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Temi dell'attività Parlamentare

Indagine conoscitiva sistemi d'arma
A circa vent'anni dall'entrata in vigore della "legge Giacchè", i meccanismi previsti da tale normativa per l'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale sono sottoposti all'attenzione parlamentare attraverso un'indagine conoscitiva della Commissione difesa che ne analizza il funzionamento anche alla luce del mutato scenario internazionale e degli impegni assunti dal nostro Paese in sede internazionale e comunitaria.  

Con riferimento al comparto della difesa, i sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale costituiscono uno dei principali temi d’interesse del Parlamento, sia per il consistente numero di programmi d’arma che il Governo ha presentato alle Camere ai fini dell’espressione del prescritto parere parlamentare Controllo parlamentare sull'acquisizione di armamenti, sia per la decisione della Commissione difesa della Camera di avviare, su questa materia, un’ indagine conoscitiva.

La citata indagine, che la Commissione difesa ha unanimemente deliberato di avviare, muove dalla considerazione che negli ultimi venti anni, ossia dalla data di entrata in vigore della “legge Giacchè” (legge 4 ottobre 1988, n. 436), il settore della difesa e, soprattutto, quello degli armamenti, ha subìto trasformazioni epocali conseguenti, in particolare, al diverso contesto strategico, al mutato quadro internazionale e all'evoluzione della disciplina comunitaria.

Tali fattori hanno, in particolare, contribuito, da un lato, ad una progressiva proiezione delle Forze armate dei vari Paesi membri dell’Unione europea al di fuori dei confini nazionali per effetto della partecipazione a missioni internazionali di mantenimento o di ristabilimento della pace e, dall’altro lato, alla conseguente realizzazione di programmi di armamento in collaborazione tra vari Paesi e alla creazione di più stretti rapporti societari soprattutto tra le imprese europee.

Sulla base di tali considerazioni, gli obiettivi dell’indagine conoscitiva indicati nel programma approvato nella seduta del 15 ottobre 2008 della IV Commissione Difesa consistono nell’acquisire informazioni :

  • sui procedimenti amministrativi che conducono alla definizione dei singoli programmi, con particolare riferimento alle procedure adottate per assicurare coerenza tra singoli programmi e strategia di difesa, anche alla luce del quadro euro-atlantico, sugli organismi coinvolti nei processi decisionali, ai criteri adottati per la scelta del contraente e per la relativa remunerazione;
  • sulle procedure seguite dai principali Paesi europei in relazione all'acquisizione dei predetti programmi nonché sulla possibilità di coordinare gli impegni finanziari dei Paesi UE, non solo in funzione dell'adozione di strategie e di strumenti comuni di difesa, ma anche in vista degli effetti positivi che conseguirebbero dalla razionalizzazione e riqualificazione della spesa dei Paesi stessi;
  • sui profili finanziari afferenti ai citati programmi, con particolare riguardo all'ammontare complessivo delle risorse attualmente destinate alla loro realizzazione, alle modalità attraverso le quali avviene la relativa programmazione finanziaria, ai criteri seguiti per l'allocazione degli stanziamenti tra i diversi stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato, all'eventuale incidenza delle recenti decisioni EUROSTAT sulla programmazione finanziaria dei programmi in corso, nonché sulle risorse investite dai principali Paesi dell'Unione europea e della NATO;
  • sulle caratteristiche dei programmi di armamento in corso, verificando, in particolare, quanta parte di questi ultimi sia qualificata dual use, quali siano le principali imprese che risultano assegnatarie dei programmi stessi e la distribuzione territoriale dei relativi impianti di produzione;
  • sui possibili effetti dell'evoluzione della disciplina comunitaria sulle future acquisizioni dei menzionati programmi.

L’indagine, dovrà, infine, valutare l'efficacia dell'attuale sistema di controllo parlamentare, anche alla luce dell'esperienza maturata nei principali Paesi europei, esaminando, in particolare, la possibilità di prevedere nuove forme di controllo, verificando quanti programmi in corso sono stati assoggettati al parere parlamentare e quali sono stati i criteri adottati per distinguere, nell'ambito dei programmi di armamento, quelli concernenti il mantenimento delle dotazioni e il ripianamento delle scorte.

In relazione all’indagine conoscitiva in esame, il Ministro della Difesa, nella sua audizione del 18 novembre 2008 presso la Commissione Difesa della Camera, ha sottolineato l’utilità di tale indagine definendola “forse addirittura necessaria, perché negli anni questo tema ha assunto importanza”.

Il Ministro ha, altresì, sottolineato “la necessità di avere chiara la forma di controllo del Parlamento sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale (seduta del 18 novembre 2008 della IV Commissione Difesa) e la centralità e l'importanza degli approvvigionamenti militari per l'acquisizione dei sistemi d'arma nel quadro di una compiuta azione amministrativa e di indirizzo dello strumento militare”.

Lo scopo primario, ha osservato il Ministro “è infatti garantire che lo strumento militare, inteso nel suo più ampio senso di fattore di politica estera e di sicurezza nazionale, abbia la disponibilità di mezzi e sistemi necessari all'assolvimento delle molteplicità dei compiti e delle missioni ad esso assegnate” (seduta del 18 novembre 2008 della IV Commissione Difesa).