Nel corso della XVI legislatura il primo intervento del Parlamento in tema di lorra alla corruzione è stato l'approvazione della legge 116/2009, di ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite fatta a Merida nel 2003, per il cui contenuto si rinvia al relativo approfondimento.
La prima Convenzione, oggetto di ratifica con la legge 28 giugno 2012, n. 110, è relativa alla Convenzione penale di Strasburgo del 1999 sulla corruzione che impegna, in particolare, gli Stati a prevedere l'incriminazione di fatti di corruzione attiva e passiva tanto di funzionari nazionali quanto stranieri; di corruzione attiva e passiva nel settore privato; del cosiddetto traffico di influenze; dell'autoriciclaggio. Dal provvedimento di ratifica sono state espunte le disposizioni di diretto adeguamento dell'ordinamento interno, ed è stato affidato al disegno di legge “anticorruzione” (ora all'esame del Senato) il compito di dettare le norme di adeguamento.
La seconda ratifica riguarda la Convenzione civile sulla corruzione di Strasburgo del 1999 (ora legge 28 giugno 2012, n. 112) ed è diretta, in particolare, ad assicurare che negli Stati che la ratificano siano garantiti rimedi giudiziali efficaci in favore delle persone che hanno subito un danno risultante da un atto di corruzione.
La legge n. 190 del 2012 è stata definitivamente approvata dalla Camera il 31 ottobre 2012.
In sede di approvazione del d.d.l. anticorruzione al Senato il Governo ha posto la questione di fiducia. Ciò ha comportato la complessiva rinumerazione del provvedimento, che consta oggi di due soli articoli (in luogo dei 27 articoli approvati dalla Camera il 14 giugno scorso). In particolare, l'articolo 1, con i suoi 83 commi, contiene la disciplina sostanziale mentre l'art. 2 reca la sola clausola di invaranza finanziaria.
Il provvedimento:
a) reca misure volte a prevenire e reprimere la corruzione e l'illegalità nella p.a.;
b) introduce nel codice penale importanti modifiche alla disciplina dei reati contro la pubblica amministrazione.
I principali profili di intervento del disegno di legge sono i seguenti:
Oltre ad uncomplessivo aumento delle pene, la legge n. 190/2012 dispone che: