Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto l'Ambasciatore della Repubblica del Portogallo, Sua Eccellenza José Pauloro das Neves.
"Sono profondamente addolorato per la morte del professor Massimo D'Antona. Valentissimo avvocato, professore universitario di diritto del lavoro, egli non è stato soltanto un giurista ed un professionista di grande capacità. Ha saputo unire alle proprie doti professionali un impegno civile non comune, prima nel sindacato della CGIL, poi al servizio delle istituzioni del paese. Consulente del Presidente del consiglio Dini e poi Sottosegretario in quello stesso Governo, ha collaborato intensamente con i ministri del lavoro Treu e Bassolino e con il ministro Bassanini, ed è stato Presidente dell'Enav e consigliere d'amministrazione degli aereoporti di Roma. E' stato un uomo di non comune versatilità, un tecnico che ha saputo intuire la necessità di modernizzare il nostro Paese, compito cui ha generosamente dedicato le proprie capacità. Il senso della sua vita è racchiuso nell'impegno civile e politico che ha contrassegnato il suo servizio nell'Università, nel Sindacato, nel Governo Le sono molto vicino in questo momento, e Le esprimo, anche a nome di tutta la Camera dei Deputati, i sensi della più sentita partecipazione al Suo dolore."
"NELLA MATTINATA DI OGGI SARO' IMPEGNATO NELLA PRESIDENZA DELL'AULA DELLA CAMERA E NON MI SARA' QUINDI POSSIBILE ESSERE PRESENTE ALLA CERIMONIA PER L'INTITOLAZIONE DI UNA STRADA DI SARNO AL COMMISSARIO CAPO ANTONIO ESPOSITO, ASSASSINATO DALLE BRIGATE ROSSE A GENOVA NEL GIUGNO DI VENTUNO ANNI FA. DESIDERO COMUNQUE RINGRAZIARLA PER IL CORTESE INVITO ED ESPRIMERLE IL MIO PIU' VIVO APPREZZAMENTO PER UN'INIZIATIVA, CHE SOTTOLINEA L'IMPEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE A MANTENERE SALDI I VALORI CHE SONO ALLA BASE DELLA NOSTRA CONVIVENZA CIVILE E DEMOCRATICA. ANTONIO ESPOSITO FU UCCISO, MENTRE A TORINO LA CORTE D'ASSISE ERA IN CAMERA DI CONSIGLIO PER LA SENTENZA CONTRO I CAPI STORICI DELLE BR, PERCHÉ AVEVA FATTO DELL'ANTITERRORISMO A GENOVA UNA MACCHINA CAPACE DI COMBATTERE CON EFFICACIA LA VIOLENZA DEI TERRORISTI. PERCHE' AVEVA CONTRAPPOSTO IL SENSO DELLO STATO ALLA PAURA. È PARTICOLARMENTE IMPORTANTE RICORDARE LA SUA FIGURA PER IL RISPETTO CHE TUTTI DOBBIAMO A COLORO CHE CADDERO PER DIFENDERE I VALORI DELLA LIBERTÀ E DELLA DEMOCRAZIA. LIBERTÀ E DEMOCRAZIA, CHE IN QUEGLI ANNI FURONO MESSE A DURA PROVA DAL TERRORISMO POLITICO DI DESTRA E DI SINISTRA, E CHE OGGI SONO PIENAMENTE AFFERMATE ANCHE GRAZIE A QUEL SACRIFICIO."
