MERCOLEDI' 5 AUDIZIONE DEL MINISTRO TREU Mercoledì 5 novembre alle ore 9.30 il Ministro del Lavoro Tiziano Treu esporrà, nel corso di un'audizione presso le commissioni Lavoro e Politiche dell'Unione Europea in seduta congiunta, gli orientamenti del Governo in vista della sessione straordinaria del Consiglio europeo di Lussemburgo sull'occupazione del 20 e 21 novembre. L'audizione sarà trasmessa sul circuito chiuso della Camera dei Deputati.
Trasmettiamo il testo del messaggio che il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha inviato a Marco Pannella: "Ho appreso la notizia del malore che ti ha colpito. Desidero formularti, anche a nome dell'intera Assemblea, i più fervidi auguri di una pronta guarigione."
CAMERA: NASCE IL "CENTRO SERVIZI" PER I DEPUTATI Un moderno Centro servizi, informatizzato ed affidato alla gestione di un "team" costituito da personale specializzato per fornire tempestivamente risposte alle più diverse esigenze di natura amministrativa dei deputati. E' la nuova struttura della Camera dei Deputati, già pienamente operativa, nata dalla recente unificazione delle competenze dei parlamentari in un unico servizio che si occupa di tutti gli aspetti amministrativi dell'esercizio del mandato dei deputati. La sede del Centro, progettato con l'obiettivo di agevolare la fruizione dei servizi da parte dei deputati e delle prestazioni a loro destinate, è situata al primo piano di Palazzo Montecitorio, nella Galleria dei Presidenti ed è in funzione dal lunedì al venerdì. In una lettera inviata al Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante ed ai colleghi parlamentari per informarli dell'apertura della nuova struttura, i deputati Questori sottolineano tra l'altro che "con l'istituzione del centro si è inteso rispondere ad una esigenza particolarmente avvertita dai deputati: quella relativa ad una più funzionale organizzazione delle loro attività di carattere amministrativo. La concentrazione in un'unica sede degli adempimenti amministrativi - rilevano ancora i Questori - comporterà, infatti, la riduzione del tempo necessario per assolvere a questo tipo di impegni e consentirà ai colleghi di organizzare più proficuamente la loro attività parlamentare". Punto di riferimento unico per i deputati, il nuovo Centro svolge tutta una serie di attività precedentemente gestite da strutture collocate in sedi diverse da Palazzo Montecitorio e tra loro distanti, ed è in grado di fornire un qualificato e rapido servizio di informazione e consulenza in materia retributiva, previdenziale, fiscale e legale. Il Centro provvede inoltre a gestire pratiche che riguardano i servizi più diversi: dall'assistenza sanitaria ai corsi di lingua, dalle ordinazioni librarie all'accredito dei collaboratori, al rilascio di permessi, passaporti di servizio, biglietti per le visite a Montecitorio. L'attività del Centro servizi consentirà peraltro di procedere nell'individuazione delle soluzioni più idonee a migliorare le prestazioni e i servizi resi dall'Amministrazione della Camera dei Deputati.
Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ai partecipanti al convegno "Tutela del minore e mass media" in corso oggi ad Erice: "Impegni parlamentari derivanti dalla posizione della fiducia che viene oggi votata non mi consentono di partecipare come previsto alla tavola rotonda da voi promossa. Mi permetto di inviarvi comunque un mio contributo alla riflessione che venite svolgendo. Credo sia necessario partire da alcuni dati chiave. In un rapporto del Censis, che contiene rilevazioni effettuate sino all'autunno 1996, si osserva che i minori sono presenti nel 40% circa delle trasmissioni televisive complessive. La Rai rappresenta i minori prevalentemente attraverso l'informazione, Mediaset invece attraverso la pubblicità e la fiction. Il 75% dei casi in cui il minore compare nella pubblicità o nella fiction è trasmesso dalle reti Mediaset, mentre sul totale dell'informazione che coinvolge i minori l'emittenza pubblica assorbe il 60,5%. Un altro dato di rilievo ci rivela che nei soggetti che interagiscono con il minore nei diversi programmi televisivi la figura del padre del minore protagonista è sempre sottorappresentata rispetto a quella della madre. E' d'altronde noto a chiunque il tempo sempre più elevato che ogni ragazzo trascorre dinanzi al televisore. Dobbiamo pure tener presente il tipo di immagini e di valori associati alla figura del minore in televisione e sulla carta stampata. E' noto ad esempio che sulla stampa si associano i minori alla violenza, come vittime nel 66% dei casi, mentre nel 35.9% sono gli stessi minori ad esercitarla. In televisione le notizie positive che riguardano i minori restano largamente minoritarie essendo solo il 21%. Un ultimo dato chiave: nell'informazione televisiva i primi tre argomenti in cui compare il minore sono il sottosviluppo, il disagio sociale e la povertà, la guerra ed i conflitti sociali. Si tratta quindi di prendere atto di una situazione in cui i minori nei mezzi di comunicazione si trasformano in mezzi di comunicazione essi stessi. Se a questo dato di notevole impatto aggiungiamo, con la letteratura specialistica, che oggi i minori a rischio, cioè destinato ad incontrare prima della maggiore età un giudice minorile, ammontano a circa un milione su nove milioni di bambini italiani, dobbiamo porci effettivamente il problema di quale ruolo i mezzi di comunicazione possano avere come strumento positivo di educazione e di sviluppo. E non possiamo neppure dimenticare che, a differenza di quanto accadeva nel secolo scorso, quando l'unico fattore di rischio riconosciuto era quello della classe sociale di appartenenza, oggi sociologi e criminologi individuano una molteplicità di fattori, la maggioranza dei quali del tutto indipendenti dall'estrazione sociale. Attualmente, a questa situazione di disagio potenziale e reale del mondo giovanile si tende a rispondere con una politica tendenzialmente non repressiva e comunque "a bassa soglia" di istituzionalizzazione, operando in positivo sull'intero tessuto sociale. Diventano perciò fondamentali la promozione dello sviluppo e della fruibilità dei servizi primari, come la scuola, l'istruzione, il potenziamento di politiche nazionali e locali di aiuto diretto alla famiglia ed al minore. Ma è proprio in questo quadro che i mezzi di comunicazione possono assolvere ad un ruolo che è insieme di formazione e di prevenzione sociale del rischio. Da questo ruolo possono derivare responsabilità di diverso tipo per chi dirige reti pubbliche e private. L'assunzione di queste responsabilità dovrebbe condurre a forme di autodisciplina piuttosto che a misure di carattere legislativo. Credo quindi che sarebbe molto più utile, nell'ambito di un processo già in corso, un'autoresponsabilizzazione complessiva del settore piuttosto che un intervento normativo che sarebbe rigido, rischierebbe di imporre una ideologia e sarebbe poco rispondente ai valori che intende tutelare."
Vi trasmettiamo il testo del messaggio di cordoglio che il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha inviato al Prefetto di Milano, dottor Roberto Sorge: "Apprendo con profondo dolore e sincera commozione la notizia dell'incendio sviluppatosi nella camera iperbarica dell'ospedale Galeazzi, nel quale hanno perso la vita undici persone. Nell'auspicare che vengano al più presto chiarite le cause del grave incidente, La prego di far pervenire ai familiari delle vittime la partecipazione mia personale e dell'Assemblea parlamentare che presiedo".
EUROPA SENZA FRONTIERE IL "PACCHETTO SCHENGEN" SUL SITO INTERNET DEL PARLAMENTO Le tappe dell'ingresso italiano nello "spazio Schengen", le fonti normative dell'Europa senza frontiere, i lavori del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione della Convenzione firmata nella cittadina lussemburghese sono da oggi a disposizione presso il sito Internet della Camera dei Deputati. Sotto l'indirizzo www.parlamento.it è dunque possibile consultare, alla voce "Altri organismi bicamerali", i documenti e la cronologia relativi all'apertura, a partire dallo scorso 26 ottobre, delle frontiere (aeroportuali, per ora) tra i "cittadini Schengen", e rivolgere domande al presidente del Comitato, on. Fabio Evangelisti.
