Camera dei deputati

Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante all'on. Giorgio La Malfa in occasione della presentazione, oggi pomeriggio a Roma all'Istituto Ugo La Malfa, del Libro "La Terra promessa" di Joe Golan che ne discuterà con Arrigo Levi: "La presentazione del libro "La terra promessa" di Joe Golan cade in un momento storico-politico e simbolico particolare. Stiamo entrando nel cinquantenario della nascita dello Stato d'Israele, il processo di pace con l'Autorità Palestinese registra una fase di difficoltà e rallentamento, siamo all'indomani della conferenza di Teheran che ha visto ancora molti Paesi arabi schierarsi su posizioni anti-israeliane. Tuttavia in quella stessa conferenza il presidente iraniano Khatami ha pronunciato parole assai importanti, chiedendo ai Paesi del mondo islamico di "comprendere l'Occidente", delineando una "casa comune dell'Islam" dove "non c'è spazio per le dittature", "tutti i popoli hanno diritto all'autodeterminazione" e dove "si tende la mano ad ogni non musulmano, singolo o nazione, impegnato nel reciproco rispetto". Il volume di Golan si offre come un testo per capire, per tornare oggi alle fasi cruciali della nascita e dei primi anni dello stato ebraico in Eretz Israel. Sono pagine pregnanti, in cui la storia è intrecciata all'autobiografia, dove però gli elementi personali sono quelli di un uomo che ha vissuto con la sua famiglia la guerra nazista, la fuga dall'Europa, ma che è stato poi protagonista di un processo politico tra i più complessi della storia contemporanea. La sua particolare sensibilità, insieme culturale e politica, per il mondo arabo, le sue attività internazionali per avviare un negoziato, sin dagli anni'50, con le massime autorità cattoliche fanno di questo volume una straordinaria testimonianza di un impegno per il dialogo aperto a 360 gradi. Penso in particolare a quando Golan fondò la rivista "Etudes Méditerranéenes" i cui membri di redazione provenivano da tutti i paesi del Mediterraneo. Un'esperienza che durò poco meno di due anni, ma che fu il segno concreto di un dialogo possibile, che poteva continuare. Infatti fu grazie a quella rivista che Giorgio La Pira conobbe il gruppo dei redattori con i quali diede poi avvio ai Colloqui di Firenze che nel 1958 videro la partecipazione di esponenti di tutto il mondo politico e culturale arabo, di Martin Buber, di accademici ma anche di funzionari di governo e sindacalisti israeliani. Si trattò, in quel momento storico e politico, di un'esperienza importante che deve essere uno stimolo a continuare in quella direzione. Dopo la fine della politica dei blocchi, dopo gli accordi del 1993 e quanto di quegli accordi si è finora realizzato, nessun Paese europeo e dell'area mediterranea può consentire che il processo di pace rischi di arenarsi. Credo che dobbiamo tutti operare per dare corso alle concrete speranze di Oslo. Per questo occorre guardare ancora una volta alle scelte politiche compiute da Rabin, alle sue due idee guida, forti e semplici, ricordate in un recente articolo da Jean Daniel: - non si può pensare di fare tutto in una volta, quello che importa è progredire senza mai fermarsi; - soltanto la fiducia può permettere di proseguire la marcia in comune. E' questo il punto. Occorre che a nessun livello venga meno la fiducia stabilitasi, in primo luogo tra Israele ed Autorità palestinese. Ma è evidente che il processo di pace riguarda e coinvolge l'intera area del Mediterraneo. Per questo occorre potenziare ad ogni livello il dialogo tra tutti i Paesi del Mediterraneo. Oggi anche i Parlamenti dei Paesi che si affacciano sulle sue sponde possono svolgere un ruolo importante, innanzitutto laddove è più arduo un dialogo a livello dei Governi. La Camera dei deputati sta operando in questa direzione. Due anni fa la Conferenza di Barcellona ed i 27 Paesi ad essa aderenti hanno finalmente gettato le basi concrete per un'inversione di rotta nella collaborazione