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Temi dell'attività Parlamentare

Il terremoto in Abruzzo
Gli interventi avviati dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 sono stati definiti nel D.L. 39/2009. Successivamente, il D.L. 195/2009 ha introdotto una serie di disposizioni per l'avvio della fase post emergenziale. Da ultimo, il D.L. 83/2012 reca un'articolata disciplina per la chiusura della gestione dell'emergenza.
Il decreto-legge 39/2009

Il decreto-legge 39/2009, riguardante i comuni colpiti dagli eventi sismici di intensità pari o superiori al 6° grado della scala Mercalli (sulla base dei rilievi effettuati dal Dipartimento della protezione civile), ha previsto interventi volti al reperimento di un'unità abitativa temporanea per le persone residenti nei comuni individuati e all'erogazione di un contributo per la riparazione o la ricostruzione dell’abitazione, nonché all'accollo - da parte dello Stato - dei mutui in essere fino a 150.000 euro. Sono state inoltre introdotte misure volte ad agevolare le piccole riparazioni per rendere agibili le abitazioni non gravemente danneggiate nonché la ripresa delle attività produttive, con l'istituzione di zone franche urbane (ZFU) cui si applicano le agevolazioni fiscali e tributarie in favore delle piccole e medie imprese.

Per quanto riguarda, invece, il patrimonio pubblico, un primo intervento ha interessato le infrastrutture di trasporto e il ripristino degli edifici pubblici. Sono state quindi previste misure per la ripresa delle attività della pubblica amministrazione, per la messa in sicurezza delle scuole, per la riorganizzazione delle strutture del servizio sanitario, nonché un piano di interventi per il ripristino degli edifici universitari e del Conservatorio di musica dell'Aquila. Il decreto ha previsto poi agevolazioni per lo sviluppo economico e sociale, anche attraverso la concessione di garanzie per le piccole e medie imprese, e ha destinato risorse ad interventi di sostegno e reindustrializzazione. Sull'utilizzo delle risorse pubbliche per la ricostruzione è stata quindi prevista un'informativa annuale al Parlamento.

La prevenzione del rischio sismico

Il D.L. 39/2009 ha anticipato al 30 giugno 2009 l’entrata in vigore della normativa antisismica (art. 1-bis), in conformità con quanto previsto dalla risoluzione 8-00039 approvata l'8 aprile 2009, ed è stato istituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico.

Con la L.R. n. 28/2011, modificata da ultimo dalla L.R. 10/2012, la Regione Abruzzo ha definito le nuove norme per la riduzione del rischio sismico e per la vigilanza ed il controllo sulle opere e costruzioni realizzate in zone sismiche.

Si segnala, infine, che la Commissione ambiente della Camera ha svolto un ciclo di audizioni nell’ambito di un'indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Italia.

L'avvio dell'attività di ricostruzione

L'attività di ricostruzione è stata disciplinata da numerose ordinanze di protezione civile per le quali si rinvia alla relativa scheda di approfondimento. 

Nel mese di luglio 2009 sono state avviate le attività di ricostruzione "leggera" (edifici classificati da A a D) e "pesante" (edifici E) prevedendo la concessione di un contributo diretto per le relative riparazioni - ovvero per l’acquisto di una nuova abitazione - nonché alcuni interventi a favore dell'edilizia popolare. E' stata quindi pubblicata la graduatoria delle assegnazioni secondo i criteri definiti dall'O.P.C.M. n. 3806. Sono stati, infine, erogati i primi indennizzi alle imprese per immobili, beni mobili strumentali e ripristino delle scorte.

Si ricorda, inoltre, che il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo allo stanziamento di 493,8 milioni di euro da parte dell’Unione Europea per il terremoto in Abruzzo. Il contributo è stato stanziato a valere sulle risorse del Fondo di solidarietà europeo finalizzato ad aiutare gli Stati membri in caso di gravi catastrofi naturali e ha integrato gli stanziamenti nazionali.

La legge finanziaria 2010 (legge 191/2009) ha previsto - all'art. 2 - alcune disposizioni a favore delle popolazioni abruzzesi finalizzate a garantire il riequilibrio economico- finanziario degli enti locali, ad introdurre rateizzazioni dei versamenti tributari ed alcuni sgravi di carattere fiscale. E' stata prevista la facoltà per i titolari di redditi di locazione di immobili ubicati nella provincia dell'Aquila di applicare un regime di imposizione sostitutivo dell’IRPEF e relative addizionali con aliquota fissata in misura pari al 20% nonché la destinazione di quota parte (pari a 571 milioni per il 2010, 123 per il 2011 e 60 per il 2012) delle disponibilità del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili del Ministero dell’economia e delle finanze al riequilibrio finanziario degli enti locali danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009.

