Con riferimento al comparto della difesa, i sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale costituiscono uno dei principali temi d’interesse del Parlamento, sia per il consistente numero di programmi d’arma che il Governo ha presentato alle Camere ai fini dell’espressione del prescritto parere parlamentare Controllo parlamentare sull'acquisizione di armamenti, sia per la decisione della Commissione difesa della Camera di avviare, su questa materia, un’ indagine conoscitiva.
La citata indagine, che la Commissione difesa ha unanimemente deliberato di avviare, muove dalla considerazione che negli ultimi venti anni, ossia dalla data di entrata in vigore della “legge Giacchè” (legge 4 ottobre 1988, n. 436), il settore della difesa e, soprattutto, quello degli armamenti, ha subìto trasformazioni epocali conseguenti, in particolare, al diverso contesto strategico, al mutato quadro internazionale e all'evoluzione della disciplina comunitaria.
Tali fattori hanno, in particolare, contribuito, da un lato, ad una progressiva proiezione delle Forze armate dei vari Paesi membri dell’Unione europea al di fuori dei confini nazionali per effetto della partecipazione a missioni internazionali di mantenimento o di ristabilimento della pace e, dall’altro lato, alla conseguente realizzazione di programmi di armamento in collaborazione tra vari Paesi e alla creazione di più stretti rapporti societari soprattutto tra le imprese europee.
Sulla base di tali considerazioni, gli obiettivi dell’indagine conoscitiva indicati nel programma approvato nella seduta del 15 ottobre 2008 della IV Commissione Difesa consistono nell’acquisire informazioni :
L’indagine, dovrà, infine, valutare l'efficacia dell'attuale sistema di controllo parlamentare, anche alla luce dell'esperienza maturata nei principali Paesi europei, esaminando, in particolare, la possibilità di prevedere nuove forme di controllo, verificando quanti programmi in corso sono stati assoggettati al parere parlamentare e quali sono stati i criteri adottati per distinguere, nell'ambito dei programmi di armamento, quelli concernenti il mantenimento delle dotazioni e il ripianamento delle scorte.
In relazione all’indagine conoscitiva in esame, il Ministro della Difesa, nella sua audizione del 18 novembre 2008 presso la Commissione Difesa della Camera, ha sottolineato l’utilità di tale indagine definendola “forse addirittura necessaria, perché negli anni questo tema ha assunto importanza”.
Il Ministro ha, altresì, sottolineato “la necessità di avere chiara la forma di controllo del Parlamento sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale (seduta del 18 novembre 2008 della IV Commissione Difesa) e la centralità e l'importanza degli approvvigionamenti militari per l'acquisizione dei sistemi d'arma nel quadro di una compiuta azione amministrativa e di indirizzo dello strumento militare”.
Lo scopo primario, ha osservato il Ministro “è infatti garantire che lo strumento militare, inteso nel suo più ampio senso di fattore di politica estera e di sicurezza nazionale, abbia la disponibilità di mezzi e sistemi necessari all'assolvimento delle molteplicità dei compiti e delle missioni ad esso assegnate” (seduta del 18 novembre 2008 della IV Commissione Difesa).