Nel corso della legislatura, nel settore della Difesa, il Parlamento ha avviato una serie di iniziative riguardanti una pluralità di settori di interesse per tale comparto.
Il principale provvedimento di carattere organico e strutturale è stato approvato sul finire della legislatura ed è rappresentato dalla legge n. 244 del 2012 con la quale è stata conferita al Governo una delega per la revisione , in senso riduttivo, dello strumento militare e sono state, altresì, previste una serie di misure di contenimento della spesa che hanno interessano il comparto della Difesa e delle Forze armate.
Ulteriori misure volte a determinare risparmi di spesa in questo settore sono state disposte da provvedimenti di carattere più generale, adottati dal Governo in considerazione del persistere e dell’intensificarsi di forti tensioni sui mercati finanziari. Tali interventi attengono alla riduzione ed al miglioramento dell'efficacia della spesa pubblica e recano un ampio numero di iniziative la cui comune finalità è il contenimento e la razionalizzazione degli oneri a carico della finanza pubblica anche al fine di reperire risorse da destinare alla crescita economica .
Particolarmente intensa è stata, poi, l’attività del Parlamento sia in ordine alla definizione della valenza strategica della presenza italiana nelle diverse missioni internazionali , sia in merito al controllo parlamentare sull'acquisizione dei sistemi d'arma , delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale. Tale controllo si è svolto essenzialmente attraverso l’esame dei programmi di acquisizione dei sistemi d’arma che il Governo ha presentato alle Camere ai fini dell’espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato.
Sul fronte della semplificazione normativa si segnala che in attuazione della legge n. 246 del 2005 che ha delineato una complessa procedura di semplificazione e di riordino della normativa vigente in Italia, la disciplina della difesa e della sicurezza militare dello Stato, della politica e dell'organizzazione militare e l'organizzazione e il funzionamento del Ministero della difesa e delle Forze armate sono state raccolte in un Codice dell'Ordinamento militare e in un Testo unico delle disposizioni regolamentari .
Ulteriori questioni al centro dell’interesse parlamentare hanno, da ultimo, riguardato il tema inerente la funzionalità e specificità delle Forze armate, del reclutamento e la formazione del personale militare, la rappresentanza militare ,gli alloggi di servizio e l' utilizzo del personale militare con compiti di ordine pubblico. Tali tematiche hanno costituito oggetto non solo di atti di indirizzo al Governo, ma anche di specifiche iniziative legislative.
La legge 31 dicembre 2012, n. 244, approvata nel corso della XVI legislatura, recante la ”Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia”, si colloca nel solco delle riforme che il Parlamento ha già approvato negli ultimi decenni, dalla ristrutturazione dei vertici militari, all'introduzione del servizio militare femminile, alla professionalizzazione delle Forze armate.
In sintesi, il provvedimento approvato individua i seguenti settori di intervento, oggetto di revisione in termini riduttivi:
In termini concreti tali interventi dovranno produrre i seguenti effetti:
La legge reca, poi, un serie di misure di diretta applicazione intese a garantire la flessibilità di bilancio e il miglior utilizzo delle risorse finanziarie, nonché una maggiore condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento in merito alle scelte concernenti l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni del personale militare.
Nel corso della XVI legislatura il Parlamento ha svolto una costante azione di controllo e di indirizzo nei riguardi del Governo in ordine alla definizione della valenza strategica della presenza italiana nelle diversemissioni internazionali . Inoltre, è intervenuto in più occasioni, per via legislativa, per disciplinarne i profili operativi e finanziari.
In particolare, le Commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera hanno congiuntamente esaminato 11 provvedimenti legislativi di provvedimenti di autorizzazione all'impiego all'estero di contingenti militari nell'ambito di operazioni di pace definite nel quadro di iniziative di cooperazione internazionale ed europea.
Inoltre, il Parlamento, su specifiche missioni o comunque in relazione allo sviluppo di crisi internazionali, ha svolto dibattiti non connessi all'esame dell'eventuale provvedimento di autorizzazione legislativa.
L'esigenza di un inquadramento normativo unitario della partecipazione italiana a queste operazioni multilaterali è stata, altresì, al centro dell'esame, da parte delle Commissioni riunite Difesa ed Esteri della Camera, di quattro specifiche iniziative legislative (A.C. 1213, A.C. 1820, A.C. 2605 e A.C. 2849) volte a disciplinare organicamente la materia; nell'ambito dell'istruttoria legislativa su tali proposte di legge le commissioni riunite hanno svolto un'indagine conoscitiva.
In questo quadro di attività si inseriscono le missioni, compiute da apposite delegazioni della Commissione Difesa, presso i contingenti italiani impegnati nelle principali operazioni internazionali di pace e di stabilizzazione.
L’attività del Parlamento in merito all'acquisizione dei sistemi d’arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale si svolge essenzialmente attraverso l’esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell’espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. Tale procedura è definita dal Codice dell’ordinamento militare (articoli 536 e seguenti del d.lgs n. 66 del 2010) che sul punto ha recepito i contenuti della legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè).
