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Temi dell'attività Parlamentare

Il rilievo internazionale della difesa
Dal secondo dopoguerra l'Italia ha partecipato, in ottemperanza agli impegni internazionali assunti in sede internazionale e comunitaria o nell'ambito di iniziative bilaterali, a numerose missioni militari fuori dai confini nazionali. Il trattamento economico e normativo del personale impegnato in tali missioni ed i molteplici e peculiari profili amministrativi che ne caratterizzano lo svolgimento sono di volta in volta regolati nell'ambito dei provvedimenti legislativi che finanziano le missioni stesse.
La proroga e l'autorizzazione di missioni internazionali

Dal secondo dopoguerra l’Italia ha partecipato a oltre cento missioni militari fuori dai confini nazionali.

In particolare, il decreto-legge n. 227 del 2012, approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati nella seduta del 22 gennaio 2013, ha previsto disposizioni urgenti per la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione (capo II, articoli 5-7), nonché disposizioni finali (Capo III, articoli 8 e 9).

Rispetto al precedente decreto legge n. 201 del 2011 avente durata annuale, la proroga delle missioni e degli ulteriori interventi per il 2013 prevista dal provvedimento in esame è limitata ai primi nove mesi dell’anno, fino al 30 settembre 2013.

Il principale strumento attraverso il quale il Parlamento è chiamato a pronunciarsi in merito alle missioni internazionali è costituito dall'approvazione di un provvedimento legislativo che periodicamente dispone il finanziamento delle missioni stesse.

Nella XVI legislatura, oltre al richiamato decreto legge n. 227 del 2012, sono stati adottati i decreti-legge:

-       22 settembre 2008, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia e 29 settembre 2008, n. 150, recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l'anno 2008. Durante il procedimento di conversione, i contenuti del secondo decreto sono stati trasfusi nel disegno di legge di conversione del primo. Si tratta della legge 20 novembre 2008, n. 183;

-       30 dicembre 2008, n. 209, recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12;

-       1° luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini, il cui articolo 24, ai commi da 1 a 72, soppressi durante l’iter parlamentare, disponeva la proroga delle missioni internazionali. La proroga fino al 31 ottobre 2009 è stata poi disposta dalla legge 3 agosto 2009, n. 108;

-       4 novembre 2009, n. 152, recante disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2009, n. 197;

-       1° gennaio 2010, n. 1, recante disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni urgenti per l'attivazione del Servizio europeo per l'azione esterna e per l'Amministrazione della Difesa, convertito dalla legge 5 marzo 2010, n. 30;

-       6 luglio 2010, n. 102, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126;

-       29 dicembre 2010, n. 228, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 febbraio 2011, n.9;

-       12 luglio 2011, n. 107, recante proroga delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia e disposizioni per l'attuazione delle Risoluzioni 1970 (2011) e 1973 (2011) adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nonché degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. Misure urgenti antipirateria, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n.130;

-       29 dicembre 2011, n. 215, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n.13.

Si segnala anche il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 58, recante disposizioni urgenti per la partecipazione italiana alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite, denominata United Nations Supervision Mission in Syria (UNSMIS), di cui alla Risoluzione 2043 (2012), adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Governo ha in diverse occasioni riferito alle competenti commissioni parlamentari sul complesso delle missioni.

Da ultimo, il 18 gennaio 2012, il 30 maggio 2012, l’ 11 ottobre 2012 e il 16 gennaio 2013, sono state svolte comunicazioni del Governo, alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera e del Senato, sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali e sugli interventi di cooperazione in corso.

Si segnala, inoltre, che che dal febbraio 2011 è stata prestata un'attenzione notevole al conflitto armato interno scoppiato in Libia . Al riguardo, si ricordano le mozioni approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 4 maggio 2011 e le risoluzioni approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 24 marzo 2011 e dalle Commissioni riunite esteri e difesa della Camera nella seduta del 18 marzo 2011, unitamente alle risoluzioni approvate dall'Assemblea del Senato nella seduta del 23 marzo 2011 e dalle Commissioni riunite esteri e difesa del Senato nella seduta del 18 marzo 2011 . Si ricordano altresì gli elementi di informazione forniti sulla situazione libica nel corso delle comunicazioni del Governo sugli sviluppi relativi alle missioni internazionali del 13 luglio 2011, comunicazioni svolte dai ministri degli esteri e della difesa di fronte alle Commissioni riunite esteri e difesa di Camera e Senato. All'attività parlamentare italiana si è associata l'attività parlamentare degli altri Stati dell'Unione europea: lo attestano le comunicazioni del Governo di fronte all'Assemblea nazionale e al Senato francesi del 22 marzo 2011 e il voto dell'Assemblea nazionale francese sul prolungamento della missione militare in Libia del 12 luglio 2011; le comunicazioni del Governo al Bundestag del 18 marzo 2011; il voto del Congresso dei deputati spagnolo del 22 marzo 2011. Da segnalare anche il dibattito al Congresso USA, alla Camera dei Rappresentanti il 24 giugno e al Senato, alla Commissioni esteri, il 29 giugno.

