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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della Giunta delle elezioni
Giunta delle elezioni

SOMMARIO

Mercoledì 17 marzo 2010


Sull'ordine dei lavori ... 5

Esame della posizione del deputato Giuseppe Drago ... 5

Sui lavori della Giunta ... 6

Giunta delle elezioni - Resoconto di mercoledì 17 marzo 2010


Pag. 5


Mercoledì 17 marzo 2010. - Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 14.40.

Sull'ordine dei lavori.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che in vista delle prossime elezioni regionali del 28-29 marzo ritiene auspicabile che il Servizio Studi della Camera - analogamente a quanto avvenuto in occasione delle ultime elezioni europee - realizzi un dossier di raffronto tra i risultati delle prossime elezioni regionali, delle elezioni europee del 2009, delle elezioni per il rinnovo della Camera del 2008 e delle precedenti elezioni regionali del 2005, relativamente alle tredici regioni in cui si svolgeranno le predette elezioni.

La Giunta concorda.

Esame della posizione del deputato Giuseppe Drago.

Andrea ORSINI (PdL), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle ineleggibilità, comunica che nella riunione del 10 marzo 2010 il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze ha iniziato l'istruttoria sulla posizione dell'onorevole Giuseppe Drago.
Ricorda che con lettera pervenuta in data 2 febbraio 2010 il Presidente della Camera ha trasmesso alla Giunta, per il seguito di competenza, la nota fattagli pervenire, in pari data, dal Procuratore generale della Repubblica di Palermo, Luigi Croce, nella quale si comunica che con ordinanza della Corte di appello di Palermo del 13 novembre 2009 - di cui è trasmessa copia - e ad integrazione della sentenza emessa dalla stessa Corte del 24 novembre 2006, divenuta irrevocabile il 14 maggio 2009, al deputato Giuseppe Carmelo Drago è stata applicata la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni due e mesi nove.
Ricorda che il deputato Drago è stato condannato per il delitto di peculato continuato in relazione all'utilizzazione, all'epoca in cui lo stesso ricopriva la carica di presidente della Regione siciliana, del denaro erariale accreditato su un apposito capitolo del bilancio regionale denominato «spese riservate».
Come è noto, l'interdizione temporanea dai pubblici uffici, a norma dell'articolo 28 del codice penale, determina a carico del deputato Drago, per il periodo di sua durata, la perdita della capacità elettorale passiva, facendo così insorgere una possibile causa di ineleggibilità sopravvenuta e di conseguente decadenza dal mandato parlamentare.


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Nel corso delle legislature repubblicane si segnalano tre precedenti relativi a procedimenti di accertamento di ineleggibilità sopravvenute conseguenti all'irrogazione ad un deputato della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici. Nel caso relativo al deputato Previti (XV legislatura) - conclusosi con l'accettazione da parte della Camera, nella seduta del 31 luglio 2007, delle dimissioni del deputato Previti, prima che si passasse alla votazione della proposta di annullamento dell'elezione - si trattava di una interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nei precedenti relativi ai deputati Dell'Utri (XIII legislatura) e Frigerio (XIV legislatura) l'interdizione dai pubblici uffici era invece, come nel caso odierno, di natura temporanea; entrambi si conclusero con una archiviazione del procedimento (il primo per l'annullamento ad opera della Cassazione della pena accessoria a seguito del promovimento di un incidente di esecuzione da parte del deputato interessato; il secondo in quanto la Giunta ritenne estinta la pena accessoria in conseguenza dell'esito positivo dell'affidamento in prova ai servizi sociali).
Come convenuto nella citata riunione del 10 marzo 2010, il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze propone che la Giunta plenaria deliberi di acquisire gli elementi documentali ed informativi necessari per una compiuta valutazione in sede istruttoria della posizione del deputato Drago.
In particolare, il Comitato propone alla Giunta di richiedere, per il tramite del Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 4, comma 3, del proprio regolamento:
alla Corte d'appello di Palermo, copia della sentenza del 24 novembre 2006 emessa dalla stessa Corte, con la quale il deputato Drago è stato condannato per peculato;
alla Suprema Corte di cassazione, copia della sentenza 14 maggio 2009, n. 23066, che ha reso definitiva la predetta sentenza della Corte d'appello di Palermo;
alla Procura generale della Repubblica di Palermo, l'indicazione della data di decorrenza della pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici.

Come stabilito dal Comitato, l'istruttoria potrà proseguire una volta che sarà stata acquisita la documentazione giudiziaria richiesta.

La Giunta concorda.

Sui lavori della Giunta.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che la Giunta tornerà a riunirsi mercoledì 14 aprile 2010.

La seduta termina alle 14.50.

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