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Temi dell'attività Parlamentare

Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Fin dal momento della loro adozione da parte dell'ONU (settembre 2000), gli otto Obiettivi del Millennio (MDGs) hanno assunto il ruolo di riferimento universale per lo sviluppo, condiviso da paesi in via di sviluppo e donatori. Le valutazioni circa lo stato di avanzamento effettuate a quattro anni dalla scadenza fissata per la loro realizzazione, hanno evidenziato battute di arresto e i rischi rappresentati dalla crisi economica globale e dagli effetti dei cambiamenti climatici. Il Rapporto 2012 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio riferisce che tre importanti target sono stati raggiunti, tra i quali quello del dimezzamento dell'estrema povertà, a riprova della correttezza dell'approccio contenuto negli MDGs.Il raggiungimento di altri obiettivi è tuttora incerto e difficoltoso, possibile solo se i governi non si discosteranno dagli impegni assunti.
Il Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Nel corso della XVI Legislatura è stato costituito – all’interno della Commissione affari esteri della Camera - un Comitato permanente, presieduto dall'on. Enrico Pianetta, dedicato a seguire da vicino i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Il Comitato aveva – fra gli altri – il compito di rendere più incisiva l’azione del Parlamento nei confronti del governo italiano e delle organizzazioni internazionali per il rafforzamento delle politiche di contrasto alla povertà. L’Italia, infatti, ha fatto propri gli Obiettivi del Millennio quali linee guida della propria politica di cooperazione allo sviluppo e si è particolarmente adoperata per la realizzazione dell’Obiettivo 6 (lotta ad AIDS, e altre malattie) destinando rilevanti risorse al Fondo Globale per la lotta all'AIDS alla TBC e alla malaria.

L'indagine conoscitiva sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

 L'Indagine conoscitiva condotta dal Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio era diretta ad approfondire l'attività posta in essere dalla comunità internazionale, ed in particolare dal Governo italiano, per il raggiungimento degli otto Obiettivi.

La prima fase dell'indagine si è conclusa il 24 giugno 2009 con l’adozione di un documento intermedio e con un Seminario interparlamentare organizzato dal Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in collaborazione con la Campagna del Millennio delle Nazioni Unite sul tema “Il ruolo dei Parlamenti nazionali per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”.

L'Indagine conoscitiva è terminata il 1° febbraio 2011 con l'approvazione di un Documento Conclusivo (Doc. XVII, n. 12), il cui esame era cominciato il 22 dicembre 2010 e proseguito nella seduta del 25 gennaio 2011

Gli MDGs negli altri dibattiti

Stante anche il rilevante impegno dell’Italia per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il tema è stato trattato anche al di fuori dell’Indagine conoscitiva, tanto presso il Comitato permanente, quanto in altre sedi.

Le sedute nelle quali si è dibattuto sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono riassunte in un’apposita scheda di approfondimento.

Altre attività del Comitato permanente

Accanto alle attività svolte nel quadro dell'indagine conoscitiva, il Comitato ha svolto altre attività a carattere conoscitivo.

In particolare, il 31 luglio 2008 si è svolta l’audizione dell'Ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, Direttore Generale del Ministero degli affari esteri per la cooperazione politica multilaterale, sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e le priorità dell'Italia in vista della 63ma Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’Ambasciatore Terzi ha ricordato che il Rapporto Onu sugli obiettivi del millennio per il 2007 aveva mostrato come la situazione a metà del percorso verso il 2015 non fosse in generale positiva, soprattutto in molte aree dell'Africa sub sahariana. Terzi ha quindi sottolineato la necessità di un’inversione di tendenza e di un approccio al problema che tenesse in maggiore considerazione la qualità degli aiuti e la ricostruzione dei Paesi falliti, secondo la nuova dottrina del peacebuilding. Importante inoltre, secondo l’ambasciatore Terzi, la costruzione di un partenariato più globale che includa l’elemento della mutual accountability cioè a dire della responsabilità condivisa tra paesi donatori e paesi beneficiari.