Nuovo appuntamento, domenica 23 maggio, con "Ragazzi in Aula", la manifestazione promossa dalla Camera dei deputati d'intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, che festeggia quest'anno la sua terza edizione. Con l'iniziativa, svoltasi per la prima volta nel 1997, la Camera dei deputati intende aiutare le giovani generazioni ad avvicinarsi ai meccanismi della democrazia parlamentare. Provenienti da tutte le province italiane, 515 studentesse e studenti in rappresentanza di 107 classi delle scuole medie superiori prenderanno posto nell'Aula di Montecitorio per discutere e votare sei proposte di legge scelte dall'Ufficio di Presidenza della Camera fra le centinaia presentate dai ragazzi e selezionate dai Provveditori agli Studi. Ciascuna proposta, composta da una relazione ed un articolato, sarà illustrata dal relatore: seguiranno gli interventi degli iscritti a parlare ed il parere del ministro competente. Il Presidente metterà quindi in votazione le proposte: i ragazzi, proprio come i deputati, potranno esprimere il loro voto con una speciale tessera elettronica. La proposta più votata dagli studenti potrà diventare una vera e propria legge dello Stato: sarà infatti ripresentata formalmente da parte di alcuni deputati per essere approvata dall'Assemblea. Delle due più votate proposte di "Ragazzi in Aula" edizione 1998, quella dedicata all'assistenza dei giovani universitari portatori di handicap - presentata da un gruppo di studenti dell'Istituto tecnico commerciale Calamandrei di Sesto Fiorentino - è stata approvata dal Parlamento ed è diventata legge: la n. 17 del 28 gennaio 1999; un'altra (sul turismo scolastico nei Parchi), già approvata dalla Camera, è all'esame del Senato. Manifestazioni analoghe a quella promossa dalla Camera dei deputati sono in programma domenica 23 presso i Consigli regionali di Abruzzo, Campania e Piemonte. Il 28 maggio apriranno le loro porte ai ragazzi i Consigli di Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, mentre venerdì 21 sarà la volta dei Consigli di Marche e Sicilia. Oltre che in Italia, anche in numerosi altri Paesi europei e mediterranei si sono svolte e si svolgeranno iniziative simili a "Ragazzi in Aula", in particolare da parte dell'Assemblea Nazionale francese, della Camera dei Comuni inglese, della Camera dei deputati belga, del Parlamento danese, della Seconda Camera olandese, dell'Assemblea nazionale slovena, dell'Assemblea della Repubblica portoghese, del Parlamento ellenico e dell'Assemblea nazionale turca. Domenica prossima, nel corso di "Ragazzi in Aula", interverrà anche Liliana Herrera Gonzalez, Presidente del "Parlamento Juvenil" della Repubblica del Cile, i cui 120 rappresentanti vengono eletti annualmente e tengono vere e proprie sessioni di lavoro. La speciale seduta della Camera, che prenderà il via alle 9.30, sarà trasmessa in diretta televisiva dalla Rai (a partire dalle 9.15) e radiofonica da RadioParlamento Rai. "Ragazzi in Aula" sarà trasmessa in diretta anche sul canale satellitare della Camera dei deputati e potrà essere seguita attraverso il sito Internet della Camera (all'indirizzo www.camera.it).
Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto una delegazione delle Associazioni "Tavola della Pace", guidata da Padre Nicola Giandomenico e dal dottor Flavio Lotti, che gli ha consegnato ed illustrato il testo della mozione finale con cui si è conclusa la Marcia per la Pace svoltasi domenica scorsa tra Perugia ed Assisi.
"Nel giorno del Suo compleanno mi è particolarmente gradito inviarLe anche a nome della Camera dei Deputati, il più sentito augurio insieme ai sensi della mia riconoscenza per l'instancabile opera al servizio della pace e della concordia tra i popoli".
Il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha ricevuto una delegazione de I Giovani e gli Studenti di Azione Cattolica e della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. La delegazione era guidata dal Presidente Nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Giulio Zanella, dai Vicepresidenti Nazionali del Settore Giovani di Azione Cattolica, Carolina Agostino e Gennaro Ferrara e dai Segretari Nazionali del Movimento Studenti di Azione Cattolica, Laura Monti e Giandiego Carastro. I componenti della delegazione hanno consegnato al Presidente della Camera dei Deputati una missiva nella quale, dichiarandosi sgomenti di fronte alle barbarie della pulizia etnica perpetrate dal regime serbo e consci delle ingiustizie di ogni azione di guerra, si impegnano, con le loro Associazioni, a far crescere una coscienza politica che insegni il rispetto e la convivenza delle differenze e la cultura della pace. Il Presidente Violante ha ricordato l'importanza di fondare le relazioni tra i popoli sui valori della coesistenza e del rispetto dei diritti sottolineando l'utilità dello scambio di esperienze ed elaborazioni delle varie associazioni ed organismi nazionali per definire gli strumenti, non solo coercitivi, capaci di tutelare i diritti nell'ambito internazionale.
"HO APPRESO LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA DEL COMANDANTE PARTIGIANO, MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE, UMBERTO BISI, FIGURA DI SPICCO DELLA RESISTENZA EMILIANA. LA SUA PASSIONE CIVILE E LA VOLONTÀ DI CONQUISTARE LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA PER IL NOSTRO PAESE LO SPINSERO, SIN DALL' 8 SETTEMBRE DEL 1943, AD ORGANIZZARE UNA TRA LE PRIME FORMAZIONI DI AZIONE PARTIGIANA CHE FU PROTAGONISTA NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE DURANTE TUTTI I 20 MESI DELLA RESISTENZA. LA SUA ESPERIENZA DI COMBATTENTE PER LA LIBERTÀ E, POI, DI DIRIGENTE POLITICO HANNO COSTITUITO UN ESEMPIO PREZIOSO PER I COMPAGNI DI LOTTA DI ALLORA E PER TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO CON LUI, SIN DALL'INDOMANI DELLA LIBERAZIONE. UMBERTO BISI E' STATO IN QUESTI ANNI FORTEMENTE IMPEGNATO PER REALIZZARE UN PROGETTO DI COMUNICAZIONE E DI DIFFUSIONE DEGLI IDEALI CIVILI E POLITICI DELLA RESISTENZA TRA LE GIOVANI GENERAZIONI. EGLI ERA GIUSTAMENTE CONVINTO CHE QUESTO FOSSE UNO DEI COMPITI FONDAMENTALI PER DIFENDERE ATTIVAMENTE LA MEMORIA, LE ESPERIENZE E I VALORI CUI DIEDERO CORPO E VITA MIGLIAIA DI DONNE E DI UOMINI PER RESTITUIRE DIGNITÀ E LIBERTÀ A TUTTI GLI ITALIANI".
