Il 16 dicembre 2008 la Commissione ha presentato, in seguito ad un ampio processo di consultazione delle parti interessate, un piano d’azione (COM(2008)886) corredato di una proposta di direttiva (COM(2008)887) destinati a favorire l’applicazione in tutta l’Unione europea delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ITS) al trasporto su strada e alle sue interconnessioni con altre modalità di trasporto (cosiddetti sistemi di trasporto intelligenti).
Allo stato attuale sono in corso di realizzazione varie iniziative riguardanti diverse modalità di trasporto, tra cui: SESAR (Single European Sky ATM Research Programme) il sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo; ERTMS (European Rail Traffic Mangement System), il sistema europeo armonizzato di segnalazione ferroviaria volto a garantire un alto livello di sicurezza e di interoperabilità; RIS (River Information Services), il sistema per la fornitura di servizi di informazione fluviale; AIS (Automatic Identification System), il sistema di identificazione automatica delle navi; SafeSeaNet, il sistema comunitario per lo scambio di dati marittimi; VTMIS (Vessel Traffic Monitoring and Information System), il sistema per il monitoraggio e l’informazione del traffico navale; LRIT, il sistema di identificazione e tracciamento a lungo raggio delle navi; TAF-TSI (Telematics Applications for Freight) che riguarda l’applicazione delle nuove tecnologie al trasporto di merci.
La Commissione intende presentare, nel 2012, una relazione sui progressi realizzati nell’attuazione delle misure contenute nel piano d’azione anche al fine di valutare l’opportunità di individuare ulteriori settori prioritari di intervento e di estendere la portata delle azioni.
Nei documenti in esame si sottolinea che le iniziative intese a favorire lo sviluppo di sistemi di trasporto intelligenti sono finalizzate essenzialmente al perseguimento dei seguenti obiettivi:
Il piano d’azione si articola in sei priorità,per ognuna delle quali viene individuata una serie di azioni con le relative scadenze, da realizzare in stretta cooperazione con gli Stati membri e le autorità regionali e locali:
La proposta di direttiva si fonda sull’articolo 71, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea, in base al quale al fine di perseguire gli obiettivi della politica comune dei trasporti il Consiglio, deliberando secondo la procedura di codecisione e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, stabilisce norme comuni applicabili ai trasporti internazionali in partenza dal territorio di uno Stato membri o a destinazione di questo o in transito sul territorio di uno o più Stati membri, le condizioni per l’ammissione di vettori non residenti ai trasporti nazionali in uno Stato membro, le misure intese a migliorare la sicurezza nei trasporti e ogni altra utile disposizione.
Per quanto riguarda la motivazione della proposta di direttiva sotto i profili di sussidiarietà e proporzionalità, la Commissione rileva che la proposta rispetta il principio di sussidiarietà in quanto investe profili transnazionali che non possono essere disciplinati in maniera soddisfacente dagli Stati membri, quali l’interoperabilità delle apparecchiature e la realizzazione di un mercato unico dei servizi relativi alle tecnologie delle comunicazioni e dell’informazione (ITS).
Un’azione a livello dell’UE in questo settore è giustificata sia dall’esigenza di garantire la continuità geografica, l’interoperabilità dei servizi e la standardizzazione dei sistemi, sia dalla necessità di evitare iniziative scoordinate dei singoli Stati membri che continuerebbero a sviluppare e ad attuare soluzioni individuai suscettibili di frammentare lo spettro tecnologico e di compromettere l’armonizzazione e la normalizzazione o di rallentare i processi in materia di interoperabilità.
Viene inoltre sottolineato il vantaggio che può derivare dalla creazione di economie di scala, velocizzando l’introduzione di tecnologie ITS, riducendo i costi e sostenendo il ruolo dell’industria europea delle ITS.
Al fine di perseguire i suddetti obiettivi la Commissione intende avvalersi di un’ampia gamma di strumenti che comprendono un sostegno finanziario, misure legislative o di altra natura ed interventi di standardizzazione. Quanto al finanziamento pubblico dei servizi e degli impianti ITS, si prefigura l’intervento sia dell’UE (avvalendosi, ad esempio, di risorse per le reti TEN-T e dei Fondi strutturali) sia a livello nazionale.
A tale proposito la Commissione ricorda che nell’ambito del programma pluriennale per la realizzazione delle reti TENrelativo al periodo 2007-2013 sono previsti stanziamenti pari a 300 milioni di euro destinati a progetti ITS nel settore del trasporto stradale. Tale programma è stato adottato con la decisione C(2007)3512 del 23 luglio 2008.
La Commissione rileva altresì che la proposta di direttiva è conforme al principio di proporzionalità in quanto l’adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio di tutte le specifiche necessarie su base individuale non sarebbe possibile e richiederebbe in ogni caso troppo tempo. Si precisa che l’intervento della Commissione si limita allo stretto necessario per realizzare gli obiettivi della proposta, fissando, a sostegno degli Stati membri, procedure e specifiche in settori prioritari chiaramente definiti che richiedono un approccio sovranazionale. Secondo la Commissione l’attribuzione di competenze minori comprometterebbe la diffusione integrata e coordinata in tutta l’UE degli ITS interoperabili nel settore del trasporto stradale e delle loro interfacce con altri modi di trasporto.