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Temi dell'attività Parlamentare

Legge finanziaria per il 2009
La legge finanziaria per il 2009 (legge 203/2008), a differenza del passato, presenta un contenuto circoscritto ai suoi elementi essenziali e non reca effetti correttivi sul deficit pubblico

La legge finanziaria per il 2009 (A.C. 1713) presenta significative novita' rispetto agli anni precedenti, nel corso dei quali essa conteneva la gran parte della manovra finanziaria annuale predisposta dal Governo e nella quale confluivano, anche a seguito delle modifiche che venivano apportate nel corso dell’esame parlamentare, numerose disposizioni legislative, in taluni casi anche recanti interventi normativi di ampia portata.

La finanziaria per il 2009 risulta, invece “snella”, essendo composta di soli tre articoli che provvedono principalmente a:

  • fissare il livello massimo del saldo netto da finanziare (cioè il risultato derivante dalla differenza tra entrate e le spese finali dello Stato) e del ricorso al mercato finanziario (cioè il livello del ricorso da parte dello Stato ad operazioni di accensione di prestiti);
  • disporre la proroga di regimi fiscali agevolati a favore di soggetti appartenenti a taluni settori imprenditoriali (agricolo, della pesca e dell’autotrasporto), nonché ulteriori proroghe di agevolazioni fiscali a favore di privati, per spese di ristrutturazione edilizia, e famiglie, per la frequenza ad asili nido dei figli, per l’utilizzo di gas metano, gasolio, GPL, oltre a specifici sgravi fiscali per attività di auto aggiornamento svolte dai docenti, ovvero per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale;
  • definire l’importo delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego per il biennio 2008-2009 e agli incrementi retributivi del personale statale in regime di diritto pubblico, nonché al sostegno dei trattamenti pensionistici per gli invalidi civili;
  • prevedere l’adozione di misure di sostegno occupazionale (trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria, di mobilità e di disoccupazione speciale, per programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali);
  • modificare in parte la disciplina del patto di stabilità interno per regioni ed enti locali per il triennio 2009-2011, già introdotta del decreto-legge n. 112/2008;
  • stabilire l’importo da iscrivere nelle tabelle di spesa allegate alla legge finanziaria medesima.

Tali misure, alcune delle quali a carattere oneroso, sono introdotte reperendo contestualmente le risorse necessarie a fornirne la copertura finanziaria. Viene in tal modo mantenuto fermo l’obiettivo del rispetto dei saldi di bilancio, atteso che, sulla base della documentazione di corredo del provvedimento, la manovra viene stimata sostanzialmente neutrale sotto il profilo finanziario, ed anzi lievemente migliorativa sul saldo corrente di bilancio (vale a dire sul risparmio pubblico).