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Temi dell'attività Parlamentare

Cronologia dell'impegno italiano nella crisi libica (21 febbraio - 21 ottobre 2011)

Cronologia dell’impegno italiano nella crisi libica (21 febbraio – 21 ottobre 2011) 

21 febbraio: Livello di allerta massimo per le forze aeree italiane. Il grado di prontezza della difesa aerea è stato infatti innalzato al massimo livello (cioè: decollo immediato di velivoli, se necessario, per neutralizzare eventuali minacce aeree) in particolare presso le basi dell'Aereonautica di Trapani e Gioia del Colle (Bari).

22 febbraio: In seguito all’acuirsi della crisi in Libia, la nave San Giorgio è salpata da Brindisi per concorrere alle operazioni di assistenza umanitaria con i propri mezzi aerei, logistici e sanitari.

24 febbraio: La corvetta Fenice e il pattugliatore d'altura Comandante Bettica (che imbarca un elicottero AB-212) sono impegnate nel servizio di sorveglianza marittima nello Stretto di Sicilia con compiti di vigilanza pesca e controllo flussi migratori. Anche la nave San Giorgio continua ad incrociare nelle acque al largo della Libia in attesa di condurre una missione per il recupero di cittadini italiani nella città di Misurata, per rimanendo al di fuori delle acque territoriali libiche fino a quando non riceva il nulla-osta diplomatico. Il cacciatorpediniere Mimbelli, partito dalla base navale di Taranto, si trova in acque internazionali per assicurare il controllo dello spazio aereo.

27 febbraio: La nave San Giorgio è rientrata in Italia dalla missione di soccorso umanitario in Libia sbarcando a Catania 258 persone, tra cui 122 italiani, imbarcate il 25 febbraio a Misurata, con i mezzi da sbarco manovrati dagli specialisti del Reggimento San Marco.

28 febbraio: Il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli, nel porto di Al Burayqah (Libia), nel Golfo della Sirte, ha imbarcato 298 persone (per la maggior parte lavoratori stranieri impiegati dalle ditte italiane in Libia) per il successivo trasporto verso le coste italiane. La nave rifornitrice Vesuvio fornisce assistenza alle navi del dispositivo aeronavale della Marina Militare impegnato nell'operazione.

1° marzo: Il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli è rientrato nel porto di Catania dalla missione di soccorso umanitario trasportando i lavoratori recuperati in Libia. Con l'arrivo del Mimbelli il numero complessivo di persone evacuate è salito a 810, di cui 274 italiani.

5 marzo: Il pattugliatore Libra è partito dal porto di Catania con 25 tonnellate di aiuti e materiale diretto a Bengasi per una missione di soccorso umanitario. La nave trasporta acqua potabile e unità di purificazione per l'acqua, tende, coperte, kit medici per patologie generali, cinque tonnellate di riso e cinque tonnellate di latte.

7 marzo: Il cacciatorpediniere Andrea Doria ha lasciato Taranto alla volta delle acque internazionali tra il basso Jonio e il canale di Sicilia. Il Doria va ad integrare il sistema di controllo degli spazi aerei, nell'ambito della missione di soccorso umanitario in Libia, fungendo da piattaforma per il controllo aereo del Mediterraneo meridionale.

9 marzo: Il pattugliatore Libra è rientrato alla base navale di Augusta dopo aver consegnato nel porto libico di Bengasi gli aiuti umanitari imbarcati a Catania. Oltre all’equipaggio di 83 militari, si sono aggiunti per l'espletamento di quest'ultima missione anche 18 fucilieri del Reggimento San Marco. Ad Augusta è sbarcato anche il giornalista francese Jean Marie Lemaire di France TV, che era stato ferito nella zona di Bengasi.

15 marzo: Il traghetto “Mistral Express”, con a bordo oltre 1.800 immigrati, quasi tutti marocchini, provenienti dalla Libia, partito da Tripoli il 13 marzo, è fermo nelle acque internazionali di fronte al porto siciliano di Augusta. La nave, diretta in Marocco, ha chiesto di sostare nel porto siciliano per fare rifornimento. Alla nave è stato vietato l’ingresso nelle acque territoriali italiane dalla corvetta della Marina militare “Sfinge”, dopo che il Ministero dell’Interno aveva chiesto a quello della Difesa di evitare l'avvicinamento della nave prima che si faccia chiarezza sulle persone a bordo e sulle loro reali intenzioni.

Il pattugliatore della Marina Militare Spica è entrato nel porto di Lampedusa per far sbarcare 129 persone tratte in salvo la notte precedente da un barcone alla deriva che stava imbarcando acqua a circa 20 miglia a Sud dell'isola.

16 marzo: Il traghetto “Mistral Express”, dopo aver terminato il rifornimento che si è svolto durante la notte nella rada del porto siciliano di Augusta, è ripartito, scortato dalla corvetta della Marina militare “Sfinge”, con destinazione Marocco.

