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Temi dell'attività Parlamentare

Sudan e Sud Sudan - Attività parlamentare

Il 29 giugno 2011, presso la Commissione esteri della Camera dei deputati il sottosegretario agli esteri Mantica ha risposto congiuntamente alle interrogazioni dell’on. Renato Farina n. 5-04848 vertente sulla situazione in Sud Sudan e n. 5-04931 sugli sviluppi della situazione nel Sud Kordofan. Il sottosegretario ha dato conto dei negoziati, condotti con la mediazione dell’Unione africana, per la pacificazione della regione del Sud Kordofan, attraversata da una grave crisi umanitaria, e della regione di Abyei sulla quale era appena stato raggiunto un accordo temporaneo.

 

Nel corso dell’audizione del 20 giugno 2012 davanti alle Commissioni esteri riunite di Camera e Senato, vertente sugli sviluppi della situazione in Africa, il Ministro degli affari esteri Terzi ha ricordato il ruolo dell’Italia nel tentativo di pacificazione dei due Sudan, attraverso la spinta alla ripresa dei negoziati e per l’attuazione della risoluzione 2046 dell’Onu.

 

Il  26 luglio 2012 il sottosegretario agli esteri, Dassù, ha risposto all’interrogazione n. 5-06935 dell'on. Renato Farina riguardante presunti episodi di violenza contro profughi ospitati nel campo di Scegarab in Sudan. Il sottosegretario ha rassicurato circa il fatto che gli episodi erano stati portati all’attenzione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che stava svolgendo un’indagine per verificare fatti e responsabilità.

Darfur

Nell’ambito dell’ Indagine conoscitiva sulle violazioni dei diritti umani nel mondo, la Commissione esteri della Camera ha ascoltato rappresentanti di Organizzazioni non governative operanti in Darfur nelle sedute del 10 dicembre 2008 e del 3 febbraio 2009. In entrambi i casi, gli auditi hanno riferito delle violenze e rappresaglie sulla popolazione civile al centro degli scontri fra le due parti in conflitto.

Il 29 aprile 2009 presso la Commissione esteri della Camera, governo ha risposto all’Interrogazione a risposta immediata n. 5-01350 dell’on. Maran sulla situazione in Darfur. Il sottosegretario agli esteri, Mantica, ha dato conto delle varie forme con le quali l’Italia contribuisce alla stabilizzazione dell’area e alla pacificazione del paese, ad esempio appoggiando la missione di pace delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana in Darfur - UNAMID.

Il 25 novembre 2009 la Commissione esteri  della Camera ha ascoltato Comunicazioni sulle iniziative parlamentari relative alla situazione in Darfur, a seguito della missione di alcuni parlamentari a Khartum. Nella sua relazione, l’on. Vernetti ha informato sulla situazione nel paese, dal quale tutte le maggiori ONG erano state allontanate in seguito all’emissione del mandato internazionale di arresto nei confronti del presidente al-Bashir.

La Commissione straordinaria diritti umani del Senato, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale, il 14 settembre 2011 ha sentito Cecilia Strada, presidente di Emergency, sul sequestro di Francesco Azzarà, ad un mese dal suo rapimento. La presidente Strada ha illustrato le doti umane e la capacità professionale di Francesco Azzarà, in missione in Darfur come operatore logistico in un ospedale pediatrico di Emergency. (Azzarà sarà liberato nel dicembre 2011).

Persecuzione delle comunità cristiane

Il Sudan e il Sud Sudan sono fra gli stati africani nei quali si continuano a verificare episodi di violenze a danno delle comunità cristiane presenti, nelle sue varie confessioni, soprattutto nel Sud Sudan.

Il 12 gennaio 2011 è stata approvata a larghissima maggioranza dall’Assemblea della Camera la risoluzione Mazzocchi ed altri n. 6-00052. Nella risoluzione erano confluite, al termine del lungo dibattito, i contenuti di cinque mozioni riflettenti le posizioni di quasi tutto l’arco parlamentare (la risoluzione Maurizio Turco ed altri n. 6-00053 non è invece stata approvata). 

La risoluzione 6-50052 impegna il governo, tra l’altro, a far valere nelle relazioni diplomatiche ed economiche, la necessità di un effettivo impegno degli Stati per tolleranza e libertà religiosa, e a tener conto del rispetto dei diritti umani nei paesi con cui ci sono scambi economici, in coerenza e in applicazione degli articoli 8 e 19 della nostra Costituzione.

In analogia con quanto avvenuto alla Camera, lo stesso giorno (12 gennaio 2011) l’Assemblea del Senato, dopo avere discusso il testo di cinque mozioni, ha approvato l’ordine del giorno G1 (testo 2) che ripercorre i contenuti della risoluzione approvata alla Camera. Anche al Senato la posizione dei radicali si è distinta da quella delle altre forze politiche.

Il 31 gennaio 2012, presso la Commissione Esteri della Camera, il sottosegretario agli esteri, De Mistura, ha risposto all'interrogazione n. 5-05980 presentata dall’on. Renato Farina in ordine al rapimento di due sacerdoti in Sudan allo scopo di ottenere un riscatto, liberati il giorno precedente. Tali episodi, non infrequenti nella regione sudanese, sono da attribuirsi all’instabilità e alla povertà dell’area. De Mistura ha poi ricordato che l’Italia era tra i pochi finanziatori dell’African Union High Level Implementation Panel on Sudan nato per facilitare i processi di riconciliazione nazionale sudanesi e che L'Italia è anche co-Presidente dell’Igad Partners Forum, organismo che riunisce i principali Paesi donatori dell'IGAD (InterGovernmental Authority on Development), di cui sono membri sia il Sudan che il Sud Sudan.  

Attività legislativa

Nel corso della XVI legislatura, la Commissione esteri ha portato a compimento l’esame del disegno di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo tra il Governo italiano e quello sudanese sulla promozione e reciproca protezione degli investimenti, fatto a Khartoum il 19 novembre 2005 (AC 2252). Durante l’esame in Aula, tuttavia, il 7 luglio 2010, è stato deciso il rinvio del progetto in Commissione per meglio valutare come fosse possibile contemperare le preoccupazioni per i diritti umani con la necessità di regolare giuridicamente con i governi pro tempore la presenza delle imprese italiane sul territorio.