Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della VIII Commissione permanente
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
VIII Commissione

SOMMARIO

Martedì 20 gennaio 2009


ATTI DEL GOVERNO:

Sull'ordine dei lavori ... 93

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/117/EURATOM del Consiglio, del 20 novembre 2006, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito. Atto n. 53 (Esame e rinvio) ... 93

RISOLUZIONI:

7-00052 Mariani: modalità di stoccaggio degli scarti di pneumatici (Discussione e approvazione) ... 95

ATTI COMUNITARI:

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese. COM(2008) 712 definitivo - 11249/08 (Relazione alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole con osservazione) ... 96
ALLEGATO (Relazione approvata dalla Commissione) ... 97

VIII Commissione - Resoconto di martedì 20 gennaio 2009


Pag. 93


ATTI DEL GOVERNO

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI indi del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 13.10.

Sull'ordine dei lavori.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che l'inizio dell'esame della proposta di nomina della dottoressa Sonia Ferrari a presidente dell'Ente parco nazionale della Sila è rinviata alla seduta di domani, mercoledì 21 gennaio. Avverte, altresì, che è pervenuta la richiesta da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze di poter rinviare alla prossima settimana l'inizio dell'esame della risoluzione 7-00103 Mariani sull'inadeguatezza delle risorse per il sistema nazionale di protezione civile. Fa presente, altresì, che sarà inserita in calendario, per giovedì 22 gennaio, alle ore 12, l'audizione, che si svolgerà in congiunta con la X Commissione, dei rappresentanti del Gruppo produttori Tubi e Raccordi.

La Commissione prende atto.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/117/EURATOM del Consiglio, del 20 novembre 2006, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito.
Atto n. 53.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.


Pag. 94

Tommaso FOTI (PdL), relatore, ricorda che la materia delle spedizioni dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito è tradizionalmente soggetta ad una disciplina sia comunitaria che internazionale concernente la sicurezza del trasporto dei detti materiali e le condizioni del loro smaltimento o stoccaggio.
In particolare, in ambito comunitario la materia è stata regolamentata nel tempo da una serie di direttive, recepite nel nostro ordinamento con il decreto legislativo n. 230 del 1995.
Con l'emanazione della direttiva 2006/117/Euratom, che qui interessa, si è da ultimo proceduto ad una organica revisione del sistema comunitario, in direzione della sua semplificazione e della estensione della disciplina normativa anche alle spedizioni di combustibile esaurito.
Sotto il primo profilo, quello della semplificazione normativa, si limita a segnalare, in via esemplificativa, l'introduzione del silenzio-assenso da parte degli Stati di destinazione o di transito nelle procedure autorizzative delle spedizioni.
Sotto il secondo aspetto, sottolinea, invece, l'importanza dell'estensione delle procedure di sorveglianza anche alle spedizioni di combustibile esaurito, vale a dire del combustibile nucleare rimosso in modo definitivo dal nocciolo di un reattore, ma che può essere ancora considerato come una risorsa usabile da «ritrattare».
Complessivamente, dunque, lo schema di decreto legislativo in esame rappresenta un intervento normativo che, attraverso il recepimento della nuova disciplina comunitaria contenuta nella citata direttiva 2006/117/Euratom, opera un positivo rafforzamento delle garanzie normative poste a protezione dell'ambiente e delle popolazioni.
Segnala, peraltro, che il recepimento della direttiva in questione e la conseguente applicazione delle nuove disposizioni in essa contenute, non pregiudica, comunque, né gli ulteriori diritti o obblighi derivanti dalla normativa internazionale, né la piena responsabilità di ogni singolo Stato membro della Comunità europea in ordine alla scelta della propria politica di gestione dei rifiuti nucleari e del combustibile esaurito.
Ciascuno Stato può, ad esempio, optare per esportare il combustibile esaurito destinato al ritrattamento o preferire lo smaltimento definitivo del combustibile esaurito senza che siano previsti altri utilizzi.
Inoltre, come precisato nei consideranda della direttiva, nulla implica che uno Stato membro della Comunità debba accettare le spedizioni di rifiuti radioattivi e combustibile esaurito ai fini del loro trattamento o smaltimento definitivo eccetto in caso di rispedizione. Qualsiasi rifiuto di tali spedizioni, tuttavia, dovrebbe essere giustificato sulla base dei criteri stabiliti nella direttiva stessa.
Sottolinea, infine, che la citata direttiva comunitaria introduce nuove e specifiche prescrizioni relative alla tutela della salute dei lavoratori e della popolazione, imponendo - ad esempio - di assoggettare le spedizioni di rifiuti radioattivi o di combustibile esaurito fra Stati membri (e quelle in entrata o in uscita dal territorio comunitario) a un sistema comune e obbligatorio di autorizzazione preventiva che richiede anche l'intervento delle autorità di governo responsabili in materia sanitaria e stabilendo che per tutte le spedizioni venga utilizzata da tutti gli Stati membri un «documento uniforme».
Tornando allo schema di decreto legislativo sul quale la Commissione è chiamata ad esprimersi, aggiunge, sul piano tecnico-giuridico, che all'articolo 1 esso reca le richieste modifiche e integrazioni al citato decreto legislativo n. 230 del 1995; all'articolo 2 sono dettate le norme transitorie, mentre all'articolo 4 si sancisce l'invarianza degli oneri finanziari derivanti dalla sua approvazione.
Rileva, inoltre, sotto il profilo della sua formulazione testuale, che lo schema di provvedimento in esame contiene alcune improprietà lessicali che sottopone all'attenzione della Commissione e del Governo. Così, ad esempio, nel testo novellato dell'articolo 32, comma 2, lettera b) del decreto legislativo n. 230 del 1995, permane


