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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Seconda Assemblea plenaria
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3 dicembre 2012 |
Servizi responsabilI: |
Servizio Studi – Dipartimento Affari esteri ( 066760-4939 / 066760-4172 – * st_affari_esteri@camera.it
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File: ES1284.doc |
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INDICE
Convocazione seconda Assemblea Plenaria 2012 del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero 3
Seminario Mae-Miur-CGIE-Regioni sulla diffusione della lingua e cultura italiana all’estero 7
Schede di lettura
Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e i COMITES 11
La Società Dante Alighieri 17
Convocazione seconda Assemblea
Plenaria 2012 del Consiglio Generale
degli Italiani all’Estero
Prot. 4550/ 136 /SG
Roma, 21 novembre 2012
Roma, Ministero degli Affari Esteri, Sala delle Conferenze Internazionali:
Martedi 04 dicembre 2012, ore 14.00 – 18.00;
Mercoledi 05dicembre 2012, ore 10.00 – 18,00;
Giovedi 06 dicembre 2012, ore 09,30 – 18.00;
Venerdì 07 dicembre 2012, ore 09,30 – 15,30.
...................................................................................................
Ordine del giorno:
1 – Elezione del VSG di Nomina Governativa
2 - Relazione del Governo
3 – Relazione del Comitato di Presidenza
4 – Indirizzo di saluto dei Capi delegazione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
5 - Interventi dei Vice segretari generali e dei Presidenti delle Commissioni tematiche
6 - Legge di Stabilità ed interventi in favore delle Collettività all’estero
7 - Riforma della Legge elettorale ed implicazioni per il voto all’estero
8 - Proposte “tecniche” per il voto legislativo della prossima primavera ( Campagna di informazione, Comitati elettorali circoscrizionali, invio plichi, coinvolgimento Comites e associazioni )
9 - Preparazione Seminario Rappresentatività.
10 - Consulte Regionali
11- Seminario sulla diffusione della Lingua e Cultura ( seguirà programma )
12 - Elezioni dei due rappresentanti della commissione scuola
13 - Seminario su Assistenza
14 - Seminario Informazione
15 - Monitoraggio sanitario ( Volpini)
16 - Questionario sui servizi consolari (Conte)
17 - Frontalieri (Proposta Cons. Pozzetti )
18 - Approvazione Ordini del giorno e documenti vari
19 - Varie ed eventuali
Il Segretario Generale del CGIE
Elio Carozza
Seminario Mae-Miur-CGIE-Regioni
sulla diffusione della lingua
e cultura italiana all’estero
SEMINARIO MAE – MIUR – CGIE – REGIONI
SULLA DIFFUSIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO
6 dicembre 2012 – ore 9.15
Ministero degli Affari Esteri – Sala Conferenze Internazionali
PROGRAMMA
I sessione
“La diffusione e l’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero: attori, criticità e buone prassi - Una riflessione di prospettiva”
ore 9.15 Intervento di saluto da parte del Sottosegretario agli Esteri
A seguire Apertura e presentazione seminario e sue finalità da parte del moderatore (Professoressa Nicoletta Maraschio – Presidente dell’Accademia della Crusca)
ore 9.30 Presentazione delle rispettive attività da parte dei diversi attori coinvolti
- Relazione unitaria MAE (DGIT e DGSP) - MIUR (Direzione Generale Affari Internazionali) da parte del Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie, Min. Plen. Cristina Ravaglia;
- Relazione unitaria da parte di un rappresentante delle Regioni;
- Intervento del Rettore dell’Università per stranieri di Perugia, Professoressa Stefania Giannini;
- Intervento del Rettore dell’Università per stranieri di Siena, Professor Massimo Vedovelli;
- Intervento del Presidente del Consorzio interuniversitario ICoN, Prof. Mirko Tavoni;
- Interventi di responsabili di enti preposti alla diffusione di altre lingue europee (Direttrice Goethe Institut Roma, Direttore Cervantes Roma, Addetto culturale Ambasciata di Francia);
- Intervento del Segretario Generale della Società Dante Alighieri, dottor Alessandro Masi;
- Intervento del rappresentante del Coordinamento degli Enti Gestori della Svizzera, dott. Roger Nesti;
- Intervento del Segretario Generale di Assocamerestero, Prof. Gaetano Fausto Esposito;
- Intervento di un rappresentante del CGIE.
