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Temi dell'attività Parlamentare

L'attuazione dell'Agenda digitale nazionale

Il decreto-legge n. 179/2012

Il decreto-legge n. 179/2012, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, contiene le prime disposizioni in materia di attuazione dell'Agenda digitale italiana e di promozione della dotazione infrastrutturale italiana.

Alcune delle misure del provvedimento riprendono il contenuto del testo unificato delle due proposte di legge di iniziativa parlamentare esaminate dalla IX Commissione in materia di agenda digitale (AA. CC. 4891 e 5093), testo approvato nella seduta del 26 luglio 2012.

In particolare, nel decreto-legge n. 179/2012:

  • l’articolo 1 prevede una relazione annuale sullo stato di attuazione dell’Agenda digitale nazionale;
  • l’articolo 5 amplia l’obbligo di utilizzare la posta elettronica certificata da parte delle imprese e dei professionisti;
  • l’articolo 8 prevede misure per l'innovazione dei sistemi di trasporto tra cui sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili per il trasporto pubblico locale;
  • l’articolo 9 introduce l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere disponibili i dati pubblici in formato aperto;
  • l’articolo 10 intende accelerare il processo di dematerializzazione delle procedure amministrative attraverso l’istituzione del fascicolo personale dello studente universitario;
  • l’articolo 11 prevede che, a decorrere dall’anno scolastico 2013-2014 (ovvero, per le scuole del primo ciclo, dall’anno scolastico 2014-2015) nelle scuole sarà possibile adottare libri di testo in versione esclusivamente digitale oppure abbinata alla versione cartacea
  • l’articolo 12 prevede l’istituzione (fin qui regolata solo da linee guida elaborate in seno alla Conferenza Stato-regioni) del fascicolo sanitario elettronico;
  • l’articolo 13 prevede la graduale sostituzione del formato cartaceo con quello elettronico per le prescrizioni mediche e consente la conservazione delle cartelle cliniche esclusivamente in forma digitale;
  • l’art. 13-ter prevede che lo Stato promuova una «Carta dei diritti», nella quale sono definiti i princìpi e i criteri volti a garantire l'accesso universale della cittadinanza alla rete internet senza alcuna discriminazione o forma di censura;
  • l’articolo 14 autorizza la spesa di 150 milioni di euro per il 2013, per il completamento del Piano nazionale banda larga – come definito dal Ministero dello sviluppo economico e autorizzato dalla Commissione europea - nell’intero territorio nazionale, nonché rinvia ad appositi decreti le modalità di intervento da porre a carico degli operatori delle telecomunicazioni al fine di minimizzare eventuali interferenze tra i servizi a banda ultralarga mobile nella banda degli 800 MHz e gli impianti per la ricezione televisiva domestica, nonché la semplificazione delle procedure e delle autorizzazioni delle operazioni di scavo per le infrastrutture a banda larga e ultralarga; si prevede inoltre la semplificazione (autocertificazione) delle procedure amministrative per le installazioni e le modifiche agli impianti finalizzate ad agevolare la diffusione della banda ultralarga in qualsiasi tecnologia;
  • l’art. 14-bis assicura la trasmissione dei lavori parlamentari nel nuovo sistema universale digitale;
  • l’articolo 15 estende l’obbligo di consentire pagamenti elettronici alle imprese pubbliche, in particolare agli operatori che erogano o gestiscono servizi pubblici, con esclusione, però, delle Agenzie fiscali;
  • l’articolo 16 incentiva le comunicazioni e le notificazioni per via telematica nel settore della giustizia;
  • l’articolo 19 attribuisce all’Agenzia per l’Italia digitale il compito di promuovere la definizione e lo sviluppo di grandi progetti strategici di ricerca e innovazione connessi alla realizzazione dell'Agenda digitale italiana;
  • l’articolo 20 prevede che l'Agenzia per l'Italia digitale definisca strategie e obiettivi e coordini il processo di attuazione per il progresso delle “comunità intelligenti”, cioè comunità nel cui territorio le tecnologie dell’informazione vengono usate consapevolmente per migliorare la qualità della vita e del lavoro degli abitanti; è istituito a tal fine, presso l’Agenzia, un apposito Comitato tecnico delle comunità intelligenti.
Ulteriori azioni programmate

