Sulla pubblicità dei lavori:
Nirenstein Fiamma, Presidente ... 3
INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ANTISEMITISMO
Esame del documento conclusivo:
Nirenstein Fiamma, Presidente ... 3 4 6 7 8
Bressa Gianclaudio (PD) ... 6 7
Colombo Furio (PD) ... 7
Corsini Paolo (PD) ... 5
Farina Renato (PdL) ... 7
Pianetta Enrico (PdL) ... 6
Volpi Raffaele (LNP) ... 4
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italia dei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discussione): PT; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A.
Resoconto stenografico
INDAGINE CONOSCITIVA
La seduta comincia alle 8,35.
(Le Commissioni approvano il processo verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'antisemitismo, l'esame del documento conclusivo.
Ringrazio gli uffici che con grande dedizione e competenza hanno lavorato - al termine di un'attività che ha impegnato il Comitato per un paio di anni - alla stesura della proposta di documento conclusivo, rivedendola varie volte in base alle nostre indicazioni.
Abbiamo diffuso nei giorni scorsi una prima bozza del documento che vi è pervenuta il 28 settembre e che avete esaminato, inviandoci le vostre osservazioni entro i termini che avevamo stabilito. La nuova bozza tiene conto delle proposte di integrazione e di modifica fatte pervenire dai gruppi agli uffici.
Prima di procedere alla discussione, vorrei ringraziare i colleghi commissari che hanno fattivamente contribuito ai lavori di questa importante indagine. Colgo inoltre l'opportunità per preannunciare che il 17 ottobre prossimo, in occasione dell'approvazione del documento conclusivo, si terrà presso la Sala della Lupa, alla presenza del vicepresidente della Camera, onorevole Antonio Leone, un convegno di presentazione del nostro lavoro. Abbiamo, peraltro, già un programma provvisorio; vi comunico i nomi dei partecipanti, di modo che possiate eventualmente dare suggerimenti anche sotto questo profilo, visto che il nostro lavoro è stato sempre collegiale e ci tengo che sia tale fino in fondo.
Apro una parentesi per dire che è stato molto complicato ottenere la Sala della Lupa perché occupata da alcune mostre in corso. Abbiamo chiesto anche alla vicepresidente della Camera, onorevole Rosy Bindi, di partecipare, ma, con molto dispiacere, non ha potuto accettare perché impegnata in Belgio.
Tornando ai partecipanti, oltre a me saranno presenti l'onorevole Margherita Boniver e l'onorevole Paolo Corsini, in quanto membri della III Commissione che hanno particolarmente contribuito al progetto, e il professor Umberto Silva, psicanalista e scrittore. Parteciperanno, inoltre, il professor Ugo Volli, semiologo dell'università di Torino, Gert Weisskirchen, che ha già partecipato a nostre numerose audizioni e che è componente del direttivo della Coalizione interparlamentare per combattere l'antisemitismo, Leone Paserman, presidente del museo della Shoah, monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e Claudia De Benedetti, vicepresidente dell'Unione delle
comunità ebraiche. Abbiamo voluto allargare la partecipazione affinché vi sia una discussione reale.
Avevamo invitato anche l'onorevole Raffaele Volpi, che ha annunciato un suo probabile viaggio all'estero, quindi aspettiamo un'eventuale conferma (Commenti del deputato Volpi). Onorevole Volpi, naturalmente lei può dire quello che vuole, tuttavia, vorrei ribadire che per ottenere la Sala della Lupa abbiamo fatto un lavoro impegnativo e complesso poiché essa è occupata da numerose mostre legate del centocinquantenario.
Il documento, una volta approvato, sarà inviato anche al Presidente della Repubblica, da cui, per dichiarazione di uno dei suoi uffici, speriamo di ricevere un messaggio di saluto.
Do la parola ai colleghi che intendano porre quesiti o formulare osservazioni in merito al documento.