Nel corso della XVI legislatura sono stati trasmessi alle Camere 31 programmi concernenti sistemi d’arma di interesse delle singole Forze armate o dell’area interforze.
In relazione al tema del controllo parlamentare sull'acquisizione dei sistemi d'arma , la Commissione Difesa ha svolto un'indagine conoscitiva che si è conclusa il 13 ottobre 2010 con l'approvazione del documento conclusivo. Una specifica disposizione volta ad assicurare una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento in questo settore, in linea con le conclusioni della richiamata indagine conoscitiva, è stata prevista dall’articolo 4 della citata legge delega n. 244 del 2012.
In attuazione della citata legge n. 246 del 2005 di semplificazione e riordino della normativa vigente, sono stati emanati il Codice dell’Ordinamento militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 ed il Testo unico delle disposizioni regolamentari di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90. Tali provvedimenti hanno per oggetto la disciplina della difesa e della sicurezza militare dello Stato, della politica e dell'organizzazione militare e l’organizzazione e il funzionamento del Ministero della difesa e delle Forze armate. Sono escluse dall’ambito di applicazione del codice le disposizioni concernenti il Corpo della guardia di finanza, il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, l’Amministrazione della pubblica sicurezza, le Forze di polizia a ordinamento civile e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Precedentemente alla loro approvazione, gli schemi dei due richiamati provvedimenti sono stati trasmessi alle Camere e sottoposti all'esame parlamentare.
Con l’entrata in vigore di tali atti (9 ottobre 2010) sono state conseguentemente abrogate circa 1085 norme di rango primario (leggi, decreti legge, regi decreti, decreti luogotenenziali, decreti legislativi) e circa 334 norme di rango secondario (D.P.R., decreti ministeriali ed interministeriali e regi decreti). Ulteriori abrogazioni sono state successivamente disposte con i “provvedimenti correttivi” dei richiamati atti con i quali si è inteso eliminare residuali imperfezioni testuali; completare il riassetto delle fonti previgenti; recepire il cosiddetto jus superveniens, riferito a disposizioni di rango primario introdotte nell’ordinamento successivamente all’approvazione definitiva del Codice (12 marzo 2010).
Nel corso della XVI legislatura il Parlamento ha approvato diversi atti di indirizzo in materia di funzionalità delle Forze armate, indicando al Governo una serie di obiettivi prioritari da perseguire su questa materia, ponendo particolare attenzione ai temi della formazione e dell'addestramento delle Forze armate, del trattamento giuridico ed economico del personale militare, della specificità dello status dei militari e delle risorse finanziarie da destinare al comparto difesa. In relazione alle citate questioni si segnala che le stesse hanno formato oggetto, non solo dei citati atti di indirizzo, ma anche di talune specifiche iniziative legislative.
In particolare, con riferimento al tema della specificità, si segnala l'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 ("collegato lavoro") il quale ha riconosciuto per la prima volta da un punto di vista normativo la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad esse appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.
Il dibattito parlamentare nel settore della difesa e delle Forze armate nel corso della XVI legislatura ha riguardato, altresì, i seguenti filoni di interesse:
Su questa materia la Commissione difesa della Camera ha avviato un'indagine conoscitiva (interrotta a seguito dello scioglimento delle Camere) per valutare eventuali profili problematici e possibili soluzioni legislative. Per quanto riguarda, invece, il profilo attinente alle procedure selettive si osserva che tale materia ha costituito oggetto di numerose proposte di modifica in sede parlamentare, sia per quanto concerne i requisiti richiesti, sia per quanto riguarda i titoli di preferenza e le prove propedeutiche al reclutamento;
Nel corso della XVI legislatura è proseguito il dibattito in materia di rappresentanza militare con particolare riferimento sia agli organismi rappresentativi del personale militare, sia al ruolo dei medesimi in sede di definizione dei provvedimenti che attengono alla specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
La tematica inerente al patrimonio alloggiativo della difesa, con particolare riferimento alla vendita degli alloggi e ai criteri di determinazione dei canoni di locazione e di vendita dei richiamati beni immobili, ha costituito oggetto di particolare interesse nel corso della legislatura. Su tale materia la Commissione difesa della Camera ha avviato l’esame di numerose proposte di legge ed ha altresì espresso diversi pareri su atti del Governo inerenti al patrimonio alloggiativo della Difesa;
La possibilità di fare ricorso alle Forze armate per lo svolgimento di compiti di sorveglianza e vigilanza del territorio, con particolare riferimento alle aree di interesse strategico nazionale destinate alla raccolta e al trasporto dei rifiuti nella Regione Campania, è stata prevista anche nel corso della XVI legislatura, con particolare riferimento all’approntamento dei cantieri e dei siti, per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti, nonché il concorso delle Forze armate stesse unitamente alle Forze di polizia, per la vigilanza e la protezione dei suddetti cantieri e siti.