In particolare, nel quadro della strategia relativa alla modernizzazione del quadro normativo dell'UE in materia di aiuti di Stato, avviata con la comunicazione (COM(2012)209) dell’8 maggio 2012, la Commissione europea ha presentato il 14 gennaio 2013 un documento di consultazione sugli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.
Il documento – che è formulato quale bozza di nuovi orientamenti in materia - invita le parti interessate ad esprimersi, entro l’11 marzo.
Nella comunicazione del maggio 2012 si sosteneva la necessità di completare il processo di modernizzazione entro la fine del 2013, considerato che proprio in quella data giungeranno a scadenza una serie di orientamenti in materia di aiuti di Stato,tra cui proprio quelli relativo agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale. Inoltre, sempre nel 2013, saranno oggetto di revisione e di ridefinizione altri rilevanti strumenti UE di programmazione economica e finanziaria, che presentano importanti correlazioni con la disciplina in materia di aiuti di Stato, quali l’approvazione del nuovo quadro finanziario pluriennale (inserisci link al tema web) per il periodo 2014-2020, e l’approvazione delle nuove norme in materia di fondi strutturali sempre per il periodo 2014-2020.
Il progetto di orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale è il primo ad essere stato presentato in attuazione della comunicazione sopra richiamata.
Il progetto di nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale contiene criteri per valutare la compatibilità delle seguenti tipologie di misure:
i) gli aiuti volti a ridurre alcune difficoltà specifiche incontrate dalle PMI nelle "zone a" (ovvero, le regioni il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media UE-27, nonché le regioni ultraperiferiche);
ii) gli aiuti destinati a compensare i costi aggiuntivi (diversi dai costi di trasporto) delle regioni ultraperiferiche;
iii) gli aiuti destinati a prevenire o a ridurre lo spopolamento delle zone a bassissima densità demografica.
La Commissione precisa che alcune delle tipologie di aiuto che attualmente ricadono nell’ambito di applicazione degli orientamenti sugli aiuti a finalità regionale beneficeranno, in presenza di determinati requisiti, di apposite esenzioni nell’ambito del regolamento generale di esenzione per categoria (Regolamento (CE) n. 800/2008), anch’esso oggetto di revisione:
- i regimi di aiuti al funzionamento finalizzati a compensare i costi aggiuntivi (diversi dai costi di trasporto) dello svolgimento di un'attività economica in una regione ultraperiferica, a condizione che, per ciascun beneficiario, l'importo annuo dell'aiuto non superi il 10% dei ricavi annui delle vendite o, se inferiore, il 10% del fatturato netto annuo registrato dal beneficiario nella regione ultraperiferica interessata;
- i regimi di aiuti al funzionamento finalizzati a compensare i costi aggiuntivi di trasporto delle merci in una regione ultraperiferica o scarsamente popolata.
Il progetto di orientamenti opera una parziale revisione criteri da soddisfare affinché la misura possa essere considerata compatibile con il mercato interno,. A tal fine di prospettano i seguenti:
Se uno qualsiasi di questi criteri non è soddisfatto, ad esempio, se risulta evidente che l'investimento sarebbe stato comunque realizzato nello stesso luogo senza l'aiuto (assenza di effetto di incentivazione), o che una misura di aiuto ha un nesso causale diretto con la chiusura di un'attività simile in un'altra regione (presenza di un effetto negativo indebito), la misura di aiuto in questione non è considerata compatibile con il mercato interno. Invece, nei casi in cui tutti i criteri siano soddisfatti, la Commissione procederà a soppesare gli effetti negativi e positivi della misura in termini di contributo allo sviluppo della regione rispetto alle potenziali distorsioni della concorrenza e degli scambi che potrebbe causare.
La Commissione propone di limitare la possibilità di concedere aiuti agli investimenti a grandi impresenelle "zone a": tale scelta si giustifica con la constatazione che le grandi imprese hanno maggiori possibilità di realizzare un investimento anche senza sostegno finanziario, facendo dunque risultare l'aiuto concesso a loro favore inefficiente e costoso, con conseguenti importanti effetti distorsivi sul mercato interno.
Al riguardo la Commissione osserva che:
La comunicazione relativa alla modernizzazione del quadro normativo dell'UE in materia di aiuti di Stato (COM(2012)209) è stata esaminata dalla Commissione Attività produttive, la quale il 28 novembre 2012 ha approvato un documento finale nel quale si esprime una valutazione complessivamente positiva sulla comunicazione, con particolare riferimento all’intenzione di: