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Small Business Act e sua attuazione

Lo Small Business Act (SBA) è la principale iniziativa politica dell’UE a favore delle PMI che, con quasi 21 milioni di realtà costituiscono il 99,8%delle imprese europee e forniscono oltre il 67%dei posti di lavoro.

In base alla raccomandazione 2003/361/CEdella Commissione, una media impresa è definita come un’impresa il cui organico sia inferiore a 250 persone e il cui fatturato non superi 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non sia superiore a 43 milioni di euro. Una piccola impresa è invece definita come un’impresa il cui organico sia inferiore a 50 persone e il cui fatturato o il totale del bilancio annuale non superi 10 milioni di euro. Una microimpresa è definita come un'impresa il cui organico sia inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuale non superi 2 milioni di euro.

Attraverso lo SBA la Commissione intende sottolineare l’importanza delle PMI in quanto creatrici di posti di lavoro e protagoniste nella corsa al benessere delle comunità locali e regionali.

Tabella 1: numero di imprese, occupati e valore aggiunto lordo, per dimensione; UE27 e Italia 2012.

Fonti: Eurostat/Ecorys, Annual Report on European SMEs 2012; SBA fact sheets/Italy 2012

 

 

Micro

Small

Medium

SMEs

Large

Total

 

Numero d’imprese

EU27

Numero

19.143.521

1.357.533

226.573

20.727.627

43.654

20.771.821

 

%

92,2

6,5

1,1

99,8

0,2

100

Italia

Numero

3.610.090

184.345

19.370

3.813.805

3.253

3.817.058

 

%

94,6

4,8

0,5

99,9

0,1

100

 

Occupati

EU27

Numero

38.395.819

26.771.287

22.310.205

87.477.311

42.318.854

129.796.165

 

%

29,6

20,6

17,2

67,4

32,6

100

Italia

Numero

7.087.214

3.250.491

1.875.598

12.213.303

2.998.619

15.211.922

 

%

46,6

21,4

12,3

80,3

19,7

100

 

Valore aggiunto lordo

EU27

Miliardi di €

1.307

1.144

1.136

3588

2592

6180

 

%

21,2

18,5

18,4

58,1

41,9

100

Italia

Miliardi di €

180

139

99

418

194

612

 

%

29,4

22,7

16,2

68,3

31,7

100

 Lo SBA comprende dieci principi intesi a valorizzare le iniziative a livello della UE, da cui discendono una serie di azioni concrete intese a sostenere le PMI europee attraverso il miglioramento dell'ambiente normativo, amministrativo ed economico.

I 10 principi essenziali per valorizzare le iniziative delle PMI a livello UE individuati dalla Commissione sono:

1.     favorire e gratificare lo spirito imprenditoriale;          

2.     consentire a imprenditori onesti, che abbiano sperimentato l’insolvenza, di ottenere rapidamente una seconda possibilità;

3.     formulare regole conformi al principio “pensare anzitutto in piccolo”;

4.     rendere le pubbliche amministrazioni sensibili alle esigenze delle PMI, semplificando per quanto possibile la vita delle PMI, in particolare promuovendo l’e-governmente soluzioni a sportello unico;

5.     adeguare l’intervento politico pubblico alle esigenze delle PMI:

6.     facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e usare meglio le possibilità degli aiuti di Stato per le PMI;

7.     agevolarel’accesso delle PMI al credito e sviluppare un contesto giuridico ed economico che favorisca la puntualità dei pagamenti nelle transazioni commerciali;

8.     aiutare le PMI a beneficiare delle opportunità offerte dal mercato unico migliorando la governance e l’informazione sulle politiche del mercato unico, facilitando l’accesso delle PMI ai brevetti e ai modelli depositati;

9.     promuovere l’aggiornamento delle competenze nelle PMI e ogni forma di innovazione;

10.     permettere alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità;

11. incoraggiare e sostenere le PMI perché beneficino della crescita dei mercati.

Per ciascuno dei principi si distinguono le azioni e le iniziative da attuare a livello UE e quelle rimesse alla responsabilità di ciascuno degli Stati membri.Tra tali iniziative figurano  un insieme di nuove proposte legislative e di azioni politiche ispirate al principio “Pensare anzitutto in piccolo” e sviluppate secondo tre principali obiettivi:

  • garantire l'accesso al finanziamento;
  • sfruttare pienamente i benefici offerti dal mercato unico;
  • legiferare con intelligenza.
Attuazione dello Small Business Act

L’attuazione dello SBA è stata oggetto di un primo monitoraggio da parte della Commissione con la comunicazione presentata il 23 febbraio 2011, nella quale si evidenzia come tutte le iniziative legislative previste dallo SBA sono state presentateo adottate:

