conquiste dello stato sociale. Le scelte che si stanno concretamente compiendo nella ristrutturazione della spesa sociale vanno in questa direzione. La legge finanziaria, approvata proprio stamane dalla Camera, definisce una serie articolata di interventi sociali. Penso in particolare all'istituzione del Fondo per le politiche sociali finanziato per assicurare standard essenziali ed uniformi di prestazioni sociali su tutto il territorio dello Stato a tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, della condizione degli anziani, per l'inserimento e l'integrazione dei cittadini stranieri, la sperimentazione di misure di contrasto della povertà, la promozione di azioni per lo sviluppo delle politiche sociali da parte di associazioni ed organismi del volontariato e del terzo settore. Ma con la stessa legge si provvede anche a definire la selettività delle prestazioni erogate. Si pongono infatti i criteri per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate attraverso l'adozione di strumenti di valutazione dei redditi dei richiedenti. Nello stesso senso vanno le misure che stabiliscono i requisiti per l'accesso al pensionamento, distinguendo tra coloro che possono ragionevolmente sopportare il prolungamento del periodo lavorativo da chi svolge attività usuranti. Riformare lo Stato sociale significa dunque redistribuire le risorse spostando l'asse dell'intervento sulle vere povertà e su chi deve costruire il proprio futuro. Vi sono nel Paese cittadini appartenenti a ceti e categorie inserite nel mondo del lavoro e della produzione che hanno vissuto finora in un sistema a protezione totale, secondo la vecchia logica dello Stato sociale, fallito proprio perché erogatore indifferente del pubblico denaro. Oggi alcuni di loro scelgono la protesta presentando al Paese la riduzione di alcuni privilegi come una condanna allo stato di povertà. Noi non possiamo dare valore positivo alle loro proteste. Noi abbiamo un concetto diverso di solidarietà sociale. Il dialogo e l'azione di Nogaro con i giovani è l'impegno a ritrovare con loro i valori ed i riferimenti positivi, contro il relativismo crescente della società contemporanea. Il relativismo confonde le idee con le opinioni, vive di indifferenza, equipara qualsiasi cosa a qualsiasi altra, considera intercambiabili valori come la solidarietà e disvalori come il razzismo. Il relativismo è il nemico più insidioso di una società che vuole costruire il futuro. Nell'azione politica occorre invece avere il coraggio di stabilire dei limiti invalicabili oltre i quali non vi possono essere ragioni ed oggetti di scambio. Quando entrano in giuoco i valori fondanti della persona non vi può essere più lo spazio dello scambio, qualsiasi sia la contropartita. Noi dobbiamo tornare ai valori della persona. Occorre concepire l'impegno politico e sociale come trasmissione di valori, nel rispetto dei diritti delle generazioni che verranno."

  • 686
    19/12/1997
    Messaggio Violante nomina prof. Maiani direttore CERN

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante al Presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, prof. Luciano Maiani per la sua nomina a Direttore Generale del CERN. "Desidero esprimerLe le più vive congratulazioni, mie e dell'Assemblea che presiedo, per l'importante incarico affidatoLe, nello svolgimento del quale, sono convinto, continuerà ad operare con il rigore e la competenza dimostrati nel corso della sua prestigiosa attività scientifica."

  • 685
    19/12/1997
    Seminari per giornalisti sul nuovo Regolamento della Camera

    CAMERA: SEMINARI SUL REGOLAMENTO L' 8, IL 9 E IL 12 GENNAIO Considerato l'elevato numero di adesioni (gli iscritti sono oltre 100) ed i numerosi temi da trattare, i seminari sul nuovo Regolamento si articoleranno in tre diverse sessioni. La prima sessione introduttiva (comune per tutti) si svolgerà giovedì 8 gennaio nella Sala della Regina alle ore 10.30 e sarà aperta dal Presidente della Camera. La seconda e la terza sessione avranno invece luogo nell'aula della Commissione Trasporti dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di venerdì 9 e di lunedì 12 gennaio. Questi ultimi saranno due seminari "fotocopia" organizzati con l'obiettivo di ripartire (più o meno equamente) i colleghi in modo da interferire il meno possibile con il lavoro delle rispettive redazioni e garantire una effettiva possibilità di dialogo con i relatori. I colleghi che hanno dato nelle settimane scorse le loro adesioni, sono pregati quindi di comunicare sollecitamente all'Ufficio stampa ( tel. 6760-2125/2866 - fax 6791407) la loro preferenza rispetto ai due appuntamenti del 9 e del 12 gennaio.

  • 684
    19/12/1997
    Partecipazione di Scalfaro e Violante al convegno sulla Costituzione

    SCALFARO E VIOLANTE CONCLUDONO ALLA CAMERA IL CONVEGNO "DALLA COSTITUENTE ALLA COSTITUZIONE" Si terrà domani, sabato 20 dicembre, alle ore 10.00, nella Sala della Lupa di Montecitorio, la cerimonia di chiusura del convegno "Dalla Costituente alla Costituzione", organizzato dalla Consulta e dall'Accademia dei Lincei, sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica. Alla cerimonia parteciperanno il Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, il presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante, il presidente della Corte Costituzionale, Renato Granata, il presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, Edoardo Vesentini, e il presidente dell'Associazione italiana dei costituzionalisti, Paolo Barile.