18 marzo: Nell’ambito dell’operazione “Odyssey Dawn” l’Italia ha messo a disposizione della coalizione di Paesi: 4 velivoli Tornado ECR, 4 caccia F-16 con compiti di scorta e 2 velivoli Tornado IDS “Tanker” per il rifornimento in volo. La Marina Militare ha mobilitato la portaerei Garibaldi (con a bordo i caccia AV8 Harrier), che è salpata da Taranto per dislocarsi in Sicilia, il cacciatorpediniere Andrea Doria, che si occuperà della difesa aerea, e due unità che sono attualmente inserite nella SNMG1, la forza marittima della NATO: la fregata Euro e il rifornitore Etna.

20 marzo: La prima missione italiana nell’ambito dell’operazione “Odyssey Dawn” è iniziata alle ore 20.00 con il decollo di sei velivoli Tornado dell’Aeronautica Militare dall’aeroporto di Trapani Birgi per condurre azioni di accecamento o soppressione delle difese aeree radar libiche. La missione si è conclusa positivamente con il rientro dei velivoli alle 22.20 nell’aeroporto di partenza. Sono stati impiegati quattro Tornado ECR supportati da due Tornado “Tanker” per il rifornimento in volo. L’Aeronautica militare ha spiegato che la missione ha come obiettivo quello di rendere inefficaci le installazioni di difesa aerea nemica e che tale obiettivo può essere conseguito anche senza l’utilizzo di armamenti, in quanto i sistemi radar presenti sul territorio ostile vengono appositamente spenti per non essere localizzati e poi colpiti. Prosegue intanto l’attività della Marina Militare con una nuova missione del pattugliatore Libra della Marina militare, che è giunto nel porto di Derna – in Cirenaica, a est di Bengasi – per scaricare aiuti umanitari.

21 marzo: Nuova missione aerea italiana condotta da tre Tornado (due dei quali ECR e uno Tanker) e due F-16 (con funzioni di difesa aerea e scorta) e iniziata alle 13.50 dalla base di Trapani, con destinazione ignota. Tutti i velivoli sono rientrati alle 16.25 alla base.

E’ stato chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell'Aeronautica militare che riguardano la Libia, l'aeroporto di Trapani Birgi.

22 marzo: L’Aeronautica Militare ha condotto due missioni in territorio libico, entrambe svolte da 5 velivoli (due Tornado ECR, un Tornado Tanker e 2 F-16). In aggiunta alle missioni svolte dai velivoli dell’Aeronautica Militare in ambito coalizione, le Unità navali della Marina Militare sono in navigazione nell’area sud e cooperano con gli assetti dell'Aeronautica per il controllo e la difesa dello spazio aereo nazionale. Nel Canale di Sicilia sono anche presenti la nave rifornitrice Etna ed il pattugliatore di squadra Borsini, che sta svolgendo la missione di vigilanza pesca e controllo dei flussi migratori.

23 marzo: Proseguono le attività dell’Aeronautica Militare, che ha condotto due missioni, svolte dai velivoli Tornado e F-16, cui si è aggiunto un C130J con funzioni di rifornimento in volo. Nell’ambito delle attività di concorso fornite dal Ministero della Difesa al Ministero dell’Interno riguardanti l’“Emergenza Profughi”, la Nave San Marco è arrivata nelle acque antistanti l'isola di Lampedusa ed ha iniziato le operazioni di imbarco di circa 550 migranti extracomunitari, che verranno trasportati presso il porto di Augusta.

24 marzo: Quattro missioni svolte dai velivoli Tornado, F-16 e C130 dell’Aeronautica Militare in territorio libico. Sono finora dieci le missioni effettuate dai velivoli italiani, per un totale di trentadue sortite, durante le quali non è stata rilevata alcuna significativa emissione dai radar libici. Dopo aver sbarcato circa 550 persone di nazionalità tunisina nel porto di Augusta in Sicilia, la nave anfibia San Marco è ripartita nuovamente alla volta dell'isola di Lampedusa dove proseguirà le attività di trasferimento.

25 marzo: Gli aerei dell’Aeronautica militare italiana hanno svolto due missioni in territorio libico.

Nell’ambito delle attività di supporto alla Protezione Civile, la Nave San Marco è giunta nuovamente a Lampedusa. Inoltre, per il supporto al dispositivo di vigilanza attuato sull’isola di Lampedusa, è stato completato il rischieramento di ulteriori 50 soldati portando così a 200 il totale degli uomini impegnati a Lampedusa e Mineo. La nave San Marco ha ultimato, nel tardo pomeriggio, l’imbarco di 547 cittadini extracomunitari ed è salpata alla volta di Taranto.