ore 13.30 - interruzione lavori
II sessione
ore 14.30 Intervento di un rappresentante della Commissione Scuola e Cultura del CGIE, che riferirà sulle specificità delle diverse aree geografiche.
ore 15 Dibattito aperto a tutti i partecipanti ed all’Assemblea Plenaria del CGIE
ore 17 “Tavola rotonda” ristretta ai rappresentanti istituzionali (MAE, MIUR, Regioni, CGIE). Partecipazione anche di Federico Guiglia, giornalista e scrittore, e Loredana Cornero (Direzione relazioni istituzionali e internazionali RAI e Segretario Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona).
. Indicazione dei partecipanti al seminario incaricati successivamente della redazione di un documento di conclusioni, che possa fornire spunti al prossimo Parlamento per eventuali interventi di riforma organica in materia.
(chiusura seminario: ore 18.30)
Schede di lettura
Le origini del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si possono far risalire al documento finale della II Conferenza Nazionale dell’Emigrazione, svoltasi a Roma nel dicembre 1988, nel quale l’Assemblea di oltre duemila delegati provenienti da tutto il mondo raccomandava al Governo di istituire un organismo che assicurasse la partecipazione delle comunità italiane residenti all’estero alle scelte della società italiana, in particolare a quelle concernenti il settore dell’emigrazione.
Il CGIE fu istituito con la legge 6 novembre 1989, n. 368, che ha affidato al Consiglio il compito, da un lato, di mantenere e sviluppare i rapporti con la madrepatria, dall’altro di favorire l’integrazione delle comunità italiane nei nuovi paesi di residenza. La legge istitutiva del CGIE è stata poi modificata dalla successiva legge 18 giugno 1998, n. 198, a seguito della quale è stato emanato, con il DPR 329/1998, il nuovo regolamento recante norme sull’organizzazione del CGIE.
Il CGIE è composto da 94 membri, di cui 65 eletti direttamente dagli italiani all’estero e 29 nominati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e designati da associazioni nazionali dell’emigrazione, da partiti politici, confederazioni sindacali, Federazione della stampa in Italia e all’estero, organizzazione dei lavoratori transfrontalieri.
Il Consiglio Generale degli Italiani all’estero, che è presieduto dal Ministro degli Affari esteri, si articola in:
Ai lavori del CGIE partecipano poi, con solo diritto di parola, rappresentanti ed esperti di Ministeri, delle regioni e province autonome, del CNEL, della RAI ed altre emittenti nazionali private, delle organizzazioni dei datori di lavoro.
L’ordine dei lavori di ciascuna sessione è comunicato anche ai Presidenti delle due Camere, i quali possono designare fino a sette parlamentari per partecipare alle riunioni del CGIE con solo diritto di parola.
Il Consiglio svolge funzioni di analisi e di studio sui problemi delle comunità italiane all’estero e formula pareri, proposte e raccomandazioni in materia di iniziative legislative o amministrative dello Stato o delle Regioni, accordi internazionali e normative comunitarie concernenti le comunità di italiani all’estero.
Il CGIE è inoltre chiamato ad esprimere pareri obbligatori sulle proposte del Governo concernenti: stanziamenti dello Stato in favore delle comunità italiane all’estero; programmi pluriennali e relativi finanziamenti per la politica scolastica, la formazione professionale e la tutela sociale, assistenziale e previdenziale; criteri per l’erogazione dei contributi ad associazioni nazionali, patronati, enti di formazione professionale, organi di stampa e di informazione, programmi radiotelevisivi e informatizzati per le comunità italiane all’estero; linee di riforma dei servizi consolari, scolastici e sociali.
Il CGIE è stato completamente rinnovato il 26 giugno 2004, mentre le elezioni alle cariche interne elettive sono state effettuate il 27 luglio 2004.