Pag. 95

un riferimento non aggiornato all'ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale), trasformatasi in APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici), a seguito della riorganizzazione dei controlli ambientali del 1993 e, più di recente, assorbita nell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Inoltre, con riferimento all'articolo 2 dello schema di decreto legislativo in esame, segnala che gli estremi del decreto legislativo n. 230 del 1995 sono indicati con completezza nella rubrica ma non nel corpo dell'articolo stesso.
In conclusione, tenuto conto dell'esigenza generale che l'Italia proceda all'adeguamento della normativa in materia di spedizione dei materiali radioattivi, soprattutto allo scopo di rafforzare l'impianto normativo posto a garanzia della salute dei cittadini e della salvaguardia dell'ambiente, ritiene che la Commissione possa senz'altro esprimere un parere favorevole sullo schema di decreto legislativo in esame. In tal senso, si riserva di predisporre una proposta di parere che tenga conto anche delle eventuali osservazioni e suggerimenti che scaturissero dal dibattito in Commissione.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.

La seduta termina alle 13.20.

RISOLUZIONI

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto MENIA.

La seduta comincia alle 13.20.

7-00052 Mariani: modalità di stoccaggio degli scarti di pneumatici.
(Discussione e approvazione).

La Commissione inizia la discussione.

Massimo VANNUCCI (PD) fa presente che la risoluzione in titolo intende affrontare la questione legata allo smaltimento dei pneumatici esausti; in Italia esistono tre stabilimenti che si occupano di tale attività ed uno di questi è ubicato nella regione Marche. Le problematiche legate a tali attività risiedono principalmente nell'esposizione di tali materiali alle precipitazioni atmosferiche, con conseguente pericolo di emissione di sostanze nocive per l'ambiente e nel rischio che si sviluppino incendi, soprattutto laddove tali stabilimenti sono ubicati vicino ai centri abitati. Ritiene, pertanto, particolarmente urgente che il Governo appresti una normativa che fissi dei limiti per lo stoccaggio di tali materiali e che imponga un obbligo di copertura degli stessi.

Il sottosegretario Roberto MENIA dichiara, preliminarmente, di condividere la richiesta che i presentatori della risoluzione in titolo hanno voluto formulare al Governo nel senso di impegnarsi ad individuare specifiche prescrizioni sulle modalità di stoccaggio degli scarti di pneumatici, con particolare riferimento alla fissazione di limiti quantitativi nonché all'introduzione dell'obbligo di predisporre coperture con materiali ignifughi e impermeabili nelle fasi di trasporto e deposito.
Passa, quindi, ad informare dettagliatamente la Commissione sul quadro normativo esistente in materia di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti in questione, nonché sui contenuti dell'importante accordo di programma, sottoscritto l'8 maggio 2008 fra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, e i produttori di veicoli e tutti gli operatori della filiera dei veicoli a fine vita - rottamatori, frantumatori e recuperatori -, per dare concreta attuazione agli obiettivi fissati dalla normativa citata e realizzare un sistema capace di assicurare elevati standard nella raccolta, nel recupero e nel riciclaggio dei pneumatici e, più in generale, dei materiali provenienti dai veicoli fuori uso.


