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Temi dell'attività Parlamentare

L'indagine conoscitiva della IX Commissione

Finalità e svolgimento

La IX Commissione della Camera ha deliberato il 5 ottobre 2010 di svolgere un'indagine conoscitiva sul settore del trasporto ferroviario di passeggeri e merci, per verificare in primo luogo se il quadro normativo nazionale, definito attraverso il recepimento della normativa dell’Unione europea - il primo, secondo e, da ultimo, terzo pacchetto ferroviario - risulti idoneo per governare il processo di liberalizzazione e, con specifico riferimento al trasporto di passeggeri, evitare che l’operatore nazionale si trovi in una situazione di svantaggio, o, comunque, di assenza di reciprocità, per quanto riguarda le condizioni di accesso al mercato, nei confronti dei principali operatori degli altri Paesi europei.

In secondo luogo, lo svolgimento dell’indagine conoscitiva è stato motivato dall’esigenza di svolgere un’approfondita riflessione sulle più appropriate modalità di gestione dell’infrastruttura ferroviaria, sia in ordine alle problematiche connesse alla liberalizzazione e all’apertura del mercato, sia rispetto alle possibilità di rafforzamento dello stesso gruppo Ferrovie dello Stato. In relazione alla gestione della rete, tra l’altro, si è inteso verificare quali siano le modalità più appropriate di organizzazione e funzionamento di un organismo di regolazione del settore ferroviario o, più in generale, del settore dei trasporti. Inoltre, si è inteso valutare in quali condizioni il gruppo Ferrovie dello Stato si accinga ad affrontare la concorrenza nel settore del trasporto di passeggeri sulle tratte a lunga percorrenza e quali strategie intenda porre in atto.

L’indagine conoscitiva, infine, ha dedicato una particolare attenzione all’esame del settore del trasporto ferroviario di merci, per considerare come possa esserne favorita la ripresa e la crescita.

Il documento conclusivo

L'indagine si è conclusa il 21 settembre 2011 con l’audizione del vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Roberto Castelli. L'esame del documento conclusivo si è concluso il 24 gennaio 2012 , con l'approvazione all'unanimità del documento.

Le principali misure prospettate dal documento riguardano:

  • la possibile separazione fra gestore della rete e fornitore del servizio, che si potrebbe realizzare collocando RFI (Rete Ferroviaria Italiana)  al di fuori del Gruppo Ferrovie dello Stato (di cui è parte il fornitore dei servizi ferroviari Trenitalia), pur mantenendo il controllo pubblico del gestore, previa puntuale verifica dell'economicità della gestione;
  • piena garanzia della concorrenza, attraverso l'istituzione di una nuova Autorità indipendente dei trasporti, ovvero mediante l’ampliamento delle funzioni di un' Autorità esistente;
  • ridefinizione del servizio universale, inteso quale insieme minimo di servizi di qualità predefinita per i quali non sia possibile l'equilibrio economico, ma che si ritiene tuttavia necessario di garantire alla collettività con meccanismi di compensazione finanziaria pubblica, anche prevedendone un'apertura alla concorrenza tra le imprese, che dovrebbe manifestarsi non «nel mercato» ma «per il mercato», ossia selezionando, mediante gara, le imprese in grado di svolgere con più efficienza i servizi stessi;
  • bilanciamento in favore del sistema ferroviario degli incentivi al trasporto merci, secondo il principio “chi inquina paga”, anche mediante attuazione della facoltà prevista dalla direttiva Eurovignette, che consente agli Stati di introdurre una tassa  per l’utilizzo delle strade da parte dei veicoli pesanti;
  • esclusione degli stanziamenti per il settore ferroviario dal novero delle risorse rimodulabili, in modo da garantirne la stabilità e una tempestiva erogazione nel corso del tempo, consentendo un'adeguata programmazione degli investimenti per lo sviluppo, il potenziamento e l'ammodernamento infrastrutturale e tecnologico degli impianti e delle linee ferroviarie.