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Temi dell'attività Parlamentare

La conferenza interparlamentare per il controllo della PESC e della PSDC

Il 9 e 10 settembre 2012 si è tenuta a Paphos (Cipro) la prima Conferenzaper il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e difesa comune (PSDC).

Nel corso della riunione inaugurale è stato adottato il regolamento della conferenza, in linea con le decisioni adottate dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea (UE) alle riunioni di Bruxelles il 4-5 aprile 2011 e di Varsavia il 20-21 aprile 2012.

Nelle conclusioni la conferenza ha espresso la volontà di potenziare l’impegno democratico nel campo della PESC e della PSDC dell’Unione promuovendo uno scambio d’informazioni più sistematico, cadenzato e tempestivo sui vari aspetti e implicazioni della PESC e della PSDC a livello nazionale ed europeo e ovviando alle manchevolezze della PESC e della PSDC in campo decisionale, in stretta cooperazione con l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza. La conferenza si prefigge inoltre un periodico riesame delle missioni dell’Unione in corso nel quadro della PSDC, nonché del ruolo e delle attività dell’Agenzia europea per la difesa. 

L’accordo sull’istituzione della Conferenza per il controllo parlamentare sulla PESC e sulla PSDC è stato raggiunto dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE che si è svolta a Varsavia il 19-21 aprile 2012.

Successivamente all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (1° dicembre 2009), e in particolare delle disposizioni in materia di politica estera e di difesa comune - tra cui la clausola di mutua assistenza in caso di aggressione armata - il 31 marzo 2010 la Presidenza spagnoladell’Unione dell’Europa occidentale (UEO), a nome degli Stati membri effettivi del Trattato UEO, ha annunciato la decisione collettiva di ritirarsi dal Trattato stesso,determinandone così la dissoluzione avvenuta il 30 giugno 2011. Conseguentemente sono cessate anche le attività dell’Assemblea parlamentare dell’UEO che, a seguito del trasferimento delle attività operative all’UE, aveva concentrato i suoi lavori sulla politica europea di sicurezza e difesa, esercitando anche un ruolo di controllo nel settore degli armamenti e della ricerca e sviluppo in materia di armamenti.

La dissoluzione dell’Assemblea parlamentare dell’UEO ha posto dunque la questione delle modalità e della sede per esercitare il controllo parlamentare sulla politica estera e di difesa dell’Unione europea. L’istituzione di una Conferenza interparlamentare per il controllo sulla PESC/PSDC era stata discussa durante laConferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE svoltasi a Bruxelles il 4 e 5 aprile 2011. In quella sede non si riuscì ad addivenire a un accordo su tutti i profili relativi all’istituzione della Conferenza, in particolare per le differenze di posizioni sulla composizione della Conferenza stessa, con specifico riguardo alla consistenza delle rappresentanze rispettivamente del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali, nonché sulle modalità di assicurare ad essa un segretariato.

Sulla base dei principi istitutivi successivamente fissati dalla conclusioni della Conferenza dei Presidenti dei Parlamentidi Varsavia, il regolamento della Conferenza stabilisce le seguenti disposizioni:

-    la Conferenza interparlamentare per la PESC/PSDC è composta da delegazioni dei Parlamenti nazionali degli Stati membri dell'Unione europea e del Parlamento europeo, e sostituisce le riunioni dei Presidenti delle Commissioni affari esteri dei Parlamenti dell’UE (COFACC) e dei Presidenti delle Commissioni difesa (CODAC);

-    ogni Parlamento decide autonomamente sulla composizione della sua delegazione. I Parlamenti nazionali sono rappresentati da delegazioni composte da 6 membri. Per i Parlamenti bicamerali il numero dei membri potrà essere distribuito con accordi interni. Il Parlamento europeo è rappresentato da una delegazione di 16 membri. I Parlamenti dei paesi candidati all’adesione ed i Parlamenti di paesi europei membri della NATO potranno partecipare con una delegazione composta da 4 osservatori. Si tratta di Croazia (in procinto di divenire membro dell’UE), ex Repubblica iugoslava di Macedonia,Islanda, Montenegro, Serbia e Turchia in quanto candidati all’adesione e Norvegia e Albania, in quanto Paesi europei membri della NATO;

-    la Conferenza si riunisce due volte l'anno nel Paese che esercita la Presidenza semestrale del Consiglio o presso il Parlamento europeo a Bruxelles. La decisione spetta alla Presidenza. La Conferenza può tenere riunioni straordinarie in caso di necessità o urgenza;

-    la Presidenza delle riunioni è esercitata dal Parlamento nazionale dello Stato membro che ricopre la Presidenza di turno dell’UE, in stretta cooperazione con il Parlamento europeo;

-    Il Segretariato della Conferenza è esercitato dal Parlamento nazionale dello Stato membro che esercita la Presidenza di turno dell’UE, in stretta cooperazione con il Parlamento europeo, e dei Parlamenti nazionali della precedente e successiva Presidenza di turno dell’UE;

-    l'Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza è invitato alle riunioni della Conferenza per esporre le linee d’indirizzo e le strategie della politica estera e di difesa comune dell'Unione;

-    la Conferenza può adottareper consenso conclusioni non vincolanti.

La Conferenza dei Presidenti di Varsavia ha, inoltre, previsto che al termine di due anni dalla prima riunione della Conferenza interparlamentare si procederà ad una revisione della formula adottata per la sua composizione.

La seconda Conferenza per il controllo parlamentare sulla PESC/PSDC si svolgerà a Dublino il 24 e 25 marzo 2013.