tra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo, attuando per la prima volta una politica globale euromediterranea che per tanto tempo aveva stentato a decollare. La Camera dei Deputati in questa legislatura ha avviato una vera e propria strategia nei confronti dei Parlamenti dei Paesi a sud del Mediterraneo. Questo rappresenta un elemento di novità nella storia parlamentare italiana, tradizionalmente chiusa nei confini delle politiche nazionali. I Parlamenti stanno subendo oggi un'evoluzione profonda, un processo di modernizzazione non sempre sufficientemente palese, legato alla consapevolezza del ritardo delle istituzioni rispetto al rapidissimo sviluppo della società. E' oggi necessario capovolgere questa situazione rendendo gli stessi Parlamenti, sedi della rappresentanza e del pluralismo nazionale, promotori di relazioni culturali, civili ed economiche. L'impegno con cui la Camera dei Deputati porta avanti il dialogo parlamentare euromediterraneo è motivato dalla convinzione e dalla fiducia che: - il Mediterraneo non sia solo uno spazio economico, bensì un'area fondamentale per la stabilità, la sicurezza e la pace non solo dei Paesi mediterranei, ma dell'intera Europa e più ampiamente del resto del mondo; - il Mediterraneo non rappresenti in realtà un rischio ma un'occasione per l'interscambio di valori tra le due sponde ed un'opportunità importante per l'Europa intera; - la collaborazione tra Parlamenti dell'area mediterranea costituisca un fattore concreto di sviluppo del partenariato euromediterraneo e della stessa democrazia nei Paesi dell'area. Per rafforzare la collaborazione nel Mediterraneo la Camera dei Deputati ha promosso a Palermo nel novembre 1996 un incontro con i Presidenti delle Camere dei 5 Paesi Mediterranei dell'Unione Europea: Italia, Francia, Spagna, Grecia, Portogallo. L'iniziativa ha avuto successo ed è stata seguita dalla Conferenza di aprile 1997 ad Atene, cui hanno partecipato oltre ai 5 europei anche i 12 Presidenti dei Parlamenti dei Paesi della riva sud del Mediterraneo. In quella sede si è deciso di istituzionalizzare una forma stabile di cooperazione tra Parlamenti nazionali dell'area mediterranea, che, affiancandosi alla politica estera dei Governi, possa rafforzare concretamente i rapporti tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. La Conferenza di Atene sarà seguita da una identica a Palermo nel maggio 1998, preparatoria della grande Conferenza di Madrid nel novembre dello stesso anno, cui parteciperanno per la prima volta i Presidenti dei Parlamenti di tutti i 27 Paesi che hanno aderito al Patto di Barcellona. Questa forma di cooperazione stabile tra parlamenti assume una rilevanza particolare in questa fase del processo di pace israelo-palestinese, poiché rappresenta una sede politico-istituzionale di incontro diretto tra i parlamentari israeliani, palestinesi, siriani, giordani e libanesi, tutti membri del Patto di Barcellona. Si tratta di una possibilità di dialogo preziosa proprio perché può svilupparsi in un contesto istituzionale che ha come riferimento geo-politico l'area di tutto il Mediterraneo ed un'organizzazione parlamentare che opera con l'obiettivo di una crescita del partenariato tra tutti i Paesi che vi si affacciano. Gli appuntamenti perché questi incontri possano dare i loro frutti sono già fissati e sono molto vicini

DOMANI A MONTECITORIO SCAMBIO DI AUGURI TRA LA CAMERA E L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Sarà la Regione Sicilia, quest'anno, la protagonista del tradizionale incontro con la Camera dei Deputati che il Circolo Montecitorio organizza alla vigilia delle Feste natalizie e che in precedenza ha visto la partecipazione del Trentino Alto Adige e della Val d'Aosta. Lo scambio di auguri tra il Presidente della Camera dei Deputati, on. Luciano Violante, e il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, on. Nicola Cristaldi avverrà domani, 19 dicembre, alle ore 13.00, nella Sala della Lupa.