Sono state adottate le linee guida per i controlli antimafia indicate dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere ai sensi dell'art. 16, comma 4, del decreto legge n. 39/2009, previsti nell'opera di ricostruzione.

La fase post emergenziale e il D.L. 83/2012

Il D.L. 195/2009 ha previsto una serie di disposizioni per l'avvio della fase post emergenziale, affidando al Presidente della Regione le funzioni di Commissario delegato per la ricostruzione. Il D.L. 2/2010 (art. 4) ha destinato le risorse originariamente previste in favore delle comunità montane (20 milioni), a favore della provincia dell’Aquila e dei comuni della regione Abruzzo.

La legge 183/2011 (legge di stabilità 2012) ha confermato l'esclusione dal patto di stabilità degli investimenti in conto capitale deliberati entro il 31 dicembre 2010, anche a valere sui contributi già assegnati negli anni precedenti, per i comuni dissestati della Provincia dell'Aquila (art. 31, comma 13) fino a un importo massimo di 2,5 milioni annui. L'art. 33, comma 28, ha quindi disciplinato dal 1° gennaio 2012 la ripresa della riscossione dei tributi e dei contributi sospesi in favore dei contribuenti residenti nelle zone dell'Abruzzo colpite dal sisma con l'applicazione dell'abbattimento del 60% dei tributi e dei contributi o dei carichi iscritti a ruolo oggetto di sospensione.

Il Capo X-bis (artt. 67-bis – 67-sexies) del D.L. 83/2012 reca un’articolata disciplina per la chiusura della gestione dell’emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile 2009.

La cessazione dello stato di emergenza, dichiarato a seguito degli eventi sismici in Abruzzo del 6 aprile 2009, è stata anticipata al 31 agosto 2012, anziché al 31 dicembre 2012 come previsto da ultimo dal D.P.C.M. 4 dicembre 2011.

Sono stati definiti norme, obiettivi e modalità della ricostruzione, nonché gli altri interventi necessari per il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009 che, a decorrere dal 16 settembre 2012, sono gestiti sulla base del riparto costituzionale di competenze tra gli enti territoriali e lo Stato. Ulteriori disposizioni riguardano la ricostruzione dei centri storici, le varianti urbanistiche, il reclutamento di personale nella pubblica amministrazione.

Ulteriori disposizioni contenute nella legge di stabilità per il 2013

Il comma 183 dell’articolo unico della L. 228/2012 (legge di stabilità per il 2013) ha previsto che il Governo possa procedere, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, ad una rinegoziazione con la società concessionaria delle autostrade A24-A25 delle condizioni della concessione anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza a condizione, tra l’altro, che vengano realizzate tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009.

Il comma 289, primo periodo, ha assegnato un contributo per il 2013, nel limite complessivo di 35 milioni di euro, finalizzato ad assicurare, nel comune dell'Aquila e negli altri comuni colpiti dal sisma, la stabilità dell'equilibrio finanziario, anche per garantire la continuità del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Gli atti di indirizzo approvati e le proposte di legge esaminate

Il 13 ottobre 2009 l'Assemblea della Camera ha approvato la mozione 1-00244, impegnando il Governo ad una serie di azioni per la ricostruzione e il rilancio dello sviluppo economico nei territori colpiti dal sisma.

Oltre agli interventi normativi precedentemente citati, sono state esaminate proposte di legge di iniziativa parlamentare il cui esame non è stato concluso nel corso della legislatura.

La Commissione ambiente della Camera ha esaminato alcune proposte di legge, A.C. 3811, A.C. 3993, A.C. 4107 e A.C. 4675, recanti disposizioni per la ricostruzione, il recupero e lo sviluppo economico-sociale dei territori colpiti dal sisma. La Commissione ha, altresì, avviato l'esame del Doc. XXII, n. 9, recante l'istituzione di una Commissione parlamentare monocamerale di inchiesta sulle problematiche connesse alla ricostruzione e allo sviluppo dell'Abruzzo e agli eventi sismici.

La Commissione ambiente del Senato ha esaminato una proposta di legge recante norme in materia di benefici in favore dei superstiti e dei familiari delle vittime del terremoto dell'Aquila (A.S. 2526).