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Temi dell'attività Parlamentare

Interventi per le fondazioni lirico-sinfoniche
Con il decreto-legge 64 del 2010, modificato ampiamente durante l'esame parlamentare (legge 100/2010), è stato disposto un primo, urgente, intervento nel settore dello spettacolo, e in particolare nel settore lirico-sinfonico, per razionalizzare le spese e al contempo implementare la produttività e i livelli di qualità delle produzioni offerte. Con DPR 117/2011 è stato adottato il primo regolamento di delegificazione per il riconoscimento di forme organizzative speciali ad alcune fondazioni. Il D.L. 201/2011 ha posticipato al 31 dicembre 2012 il termine per l'emanazione degli ulteriori regolamenti, uno dei quali è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2012 e riguarda l'ordinamento e l'organizzazione delle fondazioni. Il testo non è ancora pervenuto alle Camere.


Il decreto-legge 64/2010

Il decreto-legge 64/2010, come modificato durante l'esame parlamentare (A.C. 3552) (A.S. 2150-b) e ulteriormente modificato dall'art. 22, co. 5 del D.L. n. 201/2011 (L. 214/2011), ha previsto:

  • la revisione - attraverso uno o più regolamenti di delegificazione, da adottare entro il 31 dicembre 2012, previo parere, tra gli altri, delle Commissioni parlamentari - dell’organizzazione e del funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche;
  • un nuovo procedimento di contrattazione collettiva;
  • nuove disposizioni in materia di personale dipendente.

Tra i criteri indicati per la revisione dell’organizzazione e del funzionamento vi sono: tutela e valorizzazione professionale dei lavoratori; efficienza; corretta gestione; economicità; imprenditorialità; controllo e vigilanza sulla gestione economico-finanziaria; incentivazione del miglioramento dei risultati gestionali attraverso la rideterminazione dei criteri di ripartizione del contributo statale e destinazione di una quota crescente di quest’ultimo in base alla qualità della produzione; revisione organica del sistema di contrattazione collettiva; incentivazione della contribuzione da parte degli enti locali; eventuale previsione di forme organizzative speciali per alcune fondazioni; valorizzazione dei grandi teatri d’opera; valorizzazione delle finalità e del carattere sociale delle fondazioni e del loro ruolo educativo verso i giovani.

In relazione al procedimento di contrattazione collettiva, il D.L. ha previsto che il CCNL è sottoscritto, per la parte datoriale, da una delegazione individuata dalle fondazioni lirico-sinfoniche - che si avvale dell'ARAN - e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori dipendenti dalle stesse fondazioni. 

Per quanto concerne il personale dipendente:

  • è stata dettata una nuova disciplina in materia di attività di lavoro autonomo;
  • i contratti integrativi aziendali vigenti alla data di entrata in vigore del D.L. possono essere rinnovati solo successivamente alla stipula del nuovo CCNL;
  • eventuali trattamenti economici aggiuntivi sono riconosciuti solo in caso di pareggio di bilancio, fatti salvi i diritti acquisiti;
  • fatte salve alcune ipotesi, fino al 31 dicembre 2011 sono state vietate le assunzioni a tempo indeterminato; dal 2012 queste ultime sono possibili entro i limiti indicati;
  • sono stati posti limiti per le assunzioni a tempo determinato, in ordine alle quali, inoltre, è stato consentito il ricorso a tipologie contrattuali flessibili;
  • in materia di assunzioni, infine, sono dettate specifiche discipline per le fondazioni con particolari requisiti inerenti il bilancio ed appositi indici ad esso connessi, nonché per la fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari;
  • è stata ridotta a 45 anni l’età pensionabile per ballerini e tersicorei, senza distinzione di sesso. Per due anni dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni, chi ha raggiunto o superato la nuova età pensionabile può esercitare un’opzione per restare in servizio.

Altre disposizioni hanno riguardato:

  • la previsione che il registro pubblico speciale per le opere cinematografiche comprende anche le opere audiovisive;
  • la costituzione di un nuovo Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori (nuovo IMAIE);
  • l'istituzione, il 17 marzo 2011, della festa nazionale per la celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia.

Il D.L. 64/2010 ha peraltro determinato un intervento della Corte costituzionale che, con sentenza 153/2011, ha ribadito la qualificazione in senso pubblicistico degli enti lirici, ancorché da tempo privatizzati a seguito del d.lgs. 367/1996.

Il DPR 117/2011

I criteri per il riconoscimento di forme organizzative speciali alle fondazioni lirico-sinfoniche sono stati definiti con il DPR 117/2011.
Il riconoscimento avviene con decreto ministeriale, sulla base di presentazione di istanza da parte della fondazione interessata e previa istruttoria sul possesso dei requisiti, che consistono:
a) nella peculiarità in campo lirico-sinfonico;
b) nella assoluta rilevanza internazionale;
c) nella eccezionale capacità produttiva;
d) nella capacità di conseguire l'equilibrio economico-patrimoniale di bilancio.
Ove, in seguito, si accerti una sopravvenuta carenza dei requisiti, il riconoscimento può essere revocato.
Per le fondazioni in questione, l'erogazione del contributo statale triennale avviene sulla base di programmi di attività triennali. Inoltre, le stesse possono contrattare un autonomo contratto di lavoro che regoli all'unico livello aziendale le materie disciplinate dal CCNL di settore e dagli accordi integrativi aziendali. 

Sulla base del DPR 117/2011 è stata riconosciuta la forma organizzativa speciale all'Accademia di S. Cecilia (DM 23 gennaio 2012) e al Teatro alla Scala (DM 16 aprile 2012).

L'adozione degli ulteriori regolamenti

Nella seduta del 22 dicembre 2012 il Consiglio dei Ministri ha svolto l'esame preliminare di uno schema di regolamento che disciplina l’ordinamento e l’organizzazione delle fondazioni lirico-sinfoniche. Il testo non è ancora pervenuto alle Camere.