Il consueto incontro con "Montecitorio a porte aperte", inizialmente previsto per domenica 2 novembre, avrà luogo domenica 9 novembre. Le visite guidate partiranno dall'ingresso di piazza Montecitorio e si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 17.
DOMANI ALLE ORE 15 IL QUESTION TIME Domani mercoledì 29 ottobre alle ore 15 avrà luogo lo svolgimento del question time, trasmesso in diretta televisiva. I quesiti sottoposti al Governo riguardano la riforma della normativa sui collaboratori di giustizia, la riduzione dell' orario di lavoro ed i confronti televisivi tra i candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative. Risponderanno il Ministro di grazia e giustizia Giovanni Maria Flick, il Ministro del lavoro Tiziano Treu e il Ministro delle poste e telecomunicazioni Antonio Maccanico.
VIOLANTE RICEVE ALESKEROV Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto questa mattina a Montecitorio il Presidente dell'Assemblea Nazionale della Repubblica dell'Azerbaidjan, Murtuz Aleskerov. Il Presidente Aleskerov ha confermato che l'impegno più rilevante dell'Assemblea legislativa, come aveva già affermato nel corso della sua recente visita il Presidente Aliyev, è rivolto ad adeguare agli standard dei Paesi dell'Unione Europea la legislazione del suo Paese. Questo processo, iniziato nel novembre del 1995 con l'approvazione della nuova Costituzione e l'indizione delle prime libere elezioni, ha portato all'adeguamento di molte leggi importanti che sono già passate al vaglio del Consiglio Europeo. Altro tema rilevante per le relazioni internazionali armene è rappresentato dall'avanzamento del processo di soluzione politica del contrasto azero-armeno sulla regione del Nagorno-Karabac cui stanno dando particolare impulso i tre copresidenti, statunitense, francese e russo, del gruppo di Minsk della Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione europea e che secondo il Presidente Aleskerov potrebbe giungere a una tappa risolutiva entro la fine dell'anno in corso. Il Presidente Aleskerov rinnovando al Presidente della Camera, l'invito a visitare l'Azerbaidjan già rivoltogli dal Presidente della Repubblica, ha confermato il particolare interesse allo sviluppo di rapporti stabili tra Commissioni permanenti delle due Assemblee legislative, indicando in particolare quelle che si occupano di diritti umani, privatizzazioni, ambiente ed energia, e si è impegnato a contribuire alla preparazione di giornate parlamentari biennali italo azere che contribuiscano allo sviluppo delle relazioni politiche e culturali tra i due Paesi.
