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Il Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite

La tutela dei diritti dell’uomo è uno dei fini delle Nazioni Unite; l’organismo politico incaricato di supervisionarne l’osservanza è il Consiglio per i diritti umani, istituito con la risoluzione 60/251 dell’Assemblea Generale ONU del 15 marzo 2006, in sostituzione della Commissione dei diritti dell’uomo.

Il Consiglio per i diritti umani (Human Rights Council, HRC) che ha sede a Ginevra, è composto da stati ed è organo sussidiario dell’Assemblea Generale dell’Onu. Il Consiglio promuove la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, si occupa delle situazioni di violazione dei diritti umani e  formula all’Assemblea generale raccomandazioni orientate allo sviluppo della legislazione internazionale sul tema.

Con la Universal Periodic Review-UPR il Consiglio sottopone tutti i membri dell’Onu ad un esame periodico per valutare la situazione dei diritti umani.

La composizione del Consiglio tiene conto della rappresentanza geografica e i suoi 47 membri - eletti con voto segreto dalla maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea Generale - occupano seggi assegnati in ragione di 13 ai Paesi africani, 13 ai Paesi asiatici, 6 ai Paesi dell’Europa orientale, 8 all’America Latina e Caraibi e 7 all’Europa occidentale e altri Stati.

La durata del mandato è di tre anni per massimo due mandati consecutivi.  

Il Consiglio si riunisce per almeno tre sessioni l’anno oltre, se necessario, per sessioni speciali.

Alla carica di Presidente del Consiglio dei diritti umani, che ha durata annuale, sono eletti alternativamente esponenti dei gruppi regionali. Dal 10 dicembre 2012 il presidente è il diplomatico polacco Remigiusz A. Henczel.

L’Italia, già membro del Consiglio per i diritti umani per il triennio 2007-2010, è stata nuovamente eletta per il triennio 2011-2014.