26 marzo: Sono state effettuate cinque missioni da parte di aerei dell’Aeronautica Militare italiana. Tutte le missioni si sono concluse con il rientro a Trapani degli ultimi velivoli alle ore 21.00 circa.

27 marzo: L’Aeronautica ha svolto quattro missioni nell’ambito dell’operazione “Odyssey Dawn”:

  • due per la soppressione delle difese aeree libiche (con velivoli Tornado ECR e “Tanker”, nonchè di un C130J);
  • due di pattugliamento condotte da velivoli F-16.

L’Italia ha trasferito alla NATO il controllo operativo di 4 velivoli a decollo verticale della Marina Militare AV8 Bravo plus (rischierati a bordo di Nave Garibaldi) e di 4 caccia dell’Aeronautica Militare Eurofighter per concorrere alle operazioni connesse con l’implementazione della “no fly zone” nell’ambito dell’Operazione “Unified Protector” della NATO. Contestualmente, sono stati ripresi sotto controllo nazionale i 4 caccia F16. La nave anfibia San Marco ha completato il suo secondo trasferimento di cittadini nordafricani sbarcando a Taranto 547 uomini di nazionalità tunisina da trasferireto al centro di accoglienza allestito a Manduria. Il gruppo di migranti essere stato rifocillato dal personale di bordo, è sbarcato. Al termine delle operazioni di sbarco, Nave San Marco ha ripreso la navigazione verso le coste della Sicilia.

28 marzo: Sono state effettuate seimissioni italiane nell’ambito dell’Operazione “Odyssey Dawn”, con l’utilizzo di Tornado ECR, Tornado Tanker e C130J.

29 marzo: Continua la predisposizione degli assetti da impiegare nell’operazione “Unified Protector", sotto il comando della NATO. Nell’ambito della risoluzione ONU 1973, la missione ha i compiti di protezione dei civili, anche attraverso l’implementazione della “No Fly Zone Plus” che ingloba la precedente area di interdizione al volo e “l’embargo navale”. La missione per il rispetto della No Fly Zone in Libia è prevista per un periodo di 90 giorni, prorogabile secondo necessità, il cui comando sarà insediato presso la base Joint Force Comande di Napoli, che si avvale del centro operativo CAOC (Combined Air Operations Center) di Poggiorenatico (Ferrara). Lo scopo della missione è la chiusura completa dei cieli libici, con la sola esclusione dei voli autorizzati. Il divieto riguarderà sia gli aerei del regime di Gheddafi sia quelli dei ribelli. Il mandato consente il diritto all'autodifesa.

Per la “No Fly Zone Plus” l’Aeronautica militare ha messo a disposizione i seguenti velivoli:

  • 4 velivoli Eurofigher Typhoon;
  • 4 velivoli Tornado ECR.

Nella giornata sono state svolte dall’Aeronautica italiana:

  • due missioni di pattugliamento aereo con l’impiego di due coppie di caccia Eurofighter 2000 Typhoon;
  • due missioni di pattugliamento per la difesa aerea del dispositivo navale, da parte di due coppie di velivoli AV8B II Harrier, a decollo verticale, della Marina Militare italiana, imbarcati sulla portaerei Garibaldi.

La Marina Militare ha messo a disposizione dell’Operazione “Unified Protector”, già dal 26 marzo, le seguenti unità navali:

  • unità di supporto logistico “Etna”;
  • portaerei “Giuseppe Garibaldi”, con a bordo 4 aerei a decollo verticale AV 8B II plus e 4 elicotteri da pattugliamento EH 101;
  • fregata “Libeccio”, con a bordo due elicotteri AB 212;
  • pattugliatore d’altura “Comandante Bettica”, con a bordo un elicottero AB212.

Tutte le unità navali della NATO che partecipano all’operazione Unified Protector sono poste alle dipendenze dell’Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri nella sua funzione di Comandante NATO di MCC (Maritime Component Command), di stanza a Napoli.

Continua infine il concorso della Marina Militare alla difesa aerea nazionale, con la presenza del cacciatorpediniere “Andrea Doria”, e all’emergenza immigrazione con la nave “San Marco”.

30 marzo: Sono state effettuate dieci missioni da velivoli AV8-B, Eurofighter, Tornado, riforniti in volo dai Tornado Tanker.

Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, continua il concorso della Marina Militare con la presenza della nave “San Marco” nelle acque antistanti Lampedusa, mentre l’Esercito Italiano ha inviato sull’isola, oltre a quelli già dislocati da giorni, ulteriori 11 militari del Genio, in supporto alle Autorità locali, per un totale di 160 unità.

