Le onorevoli Anna Maria De Luca, Francesca Izzo, Grazia Labate, Alessandra Mussolini, Celeste Nardini, Elisa Pozza Tasca, Maretta Scoca e Giusy Servodio dell'Intergruppo donne parlamentari hanno incontrato l'on. Massimo D'Alema, Presidente della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, consegnandogli un documento nel quale sono avanzate proposte di modifica della seconda parte della Costituzione sul tema del riequilibrio della rappresentanza e delle garanzie. Il Presidente, nel corso del lungo colloquio, ha accolto favorevolmente le indicazioni fornite condividendone pienamente gli obiettivi formulati.
Il Presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, ha inviato al Sindaco di Padova, Flavio Zanonato, il seguente telegramma: "Ho appreso con sdegno la notizia dell'intimidazione perpetrata nei suoi confronti. Nell'auspicio che venga fatta piena luce su quanto accaduto Le esprimo la solidarietà e la gratitudine mia personale e dell'Assemblea che rappresento per il proseguimento del suo impegno".
Il Presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, ha inviato alla famiglia D'Attorre il seguente telegramma: "Apprendo con profondo dolore e sincera commozione la notizia della prematura scomparsa di Paolo D'Attorre, Sindaco di Ravenna. Uomo di grande cultura, docente di storia del giornalismo e ricercatore universitario, iscrittosi al PCI nel 1972, ha dedicato il suo impegno alla vita politica, considerandola - come egli stesso amava dire - "un dovere civico e una passione" La sua limpida correttezza e il suo rigore rappresentano un punto di riferimento ed un modello al quale ispirarsi per quanti intraprendono l'attività politica, facendo tesoro dell'esperienza di un uomo che, fino all'ultimo istante, ha dedicato la sua esistenza al servizio delle istituzioni e della democrazia.
Il Presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, ha inviato alla famiglia Ippolito-Concina il seguente telegramma: "Apprendo con profondo dolore e sincera commozione la notizia della scomparsa di Felice Ippolito, eminente figura di accademico e studioso. La spiccata personalità e l'impegno che ne hanno contraddistinto l'attività negli anni in cui iniziava in Italia lo sviluppo dell'energia atomica, interrotta per l'accusa di peculato, che gli costò due anni di carcere, hanno trovato il giusto riconoscimento lo scorso dicembre, quando ricevette la medaglia d'oro dell'Accademia delle Scienze e le insegne di Cavaliere della Gran Croce al merito della Repubblica. Il suo rigore, la capacità organizzativa, la ferma convinzione dell'importanza di un'Europa unita, oltre che le sue qualità umane ne hanno fatto un punto di riferimento per una generazione di giovani ricercatori. Giungano alla famiglia i sensi della mia commossa partecipazione al dolore che accompagna la sua scomparsa".
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VIOLANTE INAUGURA IL MUNICIPIO DI VALDOBBIADENE Intervenendo questo pomeriggio alla inaugurazione del Municipio di Valdobbiadene il Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante ha tra l'altro affermato: "La coesione, nel nostro Paese, è oggi messa in pericolo perché si è indebolito il patto di fiducia tra Stato e cittadini. I cittadini chiedono allo Stato servizi efficienti. Lo Stato chiede ai cittadini il rispetto di tutte le regole, a partire da quelle fiscali. Ma deve cominciare lo Stato a costruire una democrazia conveniente, in cui ciascuno sia rispettato e garantito per quello che è, non per quello che ha. Un secondo fattore che nella storia repubblicana, da Yalta alla caduta del muro di Berlino, ha minacciato la coesione del Paese è la contrapposizione tra due blocchi ideologici, quello antifascista e quello anticomunista, che ha impedito lo svilupparsi di un senso di comune appartenenza al Paese, prima che alla propria parte politica. Superare questa contrapposizione non vuol dire dimenticare, vuol dire sforzarsi di capire, lasciare a ciascuno il diritto di esprimere, nell'ambito dei valori costituzionali, le proprie idee e la propria appartenenza. Con riferimento alla polemica che si è aperta qui a Valdobbiadene sulla posa di una lapide per i caduti della X.ma MAS, mi permetto di sostenere che tutti hanno diritto alla memoria dei propri valori, ma la Patria per tutti gli italiani è solo una, quella nata dalla Lotta di Liberazione dal nazifascismo. Liberazione che è valore per tutti, non solo per i vincitori. Io auspico che i vinti di ieri, cittadini oggi al pari di chiunque altro, possano onorare i propri morti, le proprie idee, ma mi permetto di chiedere loro che questa memoria non sia la riproposizione di nuove lacerazioni e che essi, come tutti noi, si riconoscano in un'unica identità nazionale. Il superamento delle vecchie contrapposizioni può oggi finalmente far nascere un rinnovato sentimento di appartenenza comune al nostro Paese. Dentro questa comune appartenenza, ciascuno si collocherà con le proprie idee, con la propria storia, con i propri valori, con i propri martiri. Anche in questo modo si costruisce il principio di responsabilità dello Stato verso il cittadino e del cittadino verso lo Stato, principio che costituisce uno dei caratteri fondanti della Repubblica."
