L'attesa nuova strategia per l’Afghanistan e il Pakistan è stata resa pubblica dal presidente Barak Obama in un discorso tenuto davanti ai cadetti dell’accademia militare di West Point (1° dicembre 2009).
Essa si caratterizza per un comprehensive approach alla questione afghano-pakistana che postula la distruzione di Al Qaeda nei due paesi e punta a stabilizzare l’area attraverso, da un lato, l’incremento della presenza militare in Afghanistan e l’intensificazione delle azioni contro gli insorgenti e, dall’altro, attraverso un maggior sostegno organizzativo e finanziario alla crescita civile.
Elementi fondanti della nuova strategia Usa sono il massiccio rafforzamento della presenza militare con un surge di 30mila ulteriori soldati statunitensi dislocati in teatro in tempi rapidissimi (estate 2010); nuove pressioni sul governo del presidente Karzai, confermato al potere dopo elezioni assai tormentate ed ora chiamato dall’Amministrazione Usa ad assolvere precisi compiti in materia di sicurezza e stabilità, i cui esiti saranno sottoposti a verifica a scadenze prestabilite. Alla richiesta ai paesi alleati di associarsi all’impegno americano, questi hanno risposto impegnandosi per un apporto di ulteriori 7.000 unità di personale militare in teatro.
Quanto alla Nato, che dispiega e guida sul territorio afgano la missione ISAF (International Security Assistance Force), il concetto di comprehensive approach, già promosso nel 2008, è stato ribadito nel Vertice di Strasburgo-Kehl (3-4 aprile 2009), nel corso del quale i paesi membri hanno deciso, tra l’altro, di sostenere il rafforzamento delle istituzioni afghane inviando ulteriore personale militare e civile all’interno di nuove missioni istituite nell’ambito di ISAF (si tratta di NTM-A NATO Training Mission in Afghanistan).
In parallelo con il surge militare, il Dipartimento di Stato americano ha definito anche un surge civile in un'apposita strategia, la Afghanistan and Pakistan Regional Stabilization Strategy, presentata il 22 gennaio 2010 dal Segretario di Stato Hillary Clinton. Essa ha previsto un forte incremento dell’assistenza civile ad Afghanistan e Pakistan nell’ambito di una partnership duratura, destinata a prolungarsi oltre il ritiro delle truppe.