31 marzo: Gli assetti militari italiani sono passati sotto il controllo NATO nell’ambito dell’operazione “Unified Protector”. Anche le sette basi aeree, precedentemente rese disponibili per l’operazione “Odyssey Dawn”, sono da oggi a disposizione delle operazioni NATO. Gli assetti aerei italiani hanno messo a punto cinque missioni, tutte condotte da coppie di aerei: una di Tornado (ricognizione), due di AV-8 B Plus (difesa aerea e ricognizione), due di Eurofighter (sorveglianza aerea). Gli aerei dell’Aeronautica Militare sono stati riforniti in volo da Tornado Tanker. È stato riaperto parzialmente al traffico civile dalle 7.30 di stamattina l'aeroporto di Trapani Birgi.

1° aprile: Sono state effettuate dodici missioni:

  •   la prima, la seconda e la terza condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione:
  •   la quarta e la quinta da due Eurofighter 2000 con funzione di sorveglianza aerea;
  •   la sesta e la settima da AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   l'ottava e la nona da due coppie di Eurofigther 2000 con compiti di sorveglianza aerea,
  •   la decima con due Tornado per ricognizione
  •   la undicesima e dodicesima da una coppia di AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione.

Il cacciatorpediniere Andrea Doria è rientrato alla base navale Mar Grande di Taranto dall'attività di sorveglianza nello Stretto di Sicilia, dopo più di tre settimane di navigazione, durante le quali ha operato per garantire la sicurezza nelle aree di crisi che stanno interessando i paesi del nord Africa e in particolare la Libia.

2 aprile: Sono state svolte nove missioni:

  •   la prima e la seconda condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la terza da due Eurofighter 2000 con funzione di sorveglianza aerea;
  •   la quarta da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   la quinta da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la sesta e la settima da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   l’ottava e la nona da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione.

L’Ammiraglio di Divisione Claudio Gaudiosi, attuale vice comandante del Comando di Vertice Operativo Interforze (COI), è stato nominato Comandante dell’operazione militare, denominata EUFOR Libya, svolta nel quadro della Politica di sicurezza e difesa comune (CSDP). Il Quartier Generale della missione è situato all’interno dell’aeroporto di Centocelle a Roma. La decisione adottata definisce il quadro giuridico per l’operazione e l’avvio della missione avverrà a seguito della decisione del Consiglio dell’UE dopo l'approvazione della pianificazione militare discendente attualmente in fase di elaborazione. La decisione prevede che EUFOR Libya, su richiesta dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari (OCHA), conduca un'operazione militare al fine di:

  • Contribuire alla circolazione sicura e l'evacuazione degli sfollati in condizioni di sicurezza;
  • Sostenere, con capacità specifiche, le attività delle agenzie umanitarie.

3 aprile: Sono state effettuate nove missioni:

  •   la prima e la seconda condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la terza e la quarta da due Eurofighter 2000 con funzione di sorveglianza aerea;
  •   la quinta e la sesta da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •    la settima e l'ottava da una coppia di Eurofighter 2000 con compiti di ricognizione;
  •   la nona da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione.

I velivoli dell'Aeronautica Militare sono stati riforniti in volo da un KC130 e da Tornado con funzioni tanker.

4 aprile: Sono state effettuate otto missioni:

  •   la prima, la terza e la quinta condotte da due Eurofighter 2000 con funzione di sorveglianza aerea;
  •   la seconda, la quarta e la sesta da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la settima e l’ottava da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

I velivoli dell’Aeronautica Militare sono stati riforniti in volo da un KC130 e da Tornado con funzioni tanker.

5 aprile: Nelle ultime ventiquattro ore sono state effettuate otto missioni:

  •   la prima condotta da un coppia di Eurofighter 2000 con compiti di sorveglianza aerea;
  •   la seconda e la terza da due Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la quarta e la quinta due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   la sesta da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la settima e l’ottava da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

Le navi della Marina Militare continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto.

6 aprile: Sono state portate a termine dieci missioni:

  •   la prima e la seconda condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la terza e quarta da due Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza aerea;
  •   la quinta e la sesta da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   la settima da due Eurofighter 2000 con compiti di sorveglianza aerea;
  •   la ottava e la nona da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   la decima da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione.

7 aprile: Sono state effettuate otto missioni:

  •   la prima e la quarta condotte da una coppia Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza aerea;.
  •   la seconda, la terza e l’ottava da due Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la quinta, la sesta e la settima da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

Sono centootto le missioni compiute finora dagli aerei italiani messi a disposizione dell’Italia, inizialmente per l’operazione “Odyssey Dawn”, poi evoluta in “Unified Protector” a guida NATO.

8 aprile: Sono state svolte nove missioni:

  •   la prima e l’ottava condotte da una coppia di Eurofighter 2000 con compiti di sorveglianza aerea;
  •   la seconda e la terza da un Eurofighter 2000 ciascuna, con funzioni di sorveglianza aerea;
  •   la quarta e la quinta da due Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la sesta da un AV-B8 Plus con compiti di a difesa aerea e ricognizione;
  •   la settima e la nona da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

Salgono a centodiciassette le missioni compiute finora dagli aerei messi a disposizione dell’Italia.

