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Temi dell'attività Parlamentare

Il Fondo globale di lotta contro l'AIDS, la TBC e la malaria

La lotta contro l’AIDS, la tubercolosi, la malaria e le altre malattie infettive è un importante pilastro della politica italiana di aiuto allo sviluppo oltre ad essere l’oggetto del sesto Obiettivo di Sviluppo del Millennio. Il Fondo, nato nel 2002 per volere dell'allora Segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, è stato fortemente sostenuto dall’Italia, sotto l’impulso della quale, nel corso del Vertice dei G8 di Genova nel 2001, ne è stata decisa la costituzione.  

Anche nella XVI Legislatura, il Fondo ha avuto un posto nei dibattiti parlamentari, sia riguardo le sue attività, sia per i problemi legati al suo finanziamento.

Il Direttore esecutivo del Fondo globale, Michel Kazatchkine è stato sentito, in data 23 giugno 2009 ,  dalla Commissione esteri nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, condotta dall’apposito Comitato. Dopo aver illustrato le specificità del Fondo Globale, Kazatchkine ha tracciato il quadro dei risultati fino a quel momento conseguiti e delle prospettive per il futuro; ha poi sottolineato come, a partire dall’inizio del nuovo secolo, sia cambiata la prospettiva dalla quale si considerano i costi (o meglio, gli investimenti) per la salute: l’epidemia di AIDS, che ha avuto un forte impatto sul piano umano e sociale, ma anche economico e demografico, ha dimostrato che per realizzare uno sviluppo corretto il tema della sanità va considerato una priorità.

La questione relativa al contributo italiano al Fondo Globale è stata affrontata nella interrogazione Barbi n. 5-01604 alla quale il Sottosegretario agli esteri, Stefania Craxi ha dato risposta in Commissione esteri l’ 8 luglio 2009, durante il semestre di presidenza italiana del G8. Il sottosegretario Craxi ha riportato la volontà del governo affermando l’impegno del Governo a rilanciare un’attiva presenza nel Fondo globale e confermando la volontà di assicurare, anche per il 2009, il contributo dell'Italia.

Il 13 luglio 2010 è stato invece sentito il Svend Robinson, funzionario del Fondo Globale, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale, condotta dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Il dottor Robinson ha dato conto di numerosi successi ottenuti mettendo in guardia contro una possibile contrazione delle attività, e quindi dei progressi nella lotta alle malattie che più colpiscono le zone più povere del pianeta, se i paesi sostenitori – fra i quali l’Italia che faceva parte del Consiglio di amministrazione del Fondo – non onoreranno gli impegni presi.

La partecipazione finanziaria italiana al Fondo globale per la lotta all'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria è stata altresì oggetto dell’interrogazione in Commissione n. 5-03863 Pedoto ed altri, alla quale il Sottosegretario agli esteri, Mantica, ha dato risposta nella seduta del 1° dicembre 2010. Il sottosegretario ha ricordato l’impegno dell’Italia fra il 2001 e il 2008, concretizzatosi nel versamento di una somma pari a 790 milioni di euro, risultando il terzo principale donatore dopo Stati Uniti e Francia, affermando al contempo che il versamento delle quote relative al 2009 e al 2010 era stato fino ad allora ostacolato dalle dalle pressanti esigenze di risanamento della finanza pubblica.

Ancora in tema di finanziamento del Fondo, il 23 giugno 2011 il Sottosegretario agli esteri, Stefania Craxi, ha risposto alla Camera all’interpellanza urgente n. 2-01109, presentata dai deputati Di Stanislao ed altri, riguardante Orientamenti del Governo circa il mancato versamento delle quote al Fondo globale per la lotta all'Aids, tubercolosi e malaria con riferimento agli anni 2009 e 2010. Il Sottosegretario ha nuovamente ricordato l'importante contributo finanziario erogato al Fondo dall’Italia tra il 2001 e il 2008 (circa 790 milioni di euro), ed ha attribuito il mancato (fino a quel momento) versamento delle quote relative al 2009 e 2010 (circa 260 milioni di euro) alle impellenti esigenze di risanamento finanziario dei conti pubblici che, al pari di altri paesi membri del Fondo, hanno impedito all’Italia di dare seguito con puntualità agli impegni assunti alla Conferenza di Berlino del 2007.

Sul piano normativo, si ricorda la presentazione alla Camera di due proposte di legge volte ad istituire nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri un nuovo fondo – e a determinarne la dotazione – destinato a finanziare specificamente il Fondo globale, rendendo il contributo italiano stabile e certo.

Le due proposte - A.C. 740 (Grassi ed altri) e A.C. 1514 (Barbi ed altri) - "Istituzione del Fondo per il finanziamento del Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria” avevano iniziato il loro iter in Commissione esteri il 7 ottobre 2009.