Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Comunicati Stampa

  • 16/12/2011

    Fini riceve Presidente CNT libico Jalil

    Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ricevuto questo pomeriggio a Montecitorio il Presidente del Consiglio Nazionale di Transizione libico, Mustafa Abdul Jalil.

  • 14/12/2011

    L'agricoltura nei 150 anni dell'Unità d'Italia. Domani alle 15 diretta webtv

    Domani, giovedì 15 dicembre, alle ore 15, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, si svolgerà il convegno organizzato dalla Cia, "L'agricoltura nei 150 anni dell'Unità d'Italia". Aprirà i lavori il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. Interverranno, Adolfo Pepe dell'Università di Teramo, Augusto Marinelli dell'Università di Firenze, Maria Cristina Treu dell'Università Politecnico di Milano, Sergio Givone dell'Università di Firenze. Presiederà l'evento Giuseppe Politi, Presidente nazionale della Cia, Confederazione italiana agricoltori. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla webtv di Montecitorio (http://webtv.camera.it).
  • 14/12/2011

    Innovazione sociale, Big Societye Sussidiarietà. Domani alle 9,30 diretta webtv

    Domani, giovedì 15 dicembre, alle ore 9,30, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio si svolgerà il convegno Forum P.A., "Innovazione sociale, Big Society e Sussidiarietà". L'intervento di saluto sarà del Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. Successivamente prenderanno la parola Luca Antonini, Ordinario Diritto costituzionale Università Padova e Vicepresidente Fondazione Sussidiarietà, Graziano Delrio, Presidente Anci e Sindaco Reggio Emilia, Giuseppe De Rita, Presidente e Segretario generale Fondazione Censis, Andrea Manzella, Ordinario Diritto costituzionale e Direttore Centro studi sul Parlamento, Antonio Marzano, Presidente Cnel, Lorenzo Ornaghi, Ministro Beni e Attività culturali, Giovanni Pitruzzella, Presidente Autorità Garante Concorrenza e Mercato. Le conclusioni saranno di Gianni Letta, già Sottosegretario Presidenza del Consiglio. Coordinerà Carlo Mochi Sismondi, Presidente Forum PA. L'evento - organizzato da Forum PA in collaborazione con Cnel, Censis, Università Cattolica e Anci - sarà trasmesso in diretta sulla webtv di Montecitorio (http://webtv.camera.it).
  • 14/12/2011

    Ufficio Presidenza: le decisioni sul sistema previdenziale dei deputati e dei dipendenti

    L'Ufficio di Presidenza della Camera, nella riunione odierna, ha deciso il superamento, dal 1° gennaio 2012, dell'istituto dell'assegno vitalizio dei deputati cessati dal mandato e l'istituzione di un nuovo sistema previdenziale basato sul sistema di calcolo contributivo. Con questa deliberazione è stato dato seguito: 1) all'impegno preso dallo stesso Ufficio di Presidenza il 21 luglio scorso; 2) agli ordini del giorno Franceschini ed altri e Cicchitto ed altri accolti dai deputati Questori in occasione della discussione sul bilancio della Camera; 3) agli indirizzi concordati tra i Presidenti delle Camere nel mese di novembre. E' stato altresì deciso che, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2012, per tutti i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento previdenziale al compimento dei 65 anni di età con un periodo contributivo corrispondente a 5 anni di mandato parlamentare. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta è diminuita di un anno con il limite inderogabile all'età di 60 anni. Conseguentemente, per molti deputati, tale misura comporterà il differimento fino a 10 anni della percezione dell'assegno vitalizio. L'Ufficio di Presidenza, nella medesima riunione, ha deliberato l'applicazione a tutto il personale della Camera del sistema previdenziale previsto per la generalità dei lavoratori dalla manovra economica contenuta nel decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201. Gli indirizzi adottati prevedono: - l'estensione a tutti i dipendenti, con il sistema pro rata, dell'applicazione del calcolo contributivo a partire dal 1° gennaio 2012; - l'innalzamento a 66 anni del requisito dell'età anagrafica per il conseguimento della pensione di vecchiaia; - l'innalzamento del requisito dell'anzianità contributiva per il conseguimento della pensione c.d. anticipata, secondo quanto previsto dal decreto-legge; - l'applicazione delle penalizzazioni previste per la generalità dei lavoratori, qualora la pensione anticipata sia conseguita ad un'età inferiore a 62 anni. Inoltre, ferma restando l'applicazione, alle pensioni erogate dall'Amministrazione della Camera, del contributo di perequazione previsto per la generalità dei pensionati, nella misura e nei termini temporali stabiliti dalla normativa vigente nell'ordinamento generale, l'Ufficio di Presidenza della Camera ha deliberato, al fine di concorrere al contenimento della spesa pensionistica interna e in linea con un principio di equità e convergenza tra le generazioni, l'introduzione di un significativo contributo di solidarietà a carico dei dipendenti in quiescenza, che sarà particolarmente penalizzante per i dipendenti che, avendone già maturato il diritto, andranno in pensione sulla base della previgente disciplina prima del compimento del 62° anno di età.
  • 11/12/2011

    Fini e Schifani su trattamento economico parlamentari

    Dichiarazione del Presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e del Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini:

    "Come dimostrano anche le recenti decisioni autonomamente assunte dagli Uffici di Presidenza di Senato e Camera sulla nuova disciplina dei cosiddetti vitalizi, il Parlamento è pienamente consapevole dell'esigenza di dar vita ad atti esemplari e quindi anche di adeguare l'indennità dei propri membri agli standard europei, secondo quanto già votato in Aula nei mesi scorsi sia a Palazzo Madama che a Montecitorio.

    In ragione di ciò i Presidenti Schifani e Fini hanno sollecitato il Presidente dell'Istat, dottor Giovannini, a concludere nel più breve tempo possibile i lavori dell'apposita commissione per poter immediatamente procedere alle conseguenti determinazioni attraverso i deliberati degli Uffici di Presidenza.

    Non corrisponde pertanto al vero quanto ipotizzato da alcuni organi di informazione circa la presunta volontà del Parlamento di non assumere comportamenti in sintonia con il rigore che la grave crisi economica-finanziaria impone a tutti."