L’Aeronautica Militare, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri, ha inviato, questa mattina, a Bengasi due aerei C-130 per operazioni umanitarie a favore della popolazione libica che sono stati rispettivamente impiegati, il primo per il trasporto di sedici tonnellate di beni medici e il secondo per il trasporto in Italia di 25 feriti che verranno curati in ospedali della Lombardia.

In applicazione dell’intesa Italo-Tunisina relativa all’emergenza immigrazione, la Marina Militare ha avviato le operazioni di sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque territoriali tunisine mediante l’impiego di corvetta Minerva. All’attività prende anche parte un aereo da pattugliamento marittimo Atlantic.

9 aprile: Sono state concluse sette missioni:

  •   la prima la seconda e la quinta condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la terza e quarta da due Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza aerea;
  •   la sesta e la settima da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

Sono rientrati in Italia i due C-130J dell’Aeronautica Militare inviati a Bengasi nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per operazioni umanitarie a favore della popolazione libica. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, la Marina Militare attualmente è impegnata con due navi ed un aereo. Nave “San Giorgio”, nella giornata di ieri ha imbarcato 285 migranti da Lampedusa e stamane ne ha sbarcati 87 a Porto Empedocle. I restanti arriveranno a Pozzallo domani mattina. Inoltre in applicazione dell’intesa Italo-Tunisina, proseguono le operazioni di sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque territoriali tunisine.

10 aprile: Sono state effettuate tre missioni: le prime due condotte da una coppia di AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione, e la terza da due Tornado con compiti di ricognizione. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, la Marina Militare è impegnata con due navi ed un aereo. La nave “San Giorgio” nella prima mattinata ha sbarcato a Pozzallo gli ultimi 198 migranti imbarcati a Lampedusa.

11 aprile: Sono state concluse otto missioni:

  •   la prima, la seconda e l’ottava condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione.
  •   la terza da due Eurofigther 2000 con funzioni di sorveglianza aerea.
  •   la quarta, la quinta e la sesta da un Eurofigther 2000 ciascuna con funzioni di sorveglianza aerea.
  •   la settima da una coppia di AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione.

12 aprile: Nella giornata sono state portate a termine otto missioni:

  •   la prima, la seconda e l’ottava condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la terza da due AV-8B Plus adibiti a difesa aerea e ricognizione;
  •   la quarta , la quinta, la sesta e la settima da una coppia di Eurofigther 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea.

Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, la nave “San Giorgio” ha affiancato la corvetta “Minerva” nell’attività di sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque territoriali tunisine.

13 aprile: Sono state effettuate nove missioni:

  •   la prima, la quarta e l’ottava condotte da una coppia di AV-8B Plus con compiti di difesa aerea e ricognizione
  •   la seconda, la terza e la nona da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la quinta, la sesta e la settima da una coppia di Eurofigther 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea.

14 aprile: Sono state portate a termine sei missioni:

  •   la prima e la sesta condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la seconda con due AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione;
  •   la terza, la quarta e la quinta una coppia di Eurofigther 2000 con compiti di sorveglianza e difesa aerea.

15 aprile: Sono state svolte sette missioni:

  •   la prima condotta da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  •   la seconda, la terza e la settima da due AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione;
  •   la quarta, la quinta e la sesta da una coppia di Eurofigther 2000 con compiti di sorveglianza e difesa aerea.

La corvetta “Sfinge” ha sostituito la corvetta “Minerva” nell’attività di sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine, in applicazione dell’intesa italo-tunisina. Con il rifornimento notturno del Hms Liverpool (nave della Royal Navy), Nave Etna ha tagliato il traguardo dei 50 rifornimenti in mare in tre mesi esatti di attività operativa quale flagship dello Standing NATO Maritime Group 1.

16 aprile: Sono state effettuate tre missioni:

  • la prima e la seconda condotte da una coppia di AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione;
  • la terza da due Tornado con compiti di ricognizione.

17 aprile: Nelle ultime ventiquattro ore sono state effettuate sette missioni:

  • la prima, la seconda e la settima condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  • la terza, la quarta e la sesta da due Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea;
  • la quinta da due AV-8B Plus con compiti di difesa aerea e ricognizione.

Le navi della Marina Militare continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto, nell’ambito della missione NATO, e a operare per l’applicazione dell’intesa italo-tunisina in materia di immigrazione.

18 aprile: Sono state effettuate cinque missioni:

  • la prima condotta da due Tornado con compiti di ricognizione;
  • la seconda, la terza e la quarta da una coppia di Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea;
  • la quinta da due AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione.