VIOLANTE: DOMANI INCONTRO DI FINE ANNO CON I GIORNALISTI PARLAMENTARI Si svolgerà domani, giovedì 18 dicembre alle ore 12.30, nella Sala della Regina, il tradizionale incontro tra il Presidente della Camera dei deputati, on. Luciano Violante, e l'Associazione della Stampa Parlamentare. Dopo il consueto scambio di auguri, si terrà una conferenza stampa, nel corso della quale il Presidente della Camera risponderà alle domande dei giornalisti.

VI TRASMETTIAMO IL TESTO DEL MESSAGGIO INVIATO ALL'ON. ACHILLE SERRA DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ON. LUCIANO VIOLANTE IN OCCASIONE DEL CONVEGNO "SICUREZZA E COORDINAMENTO. NUOVE IPOTESI PER LE FORZE DI POLIZIA.", CUI AVREBBE DOVUTO ESSERE PRESENTE, E CHE SI SVOLGE QUESTO POMERIGGIO NELLA SALA DEL REFETTORIO. L'IMPEGNO PARLAMENTARE PER LA SESSIONE DI BILANCIO NON MI CONSENTE, PURTROPPO, DI PARTECIPARE AL CONVEGNO SU "SICUREZZA E COORDINAMENTO. NUOVE IPOTESI PER LE FORZE DI POLIZIA". DESIDERO COMUNQUE RIVOLGERE AGLI ORGANIZZATORI ED A TUTTI I PRESENTI ALCUNE PAROLE DI SALUTO. È IN CORSO NEL PAESE - NEL GOVERNO E TRA LE FORZE POLITICHE - UN IMPORTANTE CONFRONTO SUL SISTEMA DELLA SICUREZZA PUBBLICA. NON RITENGO OPPORTUNO ENTRARE NEL MERITO DELLA DISCUSSIONE, MA VORREI INDICARE ALCUNI ASPETTI DI CARATTERE GENERALE CHE RITENGO POSSANO ESSERE UTILI AL DIBATTITO. IL PAESE DEVE ESPRIMERE TUTTA LA PROPRIA GRATITUDINE ALLE FORZE DI POLIZIA PER I RISULTATI OTTENUTI NELLA LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO. MA UNA POLITICA DELLA SICUREZZA CHE GUARDASSE SOLTANTO AL GRANDE CRIMINE RISCHIEREBBE DI ACCRESCERE IL DIVARIO TRA CITTADINI E ISTITUZIONI. ESISTE INFATTI UNA INSICUREZZA SOMMERSA DI MOLTI MILIONI DI CITTADINI, CHE SONO SOLTANTO TELESPETTATORI DELLE GESTA DELLA GRANDE CRIMINALITÀ, MA VENGONO ATTACCATI DIRETTAMENTE DALLA CRIMINALITÀ DIFFUSA. LA CRIMINALITÀ COMUNE HA DIMENSIONI PREOCCUPANTI, GODE DI UNA CONSIDEREVOLE IMPUNITÀ, COLPISCE LE PERSONE PIÙ DEBOLI, CHE AVREBBERO BISOGNO DI MAGGIORI GARANZIE, È IDONEA AD ATTIVARE O A POTENZIARE MECCANISMI DI SFIDUCIA DEI CITTADINI NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI. LA POLITICA DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI DEVE PERCIÒ AFFRONTARE LA CRIMINALITÀ ORDINARIA STRATEGICAMENTE, INTEGRANDO IN MODO ADEGUATO LE PRIORITÀ CHE SONO TRADIZIONALMENTE RISERVATE ALLA CRIMINALITÀ MAGGIORE. UN MODERNO PROGRAMMA DI SICUREZZA È DUNQUE PIÙ COMPLESSO E PIÙ DURATURO RISPETTO A QUELLI DEL PASSATO. NON HA LO STESSO SIGNIFICATO SGOMINARE UNA FAMIGLIA MAFIOSA O UNA BANDA DI LADRI DI AUTO, MA PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI NON È IRRILEVANTE CHE LA POLIZIA SI DIMOSTRI CAPACE DI FERMARE ANCHE I LADRI DI AUTO. LA NUOVA STRATEGIA DEVE PORSI L'OBIETTIVO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI NELLE STRADE E NELLE CASE. PER RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO È NECESSARIO NON SOLO RAFFORZARE LE DISPOSIZIONI DI LEGGE SUL COORDINAMENTO, MA DIFFONDERE TRA LE FORZE DI POLIZIA UNA CULTURA DEL LAVORO COMUNE, FONDATA SU MAGGIORI SINERGIE E SU UN EFFICIENTE SCAMBIO DI INFORMAZIONI, ABBANDONANDO GELOSIE E RIVALITÀ. NELLA CERTEZZA CHE L'INCONTRO ODIERNO ORGANIZZATO DA FORZA ITALIA SAPRÀ CONTRIBUIRE POSITIVAMENTE AL DIBATTITO IN CORSO, RIVOLGO A TUTTI I PARTECIPANTI I MIEI MIGLIORI AUGURI DI BUON LAVORO.

Vi trasmettiamo il testo del messaggio di cordoglio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Camillo Ruini per la scomparsa di Monsignor Armando Franco. "Ho appreso con commozione la notizia della scomparsa di Monsignor Armando Franco. Il suo incessante impegno come Presidente della Caritas nazionale è stato sempre improntato alla tutela dei bisognosi, dimostrando solidarietà nei confronti dei deboli e dei diseredati. Le esprimo, anche a nome dell'Assemblea che presiedo, i sensi del più profondo cordoglio."

VI TRASMETTIAMO IL TESTO DEL MESSAGGIO INVIATO DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ON. LUCIANO VIOLANTE AL DOTT. MASSIMO PAOLICELLI PER L'ASSOCIAZIONE OBIETTORI NONVIOLENTI, AL DOTT. DIEGO CIPRIANI PER LA CONSULTA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE E AL DOTT. ROBERTO MINERVINO PER LA LEGA OBIETTORI DI COSCIENZA, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELL'OBIEZIONE DI COSCIENZA E DEL SERVIZIO CIVILE CHE SI CELEBRA OGGI A ROMA. "L'IMPEGNO PARLAMENTARE PER LA SESSIONE DI BILANCIO NON MI CONSENTE, PURTROPPO, DI PARTECIPARE ALLA GIORNATA NAZIONALE SU "OBIEZIONE DI COSCIENZA E SERVIZIO CIVILE". DESIDERO COMUNQUE RINGRAZIARVI DEL VOSTRO INVITO AD UNA MANIFESTAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE SOCIALE E POLITICO. È ORMAI ALL'ESAME DELL'AULA DELLA CAMERA LA RIFORMA DELLA LEGGE IN MATERIA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA. SI TRATTA DI UNA RIFORMA IMPORTANTE, CHE RICONOSCE L'OPZIONE PER IL SERVIZIO CIVILE COME UN VERO E PROPRIO DIRITTO SOGGETTIVO, INTIMAMENTE CONNESSO ALL'ESERCIZIO DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI DI PENSIERO, COSCIENZA E RELIGIONE, E CHE GARANTISCE LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE IL SERVIZIO CIVILE NON COME MERO PRETESTO PER SOTTRARSI AD UN OBBLIGO SANZIONATO A LIVELLO COSTITUZIONALE, MA COME SCELTA CHE NASCE DALLE INTIME CONVINZIONI PERSONALI E COME TALE MERITA PARI DIGNITÀ E RICONOSCIMENTO. MI AUGURO INOLTRE CHE LA RIFORMA POSSA COLMARE LE ATTUALI DISUGUAGLIANZE TRA NORD E SUD DEL PAESE IN MATERIA DI SERVIZIO CIVILE. GLI OBIETTORI, INFATTI, PROVENGONO PER IL 76,6% DAL NORD E SOLO PER IL 16,4% DAL SUD. QUESTO NON SIGNIFICA CHE I GIOVANI MERIDIONALI ABBIANO MENO VALORI ETICI O RELIGIOSI DEI LORO COETANEI SETTENTRIONALI, MA PIUTTOSTO CHE SCEGLIERE IL SERVIZIO CIVILE PER UN RAGAZZO DEL SUD È PIÙ DIFFICILE E DISAGIATO. EPPURE IN SICILIA, CALABRIA O CAMPANIA UN VOLONTARIATO BEN ORGANIZZATO FAVORIREBBE IL RAFFORZAMENTO DELLA COSCIENZA CIVILE E RAPPRESENTEREBBE DI CERTO UN CONTRIBUTO ANCHE ALLA LOTTA ALLA MAFIA. PER QUESTI MOTIVI FARÒ QUANTO È