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Temi dell'attività Parlamentare

Indagine sui danni causati dalla fauna selvatica

La Commissione agricoltura della Camera ha svolto una indagine conoscitiva sui danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche, anche in ragione della presentazione di tre proposte di legge in materia (A.C. 781, A.C. 2117, A.C. 2354).

L’indagine, le cui audizioni si sono concluse il 18 novembre 2010, è stata rivolta ad acquisire una completa informazione sul fenomeno, con particolare riguardo alla sua localizzazione geografica, alla quantificazione economica dei danni denunciati, alla tipologia di colture danneggiate e di specie animali interessate, nonché all’attività svolta dalle amministrazioni competenti in merito agli strumenti di cui si sono avvalse per la erogazione degli indennizzi.

L’attività conoscitiva ha fatto emergere la dimensione allarmante dei danni provocati all’agricoltura dalla fauna selvatica evidenziandone l’impatto sull’attività economica delle imprese agricole.

Le questioni emerse nel corso dell’indagine, riportate nel documento conclusivo, possono essere così sintetizzate:
- è emersa una carenza in ordine alla disponibilità di dati certi ed affidabili del fenomeno e la conseguente necessità che la raccolta e l'organizzazione di tali dati avvenga secondo protocolli condivisi ed uniformi;
- sono stati analizzati i danni prodotti da specie oggetto di attività venatoria, con particolare riferimento al cinghiale, rilevandosi l'opportunità di introdurre divieti, eventualmente temporanei, di nuove immissioni nel territorio e di adottare un piano di gestione complessiva a livello nazionale. Si è ritenuto, poi, importante coinvolgere nell'attività di prevenzione dei danni gli agricoltori attraverso la stipula di convenzioni con gli enti pubblici competenti. Rilevante è stata considerata l'individuazione delle aree vocate alla presenza faunistica rispetto a quelle destinate all'attività agricola, con una particolare attenzione al concreto funzionamento delle aree contigue in modo che le stesse possano svolgere la funzione di "zona cuscinetto";
- diversi ed ulteriori danni agli agricoltori sono arrecati da alcune specie protette quali il lupo, l'orso, l'aquila reale e lo sturnus vulgaris; in tal caso è stata prospettata l'opportunità di intervenire nelle modalità di allevamento di tali specie, che non può più svolgersi allo stato brado, valutando, nelle situazioni più allarmanti, la possibilità di azioni di contenimento e di cattura, secondo quanto previsto dall'art. 9 della Convenzione di Berna;
- è risultato di fondamentale importanza il ruolo della prevenzione , soprattutto attraverso l'installazione di recenzioni metalliche ed elettriche;
- quanto al problema delle risorse finanziarie necessarie per assicurare i dovuti indennizzi agli agricoltori, si è ritenuto che, da un lato, occorrerebbe considerare vincolati a tal fine i proventi della tassa di concessione governativa pagata dai cacciatori ed attribuita per il 50% alle regioni, dall'altro, sarebbe auspicabile istituire un sistema per la copertura dei danni da fauna selvatica, tramite l'istituzione di un'apposita sezione del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali.

La XIII Commissione Agricoltura della Camera ha approvato il documento conclusivo nella seduta del 20 luglio 2011.