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Temi dell'attività Parlamentare

Indagine conoscitiva su relazioni industriali e contrattazione collettiva

L’indagine conoscitiva svolta dalla XI Commissione della Camera ha avuto lo scopo di comprendere l'evoluzione del sistema delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva in Italia, al fine di verificare la rispondenza dell’assetto consolidatosi all’indomani dell’approvazione del Protocollo del 23 luglio 1993 ai mutamenti intervenuti nel sistema economico e alle nuove esigenze espresse dalle aziende e dai lavoratori.

L’indagine si è articolata in una serie di audizioni svolte nel periodo dal 25 giugno 2008 al 25 febbraio 2009, suddivise in due cicli. Al termine del primo ciclo di audizioni, una proposta di documento conclusivo è stata formalizzata dalla presidenza nella seduta dell'8 gennaio 2009. Di lì a pochi giorni (22 gennaio 2009), prima che la Commissione procedesse all’approvazione del documento conclusivo dell’indagine, è stato sottoscritto l'Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali. Considerato il rilievo dell'Accordo e il nuovo scenario complessivo che esso configurava (anche alla luce del fatto che l’Accordo non è stato sottoscritto dalla CGIL), la Commissione ha ritenuto di sospendere l'esame del documento conclusivo, al fine di svolgere un ulteriore ciclo di audizioni (tenutesi dal 10 al 25 febbraio 2009).

Al termine del secondo ciclo di audizioni, che ha consentito di tracciare un quadro completo delle problematiche esistenti, la Commissione ha approvato un documento conclusivo nella seduta dell’8 aprile 2009 .

Il documento conclusivo ha evidenziato, in particolare:

  • la necessità di un’auto-riforma condivisa del sistema esistente, alla luce dei cambiamenti verificatisi dal 1993 ad oggi. In quest’ottica, apprezzabile appare l’introduzione, nell’Accordo del 2009, in luogo dell’indice di inflazione programmata, del nuovo indice previsionale dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) in ambito europeo per l'Italia, depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, la cui previsione sarà affidata a un soggetto terzo;
  • l’opportunità di considerare un nuovo modello per il doppio livello di contrattazione e la costituzione di una specifica Autorità per le relazioni collettive;
  • la necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali, partendo dalle indicazioni del Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia, considerando, tra l'altro, la possibilità di nuove forme di sostegno al reddito anche per i lavoratori atipici. Nel breve periodo è stata ribadita l’importanza di interventi di emergenza tramite lo stanziamento di adeguate risorse economiche per il finanziamento degli strumenti esistenti di sostegno del reddito.
  • la necessità di introdurre regole certe in materia di rappresentanza e rappresentatività sindacale;
  • la necessità di ampliare il ricorso ai contratti di solidarietà, che, sull’esempio di altri Paesi europei, potrebbero rappresentare un importante strumento di difesa dell’occupazione e riduzione dei costi sociali connessi alla crisi d’impresa;
  • la necessità di considerare l’incidenza sulle relazioni industriali delle disposizioni in materia di federalismo contenute nella L. 42/2009, soprattutto per quanto riguarda le materie in cui la competenza dei nuovi governi regionali sarà esclusiva.