I COMITES sono organismi rappresentativi eletti direttamente dagli italiani residenti all'estero in ciascuna Circoscrizione consolare ove risiedono almeno tremila connazionali, ovvero nominati dall'Autorità diplomatico-consolare nelle circoscrizioni nelle quali vivono meno di tremila cittadini italiani.
I COMITES sono stati istituiti fin dal 1985, con la legge n. 205, ma la normativa è stata profondamente innovata dalla legge 23 ottobre 2003, n. 286 e dal D.P.R. 29 dicembre 2003, n. 395 (Regolamento di attuazione). Fra le numerose novità, si segnala in primo luogo l'introduzione del voto per corrispondenza nella elezione dei Comitati; la legge rinvia alle procedure previste dalla legge 27 dicembre 2001, n. 459, che ha dettato più in generale le disposizioni necessarie per la partecipazione dei cittadini italiani residenti all’estero alle elezioni politiche nazionali e alle consultazioni referendarie.
I COMITES sono composti da 12 membri o da 18 membri, a seconda che vengano eletti in Circoscrizioni consolari con un numero minore o maggiore di centomila connazionali residenti, quali essi risultano dall'elenco aggiornato utilizzato per eleggere i rappresentanti al Parlamento nazionale. Il Comitato, una volta eletto, può successivamente decidere di cooptare 4 o 6 componenti, cittadini stranieri di origine italiana. Elemento di particolare novità è costituito dall'art. 1, co. 2 della legge 286/2003, che definisce per la prima volta i COMITES “organi di rappresentanza degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari”; in tal modo, si valorizza il loro ruolo, tanto nei confronti delle collettività di cui sono espressione, tanto dell'Autorità consolare. La nuova legge enfatizza infatti gli stretti rapporti di collaborazione e cooperazione che debbono instaurarsi fra Autorità consolare e Comitati, anche attraverso il “regolare flusso di informazioni”.
Con riguardo alle loro funzioni, i COMITES, anche attraverso studi e ricerche, contribuiscono ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della comunità di riferimento; particolare cura viene assicurata alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all'assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport ed al tempo libero. I Comitati sono anche chiamati a cooperare con l'Autorità consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti nella Circoscrizione consolare.
A seguito delle elezioni del marzo 2004, operano oggi 126 COMITES in 38 Paesi: quanto alle aree geografiche in cui sono presenti i COMITES, 69 si trovano in Europa, 23 in America latina, 4 in America centrale, 16 in Nord America, 7 in Asia e 7 in Africa.
Come è noto, in tema di rinnovo dei Comitati e del Consiglio generale degli italiani all’estero è di recente intervenuto il decreto legge n. 67/2012, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2012 n. 118, la ratio del quale mira, mediante ulteriore rinvio del termine per il rinnovo dei COMITES – e conseguentemente del CGIE (Consiglio generale degli italiani all’estero) – ad una razionalizzazione della spesa pubblica finalizzata all'operatività degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero, nel quadro del generale riordino della relativa normativa da tempo all'esame del Parlamento.
Il provvedimento ha disposto, (articolo 1, comma 1), un ulteriore rinvio del termine per il rinnovo dei COMITES, e conseguentemente del CGIE[1], rispetto alla scadenza quinquennale (marzo 2009) desumibile dal comma 1 dell'articolo 8 della citata legge istitutiva dei COMITES (che prevede una durata quinquennale per i membri dei COMITES, le ultime elezioni dei quali si sono svolte il 26 marzo 2004), prevedendo in ogni caso che il rinnovo dei COMITES dovrà aver luogo entro la fine dell'anno 2014. Il comma 1 richiama espressamente, inoltre, la prospettiva del riordino degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, in relazione al quale la norma intende intanto operare una razionalizzazione della spesadestinata a garantirne l’operatività. La norma prevede, altresì, entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione, l’adozione di un regolamento di delegificazione (ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 400/1988 e successive modificazioni) su proposta del Ministro degli Affari esteri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro delegato all'innovazione tecnologica e allo sviluppo della società dell’informazione. Ai sensi del comma 1-ter del DL 67/2012 come modificato dalla legge 118/2012 per l’emanazione del regolamento è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali esso può essere adottato.