Continua l’impegno della Marina Militare:

  • nell’ambito della missione NATO “Unified Protector” con la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna e il pattugliatore Comandante Bettica;
  • in applicazione dell’intesa italo-tunisina in materia di immigrazione con la corvetta “Sfinge”, la nave “San Giorgio” e un aereo Atlantic.

19 aprile: Nelle ultime ventiquattro ore sono state effettuate sei missioni:

  • le prime due condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  • la terza e la quarta da una coppia di Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea;
  • la quinta e la sesta da una coppia AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione.

Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo - tunisina, Corvetta “Sfinge”, Nave “San Giorgio” e un aereo Atlantic sono impegnati nella sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

20 aprile: Sono state svolte otto missioni:

  • le prime due condotte da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione;
  • le cinque successive da una coppia di Eurofighter 2000 ciascuna, con funzioni di sorveglianza e difesa aerea;
  • la settima da una coppia AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione.

21 aprile: Sono state effettuate sei missioni:

  • la prima, la terza e la sesta condotte da una coppia di Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea;
  • la seconda e la quinta da due Tornado con compiti di ricognizione;
  • la quarta due AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione.

22 aprile: Sono state effettuate sette missioni:

  • la prima, la quinta e la settima condotte da una coppia di AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione;
  • la seconda e la terza da due Tornado con compiti di ricognizione;
  • la quarta e la sesta da una coppia di Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea.

Continua l’impegno della Marina Militare:

  • nell’ambito della missione NATO “Unified Protector” con la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna e il pattugliatore Comandante Bettica;
  • in applicazione dell’intesa italo-tunisina in materia di immigrazione con la corvetta “Sfinge”, la nave “San Giorgio” e un aereo Atlantic.

23-28 aprile: Nell’ultima settimana sono state effettuate 38 missioni.

Dal 28 aprile gli assetti militari italiani hanno aumentato la flessibilità operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, nell’intento di contribuire a proteggere la popolazione civile libica, sempre nei limiti previsti dal mandato dell’operazione e dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il 28 aprile sono inoltre atterrati all’aeroporto di Bengasi gli istruttori italiani destinati ad operare, insieme con i colleghi britannici e francesi, a sostegno del personale libico operante nel costituendo comando operativo del CNT (Consiglio Nazionale Transitorio).

Continua l’impegno della Marina Militare:

  • nell’ambito della missione NATO “Unified Protector” con la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna e il pattugliatore Comandante Bettica;
  • in applicazione dell’intesa italo-tunisina in materia di immigrazione con la corvetta “Sfinge”, la nave “San Giorgio” e un aereo Atlantic.

29 aprile: Il Ministro della difesa ha comunicato alla stampa che l’Italia fornisce gli assetti aerei alla NATO e che sarà eventualmente sempre la NATO a dare informazioni sulle missioni. “La NATO non distingue tra l'aereo francese, l'italiano, l'inglese: ha a disposizione i mezzi delle varie nazioni che partecipano alle azioni” Non sarà pertanto il Ministero della difesa italiano a “dire cosa fa l'aereo italiano rispetto al francese o all'inglese. Lo farà, se vorrà, soltanto la NATO”. Allo Stato maggiore della Difesa, il Ministro ha dato disposizioni “per proseguire nella diffusione di un comunicato settimanale. Se ci saranno notizie particolari, ci sarà anche un comunicato al giorno”.

30 aprile - 6 maggio 2011: Dalla fine dello scorso mese di aprile, pur fornendo lo stesso numero totale di vettori aerei, vengono utilizzati anche velivoli F 16 Falcon, in alternativa all’Eurofighter 2000. Nell’ultima settimana sono state effettuate 53 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000 e F16 Falcon, in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Le navi della Marina Militare: Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, fregata Libeccio, nave rifornitrice Etna e pattugliatore Comandante Bettica, anche esse a disposizione della NATO, continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Corvetta “Triade”, che ha sostituito il 30 aprile scorso Corvetta “Sfinge”, si è affiancata a Nave “San Giorgio” e ad un aereo Atlantic nella sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

7-13 maggio 2011: Nell’ultima settimana sono state effettuate 46 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000 e F16 Falcon, in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Le navi della Marina Militare: Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, Fregata Libeccio, Nave rifornitrice Etna e Pattugliatore Comandante Borsini, che ha sostituito il Pattugliatore Comandante Bettica, anche esse a disposizione della NATO, continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave “San Marco”, che ha sostituito Nave “San Giorgio”, unitamente a Corvetta “Driade” e ad un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

14-20 maggio 2011: Nell’ultima settimana sono state effettuate 54 missioni. Sono stati messi a disposizione della NATO due ulteriori velivoli: un G222VS e un KC 130 J o, in alternativa, un KC 767 A (questi ultimi due necessari per il rifornimento in volo degli aeromobili italiani). Gli assetti aerei impiegati sono pertanto: Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, G222 VS, KC 130 J e KC B767 in organico all’Aeronautica Militare, e AV-8B Plus della Marina Militare. Le navi della Marina Militare continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto e, per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, il Pattugliatore “Vega” ha sostituito la Corvetta “Driade” ed affianca la Nave “San Marco”; un aereo Atlantic continua la sorveglianza e la monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