Il 2 ottobre 2008 il Comitato permanente sugli obiettivi di sviluppo del millennio ha ascoltato le Comunicazioni del Presidente sugli esiti della Riunione ad alto livello sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in occasione della 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU che si è svolta a New York il 25 settembre 2008. L’on. Maran, che aveva preso parte alla Riunione, ha riferito che questa si era articolata nei tre ambiti della lotta alla povertà e alla fame, dell'educazione e salute e della sostenibilità ambientale. La Riunione ad alto livello ha lanciato il Summit per la valutazione dei risultati conseguiti in ciascuno degli otto obiettivi, che si sarebbe svolto nel 2010.

Nelle sedute del 3 giugno 2010 e del 10 giugno 2010 , il Comitato ha esaminato il documento europeo relativo al Piano d'azione in dodici punti a sostegno degli obiettivi di sviluppo del millennio (COM(2010)159 def.) che individua una serie di azioni da mettere in atto per imprimere un’accelerazione volta al conseguimento degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, a cinque anni dalla scadenza del 2015. Nel corso del dibattito, il relatore, on. Barbi, ha rilevato che il documento in esame “rappresenta un punto di riferimento politico di grande valore sia nella riflessione in corso presso le istituzioni europee, sia per il Parlamento e il Governo italiani in vista della Riunione ad alto livello sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che si terrà presso le Nazioni Unite dal 20 al 22 settembre 2010 a New York”.

La Commissione esteri della Camera ha approvato, il 29 luglio 2010 , la risoluzione Pianetta n. 8-00085. La risoluzione impegna tra l’altro il governo a delineare un quadro esaustivo degli adempimenti da parte dell'Italia rispetto agli impegni assunti nelle sedi internazionali rispetto alle tematiche connesse agli obiettivi del millennio, per incrementare la mutual accountability anche in vista del Vertice delle Nazioni Unite del 20-22 settembre 2010.

Ancora in tema di impegni assunti, nella seduta del 14 e 15 settembre 2010 l’Assemblea di Montecitorio ha discusso e approvato le mozioni Antonione ed altri n. 1-00430, Pezzotta ed altri n. 1-00431, Lo Monte ed altri n. 1-00432 e Tempestini ed altri n. 1-00433 recanti adempimenti ed iniziative dell'Italia nell'ambito degli Obiettivi di sviluppo del Millennio in vista del summit di settembre 2010 (La mozione Evangelisti ed altri n. 1-00424, non accettata dal governo, è stata respinta).

Dopo lo svolgimento del Vertice Onu del 20-22 settembre, nella seduta del 5 ottobre 2010 , il Comitato permanente sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio ha svolto un dibattito sulle comunicazioni del Presidente relative alla missione a New York di una delegazione dello stesso Comitato per presenziare al Millennium Summit (20-22 settembre 2010). Il presidente ha dato conto dei contenuti dei diversi incontri avuti dalla delegazione parlamentare e della intenzione di realizzare un’iniziativa finalizzata a dare visibilità al lavoro di indagine in corso presso la Commissione.

Il Comitato si è poi riunito il 27 settembre 2011 per ascoltare le comunicazioni sulla missione svolta a Varsavia il 26 luglio 2011 per prendere parte al Seminario organizzato dall'Associazione dei parlamentari europei per l'Africa (AWEPA) sul tema «African Development Cooperation Strategies - Lessons from the new EU member States».  L’on. Barbi ha sottolineato l’emergere di una nuova visione in materia di cooperazione allo sviluppo dovuta al fatto che il Seminario era organizzato da un paese UE di recente accessione, la Polonia. Tra le conclusioni del Seminario, l’on. Barbi ha citato la convinzione comune sulla necessità di un maggiore coinvolgimento dei parlamenti africani – anche attraverso la loro funzione di monitoraggio e controllo sull'operato dei Governo – per il conseguimento di risultati duraturi in materia di sviluppo e per la realizzazione degli Obiettivi del Millennio.