Trasmettiamo il testo della lettera che il Presidente della Repubblica ha inviato ai Presidenti di Senato e Camera. Il presidente della Camera ha dato lettura del testo nel corso della odierna conferenza dei Capigruppo e ne ha disposto la trasmissione ai Presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. "In questi giorni è ripreso con rinnovata intensità a diversi livelli, il dibattito nella ricerca di una via che possa condurre a un riesame giusto e umano delle dolorose pagine del terrorismo. Su questo tema un chiaro messaggio era stato da me indirizzato il 2 giugno 1996 alle Camere, nella solenne seduta congiunta in occasione delle Celebrazioni per cinquantesimo anniversario della Repubblica, allorché, parlando di quella tragica stagione, dissi testualmente: "Con il passare degli anni il delitto non muta né nome, né sostanza e la giustizia verso le vittime, e chi ne ha sofferto e ne soffre, merita rispetto; ma lo Stato democratico, se vuol essere ricco di umanità, non può non fermarsi per cercare una via che non abbia i caratteri della generalità, ma valutando con intensa cura le singole situazioni, sia idonea a tutelare quei diritti, senza mai spegnere la speranza". Sentivo allora e sento ancora oggi la grande difficoltà di riuscire a fare sintesi tra così diverse realtà. Eppure mi pare di dover confermare quanto manifestato in quella occasione, mentre ritengo doveroso rendere partecipi i Presidenti delle Camere di alcune considerazioni sugli sviluppi che il tema in questione ha, con il tempo, subito, tenuto anche conto che il Parlamento si sta attualmente occupando di questo problema. Devo aggiungere che la questione così delicata e viva e dibattuta, ha trovato voci autorevoli in numerose proposte di legge presentate nei due rami del Parlamento e - rivolta in particolare l'attenzione al caso Sofri, Pietrostefani e Bompressi - la questione stessa ha ottenuto l'adesione di esponenti della cultura e dell'arte, di numerosi cittadini comuni che hanno chiesto e chiedono al Capo dello Stato interventi di clemenza a vario titolo e con diverse motivazioni. Molteplici appelli inoltre recano la sottoscrizione di un gran numero di Parlamentari, deputati e senatori, oltre che di membri del Parlamento Europeo. Ecco dunque alcune mie considerazioni: esaminati attentamente diversi casi, e constatato che presentano caratteristiche del tutto simili, credo si debba necessariamente concludere che qualsiasi provvedimento di grazia destinato a più persone sulla base di criteri generali predeterminati, costituirebbe di fatto un indulto improprio, invadendo illecitamente la competenza che la Costituzione riserva al Parlamento. Solo un numero del tutto limitato di situazioni prettamente individuali, e ciascuna con caratteristiche singole e peculiari, potrebbe consentire l'esercizio del potere di grazia. Per questi pochi casi comunque, ho chiesto al Ministro della Giustizia che vengano espletate con sollecitudine le attività istruttorie, che possano rendere fruibili, nella autonoma valutazione del magistrato, quei benefici previsti dall'Ordinamento penitenziario, da parte dei soggetti che ne sono attualmente esclusi. Ripeto quanto dissi più volte: 1) il delitto non muta natura con il passare del tempo; 2) la pena ha anche carattere afflittivo e non esclusivamente di recupero sociale del condannato; 3) le sofferenze delle vittime innocenti non devono mai essere dimenticate; ma certo non è contro i valori fondamentali della giustizia cercare una via che, non turbando queste fondamentali premesse, consenta, nei casi meritevoli, di far spazio gradualmente a un auspicabile ricupero alla società. Tuttavia un compito di questo genere è riservato alle Istituzioni cui la Costituzione attribuisce in materia specifici poteri, tanto per la fase dell'iniziativa quanto per quella dell'approvazione dei conseguenti provvedimenti. Questo discorso vale anche - malgrado i tratti particolari che lo contraddistinguono, a cominciare da un'espiazione iniziata a tanta distanza di tempo dai fatti addebitati - per il caso Sofri, Pietrostefani e Bompressi, in favore dei quali, come ho già accennato, ricevo numerosi appelli, in molti dei quali si chiede al Capo dello Stato di esercitare il potere di grazia previsto dall'art. 87, penultimo comma, della Costituzione. La grazia, infatti, qualora applicata a breve distanza dalla sentenza definitiva di condanna, assumerebbe oggettivamente il significato di una valutazione di merito opposta a quella del magistrato, configurando un ulteriore grado di giudizio che non esiste nell'ordinamento e determinando un evidente pericolo di conflitto di fatto tra poteri. Si aggiunga che un'applicazione della grazia che privilegi soltanto talune persone e ne trascuri altre che versano in situazioni analoghe, costituirebbe violazione grave del principio di uguaglianza che è base essenziale del concetto stesso di giustizia. Dunque la via per superare queste dolorose e sofferte vicende della nostra storia può essere trovata, ma certo richiede una visione unitaria di quella realtà, una volontà politica determinata e capace di raccogliere il consenso indispensabile. P.S. Invio oggi stesso il testo di questa lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Giustizia."