POSSIBILE, NELL'AMBITO DELLE MIE COMPETENZE, AFFINCHÉ LA CAMERA POSSA, ALLA RIPRESA DEI LAVORI PARLAMENTARI DOPO NATALE, DELIBERARE IN TEMPI RAPIDI SULLA PROPOSTA DI LEGGE IN QUESTIONE. CON L'AUSPICIO CHE CI SIANO PRESTO NUOVE OCCASIONI DI INCONTRO, E NELLA CERTEZZA CHE L'IMPEGNO DELLE VOSTRE ASSOCIAZIONI COSTITUISCA UN CONTRIBUTO ESSENZIALE PER LA VALORIZZAZIONE E LA MODERNIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE, RIVOLGO A TUTTI I PARTECIPANTI I MIEI AUGURI PER IL MIGLIOR SUCCESSO DELL'INIZIATIVA."

VI TRASMETTIAMO IL TESTO DEL MESSAGGIO INVIATO DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ON. LUCIANO VIOLANTE AL PROF. RODOLFO ZICH, RETTORE DEL POLITECNICO DI TORINO IN OCCASIONE DELLA INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO 1997-98 IN PROGRAMMA QUESTA MATTINA. "L'INTENSO IMPEGNO PARLAMENTARE PER LA SESSIONE DI BILANCIO NON MI CONSENTE, PURTROPPO, DI ESSERE PRESENTE ALLA INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO DEL POLITECNICO. DESIDERO COMUNQUE RIVOLGERE A TUTTI I PRESENTI ALCUNE PAROLE DI SALUTO. IL NOSTRO PAESE SI È POSTO IN QUESTI ULTIMI ANNI UN OBIETTIVO AMBIZIOSO: QUELLO DI MODERNIZZARE LE ISTITUZIONI, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, I SERVIZI PUBBLICI, IL MODELLO DI STATO SOCIALE, IL MERCATO DEL LAVORO, IL SISTEMA PRODUTTIVO, BANCARIO, FINANZIARIO. CIÒ HA COMPORTATO UNO SFORZO STRAORDINARIO, CHE TUTTAVIA, GRAZIE AL SACRIFICIO DELLE FAMIGLIE E DEI CITTADINI, STA DANDO OTTIMI FRUTTI SOPRATTUTTO SUL PIANO DEL RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI. SIAMO LA QUINTA POTENZA ECONOMICA DEL MONDO E QUESTO SIGNIFICA CHE ABBIAMO QUALITÀ E CAPACITÀ PROFESSIONALI. NON CREDO, PERÒ, CHE L'UNICO OBIETTIVO DEBBA ESSERE L'ULTERIORE SCALATA DI QUESTA GRADUATORIA. CREDO PIUTTOSTO CHE DOVREMMO RISALIRE I GRADINI DELLE GRADUATORIE CHE RIGUARDANO LA QUALITÀ DELLA VITA NELLE CITTÀ, LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE, LA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI, LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE DELLE GIOVANI GENERAZIONI. C'È UN ASPETTO, IN PARTICOLARE, SUL QUALE SIAMO MOLTO INDIETRO ED È QUELLO DELLE RISORSE DESTINATE ALLA RICERCA. NELLA RECENTE RELAZIONE DEL GOVERNO AL PARLAMENTO SULLE LINEE PER IL RIORDINO DEL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA EMERGE UN DATO ALLARMANTE. NEL 1995 LA PERCENTUALE DI SPESA SUL PIL PER L'ATTIVITÀ DI RICERCA È STATA IN ITALIA DELL'1,1%, MENTRE IN FRANCIA E IN GERMANIA È STATA PIÙ DEL DOPPIO (2,3%) E NEGLI STATI UNITI È STATA DEL 2,6%. SI REGISTRA INOLTRE IN ITALIA UNA FLESSIONE DELLA SPESA DESTINATA ALLA RICERCA. DALL'1,3% DEL 