Il regolamento, che non risulta ancora essere stato emanato, è volto a stabilire le modalità di votazione e scrutinio nei seggi costituiti presso la sede dell'Ufficio consolare e, se possibile, anche in ulteriori locali individuati dal comitato elettorale, tenendo conto del numero degli elettori, della loro dislocazione e delle disponibilità di personale, anche servendosi di tecnologie informatiche. Il sistema di voto dovrà in ogni caso assicurare il rispetto dei principi di personalità e segretezza del voto, nonché garantire che gli oneri collegati non eccedano il tetto di spesa di cui al successivo comma 3. Il regolamento deve assicurare che le tecnologie informatiche utilizzate per le procedure elettorali siano al sicuro da attacchi e intrusioni, nonché prive di problemi tecnici nei materiali e nei programmi informatici. Il regolamento dovrà inoltre dettare disposizioni per la partecipazione al voto mediante tecnologie informatiche degli elettori che non siano in possesso di un personal computer, o che si trovino in paesi nei quali non è possibile la trasmissione cifrata dei dati elettorali.
Il mandato degli attuali componenti dei COMITES e del CGIE è stato prolungato dall’articolo 1, comma 2 che ha previsto la permanenza nella carica sino all’insediamento dei nuovi organi.
Il comma 3autorizza, per le finalità di cui al comma 1, la spesa di 2 milioni di euro per il solo 2014 disponendo la copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione della proiezione per il 2014 dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con parziale utilizzazione dell'accantonamento relativo al Ministero degli Affari esteri.
Il comma 3-bis, stabilisce la destinazione dei risparmi di spesa che derivanti dal rinvio delle elezioni per il rinnovo dei COMITES, la cui entità è valutata complessivamente in 3.539.000 euro per l’anno 2012.
Si segnala che tale stima, diversa da quella riportata nella relazione tecnica allegata all’originario disegni di legge di conversione presentato al Senato per la conversione (A.S.3331), che stimava tali risparmi in 6,7 milioni di euro, è stata fornita dalla Ragioneria generale dello Stato in data 4 luglio in esito ad una richiesta formulata dalla Commissione Bilancio del Senato: secondo l’RGS la disponibilità effettiva delle risorse disponibili sui capitoli di spesa 3081 (Spese per le elezioni dei Comites) e 3091 (Spese per le elezioni dei CGIE) dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri risulta ridotta a seguito delle rimodulazioni di spesa disposte dal decreto-legge n. 16 del 2012 e del disegno di legge di assestamento di bilancio2012.
Sempre ai sensi del comma 3-bis, tali somme verranno utilizzate per un importo di 2 milioni nel 2012 per interventi di sostegno degli enti che gestiscono corsi di lingua e cultura italiana all'estero (lett. a), per un ammontare di 1.339.000 euro nel 2012 per il rifinanziamento delle attività assistenziali a favore degli italiani all'estero che versano in condizioni di indigenza (lett. b)) e per un importo pari a 200.000 euro nel 2012 per le spese di funzionamento dei COMITES stessi (lett. c).
Nel corso dell’esame parlamentare presso l’Assemblea della Camera dei Deputati del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 67/2012 (A.C. 5342) il Governo ha accolto una serie di ordini del giorno che, pertanto, non sono stati posti in votazione. Si tratta, in particolare degli odg:
Con riguardo all’attività parlamentare in materia di riforma dei COMITES si rammenta che la presso la Commissione Affari esteri della Camera è in corso di esame il testo unificato (A.C. 4398) per la riforma dei COMITES, trasmesso dal Senato, unitamente ad una serie di proposte di legge aventi analogo oggetto (AA. C. 94, 113, 114, 1883, 2005, 2207, 2282, 2397, 2410, 2562, 3065, 3574).
La Società Dante Alighieri (SDA) riveste un ruolo centrale per quanto riguarda la promozione della lingua italiana all’estero.
Sorta nel 1889 per iniziativa di un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, quindi eretta in Ente morale (Regio decreto del 18 luglio 1893, n. 347), con il decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136[2] è stata assimilata, per struttura e finalità, alle ONLUS.