21-27 maggio 2011:Nell’ultima settimana sono state effettuate 45 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati: Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, KC 130 J e KC B767 in organico all’Aeronautica Militare, e AV-8B Plus della Marina Militare. La Fregata Euro sostituisce la Fregata Libeccio e si affianca alla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi, alla Nave rifornitrice Etna e al Pattugliatore Comandante Borsini, a disposizione della NATO per il pattugliamento dell’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Un C 130J dell’Aeronautica Militare ha riportato a Bengasi, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per operazioni umanitarie a favore della popolazione libica, 24 feriti libici che sono stati curati presso strutture ospedaliere italiane. Nel viaggio di ritorno l’aeromobile ha trasportato 8 bambini libici feriti che sono stati ricoverati nell’ospedale “Bambin Gesù” di Roma per ricevere le cure necessarie. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave “San Marco”, Pattugliatore “Vega”, e un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

28 maggio - 3 giugno 2011:Nell’ultima settimana sono state effettuate 49 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, KC 130 J e KC B767 in organico all’Aeronautica Militare, e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è stato riconfigurato. In particolare, la Fregata Euro e la Portaeromobili Giuseppe Garibaldi rimangono a disposizione della NATO per il pattugliamento dell’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Dal pomeriggio del 1 giugno, il Contrammiraglio Gualtiero Mattesi ha ceduto il comando del Task Group marittimo all’Ammiraglio di Divisione Filippo Maria Foffi. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave “San Marco”, Nave “Sirio” e un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

4-10 giugno 2011:Nell’ultima settimana sono state effettuate 35 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, KC 130 J e KC B767 in organico all’Aeronautica Militare, e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Gli assetti navali pattugliano l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave “San Marco”, Nave “Sirio” e un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

11-17 giugno 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 42 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più due aerorifornitori (KC 130 J e KC B767) in organico all’Aeronautica Militare, e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Gli assetti navali pattugliano l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, il 12 giugno le Corvette “Minerva” e “Borsini” hanno sostituito Nave “San Marco”, Nave “Sirio” e, unitamente ad un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

18-24 giugno 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 51 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più due aerorifornitori (KC 130 J e KC B767) in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Un C-130J dell’Aeronautica Militare ha riportato a Bengasi, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per operazioni umanitarie a favore della popolazione libica, 20 feriti di cui 4 bambini, che sono stati curati presso strutture ospedaliere italiane. Nel viaggio di ritorno l’aeromobile ha trasportato 15 feriti, di cui 8 minori libici, che sono stati ricoverati all’ospedale “San Camillo” di Roma per ricevere le cure necessarie. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, le Corvette “Minerva”, “Borsini” e un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

25 giugno – 1 luglio 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 37 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più due aerorifornitori (KC 130 J e KC B767) in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Gli assetti navali pattugliano l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, dal 24 giugno le navi Fenice e Foscari, in sostituzione delle navi Minerva e Borsini, insieme ad un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

2-8 luglio 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 38 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più un aerorifornitore (KC 130 J) in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Gli assetti navali pattugliano l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, dal 24 giugno le navi Fenice e Foscari, in sostituzione delle navi Minerva e Borsini, insieme ad un aereo Atlantic continuano la sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.

9-15 luglio 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 50 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più due aerorifornitori (KC 130 J e KC 767) in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è composto dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Gli assetti navali pattugliano l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, le Navi Bettica e Vega in sostituzione delle Navi Fenice e Foscari ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

16-22 luglio 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 30 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado, Eurofighter 2000, F16 Falcon, più due aerorifornitori (KC 130 J e KC 767) in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare. Il dispositivo nazionale impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato dalla Fregata Euro e dalla Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Quest’ultima, attualmente in porto a Taranto,  continua ad assicurare il comando delle operazioni navali. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, le Navi Sfinge e Comandante Foscari nonché un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

23-29 luglio 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 31 missioni. Gli assetti impiegati sono stati Tornado, F16 Falcon, AMX più gli aerorifornitori KC 130 J, KC 767 e B767, in organico all’Aeronautica Militare. Gli AMX, che dal giorno 25 luglio partecipano alle operazioni, sono del 32° Stormo di Amendola. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato dalla LPD San Giusto, che dal 26 luglio ha sostituito la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, e dalla fregata Euro. Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, la corvetta Sfinge e il pattugliatore Comandante Foscari nonchè un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