  • 683
    19/12/1997
    Messaggio Violante manifestazione sindacale festività natalizie

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante alla tradizionale iniziativa in occasione delle Festività natalizie e di fine anno promossa dalla Federazione Lavoratori Edili e Affini, Fillea Cgil Lazio cui partecipano anche le Associazioni imprenditoriali, la Feneal Uil, Filca Cisl di Roma e del Lazio in programma questo pomeriggio presso il Centro Congressi Cavour di Roma: "I prossimi due anni, quelli che ci separano dall'apertura del Giubileo, rappresentano per il sindacato e per l'imprenditoria edile un'occasione importante di crescita e di sviluppo economico che coinvolgera' ampi settori dell'economia del nostro Paese, della vostra regione e di Roma. In questo periodo il sindacato, ed in particolare quello che rappresenta i lavoratori della vostra categoria, credo sia chiamato a svolgere un compito importante sul fronte della sicurezza dei cantieri e del mercato del lavoro. Secondo un'indagine sull'igiene e la sicurezza del lavoro svolta dalle commissioni Lavoro di Camera e Senato, nel 1996 gli infortuni avvenuti e denunciati sono stati complessivamente 864.041, quelli mortali 1.125. I settori nei quali risulta maggiore l'evento infortunistico, secondo dati INAIL 1996, vedono al primo posto la metallurgia, ma al secondo vi è il settore delle costruzioni con 105.553 infortuni denunciati di cui 253 mortali: praticamente il doppio di quelli avvenuti nel settore metallurgico. Ciò significa che sul totale complessivo degli infortuni quelli del settore delle costruzioni rappresenta da solo il 20%. Gli indici di frequenza, cioè il rapporto tra eventi infortunistici ed il numero di ore lavorate, calcolato su dati 1995, danno, ancora una volta, al secondo posto assoluto il settore edile con un indice di 52,94. Mentre un dato non secondario riguarda i soggetti maggiormente infortunati: sono i lavoratori con un'età compresa tra i 26 ed i 30 anni. Guardando a questi dati dobbiamo prendere atto che nella nostra società siamo di fronte ad una contraddizione tra gli sforzi che si compiono per prolungare in modo accettabile la durata della vita delle persone e l'enorme perdita di energie, di integrità fisiche, addirittura di vita, che si realizza quotidianamente proprio sul lavoro e a causa del lavoro. Tuttavia Von Richthofen, dirigente dell'OIL, alla conferenza dell'Aja ha affermato che "infortuni e malattie possono essere evitati e dunque debbono essere evitati secondo un assioma ormai universalmente accettato". Per questo è necessario che la legge 626 venga applicata e rispettata in ogni settore, mentre occorre potenziare gli organi sanitari ed ispettivi i quali, per poter essere davvero efficienti, debbono poter attivare forme di reale coordinamento e di razionalizzazione delle loro attività. Va cioè rafforzato il sistema complessivo senza conflitti e sovrapposizioni di ruolo tra chi è chiamato a svolgere compiti di tipo sanitario e preventivo e chi invece deve controllare il rispetto delle norme sul lavoro, reprimere le diverse forme di illegalità, il caporalato, il mercato nero, lo sfruttamento del lavoro minorile. Per questo dobbiamo guardare alle esperienze di coordinamento già avviate con successo a Brescia ed in Liguria, ma è urgente un intervento normativo che definisca compiti, funzioni, responsabilità di tutti i soggetti coinvolti per un'azione coordinata che deve assolutamente divenire più incisiva. Occorre che la tutela della sicurezza sul posto di lavoro, che dovrà essere di competenza esclusiva delle ASL, possa contare su risorse certe. E' dunque necessario che venga mantenuto il vincolo rigoroso ed effettivo sulla destinazione alla prevenzione del 6% del Fondo sanitario nazionale come previsto dal Piano Sanitario Nazionale 1994-96. Su questo obiettivo debbono essere impegnate le Regioni quando operano la ripartizione del rispettivo fondo sanitario. La riforma del Ministero del lavoro, che dovrà anche ridefinire il ruolo dell'Ispettorato, è un tassello essenziale di una strategia che voglia davvero combattere i fenomeni patologici del mercato del lavoro poiché è a questo istituto che dovranno essere riservate le competenze diverse da quelle della tutela della sicurezza. Tale riforma è oggetto di uno schema di decreto legislativo che il Governo dovrà presentare entro marzo sulla base di una delega prevista dalla legge 59/97. E' però urgente intervenire da subito nei settori più esposti, come il vostro, non solo applicando le sanzioni previste dalla normativa vigente, ma anche con l'introduzione di norme premiali e di sostegno, in particolare a favore degli artigiani e delle piccole imprese. Come indicato dalle stesse commissioni parlamentari, dagli organi di vigilanza non ci si deve attendere un'attività burocratica, meramente repressiva, si deve puntare invece ad una sorveglianza di tipo "prevenzionale" che "conduca" cioè i responsabili delle imprese verso l'ottemperanza degli obblighi di legge. Tuttavia è evidente che le politiche di prevenzione e la tutela della sicurezza non potranno raggiungere risultati significativi se non si inciderà direttamente su forme di lavoro e di reclutamento quali il lavoro nero e minorile ed il caporalato. Si tratta di fenomeni che nel settore edile si sono accentuati con la crescita del sistema di lavoro in appalto che ha incentivato la crescita di ditte individuali, i lavoratori autonomi, ma anche il lavoro nero, la mancanza di professionalità e delle misure di prevenzione da parte delle ditte appaltatrici con l'assenza di controlli delle imprese committenti. I dati ISTAT 1996, elaborati da CGIL-Monitor Lavoro, danno, su un totale di lavoratori pari ad 1.006.300, 569.159 posizioni regolari e 372.873 irregolari, mentre per la Regione Lazio a fronte di 49.995 regolari ben 40.864 sono i lavoratori irregolari. Per quanto riguarda il lavoro minorile vorrei sottolineare un dato davvero negativo sul numero di infortuni di cui sono vittime i soggetti con un'età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Se manteniamo fissa la percentuale degli infortuni del settore edilizio sul totale di quelli denunciati possiamo affermare che si tratta di almeno 7.506 persone, mentre se allarghiamo la fascia al biennio di età successiva il numero si incrementa di ulteriori 5.298 unità. Siamo in presenza di un dato molto grave anche perché i valori che abbiamo sono in difetto, dobbiamo infatti aggiungere una quota significativa di incidenti subiti da minori non denunciati dovuta alla più forte pressione dissuasiva esercitata su di loro dai datori di lavoro e, soprattutto, alla condizione di lavoro illegale in cui spesso prestano la loro opera. Il sindacato, ed in particolare quello della vostra categoria, ha sempre considerato l'impegno contro questi fenomeni un elemento centrale della sua azione. L'impegno su questi fronti rappresenta infatti una forma essenziale della solidarietà tra lavoratori. Il sindacato di categoria è stato un interlocutore importante delle stesse commissioni parlamentari per l'analisi delle condizioni di igiene e sicurezza del lavoro e per la formulazione di proposte sul piano legislativo e di controllo parlamentare. Ma, proprio in occasione del Giubileo, un ruolo fondamentale può essere svolto dal sindacato come prezioso e consapevole sensore sul territorio, nel tessuto produttivo, per individuare e segnalare le zone grigie di disapplicazione o parziale applicazione delle norme sulla sicurezza, le sacche di mercato nero, la sussistenza di pratiche di caporalato, lo sfruttamento del lavoro minorile. Questo è quanto possiamo chiedere al sindacato, alla sua tradizione di solidarietà che per voi ha ormai una storia quasi centenaria, ma anche i problemi connessi alla sicurezza e al mercato del lavoro convincono della necessità di porre più giustizia sociale nei nostri programmi, nei nostri criteri di scelta. La pur necessaria attenzione ai bilanci pubblici, rischia di lasciarci sordi di fronte ai bisogni dei poveri, di chi non ha i mezzi economici essenziali, di chi, per vivere o per curarsi, è costretto ad accettare un lavoro a qualsiasi condizione. E' vero che il risanamento dei bilanci, la lotta contro l'evasione fiscale e l'eliminazione dei privilegi sono la premessa per politiche sociali. Ma dubito che la politica dei due tempi possa reggere di fronte a chi ha freddo, fame, bisogno. Chi ha le proprie radici politiche nel solidarismo, operaio o religioso, deve porsi queste domande e dare risposte politiche che affrontino i problemi e non si limitino alla loro denuncia. E allora occorre che si cominci dalle risposte possibili per attivare in tutti fiducia e speranza

  • 682
    18/12/1997
    Messaggio Violante nomina dr. Ghigo vicepres. Conferenza regioni

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano al Presidente della Regione Piemonte, dott. Enzo Ghigo per la sua nomina a Vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Italiane. Le giungano, anche a nome dell'Assemblea parlamentare che presiedo, le più vive felicitazioni per l'elezione a vice Presidente della Conferenza dei Presidente delle Regioni e delle Province autonome. Sono certo che Ella saprà trasfondere nel suo nuovo incarico cui è stato chiamato l'esperienza maturata nel corso del suo impegno istituzionale e politico.

  • 681
    18/12/1997
    Messaggio Violante nomina dr. Chiti Presidente Conferenza regioni

    Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano al Presidente della Regione Toscana, dott. Vannino Chiti per la sua nomina a Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Italiane. "Desidero esprimerLe, anche a nome dell'Assemblea parlamentare che presiedo, le più vive felicitazioni per il delicato e prestigioso incarico cui è stato chiamato. Sono convinto che Ella continuerà ad operare per una sempre più proficua collaborazione tra la Conferenza che Lei è chiamato a presiedere e le alte Istituzioni dello Stato".

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