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Il decreto-legge n. 70/2011 per il semestre europeo

Il decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, con la legge 12 luglio 2011, n.106, contiene le prime disposizioni urgenti per l'attuazione dei programmi di finanza pubblica nazionale nel quadro del "semestre europeo".

Da gennaio di quest'anno ha preso avvio il c.d. "semestre europeo" , in base al quale la sorveglianza multilaterale dei bilanci nazionali si articola in una serie di fasi che prevedono, tra l’altro, la presentazione contestuale - entro il 30 aprile di ciascun anno - da parte degli Stati membri, dei programmi di stabilità o di convergenza (PSC) e dei programmi nazionali di riforma (PNR). Tali programmi divengono i principali documenti della programmazione economico-finanziaria dei singoli Stati. Gli Stati membri si impegnano quindi ad adottare tutte le misure necessarie per stimolare la competitività e l’occupazione, concorrere alla sostenibilità delle finanze pubbliche e rafforzare la stabilità finanziaria.

Il decreto-legge 70/2011 detta disposizioni in diverse materie: sono innanzitutto istituiti un credito d’imposta in favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o enti pubblici di ricerca nella misura del 90 per cento della spesa incrementale di investimento e un credito d’imposta per 12 mesi per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno. Nei territori costieri sono inoltre istituiti i Distretti turistici, cui si applicano disposizioni agevolative in materia amministrativa, fiscale, finanziaria e per le attività di ricerca e sviluppo.

Nel corso dell'esame alla Camera, sono state soppresse le norme in materia di demanio marittimo che intoducevano un diritto di superficie ventennale sulle aree inedificate formate da arenili, con esclusione delle spiagge e delle scogliere, ed è stato rifinanziato il credito d'imposta per gli investimenti nelle aree sottoutilizzate, già previsto dall'articolo 1, commi da 271 a 279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, mediante il ricorso ai fondi strutturali europei. 

La disciplina sugli appalti è modificata con riguardo alla finanza di progetto, alle disposizioni in materia di varianti, riserve e opere compensative, all’accordo bonario, ai requisiti di partecipazione alle gare, anche con l’istituzione, presso le Prefetture, di elenchi di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso (cd. white lists), alla realizzazione di infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ("Legge obiettivo"). Sono quindi innalzati i limiti di importo per l'affidamento degli appalti di lavori mediante procedura negoziata e si modifica la procedura semplificata ristretta. E’ altresì modificata la disciplina delle autorizzazioni nell’edilizia privata. Al fine di attivare una politica di riqualificazione urbana, di agevolare interventi di sostituzione edilizia di immobili dismessi nonché di razionalizzare il patrimonio edilizio esistente. Infine, è demandato alle regioni il compito di incentivare le demolizioni e successive ricostruzioni.

In tema di federalismo demaniale, è previsto che possano essere attribuiti agli enti territoriali i beni oggetto di accordi o intese per la razionalizzazione o la valorizzazione dei patrimoni immobiliari già sottoscritti.

Numerose disposizioni di dettaglio mirano a ridurre gli oneri derivanti dalla normativa vigente (privacy e semplificazione amministrativa, depositi Gpl, transazioni finanziarie delle Asl on line, meccanismo del c.d. taglia-oneri amministrativi), anche in materia tributaria (attività di controllo nei confronti di pmi e microimprese, deroga allo statuto del contribuente in materia di accessi, detrazioni per redditi di lavoro dipendente, riscossione, “spesometro”, abolizione della scheda carburante, detrazioni per ristrutturazioni edilizie, deduzione “accelerata” delle spese fino a 1000 euro, rateizzazione dei debiti tributari, versamenti fiscali degli enti pubblici, accisa e Iva sul gas naturale, rivalutazione di terreni e quote).

In particolare, sono state modificate nel corso dell'esame in sede referente le disposizioni sul processo tributario, al fine di prevedere che l'istanza di sospensione debba essere decisa entro centottanta giorni dalla data di presentazione.Sono inoltre innalzati gli importi minimi dei debiti tributari per cui è possibile iscrivere ipoteca sui beni immobili del contribuente, nonché procedere ad espropriazione immobiliare. Ai fini del calcolo degli interessi dovuti sulle somme indicate nella cartella di pagamento scaduta (quando sono decorsi 60 giorni dalla notifica) non si tiene conto delle sanzioni e degli interessi indicati nella cartella medesima (cd. meccanismo anatocistico).

In materia di mutui, è stato disposto l’ampliamento della platea dei destinatari della disciplina sulla rinegoziazione dei mutui ipotecari a tasso variabile.

Con riferimento alle piccole e medie imprese le principali norme riguardano il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro, il regime di attrazione europea, le procedure di amministrazione straordinaria, i titoli di risparmio per l’economia meridionale (la cui disciplina di attuazione è contenuta nel DM del 1° dicembre 2011), il fondo di garanzia PMI, il tasso usurario, i servizi pubblici locali di rilevanza economica, la modifica delle condizioni dei contratti bancari nei riguardi delle imprese, la rinegoziazione e portabilità dei mutui, i servizi di pagamento, la tassazione dei fondi immobiliari chiusi, i brevetti, nonché la cessione dei crediti agricoli per finanziamento.

Nel corso dell'esame in sede referente è stata prevista la soppressione dell’intero comma 10 dell'articolo 8, che limitava la tutela ai sensi della legge del diritto d’autore alle opere del disegno industriale che, anteriormente alla data del 19 aprile 2001 erano divenute di pubblico dominio a seguito della cessazione degli effetti della registrazione.

Il decreto-legge introduce infine nuove forme di contratti di programma per la ricerca con soggetti pubblici o privati, disciplina l'istituzione di una apposita Fondazione per promuovere la cultura del merito e la qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico e universitario e detta disposizioni in materia di personale scolastico, con particolare riferimento ad un piano triennale di assunzioni e alla questione delle graduatorie.