30 luglio - 5 agosto 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 30 missioni. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX più gli aerorifornitori KC130J e KC767A, in organico all’Aeronautica Militare. Il 2 agosto un C130J dell’Aeronautica Militare ha riportato a Bengasi, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per operazioni umanitarie a favore della popolazione libica, 14 cittadini libici che sono stati curati presso strutture ospedaliere italiane. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere che dal 30 luglio ha sostituito Nave Euro. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, dal 31 luglio Nave Urania e Nave Spica hanno sostituito Nave Sfinge e Nave Foscari, ed insieme ad un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

6-12 agosto 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 34 missioni. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A e un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Quella del Predator, decollato dal 32° Stormo di Amendola (FG) per una missione di ricognizione, è la prima missione operativa sulla Libia. Il velivolo è rientrato alla base aerea foggiana dopo un volo di circa 12 ore in territorio libico e sul Canale di Sicilia. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Urania e Nave Spica stanno completando in queste ore il cambio di consegne rispettivamente con Nave Driade e Nave Borsini, che insieme a un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

13-19 agosto 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 33 missioni. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Driade (che sarà sostituita il 21 agosto da Nave Chimera) e Nave Borsini (che sarà sostituita il 26 agosto da nave Spica) ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

20-26 agosto 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 33 missioni. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Chimera (che sarà sostituita domani da Nave Urania), Nave Borsini (che in queste ore sta passando il testimone a Nave Spica) ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

27 agosto - 2 settembre 2011  Nell’ultima settimana sono state effettuate 31 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Spica (che sarà sostituita il 7 settembre da Nave Sirio), Nave Urania (che il 10 settembre passerà il testimone a Nave Driade) ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

3-9 settembre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 31 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Sirio (che sarà sostituita il 19 settembre da Nave Borsini), Nave Urania (che il 10 settembre passerà il testimone a Nave Driade) ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

10-16 settembre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 39 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Sirio (che sarà sostituita il 19 settembre da Nave Borsini), Nave Driade (che il 20 settembre passerà il testimone a Nave Chimera) ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

17-23 settembre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 31 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Nave Orione (che ha sostituito nave Borsini), Nave Chimera ed un aereo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

24-30 settembre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 29 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, G222VS gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il 28 settembre, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per le operazioni umanitarie, un C130J dell’Aeronautica Militare ha trasportato in Italia 25 civili feriti di nazionalità libica. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto e da Nave Bersagliere. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, Nave Orione, Nave Minerva (che oggi ha sostituito Nave Chimera) ed un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

1-7 ottobre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 33 missioni aeree: tutte con funzioni perlustrative. Dal 30 settembre, il contributo nazionale alla missione è stato ridimensionato. La Nave Bersagliere ha lasciato l’area di operazioni e solo 5 velivoli dell’Aeronautica Militare rimangono alle dipendenze operative della NATO. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, G222VS gli aerorifornitori KC130J e KC767A ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator B, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il 30 settembre e il 5 ottobre, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per le operazioni umanitarie, un C130J dell’Aeronautica Militare ha trasportato in Italia altri civili feriti di nazionalità libica. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di Embargo Navale è assicurato da Nave San Giusto al comando della componente marittima della operazione. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, Nave Spica e Nave Minerva che a breve saranno sostituite da Nave Vega e Nave Urania ed un aereo Atlantic, continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

8-14 ottobre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 18 missioni aeree. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, velivoli a pilotaggio remoto Predator B, e due aerorifornitori KC130J e KC767A, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Dall’11 al 13 ottobre, nell’ambito della cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri per le operazioni umanitarie, è stato impiegato un C130J dell’Aeronautica Militare con cadenza quotidiana. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di embargo navale è assicurato da Nave San Giusto al comando della componente marittima della operazione. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo – tunisina, Nave Vega, Nave Minerva (quest’ultima sostituita da Nave Urania a partire dal 12 ottobre) ed un velivolo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

15-21 ottobre 2011 Nell’ultima settimana sono state effettuate 19 missioni aeree di ricognizione, sorveglianza, pattugliamento, controllo della No Fly Zone e di supporto. Gli assetti impiegati sono stati: Tornado, F16 Falcon, AMX, velivoli a pilotaggio remoto Predator B, e due aerorifornitori KC130J e KC767A, tutti in organico all’Aeronautica Militare. Il dispositivo della Marina Militare impegnato nell’operazione di embargo navale è assicurato da Nave San Giusto al comando della componente marittima della operazione. Per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, in applicazione dell’intesa italo - tunisina, Nave Driade, Nave Borsini ed un velivolo Atlantic continuano la sorveglianza in prossimità delle acque tunisine.

 

Sono strettamente connessi all’argomento oggetto della presente scheda i seguenti approfondimenti:

- Documentazione e ricerche n. 222/0: L’impegno italiano nelle operazioni in Libia

- Documentazione e ricerche n. 224/0: Crisi libica: principali mezzi aerei e navali del dispositivo militare italiano