RAFFAELE VOLPI. In merito al documento, vorrei innanzitutto ringraziare i colleghi e soprattutto gli uffici, che hanno avuto la pazienza non solo di seguirci con grande capacità, ma anche, in alcuni momenti, di indirizzarci su un tipo di lavoro molto complesso. Penso, infatti, che il risultato ottenuto non fosse facile da riassumere in un documento, visto che abbiamo svolto diverse audizioni e discussioni con caratteristiche e spunti fra loro molto diversificati, oltre che interessanti, proprio per la varietà dei soggetti auditi. Credo che il documento abbia tutte le caratteristiche per corrispondere a una rappresentazione del lavoro svolto.
Volevo rilevare che l'ultima versione del documento, non contiene l'elenco di priorità presenti nell'ultima pagina della versione precedente. Si trattava di un paio di indirizzi su alcune iniziative possibili. Credo che, a seguito della discussione di oggi, alcuni di questi punti potrebbero essere inseriti a margine della presentazione del documento o come allegato al documento stesso. Vi erano, infatti, delle proposte legislative o delle ulteriori ricerche che si potrebbero avviare.
Mi permetto di ricordare che - giustamente - insieme alle presidenze delle Commissioni, abbiamo deciso di circoscrivere l'indagine conoscitiva in un tempo limitato. Tuttavia, per quanto abbiamo avuto un Comitato di indagine sul tema, è chiaro che si tratta di un fenomeno sempre in evoluzione. Pertanto, da parte nostra - o almeno da parte mia - ritengo che l'aggiornamento del documento dovrebbe essere quasi quotidiano e costante. Dal mio punto di vista, sarebbe forse importante rendere implementabile il nostro lavoro rispetto a tutto quello che succede nel mondo, specialmente rispetto all'Italia. Questa è una prima riflessione.
In più, vorrei ripetere quanto ho anticipato fuori microfono. Signor presidente, visto che alla Camera dei deputati si tengono regolarmente convegni di ogni genere quando i deputati non possono partecipare perché sono in Aula, penso sinceramente - non lo dico perché la mia assenza tolga importanza alla presentazione del documento - che quando un Comitato di questa Camera presenta un lavoro di questa portata la disponibilità della Presidenza dovrebbe essere più elastica per consentire la presentazione del documento nei giorni in cui normalmente i parlamentari sono a Roma e in un orario consono.
La ringrazio di aver voluto estendere a tutti noi l'invito; peccato che fra i presenti probabilmente non ci saranno quelli che hanno lavorato nel Comitato d'indagine.
PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'onorevole Corsini, vorrei aggiungere un dettaglio che avevo dimenticato. I punti che lei, onorevole Volpi, menzionava e che nella versione precedente erano riportati alla fine del documento, sono adesso all'interno del testo. Se lei crede, può proporre di ripristinare l'impostazione precedente e provvederemo, così come abbiamo accettato tutte le sue indicazioni precedenti. Quindi, vorrei precisare che le priorità sono indicate; non sono state eliminate, ma solo spostate.
Vorrei, inoltre, svolgere un'osservazione preliminare. Era mia intenzione far riportare
nel documento la grande quantità di dati che è stata trasmessa dagli auditi. In particolare, desideravo inserire le percentuali sull'antisemitismo, per mostrare chi è antisemita in un modo, chi in un altro; chi lo è sulla base di alcuni argomenti menzionati nel testo e così via. Insomma, era mio interesse che fossero riportati i dati, che nel documento sono resi soltanto in parte e in modo sparso. Pertanto, se nessuno ha osservazioni in contrario, verranno riassunti e aggiunti al testo.
PAOLO CORSINI. Grazie, presidente, vorrei svolgere due considerazioni. La prima riguarda lo sviluppo del lavoro del Comitato; la seconda concerne il risultato di questo lavoro, condensato in questo documento.
Per quanto riguarda il primo aspetto, credo sia stata un'esperienza preziosa, che giudicherei in maniera totalmente positiva. Vi è stato, infatti, un confronto a tutto campo, assolutamente libero, con uno slargamento notevole di orizzonti, sulla base di audizioni che, per la provenienza territoriale e geografica, per gli ambiti disciplinari di esperienza e di competenza e per il tipo di attività svolta dai vari relatori, mi pare abbiano fornito un contributo rimarchevole sia in termini di conoscenza che di fattibilità delle proposte.
