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In occasione del 160° anniversario della sua nascita, la Biblioteca della Camera dei deputati ha presentato al pubblico una scelta di documenti, manoscritti ed a stampa, e di immagini, che ne ripercorrono lo sviluppo e l'attività, dalla istituzione a Torino nel 1848, ai trasferimenti a Firenze (1864) e poi a Roma nel palazzo di Montecitorio (1871), fino all'apertura al pubblico esterno ed al passaggio nella sua attuale sede (1988), il palazzo di via del Seminario che occupa una parte del grande complesso domenicano di Santa Maria sopra Minerva.
La mostra, inaugurata il 27 settembre in occasione delle Giornate europee per il patrimonio e della quarta edizione del percorso di visita dell'Insula sapientiae, è rimasta aperta al pubblico fino al 31 ottobre.
L'allestimento, situato nel corridoio monumentale del secondo piano in una cornice di arredi d'epoca, comprende materiali d'archivio e pubblicazioni collegati a diversi momenti della storia della Biblioteca.
I resoconti dei dibattiti in Assemblea e le richieste di ricerche bibliografiche evidenziano il forte interesse da parte del corpo politico per l'istituzione di una biblioteca a disposizione dei deputati, specializzata, in particolare, nelle discipline giuridiche sia italiane che straniere; i cataloghi per materia delle opere possedute e degli scritti contenuti nelle pubblicazioni periodiche testimoniano l'impegno profuso nella creazione, già alla fine dell'Ottocento, di innovativi strumenti per il recupero delle informazioni; altri materiali, come le relazioni alla Commissione di vigilanza e il Libro di ricordi del bibliotecario, documentano vari aspetti della gestione interna della Biblioteca ad opera di insigni uomini di cultura. Tra i cimeli in mostra compaiono il primo volume donato da un parlamentare (con il relativo annuncio in Aula) e gli originali dei giuramenti prestati dai re d'Italia Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III.