SOLAROLI: "LA MANOVRA NON E' STATA BOCCIATA" Il Presidente della Commissione Bilancio Bruno Solaroli precisa che la Commissione - contrariamente a quanto affermato da alcune fonti giornalistiche - non ha bocciato la manovra economica del Governo. Semplicemente la Commissione non è stata in grado di adottare né una relazione favorevole né una relazione contraria. Il mandato al relatore di riferire favorevolmente non è stato approvato (24 voti contro 25) ma non è stato approvato nemmeno il parere a riferire in senso contrario (18 voti contro 31). I deputati Villetti (S.I.) e Bicocchi (Patto Segni) hanno infatti votato contro in entrambi i casi e allo stesso modo si sono espressi i rappresentanti della Lega. Il compito della Commissione era solo quello di riferire all'Assemblea sui risultati dell'istruttoria svolta. La relazione, a questo punto, spetterà al Presidente che si limiterà a dar conto di quanto accaduto, senza pronunciarsi nel merito né in un senso né nell'altro. Dopo i voti odierni quindi l'Aula discuterà del decreto nella forma originaria presentata dal Governo senza gli emendamenti approvati precedentemente dalla Commissione che saranno comunque riproposti all'Assemblea.
VIOLANTE AL CONVEGNO ANM L'On. Luciano Violante, Presidente della Camera dei Deputati, ha inviato al Convegno promosso dall'Associazione Nazionale Magistrati sul tema "Magistratura e Costituzione. Quali garanzie per i cittadini" che si svolge oggi al Residence Ripetta il messaggio di cui vi trasmettiamo il testo. Sono convinto che il Convegno porterà un prezioso contributo di riflessione sui principali nodi che impediscono oggi allo Stato di offrire ai cittadini un sistema giudiziario più equo e più efficiente. Esiste da tempo sulle questioni della giustizia un dibattito ampio e vivace, che coinvolge le forze politiche, le categorie professionali,le forze sociali e produttive del paese. Questo dibattito assume oggi una particolare rilevanza, perchè si inserisce nella più vasta discussione sulle riforme costituzionali. Ritengo legittimo ed utile che la magistratura discuta sulle questioni della giustizia, anche negli aspetti che più attengono al sistema politico, ed avanzi osservazioni e proposte sui mezzi più idonei a conseguire la migliore tutela dei diritti dei cittadini. Il Parlamento può guardare con serena attenzione ai suggerimenti, anche critici, che provengono dalla magistratura, nella consapevolezza che spetta solo alle Camere il dovere e la responsabilità di decidere i caratteri costituzionali di un nuovo sistema giudiziario, nel pieno rispetto dei principi irrinunciabili di indipendenza e autonomia della magistratura intera.