Vi è, poi, un secondo aspetto del lavoro del Comitato che trovo positivo, ovvero il fatto che si è lavorato nella prospettiva di raggiungere un obiettivo condiviso, anche in rapporto a punti di partenza politici che avrebbero potuto, invece, produrre delle divaricazioni, che non mi pare siano emerse nel risultato finale. Sotto questo profilo, la metodologia adottata e i risultati acquisiti grazie all'impostazione data al lavoro, credo possano essere remunerativi.
Per quanto riguarda il testo, vorrei fare anch'io una premessa. Sento, infatti, di ringraziare gli uffici che hanno seguito con grande puntualità e con la tradizionale competenza - in taluni casi persino acribia - il lavoro del Comitato e che hanno contribuito alla produzione di un testo rimarchevole anche sotto il profilo linguistico, al contrario di molti documenti prodotti da uffici parlamentari, tradotti in un linguaggio infrequentabile perché politichese, burocratese, menzognero e così via.
Per quanto riguarda il merito del testo, avrei due proposte sotto il profilo della sua organatura, che trovo condivisibile perché la successione dei vari paragrafi rende bene le due ante che ci proponevamo, ovvero, da un lato, le audizioni e i convegni paralleli, e, dall'altro, la ricognizione dei fenomeni e le proposte operative. Tuttavia, aggiungerei un indice perché la consultazione di un documento, che suppongo verrà stampato, lo merita.
Per quanto riguarda l'osservazione avanzata dall'onorevole Volpi, anch'io ho constatato che nell'ultima redazione del testo è stata eliminata l'indicazione di alcuni punti che indicavano delle linee di operatività. Dico in tutta amicizia al collega Volpi che sarebbe opportuno interrogarci insieme perché, restaurando tali punti, diciamo anche della povertà delle misure che siamo legittimati e abilitati ad assumere. Denunciamo una carenza e un'assenza che, per taluni versi, è persino mortificante. Scritto in questo modo questo aspetto è un poco mascherato. Ecco, è solo una questione di opportunità.
Sono, invece, d'accordo sulla necessità di un'appendice documentaria, ma non mi limiterei a due paginette. Proporrei, anzi, di realizzarla in modo denso e succoso, sia per le statistiche, sia per i rilievi sociologici. Sarà, forse, una deformazione professionale, ma occorre prevedere che un domani questi documenti diventeranno fonti per lo studio ed è quindi giusto che siano corredati da un'ulteriore documentazione che consenta a chi studia di avere dei riferimenti fattuali sicuramente interessanti. Proporrei, pertanto, un'appendice di dieci, venti o anche trenta pagine in termini di documentazione socio-statistica. Non credo questo sia un problema.
Secondo me, il testo portava nella prima versione delle asprezze e delle ridondanze, frutto di posizioni non solo sfumate, ma anche diverse e antitetiche.
Adesso mi pare che raggiunga un buon punto di mediazione politica, che mi sentirei di sottoscrivere.
Infine, ancora due osservazioni in ordine al testo. La prima è che, laddove si fa riferimento alla dottrina della sostituzione, che, come è noto, ha caratterizzato l'impianto della teoria del deicidio, sarebbe opportuno chiarire che la sostituzione non si riferisce soltanto alla sostituzione del patto con Israele con l'ecclesia dei cristiani (la teoria preconciliare), ma anche alla sostituzione - tra l'altro, con una dizione quasi sanzionatoria - del Nuovo al Vecchio o Antico Testamento. Gli ebrei non accetteranno mai la dizione «Vecchio» Testamento, che ha una valenza dispregiativa, ma diranno «Antico» e «Nuovo», perché il primo porta la saggezza dei patriarchi, l'autorevolezza della Torah e così via. Sottolineo questo piccolo passaggio per segnare la rivoluzione copernicana che è avvenuta a partire dalla Nostra Aetate e alle scelte successive di Giovanni Paolo II.
La seconda osservazione riguarda un tema particolarmente spigoloso, sul quale anch'io ho insistito, ovvero la piena legittimità della critica - anche della più radicale - alle politiche del Governo di Israele, soprattutto a questo Governo di Israele e al suo Ministro degli esteri e così via. Ecco, mi pare che quel paragrafo sia riuscito con notevole misura. Voglio, inoltre, complimentarmi con chi ha inserito quella straordinaria citazione dell'intervento del presidente Napolitano, che fornisce, appunto, una misura e un equilibrio a tutto il paragrafo. Ciò consente di trovare un punto di assoluta condivisione.
GIANCLAUDIO BRESSA. Il mio sarà un intervento sulla procedura dei lavori. A nessuno di noi sfugge la straordinaria importanza del voto su questo documento. Tuttavia, proprio perché è straordinariamente importante votarlo, chiediamo di poterlo fare domani mattina per avere la possibilità - non avendo la maggior parte di noi partecipato ai lavori del Comitato - di leggerlo con maggiore attenzione.
PRESIDENTE. La proposta mi pare accettabile. Peraltro, considerata la mia richiesta di inserire ulteriori dati e quella dell'onorevole Corsini di modificare la definizione di sostituzione, si profila un'integrazione del documento. In ogni caso, poiché il testo deve essere approvato, dovremo rinviare ad altra seduta. Pertanto, viene accolta con piacere la richiesta di rinviare il voto alla mattina di domani.
ENRICO PIANETTA. Grazie, presidente. Anch'io mi associo all'apprezzamento manifestato nei confronti dell'impegno di questo Comitato e del supporto fornito dagli uffici alla stesura e al completamento di questo documento. Non era, infatti, facile - come ha detto il presidente - giungere a un documento completo come quello che ci è stato sottoposto, data la notevole quantità di dati, informazioni, suggerimenti e valutazioni che abbiamo raccolto dalle varie audizioni.
La complessità del documento rispecchia quella del tema. Ho letto il documento, che apprezzo nella sua completezza. Tuttavia, vorrei anch'io riprendere la questione delle proposte di lavoro perché siamo anche dei legislatori. Quindi, secondo me, alla fine di questo documento dobbiamo raccogliere, in via sintetica, l'insieme delle azioni possibili che un Parlamento può svolgere in ragione di questo tema. Vi è un capitolo intitolato «Strategia di contrasto»; credo, però, che sia utile ai fini di una maggiore chiarezza enumerare, riprendendolo dal testo, l'insieme delle azioni che questo Parlamento può svolgere, anche per avere un programma operativo che metta in conto la possibilità di poter agire a livello legislativo. Ritengo, quindi, che l'ultimo capitolo, dal titolo «Proposte di lavoro», vada definito in termini ancora più ampi rispetto a quanto contenuto nella precedente stesura.
Credo, quindi, che occorra enumerare ed esplicitare con esattezza il programma di lavoro che dovrà impegnare noi stessi e le legislature future per affrontare organicamente questo tema. Penso sia una
questione - ripeto - di chiarezza adottare questa modalità operativa che giudico adeguata e necessaria.
PRESIDENTE. Personalmente sono d'accordo con l'onorevole Pianetta. Peraltro, avevamo chiesto ripetutamente al Governo di firmare il famoso Protocollo di Budapest, che riguarda la diffusione on line dell'antisemitismo. Ebbene, siamo ancora in attesa, pur avendo adottato, come III Commissione, anche una risoluzione in proposito. La richiesta giace ancora presso il Governo, anche se ci è stato comunicato più volte dai vari Ministri che era alla firma. Spero di averla entro il 17 ottobre, data di presentazione del documento; se così non fosse, ribadiremo che l'abbiamo richiesta ripetutamente.
FURIO COLOMBO. Innanzitutto, colgo l'occasione per dire che è stato realizzato un lavoro straordinario, molto bello e importante e non è frequentissimo, alla fine di un percorso, trovarsi tra le mani un documento degno di essere diffuso e conosciuto al di fuori del Parlamento come strumento della cultura italiana contemporanea. Raccomanderei molto, quindi, la diffusione sia in rete sia cartacea perché il 27 gennaio potrebbe essere prezioso avere disponibile questo materiale, anche in versione cartacea, per poterlo usare nelle scuole, come stimolo per coloro che si assumono ogni anno l'impegno di celebrare il Giorno della memoria.