La missione istituzionale della SDA è la valorizzazione, promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana, finalità per il cui conseguimento la Società si avvale dell’opera di oltre 500 Comitati, dei quali oltre 400 attivi all’estero nei cinque continenti.
In particolare, le 423 sedi estere della SDA diffuse in più di 60 Stati curano l’attività di circa 5.900 corsi di lingua e cultura italiane cui sono iscritti oltre 200.000 soci studenti. Presso tali sedi si svolgono, oltre ai corsi suddetti, manifestazioni nei vari ambiti culturali finalizzate alla diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiana. Per mezzo dei Comitati all’estero, inoltre, la “Dante Alighieri” istituisce e sussidia scuole, biblioteche, circoli e corsi di lingua e cultura italiana, diffonde libri e pubblicazioni, promuove e partecipa alle attività tese ad accrescere e ampliare la conoscenza “della cultura e delle creazioni del genio e del lavoro italiani”.
La Società, inoltre, opera per assicurare la presenza del libro italiano in tutto il mondo attraverso la costituzione e l’aggiornamento di oltre 300 biblioteche con una dotazione libraria di oltre 500.000 volumi di vario genere.
In Italia sono presenti 95 Comitati distribuiti in quasi tutte le province, attraverso i quali la SDA partecipa alle attività intese ad accrescere e ampliare la cultura della nazione e promuove ogni manifestazione rivolta a illustrare l’importanza della diffusione della lingua, della cultura e delle creazioni e del lavoro italiani.
Con riguardo all’attività didattica, in base alla convenzione del 4 novembre 1993, n. 1903 con il Ministero degli Affari esteri, la Società Dante Alighieri opera, tra l’altro, per la certificazione dell’italiano di qualità con un proprio progetto certificato, denominato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri). La certificazione, riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, attesta la competenza in italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli rappresentativi di altrettante fasi del percorso di apprendimento della lingua che corrispondono a quelli stabiliti dal Consiglio d’Europa.
Vengono altresì rilasciate due ulteriori certificazioni: PLIDA Juniores, concepita per gli adolescenti, e PLIDA commerciale, destinata alla valutazione di specifiche competenze linguistico-settoriali. Un’ulteriore attività del PLIDA consiste nell’organizzazione di corsi di aggiornamento per insegnanti di italiano a stranieri.
A fronte, inoltre, della crescente domanda di conoscenza della lingua italiana da parte della popolazione immigrata, la Società Dante Alighieri, accanto ad altre istituzioni con competenza specifica nel settore - in primis la Caritas - ha in corso di progettazione iniziative volte ad agevolare l’inserimento degli stranieri nella società e nel mondo professionale italiano. Tali iniziative fanno seguito ai progetti pilota già realizzati dalla SDA in ordine all’insegnamento della lingua italiana nei Paesi di provenienza di notevoli flussi migratori, quali Tunisia, Moldavia e Sri Lanka.
Con riguardo all’attività parlamentare, si rammenta che sul tema della promozione della cultura italiana all’estero è in corso di svolgimento un’indagine conoscitiva apposita da parte delle Commissioni Riunite III, Affari esteri e VII, Cultura, della Camera dei Deputati.
Nella seduta del 6 luglio 2011 si è svolta l’audizione del Ministro degli Affari esteri; il 20 luglio, 29 novembre 2011 e 15 marzo 2012 sono stati auditi direttori e rappresentanti degli Istituti italiani di cultura all’estero; il 25 ottobre 2011 si è svolta l’audizione del Vice direttore generale del Ministero degli affari esteri per la promozione del sistema Paese, direttore centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana; il 29 febbraio 2012, infine, le Commissioni Riunite hanno ascoltato rappresentanti della Società Dante Alighieri.
[1] Una parte dei componenti del CGIE – che, si ricorda, hanno un mandato di durata pari a quello dei componenti dei COMITES - è infatti eletta localmente da assemblee nelle quali hanno un peso prevalente i componenti dei COMITES.
[2] Convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186.