•    la direttiva 2010/45/CE , adottata dal Consiglio nel 2010, aggiorna, semplifica e armonizza ulteriormente le norme vigenti equiparando la fatturazione IVA elettronica a quella cartacea;

•     la direttiva 2011/7/CE , adottata dal Consiglio nel gennaio 2011, relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Come regola generale, il termine per il pagamento delle fatture a fronte della fornitura di beni e servizi, sia nel settore pubblico sia in quello privato, sarà di 30 giorni, e comunque entro il limite massimo di 60 giorni. Tale limite è in particolare previsto per il settore della sanità, in ragione delle peculiarità delle modalità di rimborso da parte dei sistemi sanitari nei confronti delle singole aziende ospedaliere. Superato il termine fissato per il pagamento, gli interessi legali dovuti saranno maggiorati dell’8% in aggiunta ad un compenso per le spese di recupero pari a 40 euro. Gli Stati membri avranno due anni per conformarsi alle nuove regole;

•     la proposta di regolamento relativo allo statuto della Società privata europea (SPE) è intesa a creare una nuova forma giuridica europea al fine di facilitare lo stabilimento e il funzionamento nel mercato unico delle PMI. Approvata nel marzo del 2009 in prima lettura dal Parlamento europeo, secondo la procedura di consultazione, attende l’approvazione definitiva da parte del Consiglio in seno al quale tuttavia permangono alcune divergenze ad esempio in materia di capitale sociale e partecipazione dei lavoratori;

•     il regolamento generale di esenzione per categoria n. 800/2008 - che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato - oltre a quelle disponibili per tutte le imprese, individua specifiche categorie di aiuto per le PMI, quali gli aiuti agli investimenti e all'occupazione, gli aiuti per la partecipazione a fiere, per i servizi di consulenza, per promuovere l’imprenditoria femminile, e gli Aiuti sotto forma di capitale di rischio. Inoltre, il GBER semplifica le procedure, riduce i costi e accresce l’intensità di aiuti per le PMI.

Con riferimento agli strumenti e alle azioni concrete, la Commissione sottolinea come:

• il test PMI è stato incluso tra gli aspetti metodologici da considerare ai fini di una corretta predisposizione di una valutazione d'impatto;

•  il programma Competitività e innovazione (PCI) nel periodo 2007-2013 ha fornito e fornirà garanzie per prestiti a un totale di circa 300.000 PMI (il 90 per cento microimprese) e favorirà gli investimenti dei capitali di rischio;

• secondo un'indagine richiamata dalla Commissione l’accesso agli appalti pubblici da parte delle PMI risulta meno onerosa dal punto di vista amministrativo e con maggiori possibilità di presentare offerte congiunte.

Il rapporto fornisce dati relativi al periodo 2006-2008 secondo i quali le PMI si sono assicurate il 33% del valore totale degli appalti al di sopra delle soglie fissate dalle direttive UE, mentre la loro quota complessiva nell'economia, calcolata sulla base del fatturato complessivo, è del 52%. Il rapporto contiene anche dati disaggregati riferiti ai singoli Paesi; l’Italia, insieme a Portogallo, Spagna, Cipro, Repubblica ceca ed Estonia si colloca tra i Paesi nei quali sussiste la maggior sproporzione tra l’accesso agli appalti pubblici da parte delle PMI e la loro quota complessiva nell’economia;

• è stato istituito un Forum permanente sul finanziamento delle PMI;

• il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato relativo al periodo successivo al 1° luglio 2008 e prorogato a tutto il 2011: prevede una riduzione fino al 25% per le PMI del premio annuale dovuto per le nuove garanzie concesse per l’accesso al credito; considera compatibili i tassi di interesse agevolati riferiti a prestiti per investimenti in progetti relativi alla protezione ambientale conuna riduzione del tasso di interesse del 25% per le PMI; nel quadro degli aiuti al capitale di rischio rende  finanziabili con denaro pubblico investimenti a favore di PMI fino a 2,5 milioni di euro annui(il limite "normale" è di 1,5 milioni di euro annui);

•  la politica dell'innovazione e della ricerca dell’UE dedica attenzione ai finanziamenti per consentire agli imprenditori di portare le loro "idee al mercato" e, in particolare, l’iniziativa faro Europa 2020 Unione dell’innovazione attribuisce un ruolo significativo alla crescita alle PMI innovative nel ciclo dell’innovazione nell’ambito del programma quadro per la ricerca;

•  l’apertura di un centro per le PMI in Cina ben rappresenta l’interesse UE verso misure per favorire l’accesso da parte delle PMI europee ai mercati stranieri;

•  la politica di coesione e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)  rappresentano strumenti importanti al fine di trasformare le priorità dello SBA in azioni concrete.

Il Consiglio del 30 maggio 2011 ha approvato conclusioni con le quali accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione.