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La cooperazione amministrativa con le Assemblee parlamentari dei Paesi dell'Europa sud-orientale

La Camera ha consolidato nel corso delle ultime legislature un vasto programma di iniziative di cooperazione tecnica con i Parlamenti delle nuove ed emergenti democrazie dell'Europa sud-orientale, impegnate in delicati processi di transizione istituzionale ed accomunate dall'esigenza di dare vita ad efficienti strutture tecnico-amministrative di supporto alle funzioni parlamentari e legislative.

Il Progetto "Azione Balcani occidentali"

Un recente e significativo programma multilaterale di cooperazione è stato avviato nel gennaio 2008 con il Progetto "Azione Balcani occidentali", promosso dall'IPALMO, in collaborazione con il Master in Istituzioni parlamentari e storia costituzionale della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza" finalizzato alla formazione della rappresentanza parlamentare e della dirigenza amministrativa delle Assemblee di Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro e Serbia.

L'Amministrazione della Camera ha aderito a tale progetto, partecipando alle sue diverse fasi operative, a partire da quella di valutazione delle esigenze e di presa di contatto con le Istituzioni parlamentari aderenti, concretizzatasi in una serie di missioni in loco. Da marzo a giugno 2008 si è svolta la fase didattica del progetto, articolata in cinque seminari tenutisi presso i cinque Parlamenti che ha coinvolto funzionari della Camera, nonché giuristi e politologi italiani e dei Paesi partecipanti. In particolari i funzionari dell'Amministrazione della Camera, avvalendosi di propri contatti diretti con le Amministrazioni parlamentari dei Paesi balcanici, hanno svolto incontri seminariali in Albania (31 marzo - 4 aprile), Bosnia-Erzegovina (5 - 9 maggio; 12- 16 maggio), Macedonia (19-23 maggio), Montenegro (31 marzo-4 aprile) e Serbia (9-14 giugno).

I seminari di formazione si sono incentrati sull'analisi - sviluppata da docenti universitari e da funzionari della Camera - delle funzioni principali e dei processi decisionali dei Parlamenti, con particolare riferimento all'esperienza italiana.

Il progetto si è concluso nella settimana dal 21 al 25 luglio 2008, con un seminario di formazione riservato ad un gruppo selezionato di deputati e di funzionari parlamentari coinvolti nei singoli seminari e si è articolata in un modulo che si è tenuto presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università "La Sapienza" ed in un modulo ospitato dalla Camera. L'ultimo incontro del modulo ha consentito di sintetizzare i risultati del progetto e di segnalare i profili condivisi, come pure gli elementi di differenziazione, che connotano le esperienze parlamentari dei cinque Paesi dell'Area. Gli incontri sono stati focalizzati sul ruolo del Presidente e funzione degli organi di vertice amministrativo a tutela dell'autonomia organizzativa del Parlamento e sul rapporto tra Assemblee parlamentari e potere esecutivo nel processo d'integrazione comunitaria. Ad essa ha partecipato le cinque delegazioni delle Assemblee impegnate nel progetto, composte da deputati e funzionari dei rispettivi Parlamenti, i docenti universitari coinvolti nell'iniziativa, funzionari della Camera e numerosi deputati italiani: l'on. Stefani, Presidente della Commissione Affari esteri, l'on. Pescante, Presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea, l'on. Riccardo Migliori, Presidente della Delegazione italiana presso l'Assemblea dell'OSCE, l'on. Laura Ravetto, Presidente della Delegazione italiana presso l'Assemblea dell'INCE, l'on. Sandro Gozi, l'on. Paolo Guzzanti, l'on. Enrico La Loggia, l'on. Gianluca Pini, l'on. Lapo Pistelli e l'on. Roberto Zaccaria.

A conclusione dei lavori, lo stesso giorno, si è svolta una tavola rotonda, coordinata dal Presidente della Camera, su "I Parlamenti nei processi di stabilizzazione ed integrazione europea e mediterranea" alla quale hanno participato la Presidente del Parlamento albanese, Jozefina Topalli, il Presidente del Parlamento montenegrino, Ranko Krivokapic, la Presidente dell'Assemblea nazionale serba, Slavica Djukic Dejanovic. Vi hanno preso parte, altresì, l'on. Liljana Popovska, in rappresentanza dell'Assemblea macedone e l'on. Velimir Jukic, in rappresentanza della Camera dei rappresentanti bosniaca.

La tavola rotonda ha evidenziato il contributo dato dalla Camera ed ha permesso di inserire questa iniziativa di cooperazione nella cornice più ampia delle relazioni interparlamentari a livello politico fra Italia e l'area balcanica.

I lavori si sono articolati in un'introduzione del Presidente della Camera e si sono successivamente concentrati sugli aspetti più politici della cooperazione parlamentare e segnatamente sull'integrazione europea e mediterranea, sul rafforzamento delle Istituzioni parlamentari quale componente strutturale ed essenziale dei processi di stabilizzazione e pacificazione, sul nuovo ruolo delle relazioni interparlamentari in un quadro internazionale caratterizzato da crescenti interdipendenze e sulla specialità del rapporto fra Italia e Paesi balcanici.

Altre iniziative di cooperazione

In relazione alle iniziative con singole amministrazioni parlamentari,si segnala in primo luogo il significativo consolidamento dei rapporti di cooperazione amministrativa con il Parlamento e con altre Istituzioni statali albanesi: ad una prima missione, svolta da un funzionario della Camera nell'ottobre 2002, finalizzata alla descrizione dei principi dell'ordinamento parlamentare del nostro Paese, hanno fatto seguito altri contatti, tra i quali una visita di una delegazione dell'Ispettorato albanese per il controllo sul patrimonio dei parlamentari ha effettuato uno stage presso la Camera dei deputati il 19 dicembre 2003.

Successivamente dall'8 al 9 marzo 2004 una delegazione parlamentare albanese, guidata dall'on. Fatos Beja, Vice Presidente della Commissione affari costituzionali, si è recata in visita presso la Camera per approfondire la conoscenza del sistema parlamentare italiano e la sua organizzazione interna. La delegazione, accanto ad alcuni incontri a carattere politico-istituzionale, ha incontrato i responsabili delle principali aree funzionali dell'Amministrazione. Nei colloqui sono stati esaminati, in particolare, i temi del ruolo della Presidenza della Camera nella direzione dei lavori dell'Aula, del procedimento legislativo in Assemblea, dei principali profili regolamentari, della documentazione parlamentare, del sistema delle Commissioni e delle funzioni dell'Amministrazione della Camera.

Nel febbraio 2004, inoltre, l'Amministrazione della Camera - aderendo ad una richiesta del Segretariato generale del Parlamento albanese - ha inviato a quella Assemblea alcune sue infrastrutture informatiche non più in uso.

Un ulteriore versante della collaborazione tra le due Assemblee è rappresentato dal Centro per la formazione dei parlamentari dell'Europa sud-orientale, cui aderiscono, in qualità di soggetti promotori, oltre alle due Assemblee, anche l'ateneo italo-albanese, "Nostra Signora del Buon Consiglio"di Tirana. Il Centro è finalizzato al perfezionamento dei parlamentari e del personale amministrativo delle strutture di supporto albanesi e degli altri Paesi dell'Area nelle discipline giuridico-istituzionali e nelle tecniche legislative.

Il Centro che ha sede a Tirana, presso l'Ateneo menzionato, sorge in attuazione di un indirizzo assunto dalla Presidenza della Camera e recepito nella dichiarazione finale adottata dalla V Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti all'Iniziativa Adriatico-Ionica, svoltasi a Santo Stefano (Montenegro), il 30 maggio 2005.

La firma della convenzione istitutiva del Centro da parte del Presidente Casini, del Rettore dell'Università, Cesare Romiti, e del Presidente del Parlamento albanese si è svolta alla Camera dei deputati nel corso della visita ufficiale di quest'ultima a Roma, il 29 novembre 2005.

Il 5 maggio 2007, il Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati italiana, on. Umberto Ranieri, ha inaugurato i corsi del Centro con una prolusione sul ruolo dei Parlamenti nella politica estera. Il Centro per la formazione dei parlamentari dell'Europa sud-orientale è stato costituito attraverso la collaborazione della Camera con il Parlamento albanese e l'Università "Nostra Signora del Buon Consiglio" di Tirana. Al primo corso, svoltosi dal 7 all'11 maggio 2007, hanno partecipato parlamentari albanesi di tutti i gruppi parlamentari e funzionari del Parlamento albanese.

Con l'Assemblea nazionale serba si è instaurata una cooperazione a livello amministrativo che si è concretizzata in una missione di studio presso la Camera, dal 19 al 21 luglio 2004, del Capo di Gabinetto del Presidente di quell'Assemblea e di un funzionario del medesimo ufficio: la missione è stata incentrata sul tema: "Ruolo del Presidente della Camera ed autonomia dell'Istituzione parlamentare". Tale cooperazione proseguirà, dal 12 al 16 dicembre 2005, con una ulteriore missione di studio rivolto ad un gruppo di funzionari parlamentari serbi, guidati dal Segretario generale dell'Assemblea nazionale.

Dal 19 al 24 giugno 2005, si è svolto uno stage di formazione riservato ad un gruppo di cinque funzionari della Camera dei rappresentanti della Bosnia-Erzegovina, guidato dal Segretario generale di quella Assemblea: lo stage si è focalizzato in particolare, così come richiesto dagli interlocutori bosniaci, sul sistema delle commissioni parlamentari e sul ruolo dei gruppi parlamenti nell'organizzazione e nel funzionamento della Camera dei deputati. A questa iniziativa seguiranno ulteriori missioni tecniche specificamente finalizzate al potenziamento del sistema informatico e dell'apparato di documentazione dell'Assemblea bosniaca.