Il decreto-legge 64/2010, come modificato durante l'esame parlamentare (A.C. 3552) (A.S. 2150-b) e ulteriormente modificato dall'art. 22, co. 5 del D.L. n. 201/2011 (L. 214/2011), ha previsto:
Tra i criteri indicati per la revisione dell’organizzazione e del funzionamento vi sono: tutela e valorizzazione professionale dei lavoratori; efficienza; corretta gestione; economicità; imprenditorialità; controllo e vigilanza sulla gestione economico-finanziaria; incentivazione del miglioramento dei risultati gestionali attraverso la rideterminazione dei criteri di ripartizione del contributo statale e destinazione di una quota crescente di quest’ultimo in base alla qualità della produzione; revisione organica del sistema di contrattazione collettiva; incentivazione della contribuzione da parte degli enti locali; eventuale previsione di forme organizzative speciali per alcune fondazioni; valorizzazione dei grandi teatri d’opera; valorizzazione delle finalità e del carattere sociale delle fondazioni e del loro ruolo educativo verso i giovani.
In relazione al procedimento di contrattazione collettiva, il D.L. ha previsto che il CCNL è sottoscritto, per la parte datoriale, da una delegazione individuata dalle fondazioni lirico-sinfoniche - che si avvale dell'ARAN - e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori dipendenti dalle stesse fondazioni.
Per quanto concerne il personale dipendente:
Altre disposizioni hanno riguardato:
Il D.L. 64/2010 ha peraltro determinato un intervento della Corte costituzionale che, con sentenza 153/2011, ha ribadito la qualificazione in senso pubblicistico degli enti lirici, ancorché da tempo privatizzati a seguito del d.lgs. 367/1996.
I criteri per il riconoscimento di forme organizzative speciali alle fondazioni lirico-sinfoniche sono stati definiti con il DPR 117/2011.
Il riconoscimento avviene con decreto ministeriale, sulla base di presentazione di istanza da parte della fondazione interessata e previa istruttoria sul possesso dei requisiti, che consistono:
a) nella peculiarità in campo lirico-sinfonico;
b) nella assoluta rilevanza internazionale;
c) nella eccezionale capacità produttiva;
d) nella capacità di conseguire l'equilibrio economico-patrimoniale di bilancio.
Ove, in seguito, si accerti una sopravvenuta carenza dei requisiti, il riconoscimento può essere revocato.
Per le fondazioni in questione, l'erogazione del contributo statale triennale avviene sulla base di programmi di attività triennali. Inoltre, le stesse possono contrattare un autonomo contratto di lavoro che regoli all'unico livello aziendale le materie disciplinate dal CCNL di settore e dagli accordi integrativi aziendali.
Sulla base del DPR 117/2011 è stata riconosciuta la forma organizzativa speciale all'Accademia di S. Cecilia (DM 23 gennaio 2012) e al Teatro alla Scala (DM 16 aprile 2012).
Nella seduta del 22 dicembre 2012 il Consiglio dei Ministri ha svolto l'esame preliminare di uno schema di regolamento che disciplina l’ordinamento e l’organizzazione delle fondazioni lirico-sinfoniche. Il testo non è ancora pervenuto alle Camere.
Il decreto-legge 64/2010
Il DPR 117/2011