Pag. 96


Conclude, infine, ribadendo che il Governo condivide l'obiettivo, posto dalla risoluzione in titolo, della predisposizione di una disciplina applicativa di maggiore dettaglio per quanto concerne le specifiche modalità di stoccaggio e di recupero dei pneumatici, che possa più efficacemente garantire la tutela del territorio e la sicurezza dei cittadini, nel rispetto degli vincoli di imposti dal decreto legislativo n. 209 del 2003, in materia di veicoli fuori uso e gestione dei relativi rifiuti

Massimo VANNUCCI (PD) esprime apprezzamento per quanto affermato dal rappresentante del Governo e, nel sollecitare la votazione della risoluzione in esame, formula l'auspicio che sia data con la massima urgenza una soluzione positiva alla problematica affrontata.

Roberto TORTOLI, presidente, fa presente che la risoluzione in titolo è stata sottoscritta dai deputati Braga, Bratti, Ghiglia, Tommaso Foti e Motta. Inoltre, alla luce dell'orientamento favorevole espresso dal rappresentante del Governo sulla risoluzione in titolo e della convergenza manifestatasi in ordine alla urgenza della questione, pone in votazione la risoluzione in oggetto.

La Commissione approva la risoluzione in titolo.

La seduta termina alle 13.30.

ATTI COMUNITARI

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 13.30.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM(2008) 712 definitivo - 11249/08.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 gennaio 2009.

Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore, illustra i contenuti della proposta di relazione sui provvedimenti in esame.

Il sottosegretario Roberto MENIA esprime parere favorevole sulla proposta di relazione presentata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di relazione in esame (vedi allegato).

La seduta termina alle 13.35.

VIII Commissione - Martedì 20 gennaio 2009


Pag. 97

ALLEGATO

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalle Presidenze francese, ceca e svedese (COM(2008) 712 definitivo - 11249/08).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato il Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e il programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese COM(2008) 712 definitivo - 11249/08;
considerati con particolare favore i contenuti dei citati documenti, in quanto diretti ad integrare la legislazione comunitaria con ulteriori, importanti, strumenti normativi;
sottolineato che nel programma della Commissione sono evidenziate, come priorità, le azioni dirette: alla elaborazione e promozione di politiche volte a contrastare i cambiamenti climatici e a raggiungere gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo nel marzo 2007 (cosiddetto «pacchetto 20/20/20»); al perseguimento di una strategia per uno sviluppo sostenibile incentrata, anche di fronte all'attuale crisi economica, sul sostegno e sull'orientamento della domanda verso tecnologie verdi e verso l'efficienza energetica; alla messa in campo di politiche capaci di garantire la sicurezza, la sostenibilità e la competitività degli approvvigionamenti di energia;
segnalato che il Consiglio, in merito agli appalti pubblici, si propone l'obiettivo di una normativa chiara e univoca, al fine di garantire un mercato interno ben funzionante e competitivo, nonché di dare seguito a nuove iniziative in materia di concessioni e di partenariato fra settore pubblico e privato, valorizzando il ruolo dei cosiddetti «appalti verdi» e degli appalti pubblici per via elettronica;
ribadita, infine, la necessità di migliorare il livello delle infrastrutture europee attraverso lo sviluppo di una rete transeuropea di trasporti nell'ambito di una politica incentrata su sviluppo dell'intermodalità, sicurezza e compatibilità ambientale;
ricordato che la VIII Commissione della Camera, nell'ambito dell'esame delle proposte di direttive comunitarie sul cosiddetto «pacchetto clima-energia» ha svolto un'intensa attività istruttoria, concludendo la propria attività con un importante documento che da indirizzi precisi al Governo per le politiche in materia;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con la seguente osservazione:
si tenga conto, anche in altri provvedimenti normativi, degli obiettivi enunciati nel programma legislativo in esame, i quali potranno essere effettivamente raggiunti solo se orienteranno con coerenza il complesso delle politiche di governo.

Consulta resoconti
Consulta convocazioni