Ulteriori elementi conoscitivi sono stati, poi, acquisiti da diverse delegazioni di deputati che si sono recate in visita ai contingenti militari italiani nei diversi teatri operativi.  

Informazioni più dettagliate relative alle singole missioni ed agli avvenimenti recenti sono reperibili presso una apposita area del sito del Ministero della difesa.

Testo unico missioni internazionali

Nel nostro ordinamento non è stata ancora introdotta una complessiva normativa di riferimento sul trattamento economico e giuridico del personale impegnato in tali missioni, nonché sui molteplici e peculiari profili amministrativi che caratterizzano le missioni stesse. Tutti questi aspetti sono, infatti, attualmente disciplinati da apposite disposizioni che - in quanto inserite di volta in volta nell'ambito dei provvedimenti legislativi con cui si dispone periodicamente il finanziamento delle missioni internazionali - hanno un'efficacia limitata nel tempo e necessitano pertanto di essere continuamente reiterate, con conseguenti rischi di difetti di coordinamento normativo e di incertezza circa le disposizioni applicabili nei diversi teatri operativi.

Per far fronte a questi inconvenienti, anche nella XVI legislatura è ripreso, presso le Commissioni riunite Affari esteri e difesa della Camera, il dibattito parlamentare in merito all’opportunità di pervenire alla definizione di una legge quadro sulle missioni internazionali (A.C. 1213, A.C. 1820, A.C. 2065 e A.C. 2849) al fine di evitare che i citati profili ordinamentali comuni alle singole missioni siano di volta in volta ripetuti nei decreti legge che semestralmente o annualmente autorizzano la proroga delle missioni internazionali in essere. Ai fini dell’istruttoria legislativa su tali proposte di legge, le due Commissioni hanno svolto un’indagine conoscitiva ed hanno quindi istituito un comitato ristretto.

Nel corso del citato iter parlamentare anche il Governo ha espresso apprezzamento per lo sforzo diretto ad “aprire un dibattito che porti ad una disciplina più organica delle missioni internazionali”.

Il comune denominatore delle proposte è costituito prevalentemente dalle disposizioni in materia di personale e in materia amministrativa e contabile che riproducono il consolidato apparato normativo che da svariati anni viene riproposto sostanzialmente nella stessa veste attraverso i citati provvedimenti legislativi di proroga delle missioni internazionali.

Per quanto riguarda, poi, il tema della procedura da adottare per l'invio dei militari all'estero, tale questione è affrontata in particolare dalla proposta A.C. 1820 che, ispirandosi ai contenuti della Risoluzione Ruffino n. 7-1007 del 16 gennaio 2001, approvata dalla Commissione Difesa della Camera il 16 gennaio 2001 e ai lavori che furono svolti dalle Commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera stessa nella XV legislatura, prefigura una procedura di autorizzazione fondata sul binomio Governo-Parlamento.

In sintesi, al Consiglio dei ministri spetterebbero le deliberazioni circa la partecipazione italiana a missioni internazionali, previa informazione al Presidente della Repubblica; le Camere, invece, in primo luogo, sarebbero destinatarie delle comunicazioni del Governo in merito alle citate deliberazioni, ai fini dell'autorizzazione delle missioni stesse, in secondo luogo, esse provvederebbero all'approvazione dei provvedimenti legislativi recanti la copertura finanziaria delle spese connesse all'avvio e alla proroga delle missioni, prelevando le risorse necessarie dall'apposito fondo missioni la cui dotazione sarebbe stabilita dalla legge finanziaria.

Giorno della memoria delle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missioni internazionali

La legge 12 novembre 2009, n. 162 ha istituito la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Il giorno del ricordo è individuato nella giornata del 12 novembre, data dell’attentato di Nassiriya. In tale occasione sono previste iniziative per ricordare, soprattutto agli studenti, il valore del sacrificio dei militari e dei civili italiani caduti in missioni internazionali.

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