Numerose azioni sono state programmate nel Documento di Economia e Finanza (DEF) 2012 e prevedono:

  • l’azzeramento  del digital divide di primo livello, con interventi per 321,27  milioni: Il PNR evidenzia che le regioni del Sud dispongono delle risorse necessarie per azzerare il digital divide entro il 2013; ma per completare il piano Nazionale Banda Larga restano ancora 2 milioni di italiani residenti nelle Regioni del Centro-Nord senza collegamento internet di base (almeno 2 Mbps);
  • la diffusione della banda larga ultraveloce con la realizzazione delle reti di nuova generazione (Banda Larga Ultraveloce) e la realizzazione di data center per la creazione di un sistema di cloud computing prioritariamente rivolto a scuole, biblioteche digitali, educazione televisiva, portable virtual desk, hosting per le scuole: per quanto riguarda i data center per lo sviluppo del cloud computing - che assicureranno l’esecuzione delle applicazioni più importanti e innovative da parte sia del mondo delle imprese che della P.A. in modo da potere realizzare la dematerializzazione (piano “La scuola digitale”) – si prevede la possibilità di realizzazione in partenariato pubblico-privato.

Proposte specifiche in attuazione dell’Agenda Digitale Italiana sono in particolare state inserite nell’Allegato Infrastrutture della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2012(Doc. LVII, n.5-bis) e saranno oggetto di monitoraggio sistematico annuale, in quanto considerate a tutti gli effetti una delle reti portanti del sistema delle comunicazioni per la crescita e lo sviluppo del Paese.

Si prospettano quattro assi di indirizzo normativo:

  • infrastrutture di rete;
  • integrazione delle tecnologie dell’informazione nella P.A.;
  • digitalizzazione nei rapporti di imprese e cittadini verso la P.A. (switch-off);
  • spinta all’utilizzo del digitale e incremento delle competenze digitali.

 Il Piano per l’Agenda Digitale italiana prevede:

  • il completamento del Piano nazionale Banda Larga nel Mezzogiorno (Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Sardegna);
  • l’implementazione delle infrastrutture di rete e della banda ultralarga come attuazione del primo obiettivo del Progetto Agenda Digitale Italiana;
  • l’attuazione del secondo obiettivo dell’Agenda con la realizzazione del Data Center.
Il contributo delle risorse dell'Unione europea

I fondi disponibili fanno leva anche sull’utilizzo dei fondi comunitari, in particolare sullo sblocco del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) che costituisce la quota di cofinanziamento nazionale ai Fondi comunitari necessaria per attivare i fondi europei. Vi è poi una quota assegnata alle Regioni e sono altresì utilizzabili i Fondi strutturali ricerca ed innovazione in campo TIC per le Regioni dell'obiettivo convergenza.

Con riferimento al tema della banda larga, l'articolo 1 della legge n. 69/2009 ha stanziato 800 milioni di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) da destinare, nel rispetto delle competenze regionali e previa delibera del CIPE, alla realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento delle reti di comunicazione elettronica nei territori interessati dagli interventi del FAS. Il CIPE, con la delibera n. 1/2011, ha tuttavia operato una riduzione di 400 milioni di euro di tali risorse.

Risultano programmate per il periodo 2009-2013 risorse per:

  • completamento Banda Larga nel Sud: 209,8 mln € cui vanno aggiunti altri 24 mln sulla base di convenzioni MISE-Regioni (FAS regionali e D.M. Distretti);

Nell’aggiornamento del 3/02/2012 del Piano Azione Coesione presentato dal Ministro per la coesione territoriale risultavano in dettaglio programmati 41,6 mln a carico del Piano Azione Coesione, 84,651 mln a carico del FEASR e 85,536 mln a carico del FESR Grandi Progetti.

  • Progetto Agenda Digitale Rete Banda Ultra Larga: 443,051 mln;

Nell’aggiornamento del 3/02/2012 del Piano Azione Coesione risultano in dettaglio programmati 158,675 mln a carico del Piano Azione Coesione e 284,375 mln a carico del FESR Grandi Progetti.

  • Progetto Agenda Digitale realizzazione Data Center: 121 mln.