L'osservazione di rinviare il voto mi lascia perplesso, visto che il lavoro è stato diligentissimo sia da parte del Comitato che degli uffici. Difatti, abbiamo ricevuto tutto per tempo, sia in rete che in cartaceo e abbiamo avuto modo di leggerlo e commentarlo, come ci ha dimostrato l'onorevole Corsini. Sono in ansia perché, vivendo questo momento politico in cui ogni cosa cambia in ogni momento, magari domani mattina alle nove dobbiamo votare qualcosa di più importante, o meglio drammaticamente tormentoso. Sarei, pertanto, del parere che dovremmo votare ora il documento, avendo svolto un buon lavoro con il grande ausilio degli uffici.
GIANCLAUDIO BRESSA. Signor presidente, insisto nella mia proposta e chiedo che il voto sia rinviato a domani mattina.
PRESIDENTE. Credo che non ci sia un contrasto reale tra le due proposte. In realtà, si tratta di poche ore.
Onorevole Colombo, concordo pienamente che il lavoro è stato più che diligentissimo, come lei sa, avendo partecipato moltissimo alle sedute del Comitato. Vorrei, anzi, sottolineare che, a spese loro e dalle più svariate parti del mondo (dall'Australia, da Israele, dalla Germania, dall'Inghilterra), abbiamo avuto ospiti, che si sono aggiunti ai vari esperti e ai rappresentanti delle comunità ebraiche italiane, venuti presso il Parlamento italiano onorati di portare il loro contributo e la loro testimonianza. Ecco, credo sia un fatto più unico che raro perché non avevamo budget e siamo riusciti, con il senso di convinzione che deriva dalle opere giuste, a far arrivare queste persone. Inoltre, vorrei ricordare la missione in Canada alla Conferenza internazionale sull'antisemitismo, con una delegazione bipartisan. Insomma, sono stati due anni di vero lavoro.
A ogni modo - per rispondere all'onorevole Colombo - il documento sarà tradotto in inglese per essere trasmesso anche a tutti gli auditi che non conoscono l'italiano. In più, sarà diffuso in tutto il mondo, come sono stati diffusi quelli già realizzati in altri Paesi, ovvero quello del Parlamento britannico e quello del Parlamento canadese. Siamo il terzo Parlamento nel mondo che ha svolto un lavoro di questo genere. Mi pare, peraltro, che siamo in ottima compagnia.
RENATO FARINA. Il documento è eccellente, vorrei dire eccezionale. Il mio invito sarebbe, quindi, domandare che sia oggetto di una circolare del Ministero della pubblica istruzione affinché sia usato nelle scuole e nei corsi di formazione degli insegnanti. Questo è il mio auspicio.
Ho anch'io l'ansia, oltre che di aprire dei libri, di chiuderli. Vorrei, perciò, fosse votato. Tuttavia, capisco anche le osservazioni
dell'onorevole Pianetta, che consiglia di includere nel documento le proposte di lavoro. Mi sembra, però, che queste, da un punto di vista formale, nel momento in cui il documento viene diffuso, sembrano voler dire che il lavoro non è stato completato. Dividerei, allora, le cose in due. Proporrei di votare il documento e poi di approntare un altro testo breve, magari con le stesse parole e con l'aggiunta di qualche altra proposta, per farne oggetto di una votazione a parte, in modo tale che resti agli atti e sia una proposta di continuazione. Chiuderei, però, il capitolo e cercherei di metterlo subito a frutto prima che sfumi.
PRESIDENTE. Ci impegniamo a tenere ferma questa costruzione per impedire che sfumi. In concreto, ciò significa tenere le cose ferme fino a domattina alle otto e mezza. Occorre, quindi, impegnarsi a fondo per rimettere insieme i dati - come chiedeva l'onorevole Corsini - in modo che possano costituire un'appendice consultabile, in futuro, nella maniera più ampia e scientifica possibile, anche per testimoniare il nostro lavoro.
Il testo, modificato sulla base delle osservazioni espresse, verrà inviato a tutti i componenti del Comitato, di modo che stasera l'abbiate tutti e possiate venire domattina in seduta pronti ad approvare o a disapprovare il documento finale. Rinviamo dunque a domani le nostre valutazioni sul testo nella sua stesura definitiva, di cui personalmente sono molto soddisfatta.
Ringrazio ancora una volta tutti i colleghi per l'impegno dimostrato anche in questa seduta, discutendo così seriamente.
Rinvio il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 9,10.