Le misure adottate dal Governo e dal Parlamento in materia di politica a favore del sistema produttivo non potevano non risentire della grave crisi economica in atto.
Tra gli interventi per sostenere la crescita economica e per rilanciare la competitivita' del sistema produttivo, si segnalano in primo luogo quelli diretti alle piccole e medie imprese (PMI). Sulla scorta di quanto previsto dal lo Small Business Act , è stata approvata la legge recante norme per la tutela della libertà d'impresa e per lo statuto delle imprese .
Una delle principali misure a favore delle PMI, per favorirne l’accesso al credito, è, poi, consistita nel rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, i cui interventi sono stati estesi anche alle imprese artigiane e sono assistiti dalla garanzia dello Stato.
Si è intervenuti anche sui distretti produttivi , sulle reti delle imprese e sui contratti di rete, al fine di agevolare sul piano fiscale, amministrativo e finanziario tali forme di integrazione e collaborazione tra imprese prevalentemente di piccola e media dimensione.
Il legislatore si è posto anche l’obiettivo di promuovere e sviluppare la competitività delle imprese italiane cercando di incentivare gli investimenti in ricerca , sviluppo e innovazione, al fine di ridurre il divario rispetto agli principali paesi europei. A tal fine è stata approvata una complessiva riforma del sistema degli incentivi alle imprese , attraverso l'istituzione del Fondo per la crescita sostenibile, chiamato a promuovere i progetti di ricerca strategica, il rafforzamento della struttura produttiva e la presenza internazionale delle imprese. Sono state, poi, ridefinite le tipologie, gli strumenti di intervento nonchè i soggetti ammessi ai contributi per la ricerca scientifica e tecnologica. Particolarmente rilevante è stata poi la definizione del quadro normativo relativo alle imprese c.d. start up innovative , che devono caratterizzarsi per lo svolgimento di attività qualificata in materia di ricerca e sviluppo.
Altre norme hanno provveduto a favorire gli investimenti e la capitalizzazione delle imprese tramite incentivi di carattere fiscale (v. Fisco, patrimonio e altre entrate ).
L’obiettivo di una maggiore competitività delle imprese passa anche per una semplificazione degli adempimenti burocratici per avviare e svolgere le attività produttive. In tale direzione è stato previsto il riordino della disciplina dello Sportello unico delle attivita' produttive . Lo Sportello unico dovrà essere l’unico punto di accesso in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti l’attività produttiva del richiedente, con il compito di fornire una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le amministrazioni coinvolte nel procedimento.
In tema di liberalizzazioni , sono state approvate talune modifiche alla normativa nazionale attuativa della direttiva servizi. Tra le novità più significative l'introduzione della Segnalazione certificata di inizio attivita' (SCIA), che consente di avviare immediatamente l'attività d'impresa depositando una serie di certificazioni sostitutive di provvedimenti autorizzativi. Inoltre sono state recentemente introdotte disposizioni per l’abolizione di alcune certificazioni dovute dalle imprese ai fini dell’ottenimento di titoli autorizzatori o concessori o di partecipazione a procedure di evidenza pubblica. Sul tema delle professioni, il Legislatore è intervenuto sia disciplinando per la prima volta le professioni non regolamentate sia ulteriormente precisando le condizioni di accesso a talune specifiche professioni.
Al fine di ridurre i ritardi nei pagamenti dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione sono stati adottati quattro decreti ministeriali, tre dei quali in tema di certificazione e compensazione di tali crediti, ed uno volto a favorire l'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese. E' stato inoltre emanato il decreto legislativo di recepimento della direttiva UE per il contrasto ai ritardi dei pagamenti.
Numerose misure sono state, poi, rivolte, a modificare il contesto ordinamentale di aiuto ed assistenza alle imprese italiane che vogliono aumentare la loro esposizione sui mercati esteri, incrementando le esportazioni dei prodotti, pur mantendendo la sede produttiva in Italia (v. internazionalizzazione delle imprese ). A tal fine, oltre alla soprressione dell'Ice e alla creazione del nuovo organismo denominato ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, al quale è stato attribuito il compito di aiutare le imprese italiane a commercializzare i propri prodotti sui mercati internazionali e di promuovere l'immagine del prodotto italiano nel mondo, sono state delineate le linee per la riforma dei consorzi per l'internazionalizzazione, la cui attività consiste nell'importazione di materie prime e di prodotti semilavorati, nella formazione specialistica per l'internazionalizzazione, nella tutela dei prodotti e dei servizi commercializzati all'estero. E' stato, poi, istituito il Desk Italia- Sportello attrazione investimenti esteri- come punto di riferimento per l'investitore estero in relazione a tutte le vicende amministrative relative al progetto di investimento. E' stata, poi, data attuazione al nuovo sistema integrato di finanziamento ed assicurazione - denominato export banca- volto a promuovere l'internazionalizzazione delle imprese attraverso l'attivazione delle risorse finanziarie gestite dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.
Al sostegno del sistema produttivo, a maggior ragione in un periodo di crisi economica, sono rivolte le norme che mirano a rafforzare la tutela della proprieta' industriale e gli strumenti di lotta alla contraffazione, anche sotto il profilo penale. A tutela del made in Italy , sono state rafforzate le sanzioni in caso di fallace indicazione sull'origine o provenienza dei prodotti e introdotte sanzioni per l'uso di indicazioni di vendita atte ad indurre la fallace convinzione che il prodotto sia interamente realizzato in Italia. Sono state, inoltre, introdotte disposizioni in materia di commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri (anche con riferimento alla riconoscibilità e tutela dei prodotti italiani) mentre, sul finire della Legislatura, è stata approvata una legge a tutela e valorizzazione dei prodotti in cuoio, pelle e pelliccia .
Nell’ambito della “vicenda Alitalia”, il legislatore è intervenuto inoltre sulla disciplina relativa all’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi , tra l’altro individuando una specifica disciplina dell’amministrazione straordinaria per le grandi imprese operanti nei settori dei servizi pubblici essenziali volta a garantire la continuità nella prestazione di tali servizi.