"Sono profondamente commosso e addolorato per la perdita di Marco Nozza. Uomo di profonda cultura e di grande sensibilità, si è affermato come uno dei più significativi rappresentanti del giornalismo italiano d'inchiesta del nostro tempo. Vi giungano i sensi della partecipazione mia e della Camera dei Deputati al dolore che accompagna la sua scomparsa".
Vi trasmettiamo stralci del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante al Presidente dell'Associazione dei Giudici amministrativi tedeschi, italiani e francesi, Dott. Francesco Mariuzzo in occasione del Convegno "Il ruolo della giustizia in uno Stato democratico" che si svolge oggi alla Sala del Refettorio: Gli ordinamenti democratici si misurano oggi con una domanda di giustizia amministrativa che è divenuta sempre più elevata e che richiede tempi di risposta adeguati alla velocità crescente dell'economia e della società. Alla fine del 1996 i processi amministrativi pendenti in Francia erano 184.000, in Germania 334.000, in Italia 770.000. La difficoltà di rispondere alla domanda di tutela rischia di fare della giustizia amministrativa non più il fulcro della garanzia dei diritti dei cittadini, ma un freno all'azione delle pubbliche amministrazioni e un ostacolo allo sviluppo. Gli Stati che hanno sistemi giudiziari efficienti e moderni sono preferiti dalle imprese, dai professionisti, dagli investitori finanziari, i quali sanno di poter contare su una efficace garanzia giurisdizionale in caso di controversie. Questo discorso vale tanto più per la giustizia amministrativa, rispetto alla quale è esclusa - in tutti i casi in cui rilevino provvedimenti discrezionali dell'autorità - la possibilità di rimettere ad arbitri la risoluzione delle liti. ...... Penso sia necessario innanzitutto adeguare il funzionamento degli apparati alla domanda di giustizia. In particolare bisogna fare in modo che chi ha la responsabilità delle risorse umane e strumentali, ne garantisca la piena ed effettiva utilizzazione, cosa che ora non sempre avviene, per assicurare il buon funzionamento del processo amministrativo. Un secondo punto è la riduzione di quella parte del carico giudiziario che nasce non da un reale bisogno di tutela, ma da un uso improprio della giustizia che, sfruttandone la lentezza, mira esclusivamente a intralciare il legittimo esercizio dei diritti altrui o l'ordinario svolgimento delle potestà degli organi pubblici. E' questo un aspetto assai delicato, perché ogni filtro preventivo all'azione giudiziaria rischia di vanificare il principio in base al quale contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela dei diritti e degli interessi legittimi. Occorre, quindi, trovare meccanismi che disincentivino l'uso distorto della tutela giurisdizionale. ...... C'è poi il nodo centrale del rapporto tra funzionamento del sistema di giustizia e funzionamento dell'amministrazione. La giustizia amministrativa funziona se è chiamata ad intervenire solo sui comportamenti "patologici" di una amministrazione complessivamente "sana". Se invece si pretende di attribuire al giudice amministrativo il compito impossibile di compensare l'arretratezza di una amministrazione inefficiente, si chiede alla giustizia ciò che la giustizia non può dare. L'Italia ha avviato in questi ultimi anni, grazie ad alcune importanti leggi di riforma, una intensa opera di modernizzazione della pubblica amministrazione, per recuperare il ritardo che separa il nostro Paese dai principali partners europei. Questo lavoro è servito anche per riflettere su una questione più ampia, che credo investa non solo l'Italia ma tutte le democrazie avanzate, e che riguarda il ruolo delle amministrazioni pubbliche nelle società complesse. Una amministrazione competente e veloce, soggetta a controlli sui risultati e non sul mero rispetto della forma, aperta alla partecipazione dei privati è in grado di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini. E' in grado di assicurare l'esercizio dei diritti dei cittadini e il puntuale adempimento dei loro doveri e, quindi, di prevenire i conflitti giurisdizionali. E' indispensabile far emergere i nessi profondi che legano il diritto sostanziale con il diritto processuale e fare in modo che le riflessioni e l'esperienza di chi studia e opera nell'ambito del processo amministrativo possano essere utili a chi ha la responsabilità di costruire una amministrazione più moderna. ......