L’analisi tecnico-normativa (ATN) e l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR) sono disciplinate dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 2008 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 2008, n. 170. L’obiettivo sotteso ai due interventi è quello di rendere più efficaci le due tipologie di analisi e più cogente l’obbligo della loro effettuazione. A questo fine il regolamento dispone che “le proposte di atti normativi da sottoporre all’esame del Consiglio dei ministri non possono essere iscritte all’ordine del giorno se non sono corredate da un’adeguata relazione AIR, salvi i casi di esclusione e di esenzione, previsti dagli articoli 8 e 9”; la direttiva prevede che “la carenza o l’insufficienza dell’ATN precludano l’iscrizione del provvedimento alla riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri e sono comunque rilevate e segnalate dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio (DAGL) al Presidente del Consiglio dei Ministri, prima della discussione dello schema in Consiglio dei Ministri o, in caso di regolamento di cui all’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, prima della sua adozione”.
La direttiva sull’analisi tecnico-normativa sostituisce la precedente direttiva, adottata nel 2000.
Il regolamento recante disciplina attuativa dell’analisi di impatto della regolamentazione dà attuazione all’articolo 14, comma 5, della legge 28 novembre 2005, n. 246.
Le due analisi costituiscono gli strumenti per la valutazione ex ante, cui va aggiunta, quale strumento di valutazione ex post, la verifica dell’impatto della regolamentazione (VIR), oggetto del successivo regolamento di cui al DPCM 19 novembre 2009, n. 212.
Se AIR e VIR trovano i fondamenti della loro disciplina nell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246 (legge di semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005), l’analisi tecnico-normativa non trova nessuna definizione a livello legislativo.
Il Comitato per la legislazione ha effettuato nel corso della legislatura un costante monitoraggio della presenza di AIR e ATN in allegato ai provvedimenti sottoposti al suo esame, talora pronunciandosi sulla loro qualità ovvero commentandone i contenuti. I rapporti redatti alla fine di ogni turno di presidenza dai presidenti pro tempore del Comitato dedicano un capitolo a tale monitoraggio, che si è affinato nel corso della XVI legislatura, al fine di verificare non soltanto la presenza delle due relazioni o, in subordine, dell’eventuale esenzione dall’obbligo di redigere l’AIR (articolo 9 del DPCM 170/2008), ma anche se tali relazioni siano o meno redatte rispettando i modelli stabiliti – rispettivamente – dalla direttiva del Presidente del Consiglio in data 10 settembre 2008 e dal regolamento di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 11 settembre 2008, n. 170.
In qualche caso, il Comitato si è soffermato sullo stile delle relazioni (sottolineando per esempio la loro redazione “in forma estremamente sintetica” nel parere sull’ A.C. 3243) e sulla tecnica di redazione, evidenziando anche eventuali inesattezze (ad esempio, la premessa del parere sull’ A.C. 4362 segnala la presenza di due inesattezze nella relazione per l’analisi tecnico-normativa).
In numerosi pareri, sono presenti sollecitazioni al Governo per un maggiore utilizzo di tali strumenti, che talora sono diventate oggetto anche di appositi ordini del giorno in Assemblea (in particolare, ordine del Giorno 9/2198/14).
Il Comitato per la legislazione ha effettuato nel corso della legislatura un costante monitoraggio della presenza di AIR e ATN in allegato ai provvedimenti sottoposti al suo esame, talora pronunciandosi sulla loro qualità ovvero commentandone i contenuti. I rapporti redatti alla fine di ogni turno di presidenza dai presidenti pro tempore del Comitato dedicano un capitolo a tale monitoraggio, che si è affinato nel corso della XVI legislatura, al fine di verificare non soltanto la presenza delle due relazioni o, in subordine, dell’eventuale esenzione dall’obbligo di redigere l’AIR (articolo 9 del DPCM 170/2008), ma anche se tali relazioni siano o meno redatte rispettando i modelli stabiliti – rispettivamente – dalla direttiva del Presidente del Consiglio in data 10 settembre 2008 e dal regolamento di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 11 settembre 2008, n. 170.
In qualche caso, il Comitato si è soffermato sullo stile delle relazioni (sottolineando per esempio la loro redazione “in forma estremamente sintetica” nel parere sull’A.C. 3243) e sulla tecnica di redazione, evidenziando anche eventuali inesattezze (ad esempio, la premessa del parere sull’A.C. 4362 segnala la presenza di due inesattezze nella relazione per l’analisi tecnico-normativa).
In numerosi pareri, sono presenti sollecitazioni al Governo per un maggiore utilizzo di tali strumenti, che talora sono diventate oggetto anche di appositi ordini del giorno in Assemblea (in particolare, ordine del giorno 9/2198/14).
La tabella che segue dà conto della presenza di AIR e ATN nelle diverse tipologie di provvedimenti sottoposti all’esame del Comitato.
Tipologia dei provvedimenti | Numero dei provvedimenti esaminati dal Comitato | Numero dei provvedimenti corredati di AIR e ATN % | Numero di provvedimenti corredati di sola ATN % |
Disegni di legge di conversione | 108 | 15 (13,9%) | 22 (13,4%) |
Altri disegni di legge | 31 | 16 (51,6%) | 3 (9,7%) |
Schemi di decreti legislativi | 14 | 10 (71,4%) | 1 (7,1%) |
Totale | 153 | 41 (26,8%) | 26 (17,0%) |
La tabella che segue dà conto della presenza di AIR e ATN nei disegni di legge di ratifica, che, tra i provvedimenti di iniziativa governativa, costituiscono una tipologia che registra una frequente elaborazione di AIR e ATN.
Disegni di legge di ratifica di iniziativa governativa definitivamente approvati | ||
Approvati | 137 |
|
Corredati di ATN e AIR | 69 | 50,4% |
Corredati solo di ATN | 50 | 36,5% |
Corredati solo di AIR | 1 | 0,7% |
Privi di AIR e ATN | 17 | 12,4% |
Totale | 137 | 100,0% |