1993 SIAMO PASSATI AL 1,2 DEL 1994 FINO ALL'1,1 DEL 1995. INVERTIRE QUESTA TENDENZA NEGATIVA E PORSI AL LIVELLO DEGLI ALTRI PAESI OCCIDENTALI COSTITUISCE UNA PRIORITÀ NAZIONALE, DALLA QUALE DIPENDERÀ LA CAPACITÀ DEL NOSTRO PAESE DI AFFRONTARE IN FUTURO LE SFIDE DEL CAMBIAMENTO NON SOLO IN CAMPO ECONOMICO, MA ANCHE NEL CAMPO SOCIALE E DELLA CRESCITA CULTURALE E CIVILE DEI CITTADINI. PERCHÉ IL NOSTRO PAESE FINORA NON HA COMPIUTO QUESTA SCELTA STRATEGICA? PENSO CHE LE RAGIONI SIANO MOLTEPLICI E NON TUTTE RICONDUCIBILI AD UN PROBLEMA DI RISTRETTEZZE FINANZIARIE. C'È ANCHE UNA RAGIONE CHE HA A CHE FARE CON LA STORIA DELLA CULTURA DEL NOSTRO PAESE. MALGRADO L'ITALIA DISPONGA NEL SETTORE SCIENTIFICO DI ISTITUTI UNIVERSITARI DI ALTO LIVELLO - ED IL POLITECNICO DI TORINO È CERTAMENTE FRA I PIÙ PRESTIGIOSI - SCONTIAMO UN RITARDO RISPETTO AD ALTRI PAESI, DOVUTO AD UN MALINTESO SENSO DI "PRIMATO" DELLA CULTURA UMANISTICA SU QUELLA SCIENTIFICA. COME SE QUEST'ULTIMA, PER QUANTO FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELLE CONDIZIONI DELL'UOMO, FOSSE UNA SORTA DI "SAPERE ANCILLARE". TUTTO QUESTO HA CREATO IN PASSATO UN ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA FRA LE DIVERSE AREE CULTURALI. L'AREA SCIENTIFICA DA UNA PARTE, L'AREA UMANISTICA DALL'ALTRA. OGGI FORTUNATAMENTE STIAMO SUPERANDO TUTTO QUESTO. SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSE LE ESPERIENZE DI "LAVORO COMUNE" FRA LE DIVERSE AREE: DALLO STUDIO DEI TESTI LETTERARI ATTRAVERSO I MIGLIORI STRUMENTI INFORMATICI, ALLA SPERIMENTAZIONE DI CORSI DI MEDICINA BASATI SUI PIÙ RECENTI RISULTATI DELLA FILOSOFIA DELLA SCIENZA, CHE INDICANO LA NECESSITÀ DI ELABORARE E TRASMETTERE IL SAPERE NON PIÙ "PER SINGOLI COMPARTI DISCIPLINARI", MA "PER PROBLEMI" CHE TAGLIANO TRASVERSALMENTE LE DIVERSE MATERIE. LA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE STENTA, TUTTAVIA, AD AFFERMARSI IN MODO DIFFUSO. TRA I GIOVANI NON C'È ANCORA PIENA CONSAPEVOLEZZA DELLA RISORSA CHE ESSE RAPPRESENTANO, NON SOLO SUL PIANO DELLA FORMAZIONE CULTURALE, MA ANCHE SUL PIANO DELLE POSSIBILITÀ DI TROVARE OCCUPAZIONE. LA MAGGIOR PARTE DEI GIOVANI CONTINUA OGGI A SCEGLIERE FACOLTÀ UMANISTICHE, BENCHÉ LA PERCENTUALE DI LAUREATI CHE RIESCE AD ENTRARE PIÙ FACILMENTE NEL MERCATO DEL LAVORO SIA PIÙ ALTA TRA I GIOVANI CHE HANNO FREQUENTATO FACOLTÀ SCIENTIFICHE. SECONDO UN'INDAGINE ISTAT DEL 1995, HA TROVATO LAVORO DOPO LA LAUREA IL 71,9% DEGLI STUDENTI DI INGEGNERIA, MENTRE SOLO IL 47,8% DEI LAUREATI IN MATERIE LETTERARIE HA TROVATO UN'OCCUPAZIONE. ALLA CAMERA DEI DEPUTATI È STATA PRESENTATA IN QUESTA LEGISLATURA UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE MIRA A RAFFORZARE LE MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 113 DEL 1991 IN MATERIA DI DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA. LA LEGGE 113 MIRAVA A COLMARE LA MANCANZA NEL NOSTRO PAESE DI ISTITUZIONI IMPEGNATE NELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE. LA LEGGE HA DATO BUONI RISULTATI. SI TRATTA ORA DI RAFFORZARLA, NON SOLO ATTRAVERSO ADEGUATE RISORSE FINANZIARIE, MA SOPRATTUTTO ATTRAVERSO L'AVVIO DI UNA POLITICA STRATEGICA DI VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA, ANCHE ATTRAVERSO UN IMPEGNO DIRETTO DELLE UNIVERSITÀ. IMPORTANTI NOVITÀ PER IL RILANCIO DEL SETTORE DELLA RICERCA SCIENTIFICA SONO CONTENUTE NELLA LEGGE N.59 DEL 1997 (C.D. BASSANINI 1) CHE, ALL'ART.18, DELEGA IL GOVERNO AD ADOTTARE, DISPOSIZIONI PER IL RIORDINO DEL SETTORE. IN PARTICOLARE IL GOVERNO DOVRÀ INDIVIDUARE UNA SEDE DI INDIRIZZO STRATEGICO E DI COORDINAMENTO DELLA POLITICA NAZIONALE DELLA RICERCA, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA DIMENSIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE DELLA RICERCA. ULTERIORI MISURE PER INCENTIVARE L'AUMENTO DELLA SPESA PER LA RICERCA E PER SVILUPPARE LINEE DI LAVORO COMUNE TRA IMPRESE E UNIVERSITÀ, SONO CONTENUTE NEL PROVVEDIMENTO COLLEGATO ALLA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA PER IL 1998, APPROVATO DAL SENATO ED IN QUESTI GIORNI ALL'ESAME DELLA CAMERA. ACCANTO ALL'IMPEGNO SUL PIANO LEGISLATIVO, LA CAMERA DEI DEPUTATI HA DECISO DI DOTARSI DI UNA STRUTTURA INTERNA VOLTA A GARANTIRE UN RACCORDO PERMANENTE TRA ATTIVITÀ PARLAMENTARE E SVILUPPO DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE. IN QUESTA LEGISLATURA È STATA, INFATTI, AVVIATA L'ATTIVITÀ DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCELTE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE, GIÀ ISTITUITO NEL CORSO DELLA SCORSA LEGISLATURA, MA POI ALLORA NON ATTIVATO PER LO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE CAMERE. IL LAVORO DEL COMITATO HA AVUTO UN PRIMO IMPORTANTE RICONOSCIMENTO NELL'INCONTRO, CHE SI È SVOLTO IL 25 SETTEMBRE SCORSO A COPENAGHEN, CHE HA SANCITO IL SUO INGRESSO NELL'EPTA (EUROPEAN PARLIAMENTARY TECHNOLOGY ASSESSMENT NETWORK), ORGANISMO CHE RIUNISCE TUTTI I COMITATI TECNOLOGICI DEI PARLAMENTI DELL'U.E. L'INGRESSO DEL COMITATO NEL PIÙ AMPIO AMBITO EUROPEO È ESSENZIALE PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI SCIENTIFICHE E PER LA POSSIBILITÀ DI UN CONTINUO ED EFFICACE AGGIORNAMENTO DEL PARLAMENTO SU SOLUZIONI LEGISLATIVE ADEGUATE AGLI SVILUPPI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI PIÙ RECENTI. E' INDISPENSABILE COSTRUIRE UN RAPPORTO NON OCCASIONALE TRA POLITICA E COMPETENZE SPECIFICHE, TRA ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E UNIVERSITÀ, AFFINCHÉ LA CULTURA POLITICA POSSA FARE PROPRIE LE ACQUISIZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE ED INSIEME INDICARE VALORI CONDIVISIBILI, CHE GUIDINO EFFICACEMENTE GLI EFFETTI DELLA TECNOLOGIA E DELLA SCIENZA SULLA SOCIETÀ CIVILE. CON QUESTO AUSPICIO, FORMULO I MIEI PIÙ' VIVI AUGURI A LEI, AI SIGNORI PROFESSORI, AL PERSONALE E AGLI STUDENTI DEL POLITECNICO DI TORINO."

Trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei deputati on. Luciano Violante alla famiglia Agnelli per la scomparsa di Giovanni Alberto Agnelli: "Apprendo con commozione la notizia del grave lutto che vi ha così duramente colpiti. Esprimo, anche a nome dell'Assemblea parlamentare che presiedo, i sensi della partecipazione al vostro dolore".

Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante al dottor Adolfo Beria Di Argentine: "Desidero esprimerLe, anche a nome dell'Assemblea che presiedo, le più vive congratulazioni per l'alto riconoscimento che Le è stato tribuito con l'assegnazione del Premio internazionale "Giustizia nel mondo" per il Suo lungo impegno civile al servizio dei principi costituzionali e per l'indipendenza della magistratura.

VI TRASMETTIAMO IL TESTO DEL MESSAGGIO INVIATO DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ON. LUCIANO VIOLANTE ALLA DOTT.SSA TERESA PETRANGOLINI SEGRETARIO NAZIONALE DEL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO IN OCCASIONE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE CHE SI APRE OGGI A ROMA: "A CAUSA DEGLI IMPEGNI CONNESSI ALLA SESSIONE DI BILANCIO NON POSSO PURTROPPO PARTECIPARE ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO, CHE SI APRE OGGI. DESIDERO COMUNQUE RINGRAZIARLA DEL SUO INVITO AD UNA INIZIATIVA DI GRANDE SIGNIFICATO ETICO E SOCIALE. IL VOSTRO LAVORO, INSIEME ALL'IMPEGNO DELLA SOCIETÀ CIVILE E DELLE ISTITUZIONI, RAPPRESENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE PER TUTTI I MALATI E PER LE LORO FAMIGLIE, E CONTRIBUISCE ALLA DIFFUSIONE DI UNA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ E DEL RISPETTO. LA TUTELA DELLE CATEGORIE PIÙ DEBOLI DI CITTADINI COSTITUISCE INOLTRE UNA PROVA DI DEMOCRAZIA E DI CIVILTÀ, CHE MI AUGURO POSSA ESSERE DI GUIDA NELLA COSTRUZIONE DI UN SERVIZIO SANITARIO PIÙ EFFICIENTE E MODERNO. NELL'AUSPICIO CHE CI SIANO PRESTO NUOVE OCCASIONI DI INCONTRO, AUGURO AI PROMOTORI, AL VINCITORE DEL PREMIO "ANDREA ALESINI" ED A TUTTI I PARTECIPANTI IL MIGLIORE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE. CON MOLTI CORDIALI SALUTI".