Il Presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, ha ricevuto oggi il Presidente, Elio Vito, ed i componenti della Giunta per le elezioni che hanno ultimato in questi giorni l'esame degli ottanta ricorsi presentati dopo la tornata elettorale del 21 aprile 1996. Il Presidente si è congratulato per la serietà e la rapidità del lavoro di verifica dei risultati elettorali concluso per la prima volta dalla Giunta in meno di un anno contro il termine di diciotto mesi fissato dal Regolamento della Camera. Si trasmette il testo della lettera inviata al Presidente Violante dall'On. Vito a conclusione dei lavori di verifica dei risultati elettorali. "Ho il piacere di comunicarLe che la Giunta delle elezioni della Camera dei deputati ha concluso i lavori di verifica dei poteri con la convalida di tutti i deputati eletti nelle elezioni del 21.4.1996. Tale risultato è intervenuto in tempi più brevi di quelli previsti dal Regolamento della Camera (18 mesi) a seguito di un'intensa attività dell'organo, caratterizzata da un grande impegno dei componenti, da un largo consenso e dall'approfondimento di importanti aspetti della legge elettorale (rapporti tra candidature uninominale e liste del proporzionale, riparto dei seggi della quota proporzionale, meccanismo dello scorporo, regole del contraddittorio nella verifica dei poteri, norme su ineleggibilità e incompatibilità). In tale quadro, i relatori per le varie circoscrizioni, ad inizio legislatura, hanno proceduto alla definizione delle questioni problematiche emerse dalla verifica preliminare dei 91.456 verbali sezionati operata dagli Uffici, consentendo di attivare la verifica dei poteri in tempi quanto mai brevi. Nello stesso tempo, da parte di tutte le forze politiche, si è avvertita l'esigenza di meglio definire le procedure istruttorie, in attesa di elaborare e vedere approvato il nuovo Regolamento interno della Giunta: si è così pervenuti, in via di primo intervento normativo interno, alla delibera del 24 luglio 1996 sul contraddittorio, che ha trovato l'assenso unanime dei gruppi e il conforto della Giunta per il Regolamento, e che è divenuta la normativa di riferimento per le fasi più delicate dell'attività dell'organo. Tale normativa ha dato buona prova di sé, garantendo maggiore certezza nell'azione istruttoria e contribuendo all'imparzialità delle decisioni assunte. Sulla base di tale delibera la Giunta, con l'importante ausilio degli Uffici, ha esaminato gli ottanta ricorsi presentati, attivando verifiche preliminari per 16 collegi uninominali (con la revisione delle schede elettorali relative a 495 sezioni), ed aprendo l'istruttoria in contraddittorio sulla posizione di sette deputati (di cui sei per casi analoghi relativi a reclami per vizi del procedimento elettorale, e uno in base a un ricorso per ineleggibilità). Per tutti i ricorsi si è proceduto alla verifica per le schede bianche, nulle e contestate in tutte le sezioni in essi indicati nonché delle schede elettorali di sezioni individuate a campioni. Le istruttorie, concluse con la convalida degli eletti e l'annullamento dei voti delle candidature illegittime in sette collegi uninominali, hanno chiamato al contraddittorio 27 soggetti tra ricorrenti e proclamati, richiedendo un impegno importante da parte dei membri dei competenti comitati. Come ricorderà, inoltre, la Giunta, grazie alla Sua attenzione circa i poteri dell'organo, ha anche effettuato per la prima volta un'audizione di soggetti esterni, svincolata dalla verifica dei poteri di specifiche circoscrizioni, acquisendo importanti informazioni e valutazioni dal Presidente dell'Ufficio Elettorale Centrale Nazionale. Attualmente l'organo ha in corso l'esame delle cariche ricoperte dai deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare, e si propone di affrontare le tematiche inerenti la riforma del Regolamento interno. Va infine rilevato che la Giunta si è sistematicamente confrontata con il sistema normativo dell'attuale legge elettorale e coni suoi aspetti problematici (tra cui in particolare le questioni relative al riparto dei seggi della quota proporzionale, le quali potranno essere utilmente considerate nell'ambito di una revisione della normativa elettorale) e che le forze politiche rappresentante in seno all'organo hanno più volte ribadito la loro disponibilità a portare avanti le opportune proposte di modifica di particolari aspetti dell'attuale normativa elettorale. Disponibilità che si è concretizzata fino ad oggi in due proposte di legge, relative al termine di esercizio del diritto di opzione e all'eleggibilità dei magistrati, sottoscritte da componenti della Giunta e di cui sono stato promotore e primo firmatario, approvate con il più ampio consenso in entrambi i rami del Parlamento. Le rappresento quanto sopra in considerazione della grande attenzione che Ella pone al buon funzionamento delle istituzioni parlamentari, con l'auspicio mio e di tutti i membri della Giunta che Ella possa apprezzare il lavoro fin qui svolto."
Comunicato del Presidente della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali, on. D'Alema, su audizione Vicepresidente CSM, Grosso. Per il testo vedere com373t