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Cronologia degli eventi più recenti in Libia

27 giugno: la Corte penale internazionale emette mandati di arresto per Muammar Gheddafi, Saif al-Islam Gheddafi e il capo dei servizi segreti libici Abdullah Al-Senoussi nell’ambito dei procedimenti avviati per crimini contro l’umanità

 

Giugno-luglio: dalle montagne del Gebel-Nefusa forze ribelli riconducibili alle tribù berbere guadagnano terreno rispetto alle forze gheddafiane, aprendo un nuovo fronte nel conflitto, mentre le altre forze del Consiglio nazionale transitorio libico (CNT) sono bloccate ai confini della Cirenaica e nella città di Misurata

 

29 luglio: il comandante militare delle forze del CNT Abdel Fattah Yunis viene assassinato a Bengasi in circostanze misteriose; Younis potrebbe essere rimasto vittima di elementi islamisti oppure ucciso perché sospettato di “doppio gioco”

 

3 agosto: il consiglio nazionale transitorio libico approva un “comunicato costituzionale” volto a disciplinare il processo di transizione libico, con la previsione, tra le altre cose, delle elezioni di un’Assemblea costituente (per approfondimenti e la traduzione in italiano del documento cfr. il dossier La “Costituzione provvisoria” libica presente nella documentazione inviata in casella)

 

21 agosto: le forze riconducibili al Consiglio nazionale di transizione libico conquistano Tripoli. Come comandante delle forze del CNT a Tripoli viene indicato Bel-Haj, già appartenente all’organizzazione terrorista fondamentalista del gruppo di combattimento libico; la resistenza delle forze gheddafiane si concentra nella città di Bani Walid e di Sirte

 

20 ottobre:   pochi giorni dopo Bani Walid, cade anche la città di Sirte; viene ucciso Muammar Gheddafi.

 

26 ottobre: fonti diplomatiche riferiscono che si sta ipotizzando l’invio in Libia di una forza multinazionale di stabilizzazione, forse guidata dal Qatar, che ha esercitato un forte ruolo nel sostegno al CNT

 

30 ottobre: la NATO annuncia la fine delle operazioni militari in Libia

 

1° novembre: il primo ministro del consiglio nazionale di transizione libico Jibril si dimette; come nuovo primo ministro è designato Abdulharim El-Kib ingegnere vissuto a lungo in esilio negli USA

 

15-18 novembre: scontri tra milizie armate rivali nella periferia di Tripoli e nella città di Zawaya. I miliziani, che dovrebbero essere integrati in un nuovo esercito regolare lamentano anche ritardi nell’erogazione delle paghe

 

18 novembre: la Fratellanza musulmana tiene il suo primo raduno pubblico in Libia

 

20 novembre: arrestati in Libia Saif-al Islam Gheddafi e Abdullah Al-Senoussi

 

30 novembre: il governo libico chiede l’estradizione all’Algeria di Aisha Gheddafi; il consiglio nazionale transitorio libico indica l’ex vice primo ministro del governo transitorio El Essawi come possibile mandante dell’omicidio del generale Yunis.

 

1° dicembre: il governo transitorio libico annuncia l’integrazione nelle proprie forze armate di 50.000 combattenti gheddafiani

 

5 dicembre: il consiglio di sicurezza estende di altri tre mesi il mandato della missione ONU in Libia per aiutare il governo transitorio ad arginare il commercio illecito di armi nel Paese